La visita dall'urologo

Salve dottori, sono un ragazzo di 28 anni, circa due mesi fa alla fine di giugno dopo un presunto virus intestinale ho iniziato a sentire dolori ad urinare come un forte bruciore e frequenza aumentata.
Mi sono recato dal medico di base il quale mi ha dato un antibiotico levoxacin per sospetta cistite, ma dopo 5gg non era cambiato nulla. Sono ritornato dal medico il quale mi ha prescritto una urinocoltura con antibiogramma, dalla quale è emerso la presenza di e.coli con carica batterica ufc/ml 800.000 e leucociti 25/ul.
E. coli sensibile a:
Amikacina
Gentamicina
Tobramicina
Piperacillina
Fosfomicina
Cefoperazone
Ampicillina
Acido Nalidixico
Ciprofloxacina
Levofloxacina
Amoxicillina
Cotrimossazolo

Una volta ritirato l’esito sono ritornato dal medico il quale mi ha prescritto l’antibiotico augumentin per 6gg dopo, 3gg stavo un po’ meglio ma poi ancora da capo.
Terzo giro dal medico di base antibiotico per 12gg clavulin, ma dopo 6gg niente miglioramenti ed allora stanco mi sono rivolto ad un urologo.
Dopo la visita dall’urologo con tampone uretrale dopo massaggio prostatico e visita manuale alla prostata è risultato che sono affetto da una prostatite.
L’esito del tampone è tutto negativo tranne nell’indagine culturale dove c’è una colonia batterica residente saprofita.
L’urologo mi ha prescritto supposte di Orudis per 5gg si e 5gg no per due cicli in totale 10, poi dieta alimentare.
Dopo circa una settimana dalla visita parliamo del 25 di luglio, ho iniziato ad avvertire un dolore alla sciatica che arriva fino alle gambe e testicoli.
Mi sono recato ancora dall’urologo il quale mi ha dato delle pastiglie di “prostatite” per 20 gg consecutivi ed altri 20gg un giorno si e uno no.
Vi chiedo solamente due cose
1) E’ possibile che la prostatite infiammi il nervo sciatico?
2) Quanto sono i tempi indicativi di guarigione dato che oramai sono due mesi?

Vi ringrazio della Vostra pazienza.