Varicocele 3 grado sx con dolore
Cari dottori vi contatto per un problema al testicolo sx sorto circa due settimane fa (esattamente domenica 12 settembre).
Sono un ragazzo di 25 anni abbastanza sportivo (amatoriale) e come spesso mi capita sono andato a fare sport (corsa e attività atletica): ero vestito con pantaloncini corti "tirati su" per prendere il sole...
Durante una sessione di salti con la corda ho incominciato ad avvertire dolore al testicolo sx. Sembrava che i pantaloni "tirati su" non consentissero il movimento corretto al testicolo. Durante l'allenamento non credevo fosse niente di strano e dopo alcune serie di salti ho messo i pantaloni a posto e ho proseguito.
La sera prima di andare a letto ho incominciato ad avvertire un dolore abbastanza fastidioso al testicolo sx e ho notato una vena ingrossata.
La sera successiva la situazione è peggiorata e per questo il martedi mi sono recato prima dal medico di famiglia il quale dopo aver diagnosticato varicocele mi ha consigliato di andare al pronto soccorso.
Mi è stata fatta una visita di accettazione (Dolorabilità alla palpazione del testicolo sx dove si apprezza ectasia venosa), un ecografia testicolare e una visita urologica. L'ecografia ha prodotto il seguente risultato:
Didimi ed epididimi di regolare volume ed ecostruttura
Regolari le borse scrotali.
Varicocele di primo grado a sx.
Assenza di idrocele bilateralmente.
Nella visita urologica successiva mi è stato diagnosticato un varicocele di 3 grado (non capisco perchè, ho chiesto il perchè della discrepanza senza ricevere risposta). L'urologo mi ha prescritto di prendere 3 giorni nimesulide 100 mg e mi ha detto che dopo sarei stato in grado di riprendere l'attività normale anche sportiva. Inoltre mi sono stati prescritti i seguenti esami: spermiogramma ed esame colturale del liquido spermale e antibiogrammi (da fare il 7 ottobre).
Non ho preso nimesulide perchè ho problemi di stomaco in alternativa ho preso 3 giorni di paracetamolo 1000mg. Contemporaneamente ho provato a mettere del ghiaccio dentro un asciugamano, per 3 giorni, all'esterno delle mutande e devo dire che mi alleviava il dolore poi ho smesso per paura di provocare qualche danno...
Vi contatto per avere alcune risposte se possibile:
1) è possibile che il dolore sia sempre presente? Non è un dolore forte, ma è come un peso che diminuisce quando sto in piedi o a letto, aumenta a sedere ed è massimo se contraggo gli addominali, mi piego o guido.
2) la discrepanza tra le diagnosi a cosa potrebbe essere dovuta? è più affidabile l'urologo o l'ecografista?
3) dopo il fatto ho difficoltà di erezione in particolare sento abbastanza dolore al testicolo sx nei momenti di maggiore intensità. Questo è normale?
4) Come posso fare per alleviare il dolore? Devo cessare qualunque attività sportiva per evitare di provocare danni?
La cosa che mi fa arrabbiare è essermi fatto male da solo, anche se l'ecografista e l'urologo mi ha detto che molto probabilmente il varicocele era già presente. Questo mi ha lasciato perplesso perchè ogni due-tre mesi faccio l'autopalpazione per rivelare eventuali masse anomale e non ho mai notato una vena cosi evidente. Come ultima cosa ho i testicoli "cadenti" che spesso sono molto distanti dal pene. Potrebbe influire?
Vi ringrazio in anticipo delle risposte.
Sono un ragazzo di 25 anni abbastanza sportivo (amatoriale) e come spesso mi capita sono andato a fare sport (corsa e attività atletica): ero vestito con pantaloncini corti "tirati su" per prendere il sole...
