Dolore post orchidopessi
Buongiorno a tutti,
sono un quasi-collega di 25aa, vi racconto la mia esperienza. Circa quindici giorni fa mi presentavo in PS con un episodio di scroto acuto (nessun precedente). Il testicolo dx era subrotato ed orizzontalizzato e una rapida derotazione manuale dell'urologo ha evitato l'intervento d'urgenza. Visto che "tanto sei un collega" sono stato rapidamente rimandato a casa (15 minuti netti in pronto) con la raccomandazione di passare in reparto a fissare un intervento di orchidopessi in elezione.
Una recidiva dopo soli 3 giorni, nuovamente corretta manualmente imponeva il ricovero in reparto, dove dopo poche ore sono stato sottoposto ad un'intervento di orchidopessi monolaterale per via inguinale in anestesia generale. Seguiva profilassi antibiotica con levofloxacina 500mg x 7gg associata ad un FANS al bisogno.
Visto che "tanto sei un collega" venivo dimesso in prima giornata, senza nessun tipo di analisi e una SDO di due righe.
Decorso postoperatorio ottimo (a parte un dolore forse un po' sottostimato dall'anestesista - o sovrastimato dal sottoscritto), sutura cutanea rimossa e cicatrice quasi invisibile.
Mi scuso per il tono polemico, non è mia intenzione lamentarmi del trattamento ricevuto, che devo riconoscere essere stato molto rapido e professionale, nelle mani tra l'altro di un urologo che è considerato il migliore della città. Non immaginavo però che l'essere "un quasi-collega" avesse anche dei risvolti negativi: non mi è stata data nessun tipo di spiegazione né rassicurazione.
Vi contatto perché a distanza di una quindicina di giorni ho dolore, piuttosto intenso, in corrispondenza della zona dove c'è la sutura di fissazione. E' un dolore che peggiora quando sono seduto, che mi impone di scegliere con attenzione la combinazione di biancheria e pantaloni, che richiede frequenti impacchi di ghiaccio e talvolta analgesici per os, mi rende impraticabile l'attività sessuale e nei pochi tentativi è peggiorato dopo il rapporto.
Preciso che il tipo di dolore, pur essendo intenso, è completamente differente da quello che mi ha portato in PS.
Alla visita di controllo mi è stato detto che è assolutamente normale e che dovrò pazientare probabilmente per una trentina di giorni, ricorrendo al bisogno ad analgesici (di nuovo liquidato in 60 secondi "tanto sei un collega"). Dopo la manipolazione del testicolo durante la visita il dolore è ovviamente peggiorato.
Immagino che capiate quanto la mia inesperienza e la fisiologica ipocondria di uno studente alla fine del suo percorso di studi pesino su questa situazione.
Vi volevo chiedere se questo approccio così "easy" (né ecodoppler, né spermiogramma né altre visite programmate) a vostro parere trova giustificazione o se dovrei approfondire in altra sede la mia condizione.
Visto che ultimamente devo ricorrere spesso all'analgesico avrei pensato di sostituire il FANS con del coefferalgan visto che soffro di pirosi.
Vi ringrazio per l'attenzione.
sono un quasi-collega di 25aa, vi racconto la mia esperienza. Circa quindici giorni fa mi presentavo in PS con un episodio di scroto acuto (nessun precedente). Il testicolo dx era subrotato ed orizzontalizzato e una rapida derotazione manuale dell'urologo ha evitato l'intervento d'urgenza. Visto che "tanto sei un collega" sono stato rapidamente rimandato a casa (15 minuti netti in pronto) con la raccomandazione di passare in reparto a fissare un intervento di orchidopessi in elezione.
Una recidiva dopo soli 3 giorni, nuovamente corretta manualmente imponeva il ricovero in reparto, dove dopo poche ore sono stato sottoposto ad un'intervento di orchidopessi monolaterale per via inguinale in anestesia generale. Seguiva profilassi antibiotica con levofloxacina 500mg x 7gg associata ad un FANS al bisogno.
Visto che "tanto sei un collega" venivo dimesso in prima giornata, senza nessun tipo di analisi e una SDO di due righe.
Decorso postoperatorio ottimo (a parte un dolore forse un po' sottostimato dall'anestesista - o sovrastimato dal sottoscritto), sutura cutanea rimossa e cicatrice quasi invisibile.
Mi scuso per il tono polemico, non è mia intenzione lamentarmi del trattamento ricevuto, che devo riconoscere essere stato molto rapido e professionale, nelle mani tra l'altro di un urologo che è considerato il migliore della città. Non immaginavo però che l'essere "un quasi-collega" avesse anche dei risvolti negativi: non mi è stata data nessun tipo di spiegazione né rassicurazione.
Vi contatto perché a distanza di una quindicina di giorni ho dolore, piuttosto intenso, in corrispondenza della zona dove c'è la sutura di fissazione. E' un dolore che peggiora quando sono seduto, che mi impone di scegliere con attenzione la combinazione di biancheria e pantaloni, che richiede frequenti impacchi di ghiaccio e talvolta analgesici per os, mi rende impraticabile l'attività sessuale e nei pochi tentativi è peggiorato dopo il rapporto.
Preciso che il tipo di dolore, pur essendo intenso, è completamente differente da quello che mi ha portato in PS.
Alla visita di controllo mi è stato detto che è assolutamente normale e che dovrò pazientare probabilmente per una trentina di giorni, ricorrendo al bisogno ad analgesici (di nuovo liquidato in 60 secondi "tanto sei un collega"). Dopo la manipolazione del testicolo durante la visita il dolore è ovviamente peggiorato.
Immagino che capiate quanto la mia inesperienza e la fisiologica ipocondria di uno studente alla fine del suo percorso di studi pesino su questa situazione.
Vi volevo chiedere se questo approccio così "easy" (né ecodoppler, né spermiogramma né altre visite programmate) a vostro parere trova giustificazione o se dovrei approfondire in altra sede la mia condizione.
Visto che ultimamente devo ricorrere spesso all'analgesico avrei pensato di sostituire il FANS con del coefferalgan visto che soffro di pirosi.
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Caro "quasi collega",15 gg. e' un periodo troppo breve per definire l'esito di un intervento chirurgico che,per quanto banale,lascia dei reliquati che investono il riflesso cremasterico e che,quindi,si manifestano in corso di eccitazione,stazione assisa,stress etc..Credo che,aldila' di approfondimenti diagnostici, quali l'ecodoppler scrotale,lo spermiogramma con coltura etc.,sia necessaria una buona dose di pazienza per un periodo,credo,piu' lungo dei 30 giorni previsti.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.6k visite dal 25/07/2010.
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