Complicazioni post-varicocele: sto male!
Gentili dottori, vi scrivo per avere una risposta riguardo a un mio problema (o più di uno), che ancora non mi spiego (in realtà nessuno me l'ha spiegato, se non dicendomi che è "normale"). Il 14 giugno sono stato operato per un varicocele con legatura delle vene spermatiche. Per i primi venti giorni non ho avuto problemi, se non qualche disturbo dovuto all'anestesia spinale,che si è risolto. Ma adesso mi sembra di essere ritornato a prima dell'intervento: il testicolo sinistro è ancora più basso del destro, sopra di esso è ancora palpabile la tipica "sacca di vermi", ed è di nuovo presente il classico fastidio con senso di peso, gonfiore e un discreto dolore continuo, come quando si prende una botta. Ho notato che dietro al testicolo c'è una struttura simile al varicocele, ma più dura, e dolente; il dolore è localizzato proprio su questa struttura e si irradia alla parte mediale della coscia, ma l'urologo mi ha detto che è una cosa tranquilla. Però a me fa male!!!
Inoltre, si è venuto a formare sul dorso del pene uno strano "filo" duro e dolente (della consintenza simile a un nervo), che l'urologo ha descritto come una "penna d'oca" e che ha detto essere una FLEBITE dovuta all'intervento (ma le flebiti dovrebbero presentarsi con rossore, calore, gonfiore, mentre io non ho niente di tutto questo!). Palpando questo "filo", posso sentire che parte dalla ferita chirugica e arriva fino sotto il frenulo, terminando in una specie di "grumo", non saprei come altro definirlo... E il dolore che avverto è simile a una puntura, molto forte, soprattutto durante l'erezione, o quando il pene è rivolto verso il basso.
Da qui la cura che mi è stata prescritta è:
- Daflon 2 volte al giorno
- Cefixoral prima, poi Ciproxin sempre 2 volte al giorno
- Aulin 1 volta al giorno
- Fastum Gel in abbondanza solo sul pene.
Il problema è che vado avanti così da 2 settimane, quasi 3, e sinceramente la trovo una cosa abbastanza snervante, anche perché continuo a non stare bene. Ho riferito la situazione al mio medico curante, che ha trovato piuttosto strano il fatto di curare una flebite (ammesso che lo sia) con gli antibiotici, e sinceramente anch'io...
Non voglio fare la parte dell'ipocondriaco, so che c'è di peggio, ma è appunto per questo che non riesco a capire come si possa stare così male dopo un intervento per varicocele, che in teoria (ma anche in pratica!) dovrebbe risolvere la situazione, mentre io sto peggio di prima...
Se non vedessi la cicatrice chirurgica (anch'essa dolentissima alla palpazione, tra l'altro!), potrei dire di non essere stato operato, basandomi sulle mie sensazioni...
Di tutto questo ne ho parlato al chirurgo che mi ha operato, ma mi ha detto che sono cose lente a passare e che è tutto normale, ma intanto io continuo a stare male... Non posso più correre, il minimo sforzo mi provoca dolori fortissimi alla ferita e al testicolo, e faccio fatica persino a camminare! E ovviamente tutto questo mi sta abbattendo anche psicologicamente...
Confido in una vostra risposta...
Chiedo scusa per la lunghezza, ma è difficile da spiegare in poche parole...
Grazie infinite
Inoltre, si è venuto a formare sul dorso del pene uno strano "filo" duro e dolente (della consintenza simile a un nervo), che l'urologo ha descritto come una "penna d'oca" e che ha detto essere una FLEBITE dovuta all'intervento (ma le flebiti dovrebbero presentarsi con rossore, calore, gonfiore, mentre io non ho niente di tutto questo!). Palpando questo "filo", posso sentire che parte dalla ferita chirugica e arriva fino sotto il frenulo, terminando in una specie di "grumo", non saprei come altro definirlo... E il dolore che avverto è simile a una puntura, molto forte, soprattutto durante l'erezione, o quando il pene è rivolto verso il basso.
Da qui la cura che mi è stata prescritta è:
- Daflon 2 volte al giorno
- Cefixoral prima, poi Ciproxin sempre 2 volte al giorno
- Aulin 1 volta al giorno
- Fastum Gel in abbondanza solo sul pene.
Il problema è che vado avanti così da 2 settimane, quasi 3, e sinceramente la trovo una cosa abbastanza snervante, anche perché continuo a non stare bene. Ho riferito la situazione al mio medico curante, che ha trovato piuttosto strano il fatto di curare una flebite (ammesso che lo sia) con gli antibiotici, e sinceramente anch'io...
Non voglio fare la parte dell'ipocondriaco, so che c'è di peggio, ma è appunto per questo che non riesco a capire come si possa stare così male dopo un intervento per varicocele, che in teoria (ma anche in pratica!) dovrebbe risolvere la situazione, mentre io sto peggio di prima...
Se non vedessi la cicatrice chirurgica (anch'essa dolentissima alla palpazione, tra l'altro!), potrei dire di non essere stato operato, basandomi sulle mie sensazioni...
Di tutto questo ne ho parlato al chirurgo che mi ha operato, ma mi ha detto che sono cose lente a passare e che è tutto normale, ma intanto io continuo a stare male... Non posso più correre, il minimo sforzo mi provoca dolori fortissimi alla ferita e al testicolo, e faccio fatica persino a camminare! E ovviamente tutto questo mi sta abbattendo anche psicologicamente...
Confido in una vostra risposta...
Chiedo scusa per la lunghezza, ma è difficile da spiegare in poche parole...
Grazie infinite
[#1]
Caro Utente,
- dopo l'intervento di correzione del varicocele è normale che il testicolo rimanga in posizione declive nella sacca scrotale e che si apprezzino le vene dilatate sopra il testicolo. Questo avverrà sempre, perchè l'intervento è finalizzato ad interrompre il reflusso venoso, ma le vene dilatate non vengono asportate e mantengono comunque un effetto massa che spinge il testicolo caudalmente.
