La concomitanza del gonfiore addominale, ho consultato anche un bravo gastroenterologo, il quale
Ho 41 anni.
Non ho mai fumato. Osservo dieta regolare, con modestissima assunzione di alcolici durante i pasti (h. 179 cm., peso 76 Kg.)
7/8 anni fa ho cominciato ad avvertire peso sovrapubico e difficoltà nella minzione; durante la minzione non avevo dolore nè bruciore; non avevo necessità di urinare durante la notte ma la prima minzione della mattina risultava “sforzata”, pesante; durante il giorno il peso sovrapubico (come un dito puntato) era piuttosto costante ed avevo la sensazione di dover urinare spesso, anche se all’atto della minzione mi rendevo conto che la quantità di urina che espellevo era modesta; tuttavia, dopo la minzione il sintomo migliorava.
A questo quadro si accompagnava un rigonfiamento assolutamente innaturale dell’addome ed una sensazione di modesto bruciore e fastidio (non dolore vivo) alla zona perineale, fastidio che mi sembrava interessare proprio la prostata (da seduto la “sentivo”).
Generalmente, dopo un rapporto sessuale i disturbi aumentavano.
Questa sindrome mi perseguita da anni, a volte si riacutizza ed a volte recede per settimane o mesi. Nel corso degli anni ho consultato urologi che mi hanno prescritto una serie di esami tutti pressochè negativi:
- ecografia vescicale nel 2001, negativa;
- ecografia prostatica transerettale nel 2001 (vescica distesa, pareti regolari ed alitiasica, 3.6 cm diam. traverso, 1.8 cm. anteroposteriore, 4 cm. longitud., vol. 18 ml., ecostruttura lievemente disomogenea in assenza di immagini focali);
- eco-testicolare nel 2001, negativa;
- esame urine nel 2001, negativo;
- urinocoltura nel 2001 (test nitriti negativo, concentraz. batterica tot. per cc. 10000, gram neg. per cc. 1000, 2-5 emazie per campo). Nel 2002 escherichia coli nelle urine: 6000 UFC/mL.
Nel 2005, per un riacutizzarsi della sintomatologia, ho nuovamente consultato l’urologo il quale mi ha visitato e, dopo massaggio prostatico, ha effettuato esame microscopico del secreto: negativo. Nessuna terapia antibiotica. Supposte decongestionanti (non ricordo il nome).
Nel 2006 ho dovuto ripetere l’ecografia transrettale, che non ha rilevato nulla di significativo (dimensioni, 39 mm. diam. trasv., spessore 23mm., lung. 39 mm.; margine regolare e struttura omogenea; completo svuotamento della vescica dopo la minzione). Analisi delle urine: negativa (solo 0,03 mg/dl di emoglobina). Urinocoltura negativa; tampone uretrale per clamidia in PCR: negativo; esame colturale del secreto uretrale e del liquido seminale: staphilococcus epidermidis. Flussometria: flusso mass. 31 ml/s; tempo di svuotamento 32 s.; tempo di flusso 31,3 s.; volume al flusso mass. 410 ml; volume vuotato 548 ml.
Ad opinione del primo urologo consultato la flussometria sarebbe normale. Per un secondo urologo consultato (purtroppo la ingovernabilità del fastidio e la vaghezza della diagnosi minano la fiducia!) il diagramma non sarebbe normale perchè “a box” e sarebbe anzi indicativo di una stenosi uretrale, che meriterebbe approfondimenti (urografia).
Esami del sangue sempre regolari.
Nessuna terapia antibiotica consigliata.
Poichè soffro di colon irritabile e vista la concomitanza del gonfiore addominale, ho consultato anche un bravo gastroenterologo, il quale sostiene che il tutto dipende proprio dall’irritazione dell’intestino, e mi ha prescritto compresse di debridat 150 mg., prendendo le quali noto un miglioramento ma non un effetto risolutivo.
Sino ad oggi ho avuto più la sensazione che, dopo qualche settimana, il problema si risolvesse da sè.
Sono confuso e Vi prego di credere che la sintomatologia è particolarmente pesante nelle fasi acute e spesso condiziona in modo intuibile sia il riposo che la vita lavorativa e sociale.
Chiedo se a Vostro giudizio: la prostata c’entra nella determinazione del problema? si può escludere la causa batterica? è corretta la diagnosi del gastroenterologo?; sono consigliabili ulteriori analisi (magari di natura gastroenterologica) per giungere ad una chiarezza diagnostica che consenta di individuare un farmaco, o altra soluzione, davvero efficace?
Perdonate l’esposizione approssimata ma prolissa, e grazie sin d’ora.
Non ho mai fumato. Osservo dieta regolare, con modestissima assunzione di alcolici durante i pasti (h. 179 cm., peso 76 Kg.)
7/8 anni fa ho cominciato ad avvertire peso sovrapubico e difficoltà nella minzione; durante la minzione non avevo dolore nè bruciore; non avevo necessità di urinare durante la notte ma la prima minzione della mattina risultava “sforzata”, pesante; durante il giorno il peso sovrapubico (come un dito puntato) era piuttosto costante ed avevo la sensazione di dover urinare spesso, anche se all’atto della minzione mi rendevo conto che la quantità di urina che espellevo era modesta; tuttavia, dopo la minzione il sintomo migliorava.
