Esame per ematuria
Gentili dottori,
sono un uomo di 52 anni. Da oltre quattro anni soffro di sintomi irritativi (e recentemente anche lievemente ostruttivi) dell'apparato urinario: essenzialmente aumentata frequenza minzionale e bruciori.
Sono stato più volte curato con antibiotici (bactrim - il ciproxin ha avuto scarso effetto) che hanno migliorato o temporaneamente risolto la situazione. Circa sei mesi fa ho avuto (dopo giorni di fenomeni irritativi particolarmente intensi) un unico episodio di ematuria macroscopica (molto sangue, con coaguli).
L'ecografia transrettale ha mostrato solo conseguenze di infezioni alla prostata.
Per la persistenza dei sintomi mi sono recentemente rivolto a un urologo, il quale, pur confermando la diagnosi di prostatite cronica e di ipb iniziale, mi ha prescritto ecografia renale e citologia urinaria (negative) e spermiocoltura con antibiogramma (varie colonie batteriche). Mi ha quindi prescritto un ciclo di antibiotici (levoxacin 500 + bactrim per 10gg); ma ha ritenuto di continuare ad indagare sulla ematuria, mediante una URO TC.
Non ha specificato se l'esame deve essere fatto con o senza mezzo di contrasto. Dipende dalla scelta di chi lo esegue? L'esame può essere sufficiente per una diagnosi, o sarà necessaria anche una cistoscopia?
Per concludere, mi è stata anche prescritto, senza urgenza, l'esame PCA3.
Grazie, cordiali saluti.
sono un uomo di 52 anni. Da oltre quattro anni soffro di sintomi irritativi (e recentemente anche lievemente ostruttivi) dell'apparato urinario: essenzialmente aumentata frequenza minzionale e bruciori.
Sono stato più volte curato con antibiotici (bactrim - il ciproxin ha avuto scarso effetto) che hanno migliorato o temporaneamente risolto la situazione. Circa sei mesi fa ho avuto (dopo giorni di fenomeni irritativi particolarmente intensi) un unico episodio di ematuria macroscopica (molto sangue, con coaguli).
L'ecografia transrettale ha mostrato solo conseguenze di infezioni alla prostata.
Per la persistenza dei sintomi mi sono recentemente rivolto a un urologo, il quale, pur confermando la diagnosi di prostatite cronica e di ipb iniziale, mi ha prescritto ecografia renale e citologia urinaria (negative) e spermiocoltura con antibiogramma (varie colonie batteriche). Mi ha quindi prescritto un ciclo di antibiotici (levoxacin 500 + bactrim per 10gg); ma ha ritenuto di continuare ad indagare sulla ematuria, mediante una URO TC.
Non ha specificato se l'esame deve essere fatto con o senza mezzo di contrasto. Dipende dalla scelta di chi lo esegue? L'esame può essere sufficiente per una diagnosi, o sarà necessaria anche una cistoscopia?
Per concludere, mi è stata anche prescritto, senza urgenza, l'esame PCA3.
Grazie, cordiali saluti.
[#2]
Utente
La ringrazio dottor Cavallini, nei prossimi giorni provvederò a prenotare gli esami (sperando che tramite il SSN non ci voglia troppo).
Approfitto della cortesia per chiederle un paio di cose. E possibile che la situazione di infiammazione acuta della prostata sia stata responsabile dell'episodio di ematuria?
E inoltre, i bruciori che sento dopo la minzione (nel pene e un po' all'interno), soprattutto di notte e al mattino presto, possono dipendere dalla sola prostatite?
Grazie ancora, un saluto.
Approfitto della cortesia per chiederle un paio di cose. E possibile che la situazione di infiammazione acuta della prostata sia stata responsabile dell'episodio di ematuria?
E inoltre, i bruciori che sento dopo la minzione (nel pene e un po' all'interno), soprattutto di notte e al mattino presto, possono dipendere dalla sola prostatite?
Grazie ancora, un saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 25/11/2010.
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