Incontinenza urinaria
Gentilissimi Dottori, sono una ragazza di ventisette anni.qualche giorno fa, tornando a casa, ho avvertito una fortissima sensazione di non riuscire a trattenere l'urina, accompagnata dalla sensazione di un calo pressorio (sudorazione e tachicardia). un quarto d'ora dopo, pur avendo urinato si è ripresentata la stessa situazione, che si aggravava particolarmente quando stavo ferma in piedi. la quantità di urina emessa era normale, e non ho provato nè dolore, nè bruciore nell'urinare. anche la quantità di acqua assunta era quella di sempre (un litro , un litro e mezzo al giorno).una volta a casa,mi sono sentita meglio,ho urinato meno frequentemente e la sensazione di incontinenza era meno accentuata.dopo due giorni di riposo, in cui ho bevuto di più ed ho riposato sembrava che il problema si fosse risolto.ieri invece si è ripresentato..e inizio ad avere il timore di uscire e di andare a lavorare perchè queste sensazioni si verificano particolarmente quando mi trovo fuori casa.. e mi sembra davvero di non riuscire a trattenerla in alcun modo.potrebbe essere dovuto a stress o stanchezza?(per il mio lavoro passo molte ore in piedi). devo preoccuparmi?
grazie per l'attenzione
Distinti Saluti
grazie per l'attenzione
Distinti Saluti
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Gentile lettrice ,
le ipotesi di causa da lei sollevate per spiegare il suo problema potrebbero essere anche condivisibili però, da questa postazione, ci è difficile capire bene cosa sia successo ed in questi casi la cosa migliore da fare è sempre una attenta valutazione clinica diretta per comprendere il "problema" e poi impostare le necessarie strategie terapeutiche.
A questo punto potrebbe essere utile una attenta e precisa valutazione clinica da parte di un esperto urologo.
Un cordiale saluto.
le ipotesi di causa da lei sollevate per spiegare il suo problema potrebbero essere anche condivisibili però, da questa postazione, ci è difficile capire bene cosa sia successo ed in questi casi la cosa migliore da fare è sempre una attenta valutazione clinica diretta per comprendere il "problema" e poi impostare le necessarie strategie terapeutiche.
A questo punto potrebbe essere utile una attenta e precisa valutazione clinica da parte di un esperto urologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Ex utente
Gentilissimo Dott. Beretta,nei giorni successivi alla mia mail precedente,prima della visita urologica che ho poi fatto,ho avuto dei forti dolori alla schiena e al fianco destro, in un caso accompagnati anche da vomito e febbre.
L'urologo ha poi notato,all'ecografia,una lieve dilatazione a carico del rene di destra (quello di sinistra risultava normale)e un calcolo impegnato a livello dell'ostio vescicale dell'uretra. Mi ha prescritto una terapia di quindici giorni con Cistalgan in compresse, consigliandomi di bere due litri di acqua al giorno,di tenere l'alvo quanto più regolare possibile e di evitare sempre di trattenere l'urina. Mi ha detto, ancora, che soffrendo di ipotiroidismo da tiroidite di hashimoto- tenuto sottocontrollo con eutirox 50- potrei essere soggetta allo sviluppo di nuovi calcoli. Oggi,all'ottavo giorno di terapia, mi sento benissimo: non ho più dolori alla schiena, nè tantomeno la brutta sensazione dell'impellenza. Nei prossimi giorni dovrò fare un' ecografia di controllo,ma mi chiedevo se c'è una dieta particolare da dover seguire per evitare la formazione di nuovi calcoli o se ci sono in queste situazioni degli alimenti che possono facilitarne l'eliminazione. La ringrazio come sempre per l'attenzione e la disponibilità.
Distinti saluti
L'urologo ha poi notato,all'ecografia,una lieve dilatazione a carico del rene di destra (quello di sinistra risultava normale)e un calcolo impegnato a livello dell'ostio vescicale dell'uretra. Mi ha prescritto una terapia di quindici giorni con Cistalgan in compresse, consigliandomi di bere due litri di acqua al giorno,di tenere l'alvo quanto più regolare possibile e di evitare sempre di trattenere l'urina. Mi ha detto, ancora, che soffrendo di ipotiroidismo da tiroidite di hashimoto- tenuto sottocontrollo con eutirox 50- potrei essere soggetta allo sviluppo di nuovi calcoli. Oggi,all'ottavo giorno di terapia, mi sento benissimo: non ho più dolori alla schiena, nè tantomeno la brutta sensazione dell'impellenza. Nei prossimi giorni dovrò fare un' ecografia di controllo,ma mi chiedevo se c'è una dieta particolare da dover seguire per evitare la formazione di nuovi calcoli o se ci sono in queste situazioni degli alimenti che possono facilitarne l'eliminazione. La ringrazio come sempre per l'attenzione e la disponibilità.
Distinti saluti
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Purtroppo non ci sono diete particolari da seguire se non l'indicazione a bere come già le è stato consigliato.
Comunque potrebbe essere utile, se sarà possibile recuperare il calcolo, fare su questo una valutazione fisico-chimica .
Comunque potrebbe essere utile, se sarà possibile recuperare il calcolo, fare su questo una valutazione fisico-chimica .
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 16/11/2010.
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