A questo quadro si accompagnava un rigonfiamento assolutamente innaturale dell’addome ed una sensazione di modesto bruciore e fastidio (non dolore vivo) alla zona perineale, fastidio che mi sembrava interessare proprio la prostata (da seduto la “sentivo”).
Generalmente, dopo un rapporto sessuale i disturbi aumentavano.
Questa sindrome mi perseguita da anni, a volte si riacutizza ed a volte recede per settimane o mesi. Nel corso degli anni ho consultato urologi che mi hanno prescritto una serie di esami tutti pressochè negativi:
- ecografia vescicale nel 2001, negativa;
- ecografia prostatica transerettale nel 2001 (vescica distesa, pareti regolari ed alitiasica, 3.6 cm diam. traverso, 1.8 cm. anteroposteriore, 4 cm. longitud., vol. 18 ml., ecostruttura lievemente disomogenea in assenza di immagini focali);
- eco-testicolare nel 2001, negativa;
- esame urine nel 2001, negativo;
- urinocoltura nel 2001 (test nitriti negativo, concentraz. batterica tot. per cc. 10000, gram neg. per cc. 1000, 2-5 emazie per campo). Nel 2002 escherichia coli nelle urine: 6000 UFC/mL.
Nel 2005, per un riacutizzarsi della sintomatologia, ho nuovamente consultato l’urologo il quale mi ha visitato e, dopo massaggio prostatico, ha effettuato esame microscopico del secreto: negativo. Nessuna terapia antibiotica. Supposte decongestionanti (non ricordo il nome).
Nel 2006 ho dovuto ripetere l’ecografia transrettale, che non ha rilevato nulla di significativo (dimensioni, 39 mm. diam. trasv., spessore 23mm., lung. 39 mm.; margine regolare e struttura omogenea; completo svuotamento della vescica dopo la minzione). Analisi delle urine: negativa (solo 0,03 mg/dl di emoglobina). Urinocoltura negativa; tampone uretrale per clamidia in PCR: negativo; esame colturale del secreto uretrale e del liquido seminale: staphilococcus epidermidis. Flussometria: flusso mass. 31 ml/s; tempo di svuotamento 32 s.; tempo di flusso 31,3 s.; volume al flusso mass. 410 ml; volume vuotato 548 ml.
Ad opinione del primo urologo consultato la flussometria sarebbe normale. Per un secondo urologo consultato (purtroppo la ingovernabilità del fastidio e la vaghezza della diagnosi minano la fiducia!) il diagramma non sarebbe normale perchè “a box” e sarebbe anzi indicativo di una stenosi uretrale, che meriterebbe approfondimenti (urografia).
Esami del sangue sempre regolari.
Nessuna terapia antibiotica consigliata.
Poichè soffro di colon irritabile e vista la concomitanza del gonfiore addominale, ho consultato anche un bravo gastroenterologo, il quale sostiene che il tutto dipende proprio dall’irritazione dell’intestino, e mi ha prescritto compresse di debridat 150 mg., prendendo le quali noto un miglioramento ma non un effetto risolutivo.
Sino ad oggi ho avuto più la sensazione che, dopo qualche settimana, il problema si risolvesse da sè.
Sono confuso e Vi prego di credere che la sintomatologia è particolarmente pesante nelle fasi acute e spesso condiziona in modo intuibile sia il riposo che la vita lavorativa e sociale.
Chiedo se a Vostro giudizio: la prostata c’entra nella determinazione del problema? si può escludere la causa batterica? è corretta la diagnosi del gastroenterologo?; sono consigliabili ulteriori analisi (magari di natura gastroenterologica) per giungere ad una chiarezza diagnostica che consenta di individuare un farmaco, o altra soluzione, davvero efficace?
Perdonate l’esposizione approssimata ma prolissa, e grazie sin d’ora.
[#1]
Anche a me pare che il suo uroflussogramma sia sostanzialmente nella norma .
Una stenosi uretrale oltre a dare flussi massimi molto inferiori a 31 ml/sec non ha momenti di risoluzione "spontanea".
Risenta ora il suo medico di fiducia, il suo urologo ed anche il gastroenterologo per arrivare ad una più chiara definizione delle possibili cause del suo problema.
Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su eventuali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .
Un cordiale saluto.
Una stenosi uretrale oltre a dare flussi massimi molto inferiori a 31 ml/sec non ha momenti di risoluzione "spontanea".
Risenta ora il suo medico di fiducia, il suo urologo ed anche il gastroenterologo per arrivare ad una più chiara definizione delle possibili cause del suo problema.
Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su eventuali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
La ringrazio per la disponibilità e rapidità.
Seguirò di certo il Suo consiglio.
Se posso disturbarla ancora, gradirei una Sua opinione sulla possibilità che il colon irritabile determini cicliche infiammazioni (se non infezioni) alla prostata e, quindi, la sindrome che mi affligge.
Grazie ancora.
Seguirò di certo il Suo consiglio.
Se posso disturbarla ancora, gradirei una Sua opinione sulla possibilità che il colon irritabile determini cicliche infiammazioni (se non infezioni) alla prostata e, quindi, la sindrome che mi affligge.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.1k visite dal 19/09/2010.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.