Diagnosi di prostatite alla palpazione rettale
Buongiorno.
Ragazzo sano, non bevo, mai fumato, dieta equilibrata.
Lavoro sedentario e non faccio sport, anche se eseguo circa 5 volte al giorno flessioni sulle gambe per riattivare la circolazione.
Tra i 25 e i 26 anni ho assunto finasteride 1 mg/die, per dei problemi alla cute (dermatite/effluvio) su consiglio del medico e del farmacista.
Durante l'assunzione nessun problema. Due mesi dopo aver interrotto la cura, ho notato che il flusso delle urine stava calando intensità. Successivamente ho iniziato ad avere fastidi tra i testicoli e l'ano.
Nonstante questo, mai avuto problemi sessuali
1° urologo: diagnosi di prostatite alla palpazione rettale.
Esami:
- colturali su urina/sperma/tamponi uretrali: tutto negativo
- flussimetria: picco 20ml/s, tracciato "tipo catena montuosa", ai limiti della norma per l'età.
- Ecografia TR ed eco addome: prostata leggermente ingrossata ed infiammata, vescicole seminali infiammate, no calcificazioni. Reni e vescica ok
Cura:
- topster per 2 settimane
- dieta senza spezie alcool, zuccheri, etc.
La cura non sortisce alcun effetto e il flusso peggiora con il passare dei mesi
Si aggiungono fitte ai testicoli, dolore sovrapubico, sensazione di slip stretti, fitte sulla punta del pene e a volte sensazione di punta del pene bagnata
2° urologo: diagnosi di priostatite all'esplorazione rettale
Esami:
-flussimetria con residuo post minzionale: volume espulso 230ml, 13ml/s picco massimo, tracciato irregolare, prolungato tempo di svuotamento, 0 residuo post minzionale
Cura:
-Tavanic per 2 settimane
-Pigenil per 2 mesi
La cura non sortisce alcun effetto
3° urologo: prostata soffice alla plapazione rettale, sospetta iperattività perineale
Esami:
- uroflussimetria: volume espulso 200ml, picco max 12ml/s, tracciato irregolare e prolungato tempo di svuotamento, residuo 0.
- elettromiografia pudendale, potenziali evocati:tutto nella norma
- uretrocistografia retrograda e minzionale: tutto nella norma
Cura:
- Xanax 0.25 per un mese
- Ominc per 5 giorni poi valutazione di eventuali miglioramenti
Nessun miglioramento
4° urologo:
Esami:
- Eco transrettale in fase minzionale: sospetta sclerosi del collo vescicale.
- Esami colturali su urine e sperma: negativi
Cura:
- Xatral per 2 mesi
- Miorilassante e antispastico per 2 mesi
La cura non sortisce alcun effetto
5° urologo:
Rilevati alcuni "trigger points" all'esplorazione rettale
Esami:
- urodinamico: vescica di ridotta capacità (320ml), vescica che spinge correttamente, ma spasmo uretrale che impedisce alle urine di defluire correttamente. 0 residuo pm
Cura:
- Miorilassante per 3 mesi
- Decongestionante prostatico (serenoa repens+quercetina) per 3 mesi
- Lyrica per 3 mesi
- Antidepressivo
- Elettrostimolazione nervo tibiale
Nessun risultato
La situazione non varia, ho sempre dolore sovrapubico, flusso debole, devo urinare spesso (ogni 1,5 / 2 ore), stimolo persistente, sperma giallo e grumoso, capita dolore ai reni
5 anni e la situazione non cambia. Non so più che fare
Ragazzo sano, non bevo, mai fumato, dieta equilibrata.
Lavoro sedentario e non faccio sport, anche se eseguo circa 5 volte al giorno flessioni sulle gambe per riattivare la circolazione.
Tra i 25 e i 26 anni ho assunto finasteride 1 mg/die, per dei problemi alla cute (dermatite/effluvio) su consiglio del medico e del farmacista.
