Gli ha detto che deve fare la radioterapia, poi ha fissato un appuntamento
Egregi dottori, vorrei chiederVi un chiarimento in merito ad un problema di salute riguardante mio cognato su cui due medici della stessa struttura esprimono pareri assai differenti.
Mio cognato ha 47 anni, da 4 anni fa esame del psa e visto che i valori oscillavano da 6,7 a 9,2 il ns. medico generico lo ha curato con antinfiammatori vari dicendogli che vista l'età ed il fatto che non fosse fumatore ma un salutista ed uno sportivo non fosse necessario fare nessuna biopsia. Mio cognato ha avuto grande fiducia del suo medico fino a quando non ha deciso di fare la biopsia con esame istologico Il risultato è stato il seguente:
4 frustoli da agobiopsia prostatiche del lobo destro (lunghezza 3 cm) e 4 frustoli da agobiopsia prostatiche del lobo sinistro /lunghezza cm3)
diagnosi:nel materiale indicato come del lobo destro aspetti riconducibili a carcinoma acinare ben differenziato esteso al 10% del campione.
Così, essendo di Taranto, ci è sembrato opportuno andare a Foggia c/o Casa Sollievo della Sofferenza ed il primario, previa visita privata, lo ha operato il 20 luglio c.a. tranquillizzando noi tutti dicendoci che era stato come togliere la buccia ad un arancia, quindi si è mostrato molto soddisfatto.
Dopo 20 giorni è arrivato l'esame istologico che riporta quanto segue:
Intervento_ prostatectomia radicale . diagnosi_ adenocarcinoma della prostata, anemia postemorragica, ipoalbuminemia.PSA totale 9,18.
tac addome :piccola formazione fluida di circa 1,5 cm si documenta a carico del surrene di sin. cisti renale dx di circa 1 cm, non significative linfoadenomegalie addominopelviche. Esame istologico: prostata del peso di gr.28, sede, in entrambi i lati, di adenoca con score 8 di gleason (4+4) estendentesi alla capsula e al margine di exeresi anteriore.vescichette seminali esenti da figure riferibili a neoplasia.
ECG: NDR
terapia consigliata:ad integrazione della èrecedente lettera di dimissione si invia la presente con l'esame istologico definitivo e si consiglia visita radioterapica.
Mio cognato si è recato a Foggia dal radioterapeuta che gli ha detto che deve fare la radioterapia, poi ha fissato un appuntamento con l'urologo che lo ha operato e questo gòli ha detto che non deve fare nessuna terapia, ma che deve aspettare circa tre mesi e poi ripetere l'esame. Ora mio cognato non sa a chi rivolgersi visti i pareri contrari.
Per favore illuminateci, non sappiamo come muoverci e soprattutto se andare da un urologo o da un oncologo.
P.s. Il direttore che lo ha operato ha fatto prima l'intervento con il robot e poi a cielo aperto dicendo che si era trovato di fronte ad una emoraggia.
Per favore rispondete quanto prima, a quanto pare non bisogna perdere tempo.
Mio cognato ha 47 anni, da 4 anni fa esame del psa e visto che i valori oscillavano da 6,7 a 9,2 il ns. medico generico lo ha curato con antinfiammatori vari dicendogli che vista l'età ed il fatto che non fosse fumatore ma un salutista ed uno sportivo non fosse necessario fare nessuna biopsia. Mio cognato ha avuto grande fiducia del suo medico fino a quando non ha deciso di fare la biopsia con esame istologico Il risultato è stato il seguente:
4 frustoli da agobiopsia prostatiche del lobo destro (lunghezza 3 cm) e 4 frustoli da agobiopsia prostatiche del lobo sinistro /lunghezza cm3)
diagnosi:nel materiale indicato come del lobo destro aspetti riconducibili a carcinoma acinare ben differenziato esteso al 10% del campione.
Così, essendo di Taranto, ci è sembrato opportuno andare a Foggia c/o Casa Sollievo della Sofferenza ed il primario, previa visita privata, lo ha operato il 20 luglio c.a. tranquillizzando noi tutti dicendoci che era stato come togliere la buccia ad un arancia, quindi si è mostrato molto soddisfatto.
