La diagnosi è stata "fimosi lassa con anello lichenoide esterno e frenulo breve ed ipertrofico"
Salve a tutti i gentilissimi dottori del sito.
Ho un problema che mi affligge ormai da un pò di tempo che espongo brevemente: maggio 2010 primi forti pruriti al glande, seguiti in rapida escalation (sino a fine luglio 2010) da piccole bolle rosse e generale arrossamento della pelle attorno al "taglietto" del pene, irrigidimento della pelle del prepuzio (pelle non più elastica, con conseguenti difficoltà nel rapporto sessuale), cattivo odore del glande in genere.
Ad Agosto 2010 tre settimane di vacanze al mare e sintomi del precedente fastidio PRATICAMENTE SPARITI (odore del glande normale, zero prurito, nuova normalità nei rapporti sessuali).
Ora sono tornato in città e all'attività lavorativa da circa un mese e, in prevenzione, ho deciso una settimana fa di recarmi da un urologo ed esporre il mio problema.
La diagnosi è stata "fimosi lassa con anello lichenoide esterno e frenulo breve ed ipertrofico".
Il dottore mi ha detto che per la sua esperienza la terapia topica con creme varie (mi ha prescritto cmq una crema a base di cortisone, da utilizzare per 10 gg circa, chiamata "cortison chemicetina") non hanno comunque effetti stabili o duraturi, pertanto riteneva necessario un intervento chirurgico da programmarsi all'esito della terapia con crema, per il quale mi ha preventivato un costo (in privato) di circa 1.200,00 euro.
Il medico mi ha riferito che con la mutua l'intervento sarebbe gratis ma ci sono i soliti rischi del settore pubblico (?), più tempi di attesa di circa 4 mesi etc.
Le mie domande sono:
1) davvero per la malattia diagnosticata le cure con creme non servono a nulla?
2) è necessario in questi casi l'intervento chirurgico?
3) il costo è congruo? quali sarebbero i rischi nell'appoggiarsi ad una struttura sanitaria pubblica?
Grazie davvero a tutti, attendo con impazienza il vostro parere.
Ho un problema che mi affligge ormai da un pò di tempo che espongo brevemente: maggio 2010 primi forti pruriti al glande, seguiti in rapida escalation (sino a fine luglio 2010) da piccole bolle rosse e generale arrossamento della pelle attorno al "taglietto" del pene, irrigidimento della pelle del prepuzio (pelle non più elastica, con conseguenti difficoltà nel rapporto sessuale), cattivo odore del glande in genere.
Ad Agosto 2010 tre settimane di vacanze al mare e sintomi del precedente fastidio PRATICAMENTE SPARITI (odore del glande normale, zero prurito, nuova normalità nei rapporti sessuali).
Ora sono tornato in città e all'attività lavorativa da circa un mese e, in prevenzione, ho deciso una settimana fa di recarmi da un urologo ed esporre il mio problema.
La diagnosi è stata "fimosi lassa con anello lichenoide esterno e frenulo breve ed ipertrofico".
Il dottore mi ha detto che per la sua esperienza la terapia topica con creme varie (mi ha prescritto cmq una crema a base di cortisone, da utilizzare per 10 gg circa, chiamata "cortison chemicetina") non hanno comunque effetti stabili o duraturi, pertanto riteneva necessario un intervento chirurgico da programmarsi all'esito della terapia con crema, per il quale mi ha preventivato un costo (in privato) di circa 1.200,00 euro.
Il medico mi ha riferito che con la mutua l'intervento sarebbe gratis ma ci sono i soliti rischi del settore pubblico (?), più tempi di attesa di circa 4 mesi etc.
Le mie domande sono:
1) davvero per la malattia diagnosticata le cure con creme non servono a nulla?
2) è necessario in questi casi l'intervento chirurgico?
3) il costo è congruo? quali sarebbero i rischi nell'appoggiarsi ad una struttura sanitaria pubblica?
Grazie davvero a tutti, attendo con impazienza il vostro parere.
[#1]
salve.
Da qua e senza visitare non si può esprimere pareri sulla diagnosi. Posto che sia quella che le è stato detto e che è altamente verosimile l'effetto della terapia lo vedrà da solo.
L'intervento potrebbe essere risolutivo. Se farlo presso strutture pubbliche o private autorizzate è una scelta dettata dalla comodità e dai tempi, non dai rischi.
cordialmente
Da qua e senza visitare non si può esprimere pareri sulla diagnosi. Posto che sia quella che le è stato detto e che è altamente verosimile l'effetto della terapia lo vedrà da solo.
L'intervento potrebbe essere risolutivo. Se farlo presso strutture pubbliche o private autorizzate è una scelta dettata dalla comodità e dai tempi, non dai rischi.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
[#2]
Ex utente
Egregio dott. Biagiotti, la ringrazio per la risposta.
Vorrei soltanto chiederle:
1) per la sua esperienza, ponendo che la diagnosi sia quella corretta, l'applicazione di creme in casi simili al mio può essere una terapia efficace oppure come mi diceva l'andrologo di fiducia l'intervento è alla lunga necessario?
2) il costo indicatomi per intervento in privato (struttura in provincia di Bergamo, Lombardia), è congruo?
Vorrei soltanto chiederle:
1) per la sua esperienza, ponendo che la diagnosi sia quella corretta, l'applicazione di creme in casi simili al mio può essere una terapia efficace oppure come mi diceva l'andrologo di fiducia l'intervento è alla lunga necessario?
2) il costo indicatomi per intervento in privato (struttura in provincia di Bergamo, Lombardia), è congruo?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7k visite dal 29/09/2010.
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