Il problema dovesse perdurare, non mi esimero'da una visita specialistica
Salve,
ho 38 anni e nessun problema di salute, nessuno sproposito di qualunque tipo e sono molto attento alla salute.
La settimana scorsa ho avuto due episodi di emospermia a distanza di 3 gg, senza particolari sintomi associati. Posso affermare, solo a posteriori, di aver avvertito qualche giorno prima dell'evento, un po' di prurito/bruciore alla punta dell'uretere ma nulla di piu'.
Precauzionalmente sono in cura con Levoxacin 500 (1 al giorno x 5 giorni) e FerDOL (2 al giorno per 10 giorni).
Volevo avere un parere sulla durata della cura antibiotica, poichè in base alla scheda tecnica del farmaco non è previsto un trattamento inferiore ai 7gg per qualsiasi patologia, a maggior ragione per problematiche prostatiche per le quali la MIC è piuttosto ridotta.
Inoltre mi preme sapere se è un bene astenersi dai rapporti (e per quanto???) poichè l'astinenza non mi consente di verificare l'efficacia della cura.
Naturalmente se il problema dovesse perdurare, non mi esimero'da una visita specialistica e da approfondimenti diagnostici già consigliati dal medico curante quali spermiocultura, e spermiogramma.
Ringrazio tutti coloro che vorranno intervenire.
Saluti.
ho 38 anni e nessun problema di salute, nessuno sproposito di qualunque tipo e sono molto attento alla salute.
La settimana scorsa ho avuto due episodi di emospermia a distanza di 3 gg, senza particolari sintomi associati. Posso affermare, solo a posteriori, di aver avvertito qualche giorno prima dell'evento, un po' di prurito/bruciore alla punta dell'uretere ma nulla di piu'.
Precauzionalmente sono in cura con Levoxacin 500 (1 al giorno x 5 giorni) e FerDOL (2 al giorno per 10 giorni).
Volevo avere un parere sulla durata della cura antibiotica, poichè in base alla scheda tecnica del farmaco non è previsto un trattamento inferiore ai 7gg per qualsiasi patologia, a maggior ragione per problematiche prostatiche per le quali la MIC è piuttosto ridotta.
Inoltre mi preme sapere se è un bene astenersi dai rapporti (e per quanto???) poichè l'astinenza non mi consente di verificare l'efficacia della cura.
Naturalmente se il problema dovesse perdurare, non mi esimero'da una visita specialistica e da approfondimenti diagnostici già consigliati dal medico curante quali spermiocultura, e spermiogramma.
Ringrazio tutti coloro che vorranno intervenire.
Saluti.
[#1]
Sulla durata della terapia con antibiotici solo il suo medico curante o l'urologo che la stanno seguendo le possono darle le indicazioni corrette.
In questi casi poi si consiglia una regolare e costante attività sessuale e nessuna astinenza prolungata.
In questi casi poi si consiglia una regolare e costante attività sessuale e nessuna astinenza prolungata.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Ex utente
Grazie Dott. beretta,
ma la mia richesta era diversa da ottenere una terapia medica.
Era soltanto di tipo tecnico. Vorrei spersonalizzarla, poichè mi rendo conto che in questa sede non possono e non devono essere consigliate terapie ad personam.
Volevo sapere se OGGETTIVAMENTE, una terapia antibiotica empirica per un fenomeno di emospermia, mai avuto prima, in un soggetto giovane senza problemi di salute, in assenza di altri simtomi e in attesa di accertamenti specialistici qualora il fatto perduri, sia tecnicamente corretta nella durata di 5 giorni ovvero sia preferibile proseguire almeno fino al 10mo.
Il tutto alla luce delle indicazioni presenti sulla scheda tecnica dell'antibiotico, nella quale per nessuna patologia è prevista una durata cosi' breve.
Grazie a tutti.
ma la mia richesta era diversa da ottenere una terapia medica.
Era soltanto di tipo tecnico. Vorrei spersonalizzarla, poichè mi rendo conto che in questa sede non possono e non devono essere consigliate terapie ad personam.
Volevo sapere se OGGETTIVAMENTE, una terapia antibiotica empirica per un fenomeno di emospermia, mai avuto prima, in un soggetto giovane senza problemi di salute, in assenza di altri simtomi e in attesa di accertamenti specialistici qualora il fatto perduri, sia tecnicamente corretta nella durata di 5 giorni ovvero sia preferibile proseguire almeno fino al 10mo.
Il tutto alla luce delle indicazioni presenti sulla scheda tecnica dell'antibiotico, nella quale per nessuna patologia è prevista una durata cosi' breve.
Grazie a tutti.
