Il quale mi ha congedato riferendo soltanto
Buonasera,
da circa un anno convivo, mio malgrado, con un disturbo ai testicoli piuttosto fastidioso.
A luglio dell'anno scorso, un pomeriggio, ho accusato improvvisamente un dolore al testicolo sinistro piuttosto intenso, anche se non debilitante.
Il dolore e seguito nei giorni successivi in maniera più o meno intensa (con un paio di notti non consecutive durante le quali non sono riuscito a dormire per il fastidio).
Il fastidio si è poi esteso ad entrambi i testicoli a fasi alterne (a volte da una parte altre volte dall'altra) con delle fitte che tutt'oggi si presentano durante la giornata sempre in maniera alterna.
Ho consultato vari specialisti senza ottenere risultati.
Nel primo caso l'urologo si è concentrato su un varicocele sx giudicato da non operare.
Il dolore è continuato, così, dati i tempi lunghissimi per ottenere una visita con la ASL, mi sono rivolto ad altro ospedale dove a seguito della prima visita hanno
valutato gli esami clinici effettuati, in particolare:
Eco Testicoli:"Non si riscontrano immagini di significato patologico a carico di didimi ed epididimi. All'esame di Ecolordoppler si rilevano segni di varicocele sx con discreta dilatazione a seguito di manovra di Valsalva. Non altre immagini patologiche a carico dei rimanenti organi scrotali."
Esame del Liquido Seminale: E' stato riscontrato un valore anomalo relativamente alla concentrazione di spermatozoi (28.000.000) ed alla loro morfologia: 87% Atipici, viscosità Aumentata, fluidificazione Irregolare. Numerosi leucociti 1.000.000, Elementi in linea spermatogenetica PRESENTI corpuscoli prostatici PRESENTI.
A seguito di tali esami (oltre ad un esame del sangue: Prolattinemia, glicemia, FT3, FT4, TSH, LH che restituiva valori nella norma), venivo visitato riscontrando: "Testicoli di dimensioni lievemente ridotte bilateralmente, in ascensore, presenza di varicocele II grado clinico a sx"
Mi veniva quindi prescritto CIPROXIN 1000mg per 10gg e MICTASONE supposte per 7gg.
Successivamente alla cura il dolore ai testicoli si riduceva per frequenza ed intensità (solo qualche fenomeno sporadico) per circa un mese e mezzo, ed i valori a seguito dello spermiogramma tornavano nella norma.
Dopo circa 2 settimane, però, il dolore si è ripresentato.
Ho ripetuto la cura prescrittami in precedenza, ma non ho ottenuto risultati.
Mi sono così rivolto ad un terzo urologo. Il quale mi ha congedato riferendo soltanto di aver riscontrato una tensione ai testicoli che dipenderebbe da scarsa attività sessuale o masturbatoria (Cosa non vera che gli ho riferito immediatamente, ma alla quale ha dato poco peso); tra l'altro conosco il tipo di dolore e so che è diverso da quello che ho provato in quest'anno.
I miei dolori continuano, con fitte bilaterali che continuano ad essere non debilitanti, ma che comunque mi danno parecchio fastidio.
non so a chi altri rivolgermi per avere una diagnosi corretta.
Vi sarei grato se mi poteste dare un vostro parere.
Grazie
Termino dicendo che alla penultima visita mi venne chiesto se riscontravo fenomeni di flatulenza, perchè i batteri portati dall'aria nell'intestino potevano procurami le infezioni curate con i medicinali. Al momento risposi di no; in questi 5 mesi, però, mi rendo conto che ho effettivamente un livello di flatulenza anormale (e dubito si tratti di suggestione).
da circa un anno convivo, mio malgrado, con un disturbo ai testicoli piuttosto fastidioso.
A luglio dell'anno scorso, un pomeriggio, ho accusato improvvisamente un dolore al testicolo sinistro piuttosto intenso, anche se non debilitante.
Il dolore e seguito nei giorni successivi in maniera più o meno intensa (con un paio di notti non consecutive durante le quali non sono riuscito a dormire per il fastidio).