Durante una sessione di salti con la corda ho incominciato ad avvertire dolore al testicolo sx. Sembrava che i pantaloni "tirati su" non consentissero il movimento corretto al testicolo. Durante l'allenamento non credevo fosse niente di strano e dopo alcune serie di salti ho messo i pantaloni a posto e ho proseguito.
La sera prima di andare a letto ho incominciato ad avvertire un dolore abbastanza fastidioso al testicolo sx e ho notato una vena ingrossata.
La sera successiva la situazione è peggiorata e per questo il martedi mi sono recato prima dal medico di famiglia il quale dopo aver diagnosticato varicocele mi ha consigliato di andare al pronto soccorso.
Mi è stata fatta una visita di accettazione (Dolorabilità alla palpazione del testicolo sx dove si apprezza ectasia venosa), un ecografia testicolare e una visita urologica. L'ecografia ha prodotto il seguente risultato:
Didimi ed epididimi di regolare volume ed ecostruttura
Regolari le borse scrotali.
Varicocele di primo grado a sx.
Assenza di idrocele bilateralmente.
Nella visita urologica successiva mi è stato diagnosticato un varicocele di 3 grado (non capisco perchè, ho chiesto il perchè della discrepanza senza ricevere risposta). L'urologo mi ha prescritto di prendere 3 giorni nimesulide 100 mg e mi ha detto che dopo sarei stato in grado di riprendere l'attività normale anche sportiva. Inoltre mi sono stati prescritti i seguenti esami: spermiogramma ed esame colturale del liquido spermale e antibiogrammi (da fare il 7 ottobre).
Non ho preso nimesulide perchè ho problemi di stomaco in alternativa ho preso 3 giorni di paracetamolo 1000mg. Contemporaneamente ho provato a mettere del ghiaccio dentro un asciugamano, per 3 giorni, all'esterno delle mutande e devo dire che mi alleviava il dolore poi ho smesso per paura di provocare qualche danno...
Vi contatto per avere alcune risposte se possibile:
1) è possibile che il dolore sia sempre presente? Non è un dolore forte, ma è come un peso che diminuisce quando sto in piedi o a letto, aumenta a sedere ed è massimo se contraggo gli addominali, mi piego o guido.
2) la discrepanza tra le diagnosi a cosa potrebbe essere dovuta? è più affidabile l'urologo o l'ecografista?
3) dopo il fatto ho difficoltà di erezione in particolare sento abbastanza dolore al testicolo sx nei momenti di maggiore intensità. Questo è normale?
4) Come posso fare per alleviare il dolore? Devo cessare qualunque attività sportiva per evitare di provocare danni?
La cosa che mi fa arrabbiare è essermi fatto male da solo, anche se l'ecografista e l'urologo mi ha detto che molto probabilmente il varicocele era già presente. Questo mi ha lasciato perplesso perchè ogni due-tre mesi faccio l'autopalpazione per rivelare eventuali masse anomale e non ho mai notato una vena cosi evidente. Come ultima cosa ho i testicoli "cadenti" che spesso sono molto distanti dal pene. Potrebbe influire?
Vi ringrazio in anticipo delle risposte.
[#1]
Caro Utente,il varicocele certamente era presente in tempi antecedenti allo strappo riferito e,personalmente,darei maggior credito all'opinione dell'urologo che ha la possibilita' di inquadrare il problema a 360 gradi.Lo sport non aggrava il varicocele ma,se la sintomatologia si aggrava,sarebbe il caso di operare lo stesso.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la pronta risposta. Se possibile vorrei avere alcune delucidazioni sulla possibilità di ridurre il dolore/fastidio. Come ho riportato nel messaggio precedente faccio fatica a svolgere alcune attività quotidiane come abbassarmi, guidare, stare seduto e a volte anche dormire proprio a causa del senso di fastidio/dolore.
Come posso fare per diminuirlo?
A causa di questo fastidio ho un senso di paura a riprendere la normale attività fisica e sessuale. Mi devo comportare normalmente e ignorare il dolore?
