Bilateralmente nel seno renale si apprezzano spots iperecogeni da renella

Quattro mesi fa (13/06/2010) ho avuto un attacco di cistite. Dopo tre giorni (16/06/2010) ho espulso senza dolore un calcolo di circa 1.5 mm che ho fatto analizzare ed è risultato essere costituito da ossalato di calcio.

Dopo un paio di settimane (05/07/2010) ho fatto un'ecografia il cui referto relativamente ai reni riporta: "entrambi i reni sono in sede, di medie dimensioni, profili regolari con conservato spessore della cornice parenchimale senza dilatazioni calicopieliche. Bilateralmente nel seno renale si apprezzano spots iperecogeni da renella, più evidenti a sinistra dove si apprezza calcolo caliciale inferiore di 2.4 mm".

Ho fatto quindi una visita urologica (30/07/2010) in cui mi è stato detto che, viste le modeste dimensioni, non era neanche sicuro che si trattasse di un calcolo, che comunque non era trattabile e che l'unica cosa che potevo fare era quella di bere.

Dopo tre mesi e mezzo dalla prima ecografia (20/10/2010) ne ho fatta una seconda da cui è emerso che la renella è ancora presente, il calcolo ha un diametro massimo di 4.5 mm e che si riscontra una cisti parapielica sn di 11.6 mm.

Le domande sono:

1) visto che in tre mesi e mezzo il calcolo è cresciuto di circa 2 mm, devo aspettarmi prima o poi le coliche? Andrà comunque trattato?

2) a casa sto bevendo acqua del rubinetto con un contenuto di Ca++ che oscilla tra 80 e 120 mg/l: me la sconsigliate? Sul tema ho trovato pareri discordanti.

3) esistono degli esami per capire la causa della loro formazione nel mio caso?

4) esiste qualche indicazione dietetica o farmacologica da seguire per prevenire la formazione di ulteriori calcoli?

5) la cisti è correlata con il calcolo?

Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà rispondermi.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

le coliche, in presenza di renella e calcoli, sono sempre da temere.

Beva se possibile acqua oligominerale ma comunque l'importante è bere ed idratarsi anche con tisane a base di malva, menta, ecc; non esistono diete particolari da seguire.

Gli unici esami sicuri che si possono fare sono le determinazioni fisico-chimiche su eventuali calcoli o renella espulsa.

Infine nessuna correlazione è possibile pensare tra la sua cisti renale e la formazione di renella.

Un cordiale saluto.



Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
Gentile signora , un calcolo di 4,5 mm può essere trattato con ESWL al fine di evitare coliche e altri problemi.
Esiste la possibilità di esegure un semplice pannello di esami ,alla portata di molti laboratori e che qualsiasi urologo le potrà prescrivere .Dopo tali esami si potrà impostare un trattamento preventivo adeguato.
Non credo sia l'acqua la causa dei suoi calcoli, beva molto, cosi che le sue urine siano sempre chiare e mai gialle.La cisti non è stata causata dal calcolo.

Distinti saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Utente
Utente
Gentili dottori,

Vi ringrazio per i consulti e colgo l'occasione per porvi un altro quesito: la stima di crescita di 2 mm in tre mesi e mezzo risultante dal confronto delle due ecografie è da ritenersi affidabile? In caso affermativo, questo vuol dire che devo organizzarmi per il trattamento ESWL entro qualche mese, prima che il calcolo diventi troppo grosso?

Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
La "crescita" ecografica non "importante" (2mm sono ecograficamente poco significativi) di un calcolo è frequentemente operatore ed apparecchio ecografico dipendente quindi deve controllare, quando possibile, che l'operatore e l'apparechcio siano sempre gli stessi.
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Utente
Utente
La ringrazio. Nel mio caso l'operatore, l'ambulatorio e, presumibilmente, l'apparecchio sono gli stessi.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Bene ora , continui a monitorizzare la situazione e beva molto secondo indicazione ricevuta.

Sarà poi il suo urologo ad indicarle le procedure terapeutiche mirate e corrette da seguire
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