Il fastidio si è poi esteso ad entrambi i testicoli a fasi alterne (a volte da una parte altre volte dall'altra) con delle fitte che tutt'oggi si presentano durante la giornata sempre in maniera alterna.
Ho consultato vari specialisti senza ottenere risultati.
Nel primo caso l'urologo si è concentrato su un varicocele sx giudicato da non operare.
Il dolore è continuato, così, dati i tempi lunghissimi per ottenere una visita con la ASL, mi sono rivolto ad altro ospedale dove a seguito della prima visita hanno
valutato gli esami clinici effettuati, in particolare:
Eco Testicoli:"Non si riscontrano immagini di significato patologico a carico di didimi ed epididimi. All'esame di Ecolordoppler si rilevano segni di varicocele sx con discreta dilatazione a seguito di manovra di Valsalva. Non altre immagini patologiche a carico dei rimanenti organi scrotali."
Esame del Liquido Seminale: E' stato riscontrato un valore anomalo relativamente alla concentrazione di spermatozoi (28.000.000) ed alla loro morfologia: 87% Atipici, viscosità Aumentata, fluidificazione Irregolare. Numerosi leucociti 1.000.000, Elementi in linea spermatogenetica PRESENTI corpuscoli prostatici PRESENTI.
A seguito di tali esami (oltre ad un esame del sangue: Prolattinemia, glicemia, FT3, FT4, TSH, LH che restituiva valori nella norma), venivo visitato riscontrando: "Testicoli di dimensioni lievemente ridotte bilateralmente, in ascensore, presenza di varicocele II grado clinico a sx"
Mi veniva quindi prescritto CIPROXIN 1000mg per 10gg e MICTASONE supposte per 7gg.
Successivamente alla cura il dolore ai testicoli si riduceva per frequenza ed intensità (solo qualche fenomeno sporadico) per circa un mese e mezzo, ed i valori a seguito dello spermiogramma tornavano nella norma.
Dopo circa 2 settimane, però, il dolore si è ripresentato.
Ho ripetuto la cura prescrittami in precedenza, ma non ho ottenuto risultati.
Mi sono così rivolto ad un terzo urologo. Il quale mi ha congedato riferendo soltanto di aver riscontrato una tensione ai testicoli che dipenderebbe da scarsa attività sessuale o masturbatoria (Cosa non vera che gli ho riferito immediatamente, ma alla quale ha dato poco peso); tra l'altro conosco il tipo di dolore e so che è diverso da quello che ho provato in quest'anno.
I miei dolori continuano, con fitte bilaterali che continuano ad essere non debilitanti, ma che comunque mi danno parecchio fastidio.
non so a chi altri rivolgermi per avere una diagnosi corretta.
Vi sarei grato se mi poteste dare un vostro parere.
Grazie
Termino dicendo che alla penultima visita mi venne chiesto se riscontravo fenomeni di flatulenza, perchè i batteri portati dall'aria nell'intestino potevano procurami le infezioni curate con i medicinali. Al momento risposi di no; in questi 5 mesi, però, mi rendo conto che ho effettivamente un livello di flatulenza anormale (e dubito si tratti di suggestione).
[#1]
Caro lettore,
è difficile fare una diagnosi dalla tastiera di un computer anche con le dettagliate informazioni che ci dà ma senza poter raccogliere una completa storia clinica e senza poterla valutare direttamente. Comunque ,da quello che ci scrive, le ipotesi eziologiche che potrebbero essere fatte sono sostanzialmente di tipo infiammatorio o vascolare. Comunque , a questo punto , consulti anche il suo medico curante e chieda a lui un consiglio e l'eventuale indirizzo di un bravo urologo vicino alla sua residenza.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
è difficile fare una diagnosi dalla tastiera di un computer anche con le dettagliate informazioni che ci dà ma senza poter raccogliere una completa storia clinica e senza poterla valutare direttamente. Comunque ,da quello che ci scrive, le ipotesi eziologiche che potrebbero essere fatte sono sostanzialmente di tipo infiammatorio o vascolare. Comunque , a questo punto , consulti anche il suo medico curante e chieda a lui un consiglio e l'eventuale indirizzo di un bravo urologo vicino alla sua residenza.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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