Il tumore sembra essere localizzato al solo testicolo, ma mi ha prenotato
Gentili dottori,sono un uomo di 53 anni,da qualche tempo mi ero accorto che il testicolo dx (di dimensioni ridotte gà da parecchi anni)aveva una pallina dura e dai contorni irregolari. Dopo visita urologica, intervento di Orchifunicolectomia e attesa di circa un mese (si può dire che mi hanno cucinato a fuoco lento...)è finalmente arrivato l'esito istologico su cui vorrei anche un vostro parere:
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Perviene in formalina testicolo di cm 5x3.8x3, con funicolo di cm 7,32 di lunghezza. Al taglio, il parenchima de didimo è quasi completamente sostituito da una neoformazione biancastra, di aspetto traslucido, di cm 3,8 di asse maggiore. Le tuniche e le strutture del funicolo appaiono indenni da lesioni macroscopiche di rilievo.
Si preleva in parte come segue:
A,B) neoformazione e rete testis;
C,D,E) neoformazione;
F,G) neoformazione e code dell'epididimo;
G)neoformazione e coda dell'epididimo;
H) funicolo, porzione prossimale;
I) funicolo, margine di resezione.
DIAGNOSI ISTOLOGICA
Seminoma varietà classica, infiltrante nel testicolo.
Alle indagini immunoistochimiche le cellule neoplastiche sono risultate positive per PLAP, negative per CD30, CD117, alfa-feto proteina e cheratina CAM 5.2.
La neoplasia è plurifocale ed è sempre contenuta entro la tonaca albuginea.
La rete testis, l'epididimo e le strutture del funicolo, anche in corrispondenza del margine di resezione, sono indenni.
L'urologo che mi ha operato ha affermato che il tumore sembra essere localizzato al solo testicolo, ma mi ha prenotato per una TAC total-body per evidenziare eventuali metastasi e mi ha indirizzato dall'oncologo (visita che effettuerò giovedì prossimo).
L'iter che mi è stato proposto trova la vostra approvazione?
Esiste qualche altro metodo diagnostico da intraprendere per avere maggiore chiarezza su eventuali metastasi?
Mi scuso per la lunghezza del messaggio e ringrazio fin d'ora chi vorrà darmi un consiglio.
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Perviene in formalina testicolo di cm 5x3.8x3, con funicolo di cm 7,32 di lunghezza. Al taglio, il parenchima de didimo è quasi completamente sostituito da una neoformazione biancastra, di aspetto traslucido, di cm 3,8 di asse maggiore. Le tuniche e le strutture del funicolo appaiono indenni da lesioni macroscopiche di rilievo.
Si preleva in parte come segue:
A,B) neoformazione e rete testis;
C,D,E) neoformazione;
F,G) neoformazione e code dell'epididimo;
G)neoformazione e coda dell'epididimo;
H) funicolo, porzione prossimale;
I) funicolo, margine di resezione.
DIAGNOSI ISTOLOGICA
Seminoma varietà classica, infiltrante nel testicolo.
Alle indagini immunoistochimiche le cellule neoplastiche sono risultate positive per PLAP, negative per CD30, CD117, alfa-feto proteina e cheratina CAM 5.2.
La neoplasia è plurifocale ed è sempre contenuta entro la tonaca albuginea.
La rete testis, l'epididimo e le strutture del funicolo, anche in corrispondenza del margine di resezione, sono indenni.
L'urologo che mi ha operato ha affermato che il tumore sembra essere localizzato al solo testicolo, ma mi ha prenotato per una TAC total-body per evidenziare eventuali metastasi e mi ha indirizzato dall'oncologo (visita che effettuerò giovedì prossimo).
L'iter che mi è stato proposto trova la vostra approvazione?
Esiste qualche altro metodo diagnostico da intraprendere per avere maggiore chiarezza su eventuali metastasi?
Mi scuso per la lunghezza del messaggio e ringrazio fin d'ora chi vorrà darmi un consiglio.
[#1]
Caro lettore,
sì , l'iter diagnostico è quello corretto e deve essere seguito come le è stato indicato. Ma ho capito male o ha atteso l'esame istologico per circa 1 mese? Questo periodo di tempo mi sembra un pò lungo . Come le è stato giustificato?. Ci faccia sapere!
Auguri ed un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
sì , l'iter diagnostico è quello corretto e deve essere seguito come le è stato indicato. Ma ho capito male o ha atteso l'esame istologico per circa 1 mese? Questo periodo di tempo mi sembra un pò lungo . Come le è stato giustificato?. Ci faccia sapere!
