Minzione frequente e bruciore
Egr. Medicitalia
sono una donna di 34 anni e scrivo da Catania. Da diversi anni soffro di minzione frequente e bruciore vescicale che va e viene. Questo mi sveglia anche la notte fino a 5-6 volte. Ricordo che tutto è iniziato con un clistere eseguito con acqua non abbastanza calda (circa 20 anni fa).
A) Mi hanno curato come cistite senza dare esiti positivi. Tamponi uretrali, vaginali, urinocultura (candida, micoplasmi, chlamidia, tricomonas) sono sempre negative. Controllo ecografico per svuotamento tutto ok. Anzi, ho notato che una cura con Klacid e Flucostat ha peggiorato il bruciore ed ho dovuto interromperla.
B) Si è pensato ad una vescica iperattiva ma la cura con Vesiker non ha dato nessun miglioramento.
C) La mia ginecologa ha trovato una erosione al collo dell'utero. Ha effettuato una conizzazione. Trovati ceppi HPV ad alto rischio e iper-espressione della proteina p-16 (INK4a). Ora dopo circa mezzo anno, l'erosione è guarita.
D) Un urologo, dato che sono stati trovati ceppi HPV, ha voluto fare una cistoscopia ed ha trovato vicino al trigono due formazioni simili a condilomi. Ora sono in attesa dell'operazione per la loro eliminazione ed analisi.
Di seguito le mie domande (scusate per il numero eccessivo).
1) Può l'HPV entrare in vescica e può provocare uretrite e quindi i fastidi ed il bruciore che ho?
2) Potrebbe essere stato il clistere ad infiammare la vescica, infiammazione che ormai è diventata cronica?
3) Queste formazioni vicino al trigono, potrebbero esserne la causa? Quindi con la loro eliminazione passerà anche la necessità alla minzione frequente ed il bruciore?
4) Potrebbe essere una cistite interstiziale? Come si fa a diagnosticarla?
5) Se non è tutto questo, cosa potrebbe essere? Cosa dovrei fare come altre analisi?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte alle mie tante domande
Cordiali Saluti
Giulia
sono una donna di 34 anni e scrivo da Catania. Da diversi anni soffro di minzione frequente e bruciore vescicale che va e viene. Questo mi sveglia anche la notte fino a 5-6 volte. Ricordo che tutto è iniziato con un clistere eseguito con acqua non abbastanza calda (circa 20 anni fa).
A) Mi hanno curato come cistite senza dare esiti positivi. Tamponi uretrali, vaginali, urinocultura (candida, micoplasmi, chlamidia, tricomonas) sono sempre negative. Controllo ecografico per svuotamento tutto ok. Anzi, ho notato che una cura con Klacid e Flucostat ha peggiorato il bruciore ed ho dovuto interromperla.
B) Si è pensato ad una vescica iperattiva ma la cura con Vesiker non ha dato nessun miglioramento.
C) La mia ginecologa ha trovato una erosione al collo dell'utero. Ha effettuato una conizzazione. Trovati ceppi HPV ad alto rischio e iper-espressione della proteina p-16 (INK4a). Ora dopo circa mezzo anno, l'erosione è guarita.
D) Un urologo, dato che sono stati trovati ceppi HPV, ha voluto fare una cistoscopia ed ha trovato vicino al trigono due formazioni simili a condilomi. Ora sono in attesa dell'operazione per la loro eliminazione ed analisi.
Di seguito le mie domande (scusate per il numero eccessivo).
1) Può l'HPV entrare in vescica e può provocare uretrite e quindi i fastidi ed il bruciore che ho?
2) Potrebbe essere stato il clistere ad infiammare la vescica, infiammazione che ormai è diventata cronica?
3) Queste formazioni vicino al trigono, potrebbero esserne la causa? Quindi con la loro eliminazione passerà anche la necessità alla minzione frequente ed il bruciore?
4) Potrebbe essere una cistite interstiziale? Come si fa a diagnosticarla?
5) Se non è tutto questo, cosa potrebbe essere? Cosa dovrei fare come altre analisi?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte alle mie tante domande
Cordiali Saluti
Giulia
[#1]
Cara signora senza dubbio da ciò che lei ha raccontato la causa della sua fastidiosa e perdurante sintomatologia non è legata a infezioni ricorrenti delle vie urinarie, ma proprio alla contaminazione del virus HPV che al momento è presente anche sottoforma di condilomi. Ciò costituisce un continuo stimolo irritativo.
E' necesdsario pertanto eliminarli e sperare che essi non si riproducano (vista e nota la loro tendenza). Andrà fatta , dopo l'intervento di resezione, anche una terapia desensibilizzante per via sistemica a base di aciclovir.
E' necesdsario pertanto eliminarli e sperare che essi non si riproducano (vista e nota la loro tendenza). Andrà fatta , dopo l'intervento di resezione, anche una terapia desensibilizzante per via sistemica a base di aciclovir.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Utente
Caro Dottore, la ringrazio per la risposta immediata. Come da lei consigliato, faro' l'operazione piu' serenamente, sperando che dopo i fastidi passino.
Ho sentito dire che all'estero l'HPV e' curato con successo usando l'ALLOFERON. Che ne pensa? Esiste in Italia un centro ospedaliero che lo usa?
La ringrazio ancora,
Giulia
Ho sentito dire che all'estero l'HPV e' curato con successo usando l'ALLOFERON. Che ne pensa? Esiste in Italia un centro ospedaliero che lo usa?
La ringrazio ancora,
Giulia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.2k visite dal 04/12/2010.
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