- questo problema comunque non dovrebbbe determinare particolari dolori che essendo invece presenti nel suo caso, sarebbe meglio che venissero indagati mediante un controllo ecografico ( ematoma ?, idrocele?, epididimite?)
- il cordone che Lei avverte a livello del pene altro non è che una vena dilatata dalla interruzione del flusso a livello del funicolo. E' purtroppo una possibile conseguenza dell'intervento e richiede normalmente alcune settimane prima di risolversi. Sono in accordo con il Suo chirurgo sulla terapia a parte qualche dubbio circa l'utilità degli antibiotici
- dopo l'intervento di correzione del varicocele è normale che il testicolo rimanga in posizione declive nella sacca scrotale e che si apprezzino le vene dilatate sopra il testicolo. Questo avverrà sempre, perchè l'intervento è finalizzato ad interrompre il reflusso venoso, ma le vene dilatate non vengono asportate e mantengono comunque un effetto massa che spinge il testicolo caudalmente.
- questo problema comunque non dovrebbbe determinare particolari dolori che essendo invece presenti nel suo caso, sarebbe meglio che venissero indagati mediante un controllo ecografico ( ematoma ?, idrocele?, epididimite?)
- il cordone che Lei avverte a livello del pene altro non è che una vena dilatata dalla interruzione del flusso a livello del funicolo. E' purtroppo una possibile conseguenza dell'intervento e richiede normalmente alcune settimane prima di risolversi. Sono in accordo con il Suo chirurgo sulla terapia a parte qualche dubbio circa l'utilità degli antibiotici
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#3]
Utente
Grazie per le risposte...
Proprio oggi sono stato dall'urologo, che dopo avermi visitato ha scritto:
"Controllo in paziente sottoposto circa 40 gg fa ad intervento di legatura vv. spermatiche sx per varicocele. Immediato post-operatorio ok, sino a circa 3 settimane dall'intervento quando è comparsa sintomatologia dolorosa in sede inguino-funicolare sx. Comparsa di piccolissima tumefazione a penna d'oca a livello dell'asta peniena. Nessun disturbo minzionale. Non tumefazioni scrotali, non aumento di temperatura.
E.O.: addome ben trattabile, non dolente, non globo vescicale. Palpazione profonda fossa iliaca sx riferita come dolente [molto...]. Pene regolare; esile penna d'oca dorsale. Didimi ed epididimi nella norma, coda dell'epididimo sx con calcificazione [quella struttura dietro al testicolo di cui parlavo nel primo post]. Algia alla palpazione a livello del canale inguinale di sx ove non si apprezzano punti d'ernia. Ferita regolare.
Sta effettuando terapia con Ciprofloxacina, Daflon, Aulin, Fastum Gel. Riferisce algia alla base del pene e al funicolo spermatico. Non disturbi minzionali nè dell'eiaculazione.
Si consiglia:
- eseguire esame delle urine, urocultura, ecografia scrotale, emocromo, VES, PCr;
- Prociclide: 2 volte al giorno per 20 giorni;
- Fastum Gel: 2 applicazioni al giorno per 20 giorni.
Da rivedere fra 7 giorni."
Il "cordone" di cui parla il dott. Seveso, in realtà è un piccolo "cordino", del diametro inferiore ad 1 mm. E' per questo che io ho subito pensato ad un nervo (pensavo che potesse essere dovuto ad un'aderenza interna della cicatrice), e non a una vena...
Domanda: è possibile che una semplice calcificazione dell'epididimo possa essere così dolorosa?
Grazie!
Proprio oggi sono stato dall'urologo, che dopo avermi visitato ha scritto:
"Controllo in paziente sottoposto circa 40 gg fa ad intervento di legatura vv. spermatiche sx per varicocele. Immediato post-operatorio ok, sino a circa 3 settimane dall'intervento quando è comparsa sintomatologia dolorosa in sede inguino-funicolare sx. Comparsa di piccolissima tumefazione a penna d'oca a livello dell'asta peniena. Nessun disturbo minzionale. Non tumefazioni scrotali, non aumento di temperatura.
E.O.: addome ben trattabile, non dolente, non globo vescicale. Palpazione profonda fossa iliaca sx riferita come dolente [molto...]. Pene regolare; esile penna d'oca dorsale. Didimi ed epididimi nella norma, coda dell'epididimo sx con calcificazione [quella struttura dietro al testicolo di cui parlavo nel primo post]. Algia alla palpazione a livello del canale inguinale di sx ove non si apprezzano punti d'ernia. Ferita regolare.
Sta effettuando terapia con Ciprofloxacina, Daflon, Aulin, Fastum Gel. Riferisce algia alla base del pene e al funicolo spermatico. Non disturbi minzionali nè dell'eiaculazione.
Si consiglia:
- eseguire esame delle urine, urocultura, ecografia scrotale, emocromo, VES, PCr;
- Prociclide: 2 volte al giorno per 20 giorni;
- Fastum Gel: 2 applicazioni al giorno per 20 giorni.
Da rivedere fra 7 giorni."
Il "cordone" di cui parla il dott. Seveso, in realtà è un piccolo "cordino", del diametro inferiore ad 1 mm. E' per questo che io ho subito pensato ad un nervo (pensavo che potesse essere dovuto ad un'aderenza interna della cicatrice), e non a una vena...
Domanda: è possibile che una semplice calcificazione dell'epididimo possa essere così dolorosa?
Grazie!