Dopo 20 giorni è arrivato l'esame istologico che riporta quanto segue:
Intervento_ prostatectomia radicale . diagnosi_ adenocarcinoma della prostata, anemia postemorragica, ipoalbuminemia.PSA totale 9,18.
tac addome :piccola formazione fluida di circa 1,5 cm si documenta a carico del surrene di sin. cisti renale dx di circa 1 cm, non significative linfoadenomegalie addominopelviche. Esame istologico: prostata del peso di gr.28, sede, in entrambi i lati, di adenoca con score 8 di gleason (4+4) estendentesi alla capsula e al margine di exeresi anteriore.vescichette seminali esenti da figure riferibili a neoplasia.
ECG: NDR
terapia consigliata:ad integrazione della èrecedente lettera di dimissione si invia la presente con l'esame istologico definitivo e si consiglia visita radioterapica.
Mio cognato si è recato a Foggia dal radioterapeuta che gli ha detto che deve fare la radioterapia, poi ha fissato un appuntamento con l'urologo che lo ha operato e questo gòli ha detto che non deve fare nessuna terapia, ma che deve aspettare circa tre mesi e poi ripetere l'esame. Ora mio cognato non sa a chi rivolgersi visti i pareri contrari.
Per favore illuminateci, non sappiamo come muoverci e soprattutto se andare da un urologo o da un oncologo.
P.s. Il direttore che lo ha operato ha fatto prima l'intervento con il robot e poi a cielo aperto dicendo che si era trovato di fronte ad una emoraggia.
Per favore rispondete quanto prima, a quanto pare non bisogna perdere tempo.
[#1]
Gentile signora, suo cognato è giovane e ha un carcinoma prostatico ad alto grado e un margine chirurgico positivo. Le strategie possono essere due :la prima attendere che il PSA si alzi (a causa di una recidiva locale ,cosa abbastanza probabile )per eseguire la terapia radiante, la seconda eseguire da subito la radioterapia. Entrambi i comportamenti hanno un razionale ,ma se dovessi consigliare un mio fratello nelle medesime condizioni gli proporrei la radioterapia.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
[#2]
Utente
La ringrazio dottore, mia sorella ha prenotato per la radioterapia ma lo hanno messo in lista e quindi comincierà ad ottobre.
In relazione alla radioterapia, tanto sconsigliata dal direttore dell'ospedale di San Giovanni Rotondo, siamo nei limiti? cioè esiste una tempistica nella quale agire?
Inoltre mi chiedeva mio cognato se è vero che la radioterapia va a rallentare la probabilità di riuscita dell'ereione, cosa che ad oggi dal 20 luglio ancora non avviene.
Il direttore di cui sopra aveva parlato di inieione locali per la ripresa dell'attività sessuale da fare c/o il suo studio a Bari o a Foggia. Tali iniezioni hanno un senso se fatte ora prima della radioterapia oppure è meglio aspettare che la stessa sia ultimata? La prego ci aiuti. Ed inoltre essendo di Taranto, mio cognato ritiene di continuare il suo percorso qui, la struttura di Martina oppure l'ospedale nord possono essere valide?
In relazione alla radioterapia, tanto sconsigliata dal direttore dell'ospedale di San Giovanni Rotondo, siamo nei limiti? cioè esiste una tempistica nella quale agire?
Inoltre mi chiedeva mio cognato se è vero che la radioterapia va a rallentare la probabilità di riuscita dell'ereione, cosa che ad oggi dal 20 luglio ancora non avviene.
Il direttore di cui sopra aveva parlato di inieione locali per la ripresa dell'attività sessuale da fare c/o il suo studio a Bari o a Foggia. Tali iniezioni hanno un senso se fatte ora prima della radioterapia oppure è meglio aspettare che la stessa sia ultimata? La prego ci aiuti. Ed inoltre essendo di Taranto, mio cognato ritiene di continuare il suo percorso qui, la struttura di Martina oppure l'ospedale nord possono essere valide?
[#3]
Gentile signora per una questione di etica professionale non posso consigliare una struttura o un'altra. E' buona regola eseguire la radioterapia dopo alcuni mesi dall'intervento, quindi non si proccupi.Per quanto riguarda l'erezione ,non sempre viene recuperata anche in presenza di una nerve-sparing e certamente la radioterapia non aiuta ,ma stiamo parlando di una neoplasia aggressiva e credo che cercare di ottenere la guarigione sia importante. In relazione al problema della riabilitazione sessuale la questione è complessa e le consiglio ,pertanto, di affidarsi ad un andrologo di sua fiducia.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Dottore La ringrazio di vero cuore, un urologo di Taranto ci ha consigliato, come Lei, di iniziare la radio e dalle parole che ha detto sembra che il male ci sia ancora, ma dalle carte ovvero da cio che Lei ha letto si evince questo?
