Dolore rene destro-fianco destro-inguine e testicolo destro

Buongiorno , vi espongo il problema che mi affligge da ormai oltre 2 mesi:
ad inizio agosto mi sono recato dal mio medico a causa dell'aumentato stimolo ad urinare ( leggerissimo bruciore al pene ma nulla di insopportabile ...assenza di sangue..quantita normale ).
Dopo l'analisi delle urine mi era stato riscontrata un infezione batterica alle vie urinarie ( con un esamen del sangue hanno verificato se era estesa alla prostata ): 10gg di antibiotici e con il successivo controllo si appurava che l'infezione era stata risolta ...Purtroppo lo stimolo ad urinare troppo rimaneva ed in piu cominciavo ad avere un doloretto all'altezza del rene destro che si propagava al fianco , inguine e testicolo destro ( dolore fastidioso ma nulla di insopportabile ).
Altri esami del sangue , urinocultura davano esito negatico.
Fatto una TAC per verificare l'eventuale presenza di calcoli renali : negativa.
La successiva visita da un urologo stabiliva la presenza di una prostatite ( 20 gg di antibiotici )
I sintomi pero' rimanevano.
Mi veniva fatta una Risonanza magnetica alla parte bassa dell'addome che dava esito negativo ( tranne la presenza di un ernia lombare..situazione gia nota visto che ne soffro da 4 anni causa attivita in palestra )
Il medico generico a questo punto decide di farmi vedere dal neurologo che mi aveva curato per l'ernia per escludere che questa sia la causa di tutti i problemi...anche se dubito fortemente..
La mia domanda e' : cosa mi sta succedendo? Perche ho questo bisogno di urinare ogni 2 ore ? Perche ho questi dolori alla zona bassa della schiena-addome?
Un mio collega parlava di pubalgia...e' possibile ?
Grazie a tutti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Tutto è possibile ma nulla di concreto possiamo dirle da questa postazione sulle possibili e molteplici cause del suo particolare problema clinico.

Infatti è sempre difficile esprimersi su queste problematiche infiammatorie uro-andrologiche soprattutto per via telematica e senza aver fatto una attenta valutazione clinica diretta.

Per questo motivo ritengo sia utile ora risentire il suo medico di fiducia e con l'esito della valutazione neurologica poi riconsultare eventualmente anche il suo urologo.

Giovanni Beretta M.D.
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