Forse è utile che mi procuri un sospensorio data la morfologia cadente dei mie testicoli?
Grazie ancora.
Come posso fare per diminuirlo?
A causa di questo fastidio ho un senso di paura a riprendere la normale attività fisica e sessuale. Mi devo comportare normalmente e ignorare il dolore?
Forse è utile che mi procuri un sospensorio data la morfologia cadente dei mie testicoli?
Grazie ancora.
[#3]
Utente
Buonasera, vi aggiorno sulla mia situazione.
Il dolore è diminuito e il testicolo sembra essere tornato normale, adesso rimane solo il varicocele ben visibile dopo una doccia o la sera.
Sono stato da un altro urologo il quale dopo aver visitato mi ha detto che molto probabilmente il dolore è stato provocato da una torsione del testicolo al momento della sollecitazione il quale poi è tornato in sede.
Mi ha commissionato un'altra ecografia testicolare con ecodoppler e lo spermiogramma.
Risultati dell'ecografia-ecocolordoppler
Didimi ed epididimi morfo-dimensionalmente normali, ed ecostruttura omogenea e pattern vascolare conservato.
Cisti di circa 5 mm a carico della testa dell'epididimo sinistro; altre due piccole cisti 2 mm si rilevano nel copro e nella testa dell'epididimo controlaterale.
Ectasia delle vene del plesso pampiniforme di sinistra, con modesto reflusso durante le manovre funzionali, varicocele di II grado (classificazione ecografica).
Non idrocele.
Esame colturale liquido spermatico
Batteri Gram+ e Gram-, Candida sp, Mycoplasma sp, Gardnerella, Neisseria, Trichomonas vaginalis, Chlamydia trachomatis tutti negativi.
Esame spermiogramma
Volume 3ml
pH 7.4
colore giallastro
formazione coagulo assente
liquefazione a 20 min completa
viscosità normale
N° spermatozoi/ml 28000000
N° spermatozoi in totale 84000000
Motilità%
Statici (30min) 44%
Non progressivi (30min) 0%
Progressivi lenti (30min) 34%
Progressivi rapidi (30min) 22%
zone di agglutinazione rare
presenza di:
leucociti < 1000000/ml
eritrociti assenti
cellule epiteliali rare
batteri assenti
morfologia spermatozoi
tipici 30%
atipici 70%
parte intermedia
normali 96
residui citoplasmatici 4
cellule germinali testicolari immature rare
Cosa mi consigliate?Non credo sia necessario operarmi come mi è stato detto dall'urologo.
Posso riprendere dopo un mese e mezzo l'attività sportiva?
Grazie
Il dolore è diminuito e il testicolo sembra essere tornato normale, adesso rimane solo il varicocele ben visibile dopo una doccia o la sera.
Sono stato da un altro urologo il quale dopo aver visitato mi ha detto che molto probabilmente il dolore è stato provocato da una torsione del testicolo al momento della sollecitazione il quale poi è tornato in sede.
Mi ha commissionato un'altra ecografia testicolare con ecodoppler e lo spermiogramma.
Risultati dell'ecografia-ecocolordoppler
Didimi ed epididimi morfo-dimensionalmente normali, ed ecostruttura omogenea e pattern vascolare conservato.
Cisti di circa 5 mm a carico della testa dell'epididimo sinistro; altre due piccole cisti 2 mm si rilevano nel copro e nella testa dell'epididimo controlaterale.
Ectasia delle vene del plesso pampiniforme di sinistra, con modesto reflusso durante le manovre funzionali, varicocele di II grado (classificazione ecografica).
Non idrocele.
Esame colturale liquido spermatico
Batteri Gram+ e Gram-, Candida sp, Mycoplasma sp, Gardnerella, Neisseria, Trichomonas vaginalis, Chlamydia trachomatis tutti negativi.
