I problemi d'erezione, d'incontinenza eccetera, mi sono ritrovato un valore prostatico pari
Gentili dottori,
mi sono già giovato del vostro prezioso parere e vi ringrazio per la celerità e la cortesia delle vostre risposte professionali ad alto livello ed a costa zero.
Ora vi chiedo: il 12 aprile 2010 mi sono sottoposto ad intervento di prostatectomia radicale per un adenocarcinoma infiltrante, score di Gleason 6 (3+3), con neoplasia localizzata al lobo destro. Dopo l'intervento mi è stato assicurato che il mio tumore era a bassissimo rischio e che tutto è andato bene. Tre mesi dopo ho controllato il/lo PSA ed è emerso un valore di 1.09. Ragionevolmente preoccupato ho telefonato al chirurgo che mi ha operato e questi, oltre a non aver dato alcun peso alla presenza del PSA, mi ha aggiunto che sapeva cosa aveva fatto e che dovevo stare assolutamente tranquillo. Oggi, a distanza d'altri tre mesi, ho ripetuto il/lo PSA e, nonostante ho risolto i problemi d'erezione, d'incontinenza eccetera, mi sono ritrovato un valore prostatico pari a 1.67.
Un po' allarmato ho ripetuto la scintigrafia ossea ed anch'essa è stata negativa.
Ho chiesto consiglio ad un urologo della mia città, il quale mi ha prescritto “BICALUTAMIDE 150 mg” da prendere per tre mesi. Nello stesso tempo però, ho consultato il chirurgo che mi ha operato a “cielo aperto”, informandolo del parere espresso dal collega. Questa la risposta del chirurgo dopo i due controlli trimestrali e con i seguenti valori di PSA post intervento e scintigrafia ossea negativa, alla fine dei primi tre mesi PSA 1.09, alla fine dei sei mesi (12 ottobre 2010) PSA 1.67:
“ IN QUESTO MOMENTO IL PSA E’ ANCORA BASSO E NON MI CONSENTE DI CAPIRE BENE COME INTERVENIRE. E’ POSSIBILE UNA RIPRESA DELLA MALATTIA E, SE QUESTA IPOTESI DOVESSE ESSERE CONFERMATA, ED E’ PRESENTE QUALCHE LINFONODO (me ne ha tolti 22), LO TOLGO E LE RISPARMIO LA RADIOTERAPIA, IN CASO CONTRARIO, FAREMO UNA PET CON COLINA”.
Sentiti i due pareri, a me non tornano più i conti e sono molto confuso e poco persuaso. Pertanto, vi chiedo cortesemente d’indicarmi a chi mi devo affidare. Vi ringrazio e vi salto cordialmente. Enzo C.
mi sono già giovato del vostro prezioso parere e vi ringrazio per la celerità e la cortesia delle vostre risposte professionali ad alto livello ed a costa zero.
Ora vi chiedo: il 12 aprile 2010 mi sono sottoposto ad intervento di prostatectomia radicale per un adenocarcinoma infiltrante, score di Gleason 6 (3+3), con neoplasia localizzata al lobo destro. Dopo l'intervento mi è stato assicurato che il mio tumore era a bassissimo rischio e che tutto è andato bene. Tre mesi dopo ho controllato il/lo PSA ed è emerso un valore di 1.09. Ragionevolmente preoccupato ho telefonato al chirurgo che mi ha operato e questi, oltre a non aver dato alcun peso alla presenza del PSA, mi ha aggiunto che sapeva cosa aveva fatto e che dovevo stare assolutamente tranquillo. Oggi, a distanza d'altri tre mesi, ho ripetuto il/lo PSA e, nonostante ho risolto i problemi d'erezione, d'incontinenza eccetera, mi sono ritrovato un valore prostatico pari a 1.67.
Un po' allarmato ho ripetuto la scintigrafia ossea ed anch'essa è stata negativa.
Ho chiesto consiglio ad un urologo della mia città, il quale mi ha prescritto “BICALUTAMIDE 150 mg” da prendere per tre mesi. Nello stesso tempo però, ho consultato il chirurgo che mi ha operato a “cielo aperto”, informandolo del parere espresso dal collega. Questa la risposta del chirurgo dopo i due controlli trimestrali e con i seguenti valori di PSA post intervento e scintigrafia ossea negativa, alla fine dei primi tre mesi PSA 1.09, alla fine dei sei mesi (12 ottobre 2010) PSA 1.67:
“ IN QUESTO MOMENTO IL PSA E’ ANCORA BASSO E NON MI CONSENTE DI CAPIRE BENE COME INTERVENIRE. E’ POSSIBILE UNA RIPRESA DELLA MALATTIA E, SE QUESTA IPOTESI DOVESSE ESSERE CONFERMATA, ED E’ PRESENTE QUALCHE LINFONODO (me ne ha tolti 22), LO TOLGO E LE RISPARMIO LA RADIOTERAPIA, IN CASO CONTRARIO, FAREMO UNA PET CON COLINA”.
Sentiti i due pareri, a me non tornano più i conti e sono molto confuso e poco persuaso. Pertanto, vi chiedo cortesemente d’indicarmi a chi mi devo affidare. Vi ringrazio e vi salto cordialmente. Enzo C.
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Sono corrette entrambe le indicazioni ricevute.
La prima è una risposta clinica immediata al relativo rialzo del PSA, le seconde sono indicazioni cliniche posiibili nell'immediato futuro.
Segua ora le indicazioni datele dal suo chirurgo-urologo.
La prima è una risposta clinica immediata al relativo rialzo del PSA, le seconde sono indicazioni cliniche posiibili nell'immediato futuro.
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Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 14/10/2010.
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