[#4]
Caro lettore ,
il piccolo "cordoncino" da lei segnalato ,se soprattutto si presenta "a rosario" , potrebbe essere anche un piccolo vaso linfatico congesto ma , attraverso una valutazione "informatica" come questa, è proprio difficile darle una indicazione precisa. A questo punto comunque mi sembra che lei sia ben monitorizzato e quindi continui a seguire fedelmente tutte le indicazioni date dal collega che l'ha operato.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
il piccolo "cordoncino" da lei segnalato ,se soprattutto si presenta "a rosario" , potrebbe essere anche un piccolo vaso linfatico congesto ma , attraverso una valutazione "informatica" come questa, è proprio difficile darle una indicazione precisa. A questo punto comunque mi sembra che lei sia ben monitorizzato e quindi continui a seguire fedelmente tutte le indicazioni date dal collega che l'ha operato.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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[#5]
Gentile Utente,
al di là delle impossibili diagnosi via e-mail, a volte solo originali congetture, ed in questo concordo in pieno con quanto sostenuto dal Collega MAURO, quello che posso dirLe è solamente che a 40 giorni da una correzione chirurgica di varicocele (fatta con quale tecnica??) un quadro clinico soggettivo ed obbiettivo come quello da Lei presentato NON è assolutamente nella norma. E ci macherebbe altro!
In ogni caso, ma fino a prova contraria, continui a farsi seguire clinicamente dal Chirurgo Operatore...e solo da lui...
Mi faccia sapere l'evoluzione della cosa.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
al di là delle impossibili diagnosi via e-mail, a volte solo originali congetture, ed in questo concordo in pieno con quanto sostenuto dal Collega MAURO, quello che posso dirLe è solamente che a 40 giorni da una correzione chirurgica di varicocele (fatta con quale tecnica??) un quadro clinico soggettivo ed obbiettivo come quello da Lei presentato NON è assolutamente nella norma. E ci macherebbe altro!
In ogni caso, ma fino a prova contraria, continui a farsi seguire clinicamente dal Chirurgo Operatore...e solo da lui...
Mi faccia sapere l'evoluzione della cosa.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#6]
Utente
Certo, avete ragione... Ho scritto qui per capire oggettivamente se davvero era tutto normale o se effettivamente c'era qualcosa che non andava, e leggendo i Vostri posts ho avuto la risposta... Non proprio quella che avrei preferito leggere, ma l'ho avuta! Grazie!
Cosa vuol dire presentarsi "a rosario"?
E per quanto riguarda la domanda sulla calcificazione? Sono un caso degno della lettaratura o è una cosa che può succedere? (Parlo in generale, non solo di me...)
Grazie ancora!
Cosa vuol dire presentarsi "a rosario"?
E per quanto riguarda la domanda sulla calcificazione? Sono un caso degno della lettaratura o è una cosa che può succedere? (Parlo in generale, non solo di me...)
Grazie ancora!
[#7]
Caro lettore,
purtroppo oggi i rosari non sono più un oggetto di comune utilizzo , comunque "a rosario" vuol dire piccole palline che si succedono una dietro l'altra. Sulla calcificazione da lei riferita poco si può dire senza avere visto direttamente le ecografia pre e post-chirugiche.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
purtroppo oggi i rosari non sono più un oggetto di comune utilizzo , comunque "a rosario" vuol dire piccole palline che si succedono una dietro l'altra. Sulla calcificazione da lei riferita poco si può dire senza avere visto direttamente le ecografia pre e post-chirugiche.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
[#8]
Utente
Eheh! So cos'è un Rosario, ma non capivo l'analogia...! Comunque sì, nella sua parte terminale (vicino al frenulo), posso apprezzare 2 "palline" sottocutanee che toccandole si spostano. C'è da dire che almeno queste due "palline" non sono dolorose, se non dopo un po' che vengono toccate (come quando metto la pomata).
Questa settimana dovrei eseguire tutti gli esami, e vi terrò informati sulla situazione...
Grazie!
Questa settimana dovrei eseguire tutti gli esami, e vi terrò informati sulla situazione...
Grazie!
[#10]
Caro lettore,
purtroppo è difficile confermare una ipotesi clinica, senza valutare direttamente il problema. Faccia gli esami, aspetti a prendere i voti e ci tenga informati.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
purtroppo è difficile confermare una ipotesi clinica, senza valutare direttamente il problema. Faccia gli esami, aspetti a prendere i voti e ci tenga informati.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#11]
Gentile Utente,
spesso in questo Forum si leggono risposte che non si vorrebbero leggere proprio in quei termini. Spesso confermano dubbi già presenti o ne fanno nascere di nuovi. lo scopo di queste risposte rimane sempre e comunque quello di un incitamento ad un aperto e franco confronto con il proprio Medico Curante.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
spesso in questo Forum si leggono risposte che non si vorrebbero leggere proprio in quei termini. Spesso confermano dubbi già presenti o ne fanno nascere di nuovi. lo scopo di queste risposte rimane sempre e comunque quello di un incitamento ad un aperto e franco confronto con il proprio Medico Curante.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#12]
Utente
Domani eseguirò gli esami, ma intanto mi è venuta in mente una cosa che mi piacerebbe chiederVi: c'è una probabilita che io abbia inavvertitamente tirato un punto interno?
Vi spiego cos'è successo: il giorno in cui mi hanno tolto i punti metallici (6 giorni dopo l'intervento), dopo essermi lavato, mi sono medicato la ferita e ho notato un filo, che, pensando che fosse un pelo, ho preso per toglierlo, ma mentre lo tiravo ho notato che non veniva via (non era un pelo!) e faceva malissimo, come una puntura, allora l'ho tagliato (credo di averne tolto mezzo centimetro, forse meno). La ferita in quel punto ha fatto più fatica a chiudersi e ancora adesso, quando la tocco, continuo a sentire quel dolore, lo stesso.
Ho fatto danni? Potrebbe essere questa la causa dei miei attuali disturbi?
Grazie.