Esame spermiogramma
Volume 3ml
pH 7.4
colore giallastro
formazione coagulo assente
liquefazione a 20 min completa
viscosità normale
N° spermatozoi/ml 28000000
N° spermatozoi in totale 84000000
Motilità%
Statici (30min) 44%
Non progressivi (30min) 0%
Progressivi lenti (30min) 34%
Progressivi rapidi (30min) 22%
zone di agglutinazione rare
presenza di:
leucociti < 1000000/ml
eritrociti assenti
cellule epiteliali rare
batteri assenti
morfologia spermatozoi
tipici 30%
atipici 70%
parte intermedia
normali 96
residui citoplasmatici 4
cellule germinali testicolari immature rare
Cosa mi consigliate?Non credo sia necessario operarmi come mi è stato detto dall'urologo.
Posso riprendere dopo un mese e mezzo l'attività sportiva?
Grazie
[#5]
caro lettore,
dalla sua lunga e dettagliata storia mi sembra di poter dire che il dolore da lei accusato non abbia nulla da vedere con il varicocele.
Forse un episodio di "subtorsione testicolare" ??, una torsione della idatide del Morgagni ? comunque direi nulla di così rilevante da dover essere considerato "malattia".
Il fatto di avere un liquido seminale sostanzialmente fertile anche se con alcune irregolarità dovrebbe indurla a consultare un andrologo che cerchi di capire se ci sono motivi per tali alterazioni e possa seguirla nel tempo valutando la necessità di correggere il varicocele presente che non è detto sia causa di danni testicolari.
A Siena non le sarà difficile trovare la figura professionale idonea
cari saluti
dalla sua lunga e dettagliata storia mi sembra di poter dire che il dolore da lei accusato non abbia nulla da vedere con il varicocele.
Forse un episodio di "subtorsione testicolare" ??, una torsione della idatide del Morgagni ? comunque direi nulla di così rilevante da dover essere considerato "malattia".
Il fatto di avere un liquido seminale sostanzialmente fertile anche se con alcune irregolarità dovrebbe indurla a consultare un andrologo che cerchi di capire se ci sono motivi per tali alterazioni e possa seguirla nel tempo valutando la necessità di correggere il varicocele presente che non è detto sia causa di danni testicolari.
A Siena non le sarà difficile trovare la figura professionale idonea
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#6]
Utente
Nel caso decidessi di operarmi cosa mi consigliate di fare? Operazione chirurgica (Legatura Retroperitoneale, Legatura Inguinale, Legatura Subinguinale) o intervento radiologico (sclero-embolizzazione) o eventuali altre tecniche che non conosco?
Quale delle tre consente un recupero più veloce (attività sportiva) e mi mette "al riparo" da eventuali recidive anche in caso di sforzi?
Gentile Dott. Pozza mi potrebbe consigliare un buon andrologo/urologo a Siena?
Grazie
Quale delle tre consente un recupero più veloce (attività sportiva) e mi mette "al riparo" da eventuali recidive anche in caso di sforzi?
Gentile Dott. Pozza mi potrebbe consigliare un buon andrologo/urologo a Siena?
Grazie
[#7]
Gentile lettore ,
da questa postazione difficile darle un consiglio mirato.
La strategia chirurgica in questi casi è sempre da decidere con il suo andrologo od urologo.
Se desidera comunque avere informazioni più dettagliate su questo particolare ma complesso tema andrologico, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/388-varicocele-cosa-fare-quando-da-problemi.html ;
https://www.medicitalia.it/minforma/radiologia-interventistica/536-la-scleroembolizzazione-retrograda-del-varicocele-che-cos-e.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/343-i-tre-gradi-del-varicocele.html :
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/341-varicocele-una-opinione-corrente-cioe-ortodossa-e-basata-sui-fatti.html ;
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/87-il-varicocele.html .
Un cordiale saluto.
da questa postazione difficile darle un consiglio mirato.
La strategia chirurgica in questi casi è sempre da decidere con il suo andrologo od urologo.