Grazie comunque per questo servizio che rendete Voi medici. Fare il medico è un lavoro troppo importante, è nelle Vs. mani la vita delle persone ed è per questo che non riesco a capire come il ns. medico curante sia stato così superficiale.
Grazieeee
Grazie comunque per questo servizio che rendete Voi medici. Fare il medico è un lavoro troppo importante, è nelle Vs. mani la vita delle persone ed è per questo che non riesco a capire come il ns. medico curante sia stato così superficiale.
Grazieeee
[#6]
Caro utente,
l'esame istologico indica che la malattia si estendeva ai margini del pezzo chirurgico(R1).Ciò indica che l'intervento non è stato radicale(NON COMPLETO) e necessita di un completamento con radioterapia sulla loggia prostatica a scopo adiuvante. Tale trattamento è in queste fasi ormai lo standard in virtù di alcuni studi internazionali con alcune migliaia di pazienti(RTOG 8794; EORTC by Bolla et al; GERMAN TRIAL) che hanno dimostrato l'utilità della radioterapia nel tenere a bada il PSA, nel controllo locale e in parte anche nella sopravvivenza in alcune sottoserie di pazienti.
Ci sono centri come il mio,a Milano, in cui la lista di attesa è assorbita dalla presenza di molte apparecchiature (tutte molto moderne) e quindi è possibile cominciare entro un paio di settimane. In altri centri, nonostante gli sforzi dei colleghi, soprattutto al sud, putroppo i tempi di attesa sono di alcuni mesi per la presenza di pochi centri, tutti molto congestionati.
Le linee guida ci dicono che la Radioterapia può essere effettuata entro i 6 mesi dall'intervento per avere un intento adiuvante. E' chiaro anche che prima si fa, più alte sono le posssibilità di controllare la piossibile malattia residua.
l'esame istologico indica che la malattia si estendeva ai margini del pezzo chirurgico(R1).Ciò indica che l'intervento non è stato radicale(NON COMPLETO) e necessita di un completamento con radioterapia sulla loggia prostatica a scopo adiuvante. Tale trattamento è in queste fasi ormai lo standard in virtù di alcuni studi internazionali con alcune migliaia di pazienti(RTOG 8794; EORTC by Bolla et al; GERMAN TRIAL) che hanno dimostrato l'utilità della radioterapia nel tenere a bada il PSA, nel controllo locale e in parte anche nella sopravvivenza in alcune sottoserie di pazienti.
Ci sono centri come il mio,a Milano, in cui la lista di attesa è assorbita dalla presenza di molte apparecchiature (tutte molto moderne) e quindi è possibile cominciare entro un paio di settimane. In altri centri, nonostante gli sforzi dei colleghi, soprattutto al sud, putroppo i tempi di attesa sono di alcuni mesi per la presenza di pochi centri, tutti molto congestionati.
Le linee guida ci dicono che la Radioterapia può essere effettuata entro i 6 mesi dall'intervento per avere un intento adiuvante. E' chiaro anche che prima si fa, più alte sono le posssibilità di controllare la piossibile malattia residua.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#12]
Utente
Carissimi Dottori purtroppo non riusciamo a contatatre il ns. urologo . Dopo psa = 0,031 la risonanza stabilisce quanto segue:
esame eseguito a livello dell'addome inferiore prima e dopo somministrazione di mdc paramagnetico in vena. Non alterazioni focali del segnale a carico del fegato della milza e del pancreas. Regolari i surreni ed il rene sn; il rene dx presenta formazione cistica del diametro di 13 mm circa, corticale posteriore. Non dilatate le vie biliari. Colecisti alitiasica. esiti di prostatectomia radicale. regolare l'aspetto della vescica . non aree di anomala impregnazione a livello della loggia prostatica dopo mdc in vena. linfonodo del diametro di 6 mm nel grasso perirettale a dx. linfonodi inguinali subcentimetrici. diverticoli del sigma.
esame eseguito a livello dell'addome inferiore prima e dopo somministrazione di mdc paramagnetico in vena. Non alterazioni focali del segnale a carico del fegato della milza e del pancreas. Regolari i surreni ed il rene sn; il rene dx presenta formazione cistica del diametro di 13 mm circa, corticale posteriore. Non dilatate le vie biliari. Colecisti alitiasica. esiti di prostatectomia radicale. regolare l'aspetto della vescica . non aree di anomala impregnazione a livello della loggia prostatica dopo mdc in vena. linfonodo del diametro di 6 mm nel grasso perirettale a dx. linfonodi inguinali subcentimetrici. diverticoli del sigma.