Vi spiego cos'è successo: il giorno in cui mi hanno tolto i punti metallici (6 giorni dopo l'intervento), dopo essermi lavato, mi sono medicato la ferita e ho notato un filo, che, pensando che fosse un pelo, ho preso per toglierlo, ma mentre lo tiravo ho notato che non veniva via (non era un pelo!) e faceva malissimo, come una puntura, allora l'ho tagliato (credo di averne tolto mezzo centimetro, forse meno). La ferita in quel punto ha fatto più fatica a chiudersi e ancora adesso, quando la tocco, continuo a sentire quel dolore, lo stesso.
Ho fatto danni? Potrebbe essere questa la causa dei miei attuali disturbi?
Grazie.
[#13]
Caro lettore ,
molto probabilmente ha tagliato la coda di un punto interno , di quelli riassorbibili. Non dovrebbe avere fatto nessun particolare danno ma comunque riconsideri la "cosa" anche con il collega che l'ha operata.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
molto probabilmente ha tagliato la coda di un punto interno , di quelli riassorbibili. Non dovrebbe avere fatto nessun particolare danno ma comunque riconsideri la "cosa" anche con il collega che l'ha operata.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#14]
Utente
Al chirurgo l'ho detto, ma siccome i disturbi ho iniziato a sentirli circa 2 settimane dopo (ma probabilmente c'erano già prima), ha considerato poco rilevante la cosa.
Magari è solo una congettura, ma è possibile che così facendo io abbia "strozzato" quel vaso che adesso si manifesta come "penna d'oca"?
Come sempre, grazie!
Magari è solo una congettura, ma è possibile che così facendo io abbia "strozzato" quel vaso che adesso si manifesta come "penna d'oca"?
Come sempre, grazie!
[#15]
Caro lettore ,
sempre nei limiti purtroppo di una valutazione e comunicazione telematica mi sembra che questa ipotesi sia poco sostenibile.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
sempre nei limiti purtroppo di una valutazione e comunicazione telematica mi sembra che questa ipotesi sia poco sostenibile.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#17]
Gentile Utente,
stia davvero tranquillo...Lei non ha "strozzato" alcun vaso o altra struttura anatomica. Capita qualche volta quello che è successo nel Suo caso. Non dovrebbe ma capita.
Probabilmente si trattava semplicemente della "coda" lasciata lunga di un filo di sutura del sottocutaneo...disattenzione del Chirurgo...
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
stia davvero tranquillo...Lei non ha "strozzato" alcun vaso o altra struttura anatomica. Capita qualche volta quello che è successo nel Suo caso. Non dovrebbe ma capita.
Probabilmente si trattava semplicemente della "coda" lasciata lunga di un filo di sutura del sottocutaneo...disattenzione del Chirurgo...
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#18]
Gentile lettore,
cerchi di non drammatizzare troppo l'accaduto. Senza ombra di dubbio non è la causa del suo attuale problema.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
cerchi di non drammatizzare troppo l'accaduto. Senza ombra di dubbio non è la causa del suo attuale problema.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#19]
Caro utente, concordo con i colleghi sulla assoluta innocenza della sua manovra. Ritornando invece al problema della famosa penna d'oca che tanto ha stimolato il dibattito di questo forum, le consiglio ( sempre nei limiti, non dimentichiamocelo, di una valutazione basata su quello che Lei descrive e non su un esame obiettivo, che è il primo e insostituibile primo passo per ogni valutazione clinica ma che per definizione risulta a noi impossibile)di stare tranquillo ma sono sicuro che anche il Suo chirurgo provvederà a spiegarle le motivazioni di questo evento.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#20]
Gentile Utente,
non posso che concordare con la correttissima risposta del Collega SEVESO, corretta nella sostanza e nella Deontologia.
Ancora cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
non posso che concordare con la correttissima risposta del Collega SEVESO, corretta nella sostanza e nella Deontologia.
Ancora cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#21]
Utente
Grazie per le molte e rassicuranti risposte.
Oggi ho eseguito l'ecografia. Non ho ancora il referto, ma il radiologo ha detto che del varicocele non c'è più traccia e che dal punto di vista testicolare è tutto a posto (non c'è neanche traccia di idrocele), se non per quella calcificazione dell'epididimo che comunque devo tenermi (sopportando il lieve dolore e/o fastidio). Per quanto riguarda la "penna d'oca", si tratta di una piccola trombosi, che secondo lui scomparirà, oppure rimarrà senza più dare dolore. Alla luce di questa diagnosi, è ancora utile - oltre alla terapia orale con defibrotide - l'applicazione del Fastum Gel o sarebbe meglio sostituirlo con il Reparil, che è a base di eparina e quindi, in teoria, più indicato?
Grazie mille per la vostra disponibilità.
Oggi ho eseguito l'ecografia. Non ho ancora il referto, ma il radiologo ha detto che del varicocele non c'è più traccia e che dal punto di vista testicolare è tutto a posto (non c'è neanche traccia di idrocele), se non per quella calcificazione dell'epididimo che comunque devo tenermi (sopportando il lieve dolore e/o fastidio). Per quanto riguarda la "penna d'oca", si tratta di una piccola trombosi, che secondo lui scomparirà, oppure rimarrà senza più dare dolore. Alla luce di questa diagnosi, è ancora utile - oltre alla terapia orale con defibrotide - l'applicazione del Fastum Gel o sarebbe meglio sostituirlo con il Reparil, che è a base di eparina e quindi, in teoria, più indicato?
Grazie mille per la vostra disponibilità.
[#23]
Utente
Va bene, farò così...
Questa dovrebbe essere l'ultima domanda, forse è una domanda stupida e con poco senso, ma perché non farla?! Ho studiato terapie in grado di rompere le calcificazioni, come ad esempio le onde d'urto... questo tipo di terapia potrebbe essere utile (sempre in generale, non parlo del mio caso) o farebbe solo danni alle strutture interne allo scroto?
