Dolore dopo impianto protesi
Salve,
ho impiantato una protesi idraulica tricomponente ams 700 due mesi fa.
Purtroppo a tutt'oggi ho ancora dolore durante la fase di attivazione specialmente nella zona sotto il glande dove la proesi stessa è particolarmente rigida. Credo dipenda dal fatto che la larghezza della protesi è stata tarata sulla dimensione dei corpi cavernosi nella parte prossimale dove il pene è più largo. E' normale una situazione del genere? E' destinata a scomparire nel tempo o esistono casi di dolore permanente? Eventualmente come fare?
Grazie a tutti per la ortese attenzione
ho impiantato una protesi idraulica tricomponente ams 700 due mesi fa.
Purtroppo a tutt'oggi ho ancora dolore durante la fase di attivazione specialmente nella zona sotto il glande dove la proesi stessa è particolarmente rigida. Credo dipenda dal fatto che la larghezza della protesi è stata tarata sulla dimensione dei corpi cavernosi nella parte prossimale dove il pene è più largo. E' normale una situazione del genere? E' destinata a scomparire nel tempo o esistono casi di dolore permanente? Eventualmente come fare?
Grazie a tutti per la ortese attenzione
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Caro Utente,la sintomatologia espressa é da considerarsi fisiologica considerando il relativamente breve tempo trascorso dall'impianto protesico.E' chiaro e doveroso far riferimento al chirurgo che l'ha operata.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Caro lettore ,
anch'io concordo con il collega Izzo sulla necessità di aspettare il definitivo assestamento della protesi nei corpi cavernosi . Per quale motivo ha messo la protesi ? Era presente anche una Induratio penis plastica (IPP) insieme al disturbo erettivo?
Risulta poi scontato che questa sintomatologia deve essere riferita subito al collega che ha impiantato la protesi , l'unico a conoscere la sua completa storia clinica e ad aver visto il quadro pre ,intra e postoperatorio.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
anch'io concordo con il collega Izzo sulla necessità di aspettare il definitivo assestamento della protesi nei corpi cavernosi . Per quale motivo ha messo la protesi ? Era presente anche una Induratio penis plastica (IPP) insieme al disturbo erettivo?
Risulta poi scontato che questa sintomatologia deve essere riferita subito al collega che ha impiantato la protesi , l'unico a conoscere la sua completa storia clinica e ad aver visto il quadro pre ,intra e postoperatorio.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#3]
Gentile Utente,
trovo corretta e quindi concordo pienamente con la risposta fornita dal Collega IZZO.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
trovo corretta e quindi concordo pienamente con la risposta fornita dal Collega IZZO.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#4]
Ex utente
Grazie molte a tutti.
La ragione dell'impianto è un'impotenza derivante da incidente e relativo danneggiamento della struttura che presiede all'erezione.
Come da voi consigliato attenderò fiducioso e contatterò il chirurgo che mi ha operato appena torna dalle vacanze.
colgo l'occasione per fare un'ultima domanda: premettendo che la qualità della rigidità è ottima e sono pertanto molto soddisfatto, l'unico motivo di cruccio è dato, oltre che dal dolore, che spero passi presto, anche dalla collocazione in sede scrotale della voluminosa pompa di attivazione. Sapete dirmi ce sono riportati in letteratura medica esperimenti di collocazione in altra e meno visibile zona (perineale, inguinale, coscia...)
grazie mille ancora per la cortese disponibilità.
La ragione dell'impianto è un'impotenza derivante da incidente e relativo danneggiamento della struttura che presiede all'erezione.
Come da voi consigliato attenderò fiducioso e contatterò il chirurgo che mi ha operato appena torna dalle vacanze.
colgo l'occasione per fare un'ultima domanda: premettendo che la qualità della rigidità è ottima e sono pertanto molto soddisfatto, l'unico motivo di cruccio è dato, oltre che dal dolore, che spero passi presto, anche dalla collocazione in sede scrotale della voluminosa pompa di attivazione. Sapete dirmi ce sono riportati in letteratura medica esperimenti di collocazione in altra e meno visibile zona (perineale, inguinale, coscia...)
grazie mille ancora per la cortese disponibilità.
[#5]
Caro lettore ,
no ; sempre il dispositivo che attiva la protesi idraulica ("la pompa") è posta a livello scrotale perche è la regione più facile da raggiungere chirurgicamente ed anatomicamente parlando anche per il chi ha la protesi. Addirittura nelle protesi bicomponemti oltre alla pompa è assemblato nello scroto anche il serbatoio. Anche questo "inconveniente" generalmente viene ben "metabolizzato" nel tempo.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
no ; sempre il dispositivo che attiva la protesi idraulica ("la pompa") è posta a livello scrotale perche è la regione più facile da raggiungere chirurgicamente ed anatomicamente parlando anche per il chi ha la protesi. Addirittura nelle protesi bicomponemti oltre alla pompa è assemblato nello scroto anche il serbatoio. Anche questo "inconveniente" generalmente viene ben "metabolizzato" nel tempo.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.9k visite dal 23/07/2007.
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