Dolori perineali e prostatite cronica

Salve sono un ragazzo di 24 anni a cui fu diagnosticata una prostatite batterica all'età di 13 anni.

Dopo vari cicli di antibiotici i sintomi (stimolo alla minizione continuo, leggero dolore ai testicoli) non sono mai scomparsi ma si ripresentavano di tanto in tanto per poi affievolirsi nuovamente. Il mio urologo ne dedusse che la prostatite si era ormai cronicizzata.

Nel corso del tempo mi sono abituato alla situazione e sinceramente, a parte qualche periodo che capitava di tanto in tanto, non è che i sintomi mi disturbassero più di tanto.

Lo scorso settembre però, in seguito ad un periodo di fortissimo stress dovuto a vicende familiari devono essermi andate giù le difese immunitarie ed ho avuto un fortissimo riacutizzarsi della prostatite con un fortissimo bruciore nella zona perineale. In quei giorni ho bevuto moltissima acqua, utilizzato fermenti lattici e due dosi di monuril; nel giro di una settimana il bruciore è scomparso e la situazione è sembrata tornare normale.

Però dopo un paio di giorni ho cominciato ad avvertire un dolore costante nella zona perineale (dal principio dello scroto fino all'ano, a volte con la sensazione che il dolore provenga proprio da dentro l'ano). Mi sono recato da un andrologo, abbiamo fatto ripetuti spermicolture con esito positivo e rispettivi cicli di antibiotici con nessun miglioramento su questo dolore.

Ho poi eseguito una ecografia trans-rettale di cui cito l'esito:

Vescica discretamente distesa, con profili nei limiti. Prostata nei limiti per dimensioni e morfologia (volume circa 18 cc), con struttura modestamente disomogenea e con alcune minute lesioni fibrocalcifiche periuretrali. Porzione periferica nei limiti per dimensione e struttura. Veschichette seminali simmetriche, nei limiti. Non raccolte fluide in Douglas. Nei limiti le arterie iliache.

Vi chiedo un parere riguardo questo referto, chiedendovi nello specifico se queste lesioni fibrocalcifiche possono stare alla base di questo dolore, e se si, in che modo si può cercare di migliorare la situazione. O altrimenti cosa potrebbe provocarmi questo dolore? Avevamo pensato con l'andrologo anche a possibili problemi di pubalgia, visto che comunque gioco molto spesso a calcetto, ma per quanto sia spesso presente anche un forte dolore ai testicoli, esso non è il dolore più ricorrente.

Un cordiale saluto
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Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Utente,
le infiammazioni della prostata (prostatiti) si presentano spesso già all'esordio con caratteristiche di cronicità. Molto frequentemente all'esame ecografico si apprezza una disomogeneità della struttura della ghiandola con aree fibro-calcifiche e spesso dei noduli calcifici.
Sono spesso porprio queste calcificazioni responsabili della cronicizzazeone dell'infiammazione.
Per guarire sono pertanto necessari dei cicli di terapia e di un pò di pazienza. Si faccia seguire da uno specialista di sua fiducia e vedrà che il problema lentamente si risolverà.
Se va all'indirizzo www.giambersio.it troverà una piccola monografia proprio sulle prostatiti che penso possa essere utile consultare.
Cordiali saluti

Dr. A. GIAMBERSIO
www.ambulatoriodiandrologia.it

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