Riabilitazione dopo prostatectomia
Buongiorno, ho 41 anni e sono stato operato da poco di prostatectomia radicale, con tecnica robotica, a causa di un adenocarcinoma allo stadio iniziale. L'operazione pare essere andata bene, non ho nessun tipo problema di incontinenza. Non mi e' stata prescritta nessuna terapia di riabilitazione erettile per ora, mentre leggo in giro che e' tipicamente indicata al fine di recuperare in fretta. Lo staff medico era molto bravo e ho completa fiducia, quindi sono ottimista sul recupero delle funzioni erettili. Vorrei sapere quali sono mediamente i tempi consigliati per cominciare, se necessaria, una terapia di questo tipo. Grazie dell'attenzione.
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caro utente prima di iniziare la terapia va verificato se è stato possibile effettuare una tecnica nerve sparing , ne parli con i colleghi che l'hanno opetata
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
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Caro lettore,
la teoria-necessità di una terapia riabilitativa dell'erezione nasceva dall'idea che il paziente operato di prostatectomia radicale dovesse evitare la attività sessuale per un certo periodo di tempo, durante il quale una mancata attività erettile avrebbe potuto determinare lesioni ischemiche-fibrose dei corpi cavernosi e quindi la opportunità-necessita di indurre erezioni artificiali per mantenere "vitale" il tessuto cavernoso.
Se un paziente è stato operato bene e se non gli viene proibito-sconsigliato di efffettuare attività sessuale per lunghi tempi, non vedrei necessità di effettuare terapie riabilitative. Questa è una mia opinione personale, ovviamente.
Ne parli con gli specialisti ai prossimi controlli postoperatori
cari saluti
la teoria-necessità di una terapia riabilitativa dell'erezione nasceva dall'idea che il paziente operato di prostatectomia radicale dovesse evitare la attività sessuale per un certo periodo di tempo, durante il quale una mancata attività erettile avrebbe potuto determinare lesioni ischemiche-fibrose dei corpi cavernosi e quindi la opportunità-necessita di indurre erezioni artificiali per mantenere "vitale" il tessuto cavernoso.
Se un paziente è stato operato bene e se non gli viene proibito-sconsigliato di efffettuare attività sessuale per lunghi tempi, non vedrei necessità di effettuare terapie riabilitative. Questa è una mia opinione personale, ovviamente.
Ne parli con gli specialisti ai prossimi controlli postoperatori
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#8]
Utente
Non ho ricevuto risposta all'ultimo quesito, provo comunque a sottoporne un altro: un'eventuale lesione dei nervi puo' causare anche un'erezione non completa ? Mi spiego: l'erezione puo' solo scomparire del tutto o puo' essere anche solo meno efficace, parziale, con una turgidita' non completa ? Grazie dell'attenzione
[#9]
Utente
Bungiorno, sempre a riguardo di questo argomento, vorrei porre un ulteriore quesito. So che e' passato pochissimo tempo ma ho stimoli sessuali molto forti, e in queste occasioni erezioni parziali (diciamo al 50%-60%). Non so come comportarmi, da un lato ho timore sia troppo presto per andare avanti con rapporti sessuali completi (arrivare all'orgasmo per parlare chiaramente, e non da penetrazione ovviamente), temo di poter fare piu' danni che altro; dall'altro lato leggo, visto che passo moltissimo tempo a cercare informazioni che assecondare gli stimoli, le parziali erezioni e le sensazioni possa rappresentare una sorta di terapia riabilitativa, tanto che (deduco sempre da letture) troppo tempo senza erezioni sia addirittura dannoso per i tessuti del pene. Purtroppo la mancanza di un dialogo aperto e chiaro sull'argomento con una figura autorevole mi manca. Grazie dell'attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.7k visite dal 03/10/2010.
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