Durante l'assunzione nessun problema. Due mesi dopo aver interrotto la cura, ho notato che il flusso delle urine stava calando intensità. Successivamente ho iniziato ad avere fastidi tra i testicoli e l'ano.
Nonstante questo, mai avuto problemi sessuali
1° urologo: diagnosi di prostatite alla palpazione rettale.
Esami:
- colturali su urina/sperma/tamponi uretrali: tutto negativo
- flussimetria: picco 20ml/s, tracciato "tipo catena montuosa", ai limiti della norma per l'età.
- Ecografia TR ed eco addome: prostata leggermente ingrossata ed infiammata, vescicole seminali infiammate, no calcificazioni. Reni e vescica ok
Cura:
- topster per 2 settimane
- dieta senza spezie alcool, zuccheri, etc.
La cura non sortisce alcun effetto e il flusso peggiora con il passare dei mesi
Si aggiungono fitte ai testicoli, dolore sovrapubico, sensazione di slip stretti, fitte sulla punta del pene e a volte sensazione di punta del pene bagnata
2° urologo: diagnosi di priostatite all'esplorazione rettale
Esami:
-flussimetria con residuo post minzionale: volume espulso 230ml, 13ml/s picco massimo, tracciato irregolare, prolungato tempo di svuotamento, 0 residuo post minzionale
Cura:
-Tavanic per 2 settimane
-Pigenil per 2 mesi
La cura non sortisce alcun effetto
3° urologo: prostata soffice alla plapazione rettale, sospetta iperattività perineale
Esami:
- uroflussimetria: volume espulso 200ml, picco max 12ml/s, tracciato irregolare e prolungato tempo di svuotamento, residuo 0.
- elettromiografia pudendale, potenziali evocati:tutto nella norma
- uretrocistografia retrograda e minzionale: tutto nella norma
Cura:
- Xanax 0.25 per un mese
- Ominc per 5 giorni poi valutazione di eventuali miglioramenti
Nessun miglioramento
4° urologo:
Esami:
- Eco transrettale in fase minzionale: sospetta sclerosi del collo vescicale.
- Esami colturali su urine e sperma: negativi
Cura:
- Xatral per 2 mesi
- Miorilassante e antispastico per 2 mesi
La cura non sortisce alcun effetto
5° urologo:
Rilevati alcuni "trigger points" all'esplorazione rettale
Esami:
- urodinamico: vescica di ridotta capacità (320ml), vescica che spinge correttamente, ma spasmo uretrale che impedisce alle urine di defluire correttamente. 0 residuo pm
Cura:
- Miorilassante per 3 mesi
- Decongestionante prostatico (serenoa repens+quercetina) per 3 mesi
- Lyrica per 3 mesi
- Antidepressivo
- Elettrostimolazione nervo tibiale
Nessun risultato
La situazione non varia, ho sempre dolore sovrapubico, flusso debole, devo urinare spesso (ogni 1,5 / 2 ore), stimolo persistente, sperma giallo e grumoso, capita dolore ai reni
5 anni e la situazione non cambia. Non so più che fare
[#1]
Probabilmente la sua problematica è legata a una sindrome dolorosa cronica del piano pelvico che nelle sue riaccensioni acute le provoca fastidi simili a quelli da prostatite.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la gentile e veloce risposta.
Che approccio potrebbe essere indicato in questi casi? (se esiste mi viene da dire a questo punto!).
Ho sentito parlare del protocollo Stanford e dei massaggi interni atti a sciogliere i trigger points. Purtroppo non conosco nessuno nella mia zona/regione che effettua questo tipo di terapia.
Quello che mi preoccupa è la situazione della vescica costantemente sotto sforzo. Non vorrei comprometterla irrimediabilmente con il passare degli anni.
Secondo voi la finsteride che ho assunto può aver causato qualche squilibrio ormonale/endocrino che tende a far continuamente infiammare la prostata? (vedi grumi sempre presenti nello sperma).