Grazie
Questa dovrebbe essere l'ultima domanda, forse è una domanda stupida e con poco senso, ma perché non farla?! Ho studiato terapie in grado di rompere le calcificazioni, come ad esempio le onde d'urto... questo tipo di terapia potrebbe essere utile (sempre in generale, non parlo del mio caso) o farebbe solo danni alle strutture interne allo scroto?
Grazie
[#24]
Caro lettore ,
le "onde d'urto" ESWL non sono prive di effetti collaterali ed attualmente non trovano nessuna indicazione a livello delle borse scrotali. Comunque sia per la terapia , sia per chiarire questi aspetti particolari della sua storia clinica chieda sempre anche un consiglio diretto al suo urologo. Non è saggio l'uso di questa o di quell'altra pomata che viene indicato senza una valutazione clinica diretta.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
le "onde d'urto" ESWL non sono prive di effetti collaterali ed attualmente non trovano nessuna indicazione a livello delle borse scrotali. Comunque sia per la terapia , sia per chiarire questi aspetti particolari della sua storia clinica chieda sempre anche un consiglio diretto al suo urologo. Non è saggio l'uso di questa o di quell'altra pomata che viene indicato senza una valutazione clinica diretta.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#25]
Utente
Ha ragione, riguardando i miei appunti ho letto più o meno le stesse cose che mi ha detto Lei... Scusate... Comunque quella calcificazione mi dava già fastidio prima dell'intervento, ma solo a periodi... Probabilmente questo è solo uno di quei periodi, spero... (anche se si è aggiunto un fastidioso senso di "ingombro" durante il cammino, soprattutto dopo tanto tempo in piedi). In ogni caso continuo ad andare dal mio urologo una volta alla settimana per controllare l'evoluzione della cosa, e per la terapia faccio riferimento a lui. Quella sull'eparina era solo una mia curiosità...
Grazie mille.
Grazie mille.
[#26]
Mi sembra che il suo problema sia abbastanza definito. Anch'io le consiglio di continuare a seguire le indicazioni del suo urologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#27]
Gentile Utente,
mi spiace darLe una parere personale che forse non si aspetta. Ma credo di poterLe garantire, anche a distanza, anche soltanto leggendo la Sua storia clinica, anche via e-mail, che quella calcificazione di cui parla niente ha a che fare con la sintomatologia o con i segni clinici che riferisce. Ovviamente nessuna indicazione ad alcun tipo di terapia o trattamento, cruento o non cruento, fisico o altro. Se Lei ha disturbi o fastidi scrotali occorre ricercarne la causa.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
mi spiace darLe una parere personale che forse non si aspetta. Ma credo di poterLe garantire, anche a distanza, anche soltanto leggendo la Sua storia clinica, anche via e-mail, che quella calcificazione di cui parla niente ha a che fare con la sintomatologia o con i segni clinici che riferisce. Ovviamente nessuna indicazione ad alcun tipo di terapia o trattamento, cruento o non cruento, fisico o altro. Se Lei ha disturbi o fastidi scrotali occorre ricercarne la causa.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#28]
Utente
Grazie Prof. Martino per la franchezza... Però il fastidio che ho, lo sento chiaramente in corrispondenza di quella calcificazione (ammesso che lo sia, a questo punto!), e non ho altri dolori scrotali, a parte alcune leggerissime "punture" sopra il testicolo (credo sul funicolo) che stanno scomparendo con il tempo... Ma adesso mi chiedo: se dall'ecografia è risultato che il varicocele è stato eliminato, cos'è quel "groviglio" molto simile che si può ancora palpare sopra il testicolo? E poi: è normale che abbia ancora quella tipica sensazione di peso (come se lo scroto di sx pesasse molto più del dx e fosse più voluminoso)?
Forse è solo un meccanismo psicologico, ma adesso, al solo pensiero di prendere una botta o anche solo di toccare il testicolo, mi vengono i brividi... Ho vent'anni e sono un ragazzo sportivo, non posso pensare di abbandonare certe attività, che prima, anche con il varicocele, svolgevo tranquillamente!
Comunque in questi ultimi giorni sto molto meglio rispetto a prima...
Grazie!
Forse è solo un meccanismo psicologico, ma adesso, al solo pensiero di prendere una botta o anche solo di toccare il testicolo, mi vengono i brividi... Ho vent'anni e sono un ragazzo sportivo, non posso pensare di abbandonare certe attività, che prima, anche con il varicocele, svolgevo tranquillamente!
Comunque in questi ultimi giorni sto molto meglio rispetto a prima...
Grazie!
[#29]
Gentile Utente,
attività sportive che non avrebbe dovuto praticare, e non dovrà in futuro, praticare con tanta tranquillità :o)
Il "groviglio" che Lei sente sopra il polo superiore del testicolo dovrebbero essere le vene del plesso pampiniforme dilatate...nelle quali non dovrebbe esservi "reflusso" di sangue...e non dovrebbero essere causa di segni o sintomi clinici...
Attendiamo una prossima valuazione clinico-strumentale e seminale a 3 mesi dalla procedura di correzione del varicocele.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
attività sportive che non avrebbe dovuto praticare, e non dovrà in futuro, praticare con tanta tranquillità :o)
Il "groviglio" che Lei sente sopra il polo superiore del testicolo dovrebbero essere le vene del plesso pampiniforme dilatate...nelle quali non dovrebbe esservi "reflusso" di sangue...e non dovrebbero essere causa di segni o sintomi clinici...
Attendiamo una prossima valuazione clinico-strumentale e seminale a 3 mesi dalla procedura di correzione del varicocele.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#30]
Utente
Infatti quelle vene non mi danno più alcun disturbo. Quindi sarebbero come vene "vuote" oppure il sangue al loro interno circola, senza dare più il reflusso??? Posso sapere il motivo "clinico" per cui non dovrei praticare queste attività (io gioco a pallavolo)? Non ho mai avuto problemi, prima... Mi consigliate di smettere definitivamente?
