Un urologo che mi ha spiegato che,

Buongiorno,
sono un ragazzo di 34 anni. E' ormai più di un anno che continuo ad avere problemi alle vie urinarie. All'inizio solo perdite di liquido biancastro e successivamente, invece, dolori durante la minzione (all'inizio e alla fine) accompagnati da un flusso debole. L'ultima volta, qualche giorno fà, i dolori durante alla fine della minzione sono stati molto forti e con tracce di sangue nell'urina.

Sono in cura da un Urologo che mi ha spiegato che, per quanto non sia frequente, capita che anche in età giovane si possa soffrire di prostatite di origine batterica e che l'unica cura possibile è quella antibiotica (in seguenza ho quindi preso per 2 settimane ogni volta, dopo urinocultura, Minocin, Ciproxin, Rocefin+bactrim, bactrim+ciproxin, rocefin+bactrim). Durante le visite ha anche eseguito sempre l'esame digito rettale (sempre negativo), due volte l'uroflussometria (risultata regolare) e tre ecografie (che hanno evidenziato solamente un leggero ingrossamento della prostata e, comunque, un completo svuotamento della vescica dopo la minzione). Ho anche fatto una TAC per escludere la possibilità di calcolosi (ed è stata esclusa).

La mia preoccupazione è ormai forte sia perchè negli ultimi 6 mesi ho avuto 3 infezioni (quindi la frequenza è aumentata), sia perchè non vedo la fine. La mia domanda è quindi doppia: a livello di diagnosi ci sono altri esami che potrei opportunamente fare? ci sono valide terapie alternative oltre a quella antibiotica, magari terapie preventive? Aggiungo solo qualche informazione legata alla mia anamnesi: poco prima della prima infezione ho avuto una forte infezione batterica agli occhi, comunque curata con antibiotici, non ho mai avuto problemi gastro-intestinali, ho avuto a 15 anni una rottura dell'uretra riemarginata senza intervento chirurgico.

Vi ringrazio in anticipo per le risposte che verranno.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente se non presenta alterazioni a livello dell' apparato urinario, come un difetto di vuotamento vescicale, allora si deve ricercare la causa nelle sue abitudini

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Utente
Utente
Cosa intende?
Da un anno a questa parte potrei dire che si sono modificati alcuni aspetti: sicuramente maggiore stress sul lavoro, diminuzione dell'attività sportiva e una relazione stabile che mi porta ad avere frequenti rapporti sessuali (ogni tanto mi è capitato dolore durante l'eiaculazione). Ho avuto rapporti a rischio prima di questa relazione ma gli esami del sangue sono stati negativi. A livello igienico sono abbastanza attento anche se non posso certo definirmi impeccabile e le mie abitudinti alimentari sono equilibrate.
Forse si riferisce a qualcosa di più specifico?

Per il momento grazie per la risposta.