O forse c'è stata un'infiammazione iniziale alla prostata che ha scatenato un problema muscolare e innescato un circolo vizioso?
Grazie
Che approccio potrebbe essere indicato in questi casi? (se esiste mi viene da dire a questo punto!).
Ho sentito parlare del protocollo Stanford e dei massaggi interni atti a sciogliere i trigger points. Purtroppo non conosco nessuno nella mia zona/regione che effettua questo tipo di terapia.
Quello che mi preoccupa è la situazione della vescica costantemente sotto sforzo. Non vorrei comprometterla irrimediabilmente con il passare degli anni.
Secondo voi la finsteride che ho assunto può aver causato qualche squilibrio ormonale/endocrino che tende a far continuamente infiammare la prostata? (vedi grumi sempre presenti nello sperma).
O forse c'è stata un'infiammazione iniziale alla prostata che ha scatenato un problema muscolare e innescato un circolo vizioso?
Grazie
[#3]
caro lettore,
la finasteride a mio parere è innocente.
una prostatite potrebbe essere insorta ma lei, sempre a mio modesto parere, ha scelto la strada peggiore per cercare di trattarla e guarirla, quella di andare da diversi urologi, ognuno con la sua "forma mentis" le sue procedure disgnostiche e terapeutiche. che chiaramente devono ricominciare tutto da capo con giudizi e comportamenti spesso contrastanti.
Non esiste il "professore delle prostatiti !". qualsiasi specialista la saprà aiutare a patto che ci si rivolga sempre allo stesso e si seguano i suoi consigli
il WEB in questo senso è molto fuorviante. negli anni 50-60 i vecchi urologi curavano le prostatiti con i "massaggi" prostatici. A standford forse hanno abbellito le procedure ma il dito introdotto nel canale anale non ha tanti punti particolari a stimolare !!
cari saluti
la finasteride a mio parere è innocente.
una prostatite potrebbe essere insorta ma lei, sempre a mio modesto parere, ha scelto la strada peggiore per cercare di trattarla e guarirla, quella di andare da diversi urologi, ognuno con la sua "forma mentis" le sue procedure disgnostiche e terapeutiche. che chiaramente devono ricominciare tutto da capo con giudizi e comportamenti spesso contrastanti.
Non esiste il "professore delle prostatiti !". qualsiasi specialista la saprà aiutare a patto che ci si rivolga sempre allo stesso e si seguano i suoi consigli
il WEB in questo senso è molto fuorviante. negli anni 50-60 i vecchi urologi curavano le prostatiti con i "massaggi" prostatici. A standford forse hanno abbellito le procedure ma il dito introdotto nel canale anale non ha tanti punti particolari a stimolare !!
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#4]
Utente
Grazie dottore.
Nel primo messaggio ho cercato di sintetizzare al massimo ed in effetti può sembrare che ho cambiato di continuo urologi.
In realtà ho fatto diverse visite con gli stessi, specialmente nell'ultima occasione (almeno 7 visite+diversi esami e approcci).
Sono seguito da circa 2 anni da quest'ultimo urologo e sintetizzando, nell'ultima visita mi ha fatto capire che proseguire con medicinali e indagini invasive potrebbe anche farmi più male che bene. In pratica mi ha detto: impara a convivere con questa malattia.
Dopo 5 anni ho davvero paura di non guarire e anzi, di peggiorare la situazione. Il dolore sovrapubico abbinato alla frequenza elevata non mi permettono di avere una vita decente e mi fanno guardare con preoccupazione al mio futuro sia sociale che lavorativo.
Anche uscire con gli amici diventa difficoltoso per via dello stimolo che mi perseguita ognidove.
Come faccio a rassegnarmi a questa situazione?
Qulcuno potrebbe giustamente pensare ad un problema psicologico, ma io rispondo: come si fa ad associare un getto da novantenne (10ml/s di picco) ad un problema psicologico?
L'ostruzione nel getto è evidentissima in ogni situazione e condizione, anche dopo due settimane di vacanza al mare per assurdo!