[#3]
Gentile lettore,
OGGETTIVAMENTE, quando si dà un'indicazione clinica di tipo terapeutico, molte sono le considerazioni dirette che un medico fa e su queste poi lui dà, in alcuni casi, una terapia la cui ragione "reale" spesso sfugge a chi non ha avuto la "fortuna" di valutare il problema in diretta.
In sostanza non guardi in modo "maniacale ed acritico" le schede tecniche inserite nei "bugiardini" di medicinali che le sono stati prescritti e quindi, se ha fiducia nel medico consultato, segua le sue indicazioni!
OGGETTIVAMENTE, quando si dà un'indicazione clinica di tipo terapeutico, molte sono le considerazioni dirette che un medico fa e su queste poi lui dà, in alcuni casi, una terapia la cui ragione "reale" spesso sfugge a chi non ha avuto la "fortuna" di valutare il problema in diretta.
In sostanza non guardi in modo "maniacale ed acritico" le schede tecniche inserite nei "bugiardini" di medicinali che le sono stati prescritti e quindi, se ha fiducia nel medico consultato, segua le sue indicazioni!
[#4]
Ex utente
Salve,
mi spiace non ottenere una risposta concludente. Non era questo lo spirito della mia richiesta. Ho un dubbio e ho chiesto chiarimenti...non nel merito della terapia...non ho richiesto un altro farmaco o una diagnosi!
Si poteva dire....."vada tranquillo...5 giorni sono sufficenti".....oppure "provi a chiedere al medico se non è opportuna un proseguio della terapia".
VEde...a me interessava sapere che NON E' RIGOROSAMENTE BREVE UNA TERAPIA DI 5 GIORNI....
Si parla di antibiotici....si parla di uso errato degli stessi, che spesso sono usati troppo altre volte MALE...generando resistenza batterica...
Di fronte a questa incertezza formulavo un quesito di tipo tecnico, oggettivo, spersonalizzando il mio caso...
Pur avendo fiducia nel medico curante non è detto che costui non possa sbagliare umanamente e in buona fede. E proprio per tutelare il rapporto medico-paziente che si richiede un altro parere, piu' che altro per ridurre l'incidenza di un errore umano - che nella sanità spesso è presente - finalizzato all'ottenimento della migliore cura possibile.
L'unica cosa che posso cogliere dalla sua "non risposta" è che NON E' OGGETTIVAMENTE e TECNICAMENTE troppo breve, una terapia con Levoxacin 500 x 5 giorni per un problema di emospermia. Non è stata una risposta a chiare lettere....ma voglio supporre che se cosi' non fosse, non me lo avrebbe lasciato credere!
mi spiace non ottenere una risposta concludente. Non era questo lo spirito della mia richiesta. Ho un dubbio e ho chiesto chiarimenti...non nel merito della terapia...non ho richiesto un altro farmaco o una diagnosi!
Si poteva dire....."vada tranquillo...5 giorni sono sufficenti".....oppure "provi a chiedere al medico se non è opportuna un proseguio della terapia".
VEde...a me interessava sapere che NON E' RIGOROSAMENTE BREVE UNA TERAPIA DI 5 GIORNI....
Si parla di antibiotici....si parla di uso errato degli stessi, che spesso sono usati troppo altre volte MALE...generando resistenza batterica...
Di fronte a questa incertezza formulavo un quesito di tipo tecnico, oggettivo, spersonalizzando il mio caso...
Pur avendo fiducia nel medico curante non è detto che costui non possa sbagliare umanamente e in buona fede. E proprio per tutelare il rapporto medico-paziente che si richiede un altro parere, piu' che altro per ridurre l'incidenza di un errore umano - che nella sanità spesso è presente - finalizzato all'ottenimento della migliore cura possibile.
L'unica cosa che posso cogliere dalla sua "non risposta" è che NON E' OGGETTIVAMENTE e TECNICAMENTE troppo breve, una terapia con Levoxacin 500 x 5 giorni per un problema di emospermia. Non è stata una risposta a chiare lettere....ma voglio supporre che se cosi' non fosse, non me lo avrebbe lasciato credere!
[#5]
Gentile lettore,
purtroppo la questione da lei posta non era solo di tipo tecnico, oggettivo, spersonalizzato dal suo caso... ma lei chiedeva: " se OGGETTIVAMENTE, una terapia antibiotica empirica per un fenomeno di emospermia, mai avuto prima, in un soggetto giovane senza problemi di salute, in assenza di altri simtomi e in attesa di accertamenti specialistici....."