Se desidera comunque avere informazioni più dettagliate su questo particolare ma complesso tema andrologico, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/388-varicocele-cosa-fare-quando-da-problemi.html ;
https://www.medicitalia.it/minforma/radiologia-interventistica/536-la-scleroembolizzazione-retrograda-del-varicocele-che-cos-e.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/343-i-tre-gradi-del-varicocele.html :
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/341-varicocele-una-opinione-corrente-cioe-ortodossa-e-basata-sui-fatti.html ;
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/87-il-varicocele.html .
Un cordiale saluto.
[#8]
Utente
Buongiorno,
vi contatto nuovamente per avere un consiglio sul tipo di intervento da affrontare nel caso decidessi di farlo.
L'urologo da cui sono stato mi ha consigliato di eseguire un'operazione chirurgica con legatura retroperitoneale.
Ho provato a chiedergli cosa pensava della tecnica radiologia interventistica, ma me l'ha sconsigliata senza spiegarmi il perché.
Dai link forniti dal Dot. Beretta, mi sembra di aver capito che l'intervento radiologico dovrebbe essere la soluzione "migliore" grazie a una minore invasività e una maggiore probabilità di successo contro recidive.
Cosa ne pensate?
vi contatto nuovamente per avere un consiglio sul tipo di intervento da affrontare nel caso decidessi di farlo.
L'urologo da cui sono stato mi ha consigliato di eseguire un'operazione chirurgica con legatura retroperitoneale.
Ho provato a chiedergli cosa pensava della tecnica radiologia interventistica, ma me l'ha sconsigliata senza spiegarmi il perché.
Dai link forniti dal Dot. Beretta, mi sembra di aver capito che l'intervento radiologico dovrebbe essere la soluzione "migliore" grazie a una minore invasività e una maggiore probabilità di successo contro recidive.
Cosa ne pensate?
[#9]
Caro Utente
A questo punto mi sento "tirato in ballo" e mi complimento pubblicamente con i Colleghi Urologi per l'eccellente "processazione" del problema varicocele (che "tocca" anche noi radiologi)ed il particolare col Dr Beretta per il consistente numero di pubblicazioni allegate sui vari tipi di intervento.
Come in tutte le cose l'intervento dipende molto dall'esperienza dell'operatore (Chirurgo o Radiologo) e noi Radiologi Interventisi ovviamente consigliamo quello meno invasivo che è la Scleroembolizzazione retrograda, ma anch' quest'ultimo pone alcune problematicahe (vedi ev allergie al mezzo di contrasto iodato e impossibilità di eseguire la S.Retr. per importanti varianti anatomiche che si riscontrano nel 10% dei casi).
Ribadiamo che noi radiologi consigliamo sempre quello radiologico per la precisione della "legatura interna" con endoclip eseguita sotto guida flebografica, ma è comunque consigliabile affidarsi ad un Centro di eccellenza e ad operatori (radiologi) esperti poichè alle volte da un intervento semplicissimo si possono sviluppare problematiche se l'esperienza dell'operatore non è "performante".
Le allego pertanto i Centri Certificati dalla Nostra Società Scientifica (e per quanto riguarda quei nominativi può stare tranquillo).
http://www.radiointerventistica.org/regioni/trovaradiologo.htm
Insomma il messaggio finale lo posso riassumer con queste parole "è meglio un bravo chirurgo che un radiologo poco esperto"!
Distinti Saluti.
A questo punto mi sento "tirato in ballo" e mi complimento pubblicamente con i Colleghi Urologi per l'eccellente "processazione" del problema varicocele (che "tocca" anche noi radiologi)ed il particolare col Dr Beretta per il consistente numero di pubblicazioni allegate sui vari tipi di intervento.