Grazie!
Grazie!
[#31]
Gentile Utente,
non avrebbe dovuto, e non dovrà svolgere determinate attività fisiche con tanta tranquillità :o)
Il "groviglio" a cui Lei fa riferimento dovrebbero essere le vene
del plesso pampiniforme dilatato ... non dovrebbe esserci reflusso ... non dovrebbe esserci dolore. Tutti questi "dovrebbe"
troveranno conferma o smentita nel prossimo controllo clinico-strumentale e seminale che andrà programnmato a tre mesi dalla data di correzione del varicocele.
Cari e affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
non avrebbe dovuto, e non dovrà svolgere determinate attività fisiche con tanta tranquillità :o)
Il "groviglio" a cui Lei fa riferimento dovrebbero essere le vene
del plesso pampiniforme dilatato ... non dovrebbe esserci reflusso ... non dovrebbe esserci dolore. Tutti questi "dovrebbe"
troveranno conferma o smentita nel prossimo controllo clinico-strumentale e seminale che andrà programnmato a tre mesi dalla data di correzione del varicocele.
Cari e affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#32]
Utente
Grazie Prof. Martino, ma è normale che Lei abbia scritto due risposte uguali a due posts diversi? Si vede il mio ultimo post?
Per sicurezza lo rimando:
"...Infatti quelle vene non mi danno più alcun disturbo. Quindi sarebbero come vene "vuote" oppure il sangue al loro interno circola, senza dare più il reflusso??? Posso sapere il motivo "clinico" per cui non dovrei praticare queste attività (io gioco a pallavolo)? Non ho mai avuto problemi, prima... Mi consigliate di smettere definitivamente?"
Grazie!
Per sicurezza lo rimando:
"...Infatti quelle vene non mi danno più alcun disturbo. Quindi sarebbero come vene "vuote" oppure il sangue al loro interno circola, senza dare più il reflusso??? Posso sapere il motivo "clinico" per cui non dovrei praticare queste attività (io gioco a pallavolo)? Non ho mai avuto problemi, prima... Mi consigliate di smettere definitivamente?"
Grazie!
[#33]
Utente
Gentili dottori,
ho ritirato gli esami eseguiti la scorsa settimana. Dalle analisi del sangue e delle urine non è risultato niente di strano.
Il referto dell'ecografia dice:
"Entrambi i didimi e gli epididimi presentano morfologia e dimensioni regolari, privi di lesioni focali. Lo studio ecocolordoppler dimostra regolare pervietà delle arterie testicolari d'ambo i lati. In pz già sottoposto ad intervento di legatura delle vene spermatiche di sinistra per varicocele non si osservano segni di recidiva; permane minima trombosi del plesso pampiniforme e di una vena dorsale del pene. A destra non si osservano ectasie anomale del plesso pampiniforme. Non si osservano segni di idrocele."
Ho mostrato l'esito all'urologo, il quale ha deciso di prescrivermi una terapia con iniezioni sottocutanee di nandroparina per 10 giorni, per poi riprendere con il defibrotide.
Sarà la volta buona???
In ogni caso, grazie alla nuova terapia e ad un po' di ottimismo, sto molto meglio di prima...
Grazie a tutti!
ho ritirato gli esami eseguiti la scorsa settimana. Dalle analisi del sangue e delle urine non è risultato niente di strano.
Il referto dell'ecografia dice:
"Entrambi i didimi e gli epididimi presentano morfologia e dimensioni regolari, privi di lesioni focali. Lo studio ecocolordoppler dimostra regolare pervietà delle arterie testicolari d'ambo i lati. In pz già sottoposto ad intervento di legatura delle vene spermatiche di sinistra per varicocele non si osservano segni di recidiva; permane minima trombosi del plesso pampiniforme e di una vena dorsale del pene. A destra non si osservano ectasie anomale del plesso pampiniforme. Non si osservano segni di idrocele."
Ho mostrato l'esito all'urologo, il quale ha deciso di prescrivermi una terapia con iniezioni sottocutanee di nandroparina per 10 giorni, per poi riprendere con il defibrotide.
Sarà la volta buona???
In ogni caso, grazie alla nuova terapia e ad un po' di ottimismo, sto molto meglio di prima...
Grazie a tutti!
[#34]
Coraggio! e seguire attentamente le indicazioni date dal suo urologo!
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Auguri ed ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#35]
Gentile Utente,
stando agli esiti, seppure inusuali, dell'intervento correttivo di varicocele da Lei subito, i consigli e le terapie prescritte dal Collega sembrano condivisibili.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
stando agli esiti, seppure inusuali, dell'intervento correttivo di varicocele da Lei subito, i consigli e le terapie prescritte dal Collega sembrano condivisibili.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#36]
Utente
Gentili dottori,
è passato più di un mese dal mio ultimo post, e volevo aggiornarVi sulla mia situazione.
Durante il periodo della cura con nadroparina sono stato benissimo, nessun dolore o disturbo, tanto che ho anche ripreso un po' di attività fisica (per lo più corsa). Successivamente, verso la fine di agosto, i fastidi sono ritornati, seppur meno forti di prima: dapprima una sensazione di "puntura" sulla cute (dove avevo tirato quello che a quanto pare era un punto interno), con un lieve dolore più profondo nella stessa zona.
In vacanza ho anche provato a camminare in ambienti più "tortuosi", e ho notato un certo fastidio durante l'appoggio della gamba sinistra al suolo, tale che mi costringeva ad ammortizzare molto con il ginocchio per non dover sentire questo disturbo, che non è un vero e proprio dolore, ma piuttosto un senso di peso. Questo mi preoccupa abbastanza, perché io pratico pallavolo a livello agonistico, e se camminare mi dà questi problemi, ovviamente il saltare li renderebbe ancora più forti.