Se nelle cure che ho fatto ci fosse stato almeno un segnale di miglioramento tale da farmi prendere una strada piuttosto che un'altra non sarei così pessimista.
Anche gli esiti dei vari esami sono contrastanti: sclerosi del collo vescicale contro spasmo uretrale.
Riguardo il protocollo stanford: nulla ha a che vedere con i massaggi prostatici.
Da quanto letto/capito si tratta di massaggi alla muscolatura/pareti interne, atti a sciogliere i trigger points, punti di particolare dolore che automanterrebbero lo spasmo muscolare.
Come si formano questi trigger? Probabilmente noi prostatici tendiamo a serrare continuamente la muscolatura pelvica per trattenere le urine. Questa condizione, a lungo andare, instaura una condizione favorevole alla formazione di questi punti dolenti.
Questo sistema si automantiene.
Il dott. Francesco Pesce che interviene in questo sito pratica questo tipo di trattamento. Purtroppo è molto lontano da dove risiedo e problemi lavorativi non mi permettono di fare grandi spostamenti.
Nel primo messaggio ho cercato di sintetizzare al massimo ed in effetti può sembrare che ho cambiato di continuo urologi.
In realtà ho fatto diverse visite con gli stessi, specialmente nell'ultima occasione (almeno 7 visite+diversi esami e approcci).
Sono seguito da circa 2 anni da quest'ultimo urologo e sintetizzando, nell'ultima visita mi ha fatto capire che proseguire con medicinali e indagini invasive potrebbe anche farmi più male che bene. In pratica mi ha detto: impara a convivere con questa malattia.
Dopo 5 anni ho davvero paura di non guarire e anzi, di peggiorare la situazione. Il dolore sovrapubico abbinato alla frequenza elevata non mi permettono di avere una vita decente e mi fanno guardare con preoccupazione al mio futuro sia sociale che lavorativo.
Anche uscire con gli amici diventa difficoltoso per via dello stimolo che mi perseguita ognidove.
Come faccio a rassegnarmi a questa situazione?
Qulcuno potrebbe giustamente pensare ad un problema psicologico, ma io rispondo: come si fa ad associare un getto da novantenne (10ml/s di picco) ad un problema psicologico?
L'ostruzione nel getto è evidentissima in ogni situazione e condizione, anche dopo due settimane di vacanza al mare per assurdo!
Se nelle cure che ho fatto ci fosse stato almeno un segnale di miglioramento tale da farmi prendere una strada piuttosto che un'altra non sarei così pessimista.
Anche gli esiti dei vari esami sono contrastanti: sclerosi del collo vescicale contro spasmo uretrale.
Riguardo il protocollo stanford: nulla ha a che vedere con i massaggi prostatici.
Da quanto letto/capito si tratta di massaggi alla muscolatura/pareti interne, atti a sciogliere i trigger points, punti di particolare dolore che automanterrebbero lo spasmo muscolare.
Come si formano questi trigger? Probabilmente noi prostatici tendiamo a serrare continuamente la muscolatura pelvica per trattenere le urine. Questa condizione, a lungo andare, instaura una condizione favorevole alla formazione di questi punti dolenti.
Questo sistema si automantiene.
Il dott. Francesco Pesce che interviene in questo sito pratica questo tipo di trattamento. Purtroppo è molto lontano da dove risiedo e problemi lavorativi non mi permettono di fare grandi spostamenti.
[#5]
Da tutto quello che ci scrive sulla sua storia clinica complessa e difficile, sembra che lei abbia bisogno ora di consultare o riconsultare un urologo con chiare competenze in campo urodinamico e con lui poi prendere in diretta una corretta e precisa decisione terapeutica e nella sua città non mancano certo strutture e urologi con queste competenze e capacità ad orientarla.
Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie, comunque generali, sulle più comuni problematiche urologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .
Un cordiale saluto.
Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie, comunque generali, sulle più comuni problematiche urologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.1k visite dal 15/09/2010.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.