Come in tutte le cose l'intervento dipende molto dall'esperienza dell'operatore (Chirurgo o Radiologo) e noi Radiologi Interventisi ovviamente consigliamo quello meno invasivo che è la Scleroembolizzazione retrograda, ma anch' quest'ultimo pone alcune problematicahe (vedi ev allergie al mezzo di contrasto iodato e impossibilità di eseguire la S.Retr. per importanti varianti anatomiche che si riscontrano nel 10% dei casi).
Ribadiamo che noi radiologi consigliamo sempre quello radiologico per la precisione della "legatura interna" con endoclip eseguita sotto guida flebografica, ma è comunque consigliabile affidarsi ad un Centro di eccellenza e ad operatori (radiologi) esperti poichè alle volte da un intervento semplicissimo si possono sviluppare problematiche se l'esperienza dell'operatore non è "performante".
Le allego pertanto i Centri Certificati dalla Nostra Società Scientifica (e per quanto riguarda quei nominativi può stare tranquillo).
http://www.radiointerventistica.org/regioni/trovaradiologo.htm
Insomma il messaggio finale lo posso riassumer con queste parole "è meglio un bravo chirurgo che un radiologo poco esperto"!
Distinti Saluti.
DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce
[#10]
Utente
Salve,
vi contatto perchè ho bisogno di un consiglio sul problema del varicocele. In particolare, mi sono operato a fine luglio con operazione in micro chirurgia eseguita da un urologo. Inizialmente, escludendo il dolore dei punti e della ferita, non sentivo fastidi al testicolo. Seguendo il consiglio del medico ho tenuto, durante il sonno, una salvietta sotto i testicoli per tenerli in sospensione. Non ho indossato sospensorio e non ho fatto ne sforzi ne attività fisica/sessuale.
Per tutto il mese ho indossato solamente tute invece dei jeans.
Lunedi mi sono messo i jeans per la seconda volta e durante il pasto sentivo dolore al testicolo sinistro operato simile al dolore provato al momento del trauma iniziale quando mi sono accorto del varicocele. Terminata la cena facevo fatica a camminare, sono dovuto andare a casa a sdraiarmi e a cambiare mutande e pantaloni.
Oggi sento ancora un leggero fastidio testicolo e mi sembra di essere tornato alla situazione pre operazione. Visivamente la vena non è come prima, ma è nuovamente palpabile. E' possibile tutto ciò?
Grazie per la disponibilità
vi contatto perchè ho bisogno di un consiglio sul problema del varicocele. In particolare, mi sono operato a fine luglio con operazione in micro chirurgia eseguita da un urologo. Inizialmente, escludendo il dolore dei punti e della ferita, non sentivo fastidi al testicolo. Seguendo il consiglio del medico ho tenuto, durante il sonno, una salvietta sotto i testicoli per tenerli in sospensione. Non ho indossato sospensorio e non ho fatto ne sforzi ne attività fisica/sessuale.
Per tutto il mese ho indossato solamente tute invece dei jeans.
Lunedi mi sono messo i jeans per la seconda volta e durante il pasto sentivo dolore al testicolo sinistro operato simile al dolore provato al momento del trauma iniziale quando mi sono accorto del varicocele. Terminata la cena facevo fatica a camminare, sono dovuto andare a casa a sdraiarmi e a cambiare mutande e pantaloni.
Oggi sento ancora un leggero fastidio testicolo e mi sembra di essere tornato alla situazione pre operazione. Visivamente la vena non è come prima, ma è nuovamente palpabile. E' possibile tutto ciò?
Grazie per la disponibilità
[#11]
Caro Utente,la vena sara' sempre palpabile in quanto non viene asportata.Il risentimento inguini scrotale e' figlio della cicatrice dell'intervento ma,per non abbandonarci
a ripetute ipotesi,aspettiamo l'esito dell'ecocolordoppler programmato.Cordialita'
a ripetute ipotesi,aspettiamo l'esito dell'ecocolordoppler programmato.Cordialita'
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 23.6k visite dal 28/09/2010.
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