Quello che mi chiedo è: a prescindere dal fatto che forse con il varicocele non avrei dovuto praticare questo sport, perché prima dell'intervento riuscivo a saltare tranquillamente, mentre adesso non posso? Anche guidare o camminare in pianura per lunghi tratti è difficile, e ogni tanto devo fermarmi...
Scusate per la prolissità.
Grazie.
è passato più di un mese dal mio ultimo post, e volevo aggiornarVi sulla mia situazione.
Durante il periodo della cura con nadroparina sono stato benissimo, nessun dolore o disturbo, tanto che ho anche ripreso un po' di attività fisica (per lo più corsa). Successivamente, verso la fine di agosto, i fastidi sono ritornati, seppur meno forti di prima: dapprima una sensazione di "puntura" sulla cute (dove avevo tirato quello che a quanto pare era un punto interno), con un lieve dolore più profondo nella stessa zona.
In vacanza ho anche provato a camminare in ambienti più "tortuosi", e ho notato un certo fastidio durante l'appoggio della gamba sinistra al suolo, tale che mi costringeva ad ammortizzare molto con il ginocchio per non dover sentire questo disturbo, che non è un vero e proprio dolore, ma piuttosto un senso di peso. Questo mi preoccupa abbastanza, perché io pratico pallavolo a livello agonistico, e se camminare mi dà questi problemi, ovviamente il saltare li renderebbe ancora più forti.
Quello che mi chiedo è: a prescindere dal fatto che forse con il varicocele non avrei dovuto praticare questo sport, perché prima dell'intervento riuscivo a saltare tranquillamente, mentre adesso non posso? Anche guidare o camminare in pianura per lunghi tratti è difficile, e ogni tanto devo fermarmi...
Scusate per la prolissità.
Grazie.
[#37]
Caro lettore ,
potrebbe ancora essere un "effetto" secondario e collegato all'intervento . Se così è bisogna generalmente avere pazienza perchè più o meno lentamente il disturbo tende a passare. Potrebbe però esserci anche un concomitate problema ortopedico o posturale. A questo punto bisogna ricontattare il suo medico curante e poi eventualmente a ruota il chirurgo che l'ha operata.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
potrebbe ancora essere un "effetto" secondario e collegato all'intervento . Se così è bisogna generalmente avere pazienza perchè più o meno lentamente il disturbo tende a passare. Potrebbe però esserci anche un concomitate problema ortopedico o posturale. A questo punto bisogna ricontattare il suo medico curante e poi eventualmente a ruota il chirurgo che l'ha operata.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#39]
Se è così , è più facile la prima ipotesi formulata e quindi bisogna avere un pò di pazienza perchè tutto ritorni come prima dell'intervento.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#41]
In alcuni casi la stessa sintomatologia da lei lamentata può dipendere da problematiche ortopediche e/o posturali. Però dalla ultime precisazioni che lei ha fatto si possono anche escludere.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#42]
Utente
Gentili dottori, vorrei aggiornarVi sulla mia situazione.
Dal mio ultimo post sono stato abbastanza bene, il che significa che sono stato esattamente come stavo prima dell'intervento, con periodi di benessere alternati ad altri in cui la solita sensazione di peso e dolore era invece presente. Ho anche ricominciato l'attività sportiva (pallavolo), inizialmente con qualche fastidio, che poi si risolve dopo qualche minuto...
Alcuni giorni fa ho notato che sopra al testicolo sx c'è una struttura di forma abbastanza irregolare e con consistenza e dimensioni simili a quelle del testicolo (forse un po' meno "dura"). A me sembra che questa struttura faccia parte del plesso venoso dove prima c'era il varicocele... E' possibile?! E' molto dolorosa alla palpazione, e a questo si accompagnano una specie di "intorpidimento" di tutta la parte mediale della coscia sinistra e un dolore all'inguine di sx.
A prescindere dal fatto che ovviamente non è possibile una diagnosi via internet, cosa potrebbe essere?
Una recidiva? Di nuovo trombosi? O qualcosa di più?
In ogni caso chiamerò al più presto il mio urologo...
Grazie.
Dal mio ultimo post sono stato abbastanza bene, il che significa che sono stato esattamente come stavo prima dell'intervento, con periodi di benessere alternati ad altri in cui la solita sensazione di peso e dolore era invece presente. Ho anche ricominciato l'attività sportiva (pallavolo), inizialmente con qualche fastidio, che poi si risolve dopo qualche minuto...
Alcuni giorni fa ho notato che sopra al testicolo sx c'è una struttura di forma abbastanza irregolare e con consistenza e dimensioni simili a quelle del testicolo (forse un po' meno "dura"). A me sembra che questa struttura faccia parte del plesso venoso dove prima c'era il varicocele... E' possibile?! E' molto dolorosa alla palpazione, e a questo si accompagnano una specie di "intorpidimento" di tutta la parte mediale della coscia sinistra e un dolore all'inguine di sx.
A prescindere dal fatto che ovviamente non è possibile una diagnosi via internet, cosa potrebbe essere?
Una recidiva? Di nuovo trombosi? O qualcosa di più?
In ogni caso chiamerò al più presto il mio urologo...
Grazie.
[#43]
Gentile Utente,
tutto il ventaglio di possibilità che lei ha menzionato è realistico. Certamente il Suo decorso post-operatorio non è buono nè nella norma. Ottima l'idea di consultare il Suo Chirurgo di fiducia. Anzi avrebbe già dovuto farlo da tempo.
Ci tenga informati se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
tutto il ventaglio di possibilità che lei ha menzionato è realistico. Certamente il Suo decorso post-operatorio non è buono nè nella norma. Ottima l'idea di consultare il Suo Chirurgo di fiducia. Anzi avrebbe già dovuto farlo da tempo.