Io le ho risposto: "quando si dà un'indicazione clinica di tipo terapeutico, molte sono le considerazioni dirette che un medico fa e su queste poi lui dà, in alcuni casi, una terapia la cui ragione "reale, empirica" spesso sfugge a chi non ha avuto la "fortuna" di valutare il problema in diretta".
Questo, tradotto in modo più semplice, vuol dire che il suo medico di fiducia, in funzione delle sue conoscenze e valutando la sua reale situazione clinica e le conclusioni diagnostiche finali fatte, ha ragione e quindi concludevo con l'invito a seguire le sue indicazioni.
Finisco dicendole poi che nella medicina clinica, quella vera, non esistono "terapie empiriche oggettive".
Ancora un cordiale saluto.
purtroppo la questione da lei posta non era solo di tipo tecnico, oggettivo, spersonalizzato dal suo caso... ma lei chiedeva: " se OGGETTIVAMENTE, una terapia antibiotica empirica per un fenomeno di emospermia, mai avuto prima, in un soggetto giovane senza problemi di salute, in assenza di altri simtomi e in attesa di accertamenti specialistici....."
Io le ho risposto: "quando si dà un'indicazione clinica di tipo terapeutico, molte sono le considerazioni dirette che un medico fa e su queste poi lui dà, in alcuni casi, una terapia la cui ragione "reale, empirica" spesso sfugge a chi non ha avuto la "fortuna" di valutare il problema in diretta".
Questo, tradotto in modo più semplice, vuol dire che il suo medico di fiducia, in funzione delle sue conoscenze e valutando la sua reale situazione clinica e le conclusioni diagnostiche finali fatte, ha ragione e quindi concludevo con l'invito a seguire le sue indicazioni.
Finisco dicendole poi che nella medicina clinica, quella vera, non esistono "terapie empiriche oggettive".
Ancora un cordiale saluto.
[#6]
Ex utente
Grazie Dottore della sua considerazione.
Nel frattempo volevo informarla che ieri,dopo 6 giorni di astinenza, avevo la necessità fisiologica di ieaculare, come se dovessi liberarmi e , il fenomeno si è ripresentato.
Inoltre ho avuto una sintomatologia fastidiosa nelle 6/8 ore successive, con dolenzia moderata al pube, intorpidimento delle punta del pene, bruciore urinario al termine della minzione quest'ultimo solo per un'oretta dopo l'eiaculazione.
Questa sintomi, mi hanno indotto a proseguire l'assunzione di antibiotico (oggi è il 7° gionro) senza consulto col curante poichè non reperibile durante le giornate festive.
Come giudica tale mia scelta personale?
Ovviamente non appena disponibile consultero' il curante per approfondimenti del caso qualora non vedessi nessun miglioramento.
Poi altro quesito: lei dice costante vita sessuale....ma questo vale anche nel caso acuto??? e con che frequenza? Il curante ha detto il contrario, sostenendo che se c'è un organo congesto è preferibile mantenerlo a riposo.
Sono confuso....non so che comportamento seguire.!
Grazie
Nel frattempo volevo informarla che ieri,dopo 6 giorni di astinenza, avevo la necessità fisiologica di ieaculare, come se dovessi liberarmi e , il fenomeno si è ripresentato.
Inoltre ho avuto una sintomatologia fastidiosa nelle 6/8 ore successive, con dolenzia moderata al pube, intorpidimento delle punta del pene, bruciore urinario al termine della minzione quest'ultimo solo per un'oretta dopo l'eiaculazione.
Questa sintomi, mi hanno indotto a proseguire l'assunzione di antibiotico (oggi è il 7° gionro) senza consulto col curante poichè non reperibile durante le giornate festive.
Come giudica tale mia scelta personale?
Ovviamente non appena disponibile consultero' il curante per approfondimenti del caso qualora non vedessi nessun miglioramento.
Poi altro quesito: lei dice costante vita sessuale....ma questo vale anche nel caso acuto??? e con che frequenza? Il curante ha detto il contrario, sostenendo che se c'è un organo congesto è preferibile mantenerlo a riposo.
Sono confuso....non so che comportamento seguire.!
Grazie
[#7]
La sua scelta personale di continuare la terapia non è drammatica anche se non "ortodossa".
Appena possibile risenta comunque il suo medico, infine una qualsiasi "congesttione delle vie seminali" ha come prima indicazione andrologica una regolare, moderata e costante attività sessuale, nessuna "astinenza" prolungata.
Appena possibile risenta comunque il suo medico, infine una qualsiasi "congesttione delle vie seminali" ha come prima indicazione andrologica una regolare, moderata e costante attività sessuale, nessuna "astinenza" prolungata.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.4k visite dal 26/10/2010.
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