Auguri ed un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Ex utente
Gent. Dott Beretta,
grazie per la sollecita risposta.
L'attesa del referto istologico non mi è stata semplicemente spiegata.
Ho telefonato 2 volte in reparto per avere notizie e solo la seconda volta mi è stato detto che " si il referto è arrivato ma prima lo deve vedere il primario e poi deve aspettare che la chiami il medico".
Rendo noto che la data sul referto è del 20/07/2007 cioè 16 giorni dopo l'intervento ma 15 giorni prima della "chiamata" da parte del medico urologo.
Approfitto della sua grande cortesia per avere conferma della diagnosi fatta dall'urologo: mi ha detto di stare relativamente tranquillo in quanto nel 90% dei casi quel tipo di tumore, localizzato al solo testicolo, si risolve con l'asportazione del testicolo stesso senza dover ricorrere a ulteriori terapie( e il restante 10%?). Ho letto però che ci sono casi in cui la recidiva ricompare anche dopo alcuni anni, anche in presenza di esiti negativi sia dei markers che della TAC.
E' vero tutto ciò?
Esistono delle metodiche diagnostiche prefernziali per tranquillizzarmi maggiormente sulla possibilità di avere metastasi in giro per il mio corpo?
Grazie
grazie per la sollecita risposta.
L'attesa del referto istologico non mi è stata semplicemente spiegata.
Ho telefonato 2 volte in reparto per avere notizie e solo la seconda volta mi è stato detto che " si il referto è arrivato ma prima lo deve vedere il primario e poi deve aspettare che la chiami il medico".
Rendo noto che la data sul referto è del 20/07/2007 cioè 16 giorni dopo l'intervento ma 15 giorni prima della "chiamata" da parte del medico urologo.
Approfitto della sua grande cortesia per avere conferma della diagnosi fatta dall'urologo: mi ha detto di stare relativamente tranquillo in quanto nel 90% dei casi quel tipo di tumore, localizzato al solo testicolo, si risolve con l'asportazione del testicolo stesso senza dover ricorrere a ulteriori terapie( e il restante 10%?). Ho letto però che ci sono casi in cui la recidiva ricompare anche dopo alcuni anni, anche in presenza di esiti negativi sia dei markers che della TAC.
E' vero tutto ciò?
Esistono delle metodiche diagnostiche prefernziali per tranquillizzarmi maggiormente sulla possibilità di avere metastasi in giro per il mio corpo?
Grazie
[#3]
Gentile utente,
la TAC addome ed l'RX torace o TAC addome e torace sono gli esami usati per la stadiazione poiche' questa neoplasia può dare più comunemente secondarismi ai linfonodi della catena lomboartica ed al polmone (ci possono essere altre sedi meno comuni ovvero in ordine decrescente fegato, cervello, , ossa, rene ecc); utile anche il ridosaggio dei marcatori tumorali. Direi che l'iter che sta seguendo è regolare.
Cordiali saluti
G.L. Giliberto
Carpi
la TAC addome ed l'RX torace o TAC addome e torace sono gli esami usati per la stadiazione poiche' questa neoplasia può dare più comunemente secondarismi ai linfonodi della catena lomboartica ed al polmone (ci possono essere altre sedi meno comuni ovvero in ordine decrescente fegato, cervello, , ossa, rene ecc); utile anche il ridosaggio dei marcatori tumorali. Direi che l'iter che sta seguendo è regolare.
Cordiali saluti
G.L. Giliberto
Carpi
Dott. G.L. Giliberto
[#6]
Gentile Utente,
sono in completo accordo con l'iter diagnostico e terapeutico da Lei seguito su consiglio dei colleghi curanti. Ritengo comunque opportuna, a scopo profilattico, una radioterapia.
cordiai saluti
sono in completo accordo con l'iter diagnostico e terapeutico da Lei seguito su consiglio dei colleghi curanti. Ritengo comunque opportuna, a scopo profilattico, una radioterapia.