Ci tenga informati se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#44]
Caro lettore,
anch'io, come il collega Martino, non posso che consigliarle di riconsultare chi l'ha operato. Solo così , in diretta, sarà possbile capire meglio la sua situazione clinica.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
anch'io, come il collega Martino, non posso che consigliarle di riconsultare chi l'ha operato. Solo così , in diretta, sarà possbile capire meglio la sua situazione clinica.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#45]
Utente
Rieccomi...
Qualche giorno fa sono stato dal mio urologo, che dopo avermi visitato, ha scritto: "Circa 15 giorni fa riferisce algie ai bassi quadranti addominali irradiate a livello dell'inguine di sinistra. Non particolari disturbi minzionali. Non disturbi della sfera sessuale. Nessun disturbo dell'alvo, non episodi febbrili. Esame obiettivo: addome trattabile, non dolente. Logge renali libere, non dolenti. Non globo. Genitali esterni nella norma; lieve dolenzia alla palpazione dell'epididimo sx che si presenta ingrandito rispetto al controlaterale. Non segni di ernia inguinale. Eseguire spermiocoltura, spermiogramma, ecografia scroto + addome inferiore. Proseguire terapia in atto [Danzen 3 volte al giorno]".
In effetti è da qualche settimana che ogni tanto ho forti dolori addominali, che si presentano quando viene esercitata una pressione dall'esterno, soprattutto a livello della vescica e a sinistra... Personalmente all'inizio ho pensato che potesse essere appendicite, ma non ho mai febbre, e poi dovrebbe essere a destra..... Per questo non capisco! C'è da dire che urino un po' più spesso di prima (non tanto), e che ho anche un po' di diarrea. Probabilmente tutti questi sintomi non c'entrano niente l'uno con l'altro, ma preferisco chiedere a Voi, per sicurezza...
Domanda: è normale che il dolore all'epididimo sia più forte quando la vescica o l'intestino sono "pieni"?
Grazie
Qualche giorno fa sono stato dal mio urologo, che dopo avermi visitato, ha scritto: "Circa 15 giorni fa riferisce algie ai bassi quadranti addominali irradiate a livello dell'inguine di sinistra. Non particolari disturbi minzionali. Non disturbi della sfera sessuale. Nessun disturbo dell'alvo, non episodi febbrili. Esame obiettivo: addome trattabile, non dolente. Logge renali libere, non dolenti. Non globo. Genitali esterni nella norma; lieve dolenzia alla palpazione dell'epididimo sx che si presenta ingrandito rispetto al controlaterale. Non segni di ernia inguinale. Eseguire spermiocoltura, spermiogramma, ecografia scroto + addome inferiore. Proseguire terapia in atto [Danzen 3 volte al giorno]".
In effetti è da qualche settimana che ogni tanto ho forti dolori addominali, che si presentano quando viene esercitata una pressione dall'esterno, soprattutto a livello della vescica e a sinistra... Personalmente all'inizio ho pensato che potesse essere appendicite, ma non ho mai febbre, e poi dovrebbe essere a destra..... Per questo non capisco! C'è da dire che urino un po' più spesso di prima (non tanto), e che ho anche un po' di diarrea. Probabilmente tutti questi sintomi non c'entrano niente l'uno con l'altro, ma preferisco chiedere a Voi, per sicurezza...
Domanda: è normale che il dolore all'epididimo sia più forte quando la vescica o l'intestino sono "pieni"?
Grazie
[#46]
Gentile Utente,
direi che le rassicurazioni migliori avrebbe già dovute averle dal Suo Chirurgo di fiducia...ripeto...il Suo decorso post-operatorio non è ottimale (proprio per niente) ma lasciamo lavorare il Collega nelle condizioni ottimali. Se Lei è d'accordo, ci faccia sapere l'esito degli accertamenti che Le sono stati richiesti.
Affettuosi auguri per tutto ed un cordiale saluto
Prof. Giovanni MARTINO
direi che le rassicurazioni migliori avrebbe già dovute averle dal Suo Chirurgo di fiducia...ripeto...il Suo decorso post-operatorio non è ottimale (proprio per niente) ma lasciamo lavorare il Collega nelle condizioni ottimali. Se Lei è d'accordo, ci faccia sapere l'esito degli accertamenti che Le sono stati richiesti.
Affettuosi auguri per tutto ed un cordiale saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#47]
Gentile Utenza il caso descritto sia pur con qualche intoppo nel post-operatorio mi sembra destinato alla risoluzione completa!!
Scusate la mia "intromissione" in ritardo;consiglierei la lettura dell'articolo pubblicato su MinForma sulla tecnica miniinvasiva di scleroembolizzazione retrograda del varicocele anche se penso che per il nostro Paziente sia ormai scarsamente interessante !!Questa tecnica non prevede complicanze importanti (solo rare complicanze lievi e risolvibili) riportate dalla Letteratura Scientifica.Si esegue rigorosamente in a. locale ed e' ottima pure per il trattamento di eventuali recidive.
Distinti saluti
Dr Raffaele Prudenzano
Scusate la mia "intromissione" in ritardo;consiglierei la lettura dell'articolo pubblicato su MinForma sulla tecnica miniinvasiva di scleroembolizzazione retrograda del varicocele anche se penso che per il nostro Paziente sia ormai scarsamente interessante !!Questa tecnica non prevede complicanze importanti (solo rare complicanze lievi e risolvibili) riportate dalla Letteratura Scientifica.Si esegue rigorosamente in a. locale ed e' ottima pure per il trattamento di eventuali recidive.
Distinti saluti
Dr Raffaele Prudenzano
DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce
Questo consulto ha ricevuto 47 risposte e 100.9k visite dal 23/07/2007.
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