[#14]
Utente
Carissimi dottori dal venti luglio data dell'operazione ad oggi il psa da 0,031 è passato a 0,081. Il prof. che lo ha operato dice che per ora non è indicata la radioterapia, io leggendo le vs. raccomandazioni farei come voi suggerite ma mio cognato, che a tutt'oggi non ha rapporti e solo in due occasioni è riuscito ad averne mediante le iniezioni, cerca di darsi coraggio e non vuole pensare al peggio. Ma non dovrebbe scendere tale valore?
Grazie sentitamente.
Grazie sentitamente.
[#16]
L'esame istologico dell'intervento, in assenza di azzeramento post-operatorio del PSA, con una tendenza al rialzo sono "suggestivi" per persistenza/ripresa di malattia e pertanto sarei anche io portato a suggerire la radioterapia. Rispetto al collega urologo però mi esprimo in modo più cauto.
La definizione di ricaduta di malattia è infatti, secondo l'associazione europea di urologia(EAU) di 0,20ng/mL.
A valori inferiori, si parla di probabilità, ma non ci sono elementi(evidenze scientifiche) per parlare chiaramente e con verosimile sicurezza di ripresa di malattia.
La definizione di ricaduta di malattia è infatti, secondo l'associazione europea di urologia(EAU) di 0,20ng/mL.
A valori inferiori, si parla di probabilità, ma non ci sono elementi(evidenze scientifiche) per parlare chiaramente e con verosimile sicurezza di ripresa di malattia.
[#17]
Le linee guida sono importanti e le definizioni anche, ma la clinica regna sovrana . Con una neoplasia bilaterale , Gleason 8(4+4) , un margine chirurgico positivo , il PSA in aumento la probabilità di una ripresa di malattia è molto alta ,quasi certa.
[#19]
Gentile signora , a questo punto ,cercate di stare tranquilli , tenete il PSA sotto controllo e se dovesse verificarsi un ulteriore aumento procederete con ulteriori esami diagnostici ( PET TAC con colina se PSA >1 )ed eventualmente la radioterapia.
[#21]
La diminuizione è poco significativa, sembrerebbe che il valore del marcatore PSA sia sostanzialmente stabile(0,130 cambia poco rispetto a 0,120). Bisogna comunque valutarne l'evoluzione nel tempo considerando che un aumento verso il valore di 0,20ng/ml confermenrebbe senza dubbio la franca ripresa di malattia.
[#23]
Attualmente è giusto che rimanga in cura dall'urologo che lo segue, che valuterà eventualmente la possibilità di una eco ptr o di una RMN con bobina endorettale o di una TC.
Ma sicuramente è un mettere il carro davanti ai buoi.
Cordiali saluti
Ma sicuramente è un mettere il carro davanti ai buoi.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#24]
Utente
Carissimi dottori il valore del psa di mio cognato è aumentato ... ora è di 0,192 .
Siccome fino ad oggi, secondo quanto consigliato dall'urologo che lo ha in cura, non ha provveduto a fare nessuna radioterapia nè chemioterapia, mia sorella ha telefonato a Milano ed ha fissato un appuntamento per settembre. Questo medico le ha consigliato di fare una RISONANZA MAGNETICA CON BOBINA ENDORETTALE ma non riusciamo a trovare nessuna struttura in Puglia che la faccia con la mutua. Sapete a chi rivolgersi? Grazie di vero cuore.
Siccome fino ad oggi, secondo quanto consigliato dall'urologo che lo ha in cura, non ha provveduto a fare nessuna radioterapia nè chemioterapia, mia sorella ha telefonato a Milano ed ha fissato un appuntamento per settembre. Questo medico le ha consigliato di fare una RISONANZA MAGNETICA CON BOBINA ENDORETTALE ma non riusciamo a trovare nessuna struttura in Puglia che la faccia con la mutua. Sapete a chi rivolgersi? Grazie di vero cuore.
[#25]
A questi valori così bassi, la RMN è assolutamente inutile. Bisogna aspettare due aumenti consecutivi superiori a 0.20 di PSA per sancire una ripresa biochimica patologica e valori ben più alti per avere esami diagnostici in grado di identificare una eventuale recidiva.
Questo consulto ha ricevuto 26 risposte e 10k visite dal 08/09/2010.
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