Un tumore alla prostata

qualche anno fa, dopo aver fatto dei controlli per prevenzione a mio padre che oggi ha 66 anni è stato diagnosticato un tumore alla prostata. Non è stato fatto nulla in quanto i medici hanno detto che era lì fermo e probabilmente era lì da chissà quanto tempo così ogni anno faceva i controlli (biopsia, psa, ecc) e ogni volta gli veniva detta sempre la stessa cosa e cioè: "è lì fermo" ma quest'anno no. Purtroppo ha cominciato a muoversi e così gli hanno detto di decidere se fare l'intervento o la radioterapia e di andare dal medico curante e sentire cosa consiglia. Siccome è un pò restìo a parlare di questa cosa io scrivo a voi per sapere quali sono i rischi/effetti collaterali ed efficacia di entrambi e se tutto questo porterà ad un lieto fine. Premetto che mio papà prima di sapere questa cosa ha sempre avuto problemi ad urinare infatti prendeva e prende delle pastiglie per aiutarlo. Vi ringrazio in anticipo per i consulti.
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
Gentile Signore, esistono , ad oggi, molte possibilità terapeutiche per risolvere il problema di un tumore della prostata. Diciamo che l'intervento chirurgico e la radioterapia sono quelle maggiormente utilizzate in un uomo dell'età di suo padre. Entrambe sono efficaci e sono sostanzialmente sovrapponibili per quanto riguarda gli effetti collaterali ( incontinenza urinaria da sforzo, disfunzioni erettili). Esistono però delle indicazioni ben precise in rapporto non solo al'età del paziente ma alle patologie concomitani, al valore di PSA, al grado di malignità del tumore e alle prefenze dl paziente stesso.
Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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Utente
Utente
Quindi secondo lei anche la sola radioterapia potrebbe risolvere "il problema"? ma gli effetti collaterali sarebbero gli stessi in entrambi i casi? ma si può eseguire la radioterapia anche se mio padre ha anche quel problema di difficoltà nell'urinare?ultimamente ha anche delle piccole perdite di sangue negli slip...
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
Gentile Signora, come le dicevo, ogni indicazione terapeutica va considerata non solo basandosi sulla patologia, in questo caso il tumore dlela prostata, ma anche su tutta la situazione clinica del paziente.Se i disturbi urinari sono particolarmente gravosi, sarebbe opportuno un trattamento chirurgico.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Le chiedo un'altra cosa allora, se si dovesse effettuare l'intervento chirurgico, secondo lei l'incontinenza sarà una cosa permanente o ci sono possibilità anche con l'aiuto di farmaci, di recuperare nel corso del tempo? ma cosa molto più importante, questo intervento può provocare rischi per la vita? grazie
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
Gentile Signora,
per quanto riguarda l'incontinenza urinaria dopo prostatectomia radicale esistono comunque buone percentuali di possibilità che il problema si risolva nell'arco di poche settimane. In caso contrario si può ricorrere ad un trattamento riabilitativo con alcuni particolari esercizi finalizzati al rinforzo del sistema sfinterico
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Utente
Utente
e cosa mi dice per quanto riguarda l'intervento vero e proprio, ci sono rischi per la vita?
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
La mortalità è bassissima.
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Utente
Utente
Buongiorno, sono riuscita a parlare con mio padre. Mi ha detto che il valore di riferimento x 4 anni è stato fino al 6 e quindi gli dicevano sempre che era stazionario ma ora essendo a 7 bisogna intervenire. Lei sulla base di questo cosa consiglia? ma cosa più importante secondo lei per intervenire si possono far passare le feste oppure attendere ancora un mese è rischioso? che velocità ha?grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Non è possibilie dire nulla di più specifico rispetto a quanto già dettole dal collega urologo, se non in possesso di fattori quali:
1)PSA iniziale(valore più alto) e più recente,
2)Punteggio di Gleason Score della biopsia,
3)dati dell'esame clinico-strumentale relativi all'estensione di malattia.
con questi elementi, contestualizzati con l'età, si può decidere(in ambulatatorio, non qui su internet) quale opzione può essere più idonea per il paziente. Scelta che comunque deve fare il paziente stesso in funzione dei rischi e dei benefici delle metodiche analizzate(chirurgia verso radioterapia).

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Utente
Utente
dottore buongiorno,
ho sentito parlare della chirurgia con robot grazie alla quele gli effetti collaterali sono decisamente inferiori se non scomparire completamente con il corso del tempo.
E' un metodo sicuro ed efficace secondo Lei?
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
Gentile Signora
la chirurgia robotica rappresenta attualmente , in casi selezionati, una metodica valida con una riduzione degli effetti collaterali
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Utente
Utente
Buongionro,
mio padre ha avuto un incontro con il dottore per effettuare l'intervento per togliere la prostata radicalmente.
L'intervento verrà effettuato per via endoscopica cioè non effettuando il vero taglio ma con i buchini.
Alla domanda di mio padre "è possibile effettuare il metodo del robot" gli è stato risposto che al momento dell'operazione in base a quello che trovano decidono cosa fare.
Cosa vuol dire tutto questo? cosa dovrebbero trovare/non trovare per usare la tecnica con il robot?

E poi un ultima domanda: togliendo tutta la prostata cosa cambierà nello stile di vita? porterà dei disagi? (ovviamente escludendo l'incontinenta provvisoria, l'impotenza e la non più produzione di sperma).

Grazie
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Utente
Utente
per favore mi rispondete?
domani deve andare a fare il day hospital per fare gli esami e poi presumo che lo chiameranno.
Sono agitatissima.
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