cordiai saluti
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#7]
Gentile Utente, tutte le cose dette dai Colleghi precedenti sono esatte. l'unico problema che pongo e' il seguente: lei non ci dice se i markers Alfa fetoproteina, LDH e BHCG pre-op fossero alterati. il fatto che la neoplasia non abbia infiltrato la rete testis e' un fattore prognostico importante. inoltre, i protocolli attuali prevedono o un ciclo blando di chemioterapia ovvero sedute di radioterapia a Y rovesciata con schermatura del testicolo superstite (oltre a follow up clinico). la saluto distintamente uroandros@hotmail.com
[#9]
Caro lettore ,
sostanzialmente quello che le hanno detto i colleghi che la stanno seguendo è corretto . Rimane il lungo periodo passato per arrivare alla "dichiarazione" della diagnosi. Comunque ,a questo punto, pensiamo al futuro e, a questo proposito, le consiglio di seguire attentamente le indicazioni diagnostico-terapeutiche dei suoi urologi, sperando siano più tempestive.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
sostanzialmente quello che le hanno detto i colleghi che la stanno seguendo è corretto . Rimane il lungo periodo passato per arrivare alla "dichiarazione" della diagnosi. Comunque ,a questo punto, pensiamo al futuro e, a questo proposito, le consiglio di seguire attentamente le indicazioni diagnostico-terapeutiche dei suoi urologi, sperando siano più tempestive.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#10]
Ex utente
Gentili Dottori,
grazie mille a tutti!
Non mi sarei mai aspettato una tale massiccia e velocissima partecipazione al problema da me esposto.
Rispondo quindi ai vari quesiti che mi sono stati sottoposti;
Per il Dr.Corvasce: i valori dei markers prima dell'intervento erano normali 2 su 3, l'unico fuori norma (ma di poco, 9,3) era l'alfa feto proteina, mentre sia la BHCG (< 2) che la LDH (378) era al di sotto dei valori massimi previsti.
Per il Dr. Longhi: anche i medici che mi hanno operato hanno trovato raro il tipo di tumore alla mia età e mi hanno fatto la stessa domanda, ma purtroppo devo rispondere che non ho mai avuto problemi di ritenzione da piccolo e anche traumi violenti (che io mi ricordi).
Per proseguire con le informazioni, oggi ho avuto il primo incontro con l'oncologo (purtroppo non era neanche l'oncologo che mi seguirà, ma uno specializzando che collabora con il "titolare"), il quale mi ha messo in lista per rifare gli esami del sangue per rivalutare i markers ad un mese di distanza dall'intervento e mi ha detto che aspetterà l'esito della TC total-body (già prenotata ma ancora senza data) per eventualmente parlare di chemioterapia.
Ad una mia specifica domanda riguardo a cicli di chemio o radio terapia "preventivi" mi ha detto che visto che il mio tumore era di "Stadio I" e non c'erano infiltrazioni visibili nei tessuti circostanti non riteneva necessario tali "cicli preventivi" e mi è sembrato più orientato verso la chemio che verso la radio (ma questa è solo una mia impressione) una volta che la TC avesse rilevato metastasi.
Grazie ancora a tutti per la grandissima disponibilità dimostrata e non mancherò di tenervi informati sull'evolversi della situazione.
Cordiali saluti a tutti
grazie mille a tutti!
Non mi sarei mai aspettato una tale massiccia e velocissima partecipazione al problema da me esposto.
Rispondo quindi ai vari quesiti che mi sono stati sottoposti;
Per il Dr.Corvasce: i valori dei markers prima dell'intervento erano normali 2 su 3, l'unico fuori norma (ma di poco, 9,3) era l'alfa feto proteina, mentre sia la BHCG (< 2) che la LDH (378) era al di sotto dei valori massimi previsti.
Per il Dr. Longhi: anche i medici che mi hanno operato hanno trovato raro il tipo di tumore alla mia età e mi hanno fatto la stessa domanda, ma purtroppo devo rispondere che non ho mai avuto problemi di ritenzione da piccolo e anche traumi violenti (che io mi ricordi).
Per proseguire con le informazioni, oggi ho avuto il primo incontro con l'oncologo (purtroppo non era neanche l'oncologo che mi seguirà, ma uno specializzando che collabora con il "titolare"), il quale mi ha messo in lista per rifare gli esami del sangue per rivalutare i markers ad un mese di distanza dall'intervento e mi ha detto che aspetterà l'esito della TC total-body (già prenotata ma ancora senza data) per eventualmente parlare di chemioterapia.
Ad una mia specifica domanda riguardo a cicli di chemio o radio terapia "preventivi" mi ha detto che visto che il mio tumore era di "Stadio I" e non c'erano infiltrazioni visibili nei tessuti circostanti non riteneva necessario tali "cicli preventivi" e mi è sembrato più orientato verso la chemio che verso la radio (ma questa è solo una mia impressione) una volta che la TC avesse rilevato metastasi.
Grazie ancora a tutti per la grandissima disponibilità dimostrata e non mancherò di tenervi informati sull'evolversi della situazione.
