Cistite non batterica e recidiva
Gent.mo Dottore
Sono a sottoporle quanto segue per un Suo parere. Da circa 4 anni soffro di cistiti in determinati periodi dell'anno (solitamente inizio primavera o nei mesi di luglio -agosto - settembre) pur bevendo abbondantemente ed avendo eliminato alimenti ritenuti dal mio urologo a rischio (salumi, cioccolata, formaggi stagionati, spezie, bibite gasate). Sono stata sottoposta a diverse cure antibiotiche in un primo tempo dal ginecologo (Monuril poi Urotractin a cicli) poi successivamente dall'urologo (di norma Noroxin, ultimamente ha aggiunto Levoxacin 500, Spasmex per alleviare il dolore e Rovigon Vit. A+E)anche a fronte di urinoculture sempre negative e cistografia retrograda eseguita nel luglio 2002 (esito dell'esame: "Vescica a pareti regolari, ben distendisibili. Non reflussi vescico - uretrali attivi o passivi"), senza aver trovato evidente e duraturo sollievo. Quando ho chiesto al mio urologo, vedendo che gli antibiotici prescrittimi non sortiscono alcun effetto, se per caso non si trattasse di cistite interstiziale, mi è stato risposto che "non derivava dall'interstizio" ma bensì si trattava di una "cistite chimica", ossia di origine alimentare. Ho effettuato RAST degli alimenti per scoprire eventuali allergie, ma l'esito è stato negativo. Faccio presente che il mio medico di famiglia ritiene che all'origine di questo disturbo possa esserci una forma di stress e a sua volta mi ha consigliato l'assunzione di Uticran o Mictasol Bleu per ridurre i sintomi.
Vorrei sapere se questo tipo di cistite possa essere veramente riconducibile a situazioni di stress, e se l'eventuale utilizzo di rimedi come ACIDIF (che introdurrei eventualente su consiglio di una amica che pare lo usi con esiti positivi) o UTICRAN o MICTASOL BLU possano in qualche modo aiutarmi a ridurre i sintomi, senza dover obbligatoriamente ricorrere ad antibiotici a cui sono tra l'altro allergica (alcuni di loro mi provocano a lungo andare dopo il loro utilizzo micosi vaginali).
La ringrazio e resto in attesa di un vostro cortesissimo riscontro alla mia presente.
Sono a sottoporle quanto segue per un Suo parere. Da circa 4 anni soffro di cistiti in determinati periodi dell'anno (solitamente inizio primavera o nei mesi di luglio -agosto - settembre) pur bevendo abbondantemente ed avendo eliminato alimenti ritenuti dal mio urologo a rischio (salumi, cioccolata, formaggi stagionati, spezie, bibite gasate). Sono stata sottoposta a diverse cure antibiotiche in un primo tempo dal ginecologo (Monuril poi Urotractin a cicli) poi successivamente dall'urologo (di norma Noroxin, ultimamente ha aggiunto Levoxacin 500, Spasmex per alleviare il dolore e Rovigon Vit. A+E)anche a fronte di urinoculture sempre negative e cistografia retrograda eseguita nel luglio 2002 (esito dell'esame: "Vescica a pareti regolari, ben distendisibili. Non reflussi vescico - uretrali attivi o passivi"), senza aver trovato evidente e duraturo sollievo. Quando ho chiesto al mio urologo, vedendo che gli antibiotici prescrittimi non sortiscono alcun effetto, se per caso non si trattasse di cistite interstiziale, mi è stato risposto che "non derivava dall'interstizio" ma bensì si trattava di una "cistite chimica", ossia di origine alimentare. Ho effettuato RAST degli alimenti per scoprire eventuali allergie, ma l'esito è stato negativo. Faccio presente che il mio medico di famiglia ritiene che all'origine di questo disturbo possa esserci una forma di stress e a sua volta mi ha consigliato l'assunzione di Uticran o Mictasol Bleu per ridurre i sintomi.
Vorrei sapere se questo tipo di cistite possa essere veramente riconducibile a situazioni di stress, e se l'eventuale utilizzo di rimedi come ACIDIF (che introdurrei eventualente su consiglio di una amica che pare lo usi con esiti positivi) o UTICRAN o MICTASOL BLU possano in qualche modo aiutarmi a ridurre i sintomi, senza dover obbligatoriamente ricorrere ad antibiotici a cui sono tra l'altro allergica (alcuni di loro mi provocano a lungo andare dopo il loro utilizzo micosi vaginali).
La ringrazio e resto in attesa di un vostro cortesissimo riscontro alla mia presente.
[#1]
cara lettrice 3203,
un problema quale il suo, a mio parere, non può essere affrontato a distanza,
E' necessaria una valutazione continua e accurata.
A Forli esiste un ottimo centro urologico a cui potrebbe rivolgersi con tranquillità
cari saluti
un problema quale il suo, a mio parere, non può essere affrontato a distanza,
E' necessaria una valutazione continua e accurata.
A Forli esiste un ottimo centro urologico a cui potrebbe rivolgersi con tranquillità
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Urologo
i sintomi da lei segnalati potrebbero essere suggestivi di una cistite ricorrente che nel sesso femminile in età premenopausale costituisce evenienza piuttosto comune comunque un esame ecografico dell'aparato urinario ed un'accurata valutazine specialistica sono di fondamentale importanza.
I prodotti naturali da lei indicati (uticran - acidif) possono aiutare in assenza di patologia organica.
distinti saluti
porf. Ciro Mauro
titolare della Cattedra di Urologia nella 2a Università di Napoli
I prodotti naturali da lei indicati (uticran - acidif) possono aiutare in assenza di patologia organica.
distinti saluti
porf. Ciro Mauro
titolare della Cattedra di Urologia nella 2a Università di Napoli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 29.6k visite dal 25/08/2004.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.