Cordiali saluti a tutti
[#11]
Carissimo utente,
vorrei dirle che in funzione dell'aspetto istologico di malattia intratesticolare non infiltrante la tonaca albuginea o altre componenti del funicolo, la radioterapia di profilassi (sull'asse lomboaortico e iliaco omolaterale a dosi di 26-30 Gy) o la chemioterapia può anche essere omessa ed attendere, ad una eventuale(scongiurata) ripresa di malattia, la esecuzione di RT o la chemioterapia o talora entrambe. Al momento il "wait and see" può essere una scelta adeguata. In ogni caso si ricordi che il seminoma CLASSICO è una PATOLOGIA ONCOLOGICA, curabile e guaribile in ogni stadio, proprio per la sua radio e chemiosensibilità. Quindi affronti tutto con cauto ottimismo, quale che sia la scelta finale nell'iter terapeutico di profilassi o di controllo con follow-up stretto.
Cordialità
dr.Filippo Alongi
vorrei dirle che in funzione dell'aspetto istologico di malattia intratesticolare non infiltrante la tonaca albuginea o altre componenti del funicolo, la radioterapia di profilassi (sull'asse lomboaortico e iliaco omolaterale a dosi di 26-30 Gy) o la chemioterapia può anche essere omessa ed attendere, ad una eventuale(scongiurata) ripresa di malattia, la esecuzione di RT o la chemioterapia o talora entrambe. Al momento il "wait and see" può essere una scelta adeguata. In ogni caso si ricordi che il seminoma CLASSICO è una PATOLOGIA ONCOLOGICA, curabile e guaribile in ogni stadio, proprio per la sua radio e chemiosensibilità. Quindi affronti tutto con cauto ottimismo, quale che sia la scelta finale nell'iter terapeutico di profilassi o di controllo con follow-up stretto.
Cordialità
dr.Filippo Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#12]
Voglio essere più preciso ripordandole le mie parole in un altro consulto in cui sono intervenuto qualche mese fa e che presentava un quadro analogo al suo.
.......facendo la premessa che tutti i tumori al testicolo, indipendentemente dallo stadio sono POTENZIALMENTE GUARIBILI, per un seminoma puro allo Stadio I, esistono, ad oggi, diversi tipi di approcci:
1)vigile sorveglianza,
2)radioterapia post-operatoria sui linfonodi dellì'asse lomboaotico (ed iliaco omolaterale),a basse dosi.
3)chemioterapia post-operatoria con carboplatino o PEB per 2 cicli.
La letteratura scientifica ci riporta che una vigile attesa di 10 anni, senza terapie adiuvanti, comporta un ridottissima possibilità di ricaduta e una ottima sopravvivenza anche in caso di ripresa, in quanto trattamenti di salvataggio (chemio e/o radio) sono molto efficaci. La radioterapia, costituisce il trattamento complementare all'intervento chirurgico,(SOLO)se c'è un rischio di infiltrazione del funicolo o delle vie vascolo-linfatiche limitrofe al seminoma asportato, in quanto "sterilizza" le possibili sedi di diffusione loco-regionale del tumore.
Sulla dose farmacologica della chemioterapia non mi sento di dare giudizi specifici e la rimando al parere dei chemioterapisti del forum che non mancheranno di esprimere il loro punto di vista.........
Dr. Filippo Alongi
.......facendo la premessa che tutti i tumori al testicolo, indipendentemente dallo stadio sono POTENZIALMENTE GUARIBILI, per un seminoma puro allo Stadio I, esistono, ad oggi, diversi tipi di approcci:
1)vigile sorveglianza,
2)radioterapia post-operatoria sui linfonodi dellì'asse lomboaotico (ed iliaco omolaterale),a basse dosi.
3)chemioterapia post-operatoria con carboplatino o PEB per 2 cicli.
La letteratura scientifica ci riporta che una vigile attesa di 10 anni, senza terapie adiuvanti, comporta un ridottissima possibilità di ricaduta e una ottima sopravvivenza anche in caso di ripresa, in quanto trattamenti di salvataggio (chemio e/o radio) sono molto efficaci. La radioterapia, costituisce il trattamento complementare all'intervento chirurgico,(SOLO)se c'è un rischio di infiltrazione del funicolo o delle vie vascolo-linfatiche limitrofe al seminoma asportato, in quanto "sterilizza" le possibili sedi di diffusione loco-regionale del tumore.
Sulla dose farmacologica della chemioterapia non mi sento di dare giudizi specifici e la rimando al parere dei chemioterapisti del forum che non mancheranno di esprimere il loro punto di vista.........
Dr. Filippo Alongi
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 12.8k visite dal 31/07/2007.
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