Patologia giunto renale
Buongiorno! Vi racconto la mia storia:
qualche mese fa ho avvertito un lieve bruciore a livello genitale, così il dottore mi ha detto di fare una ecografia renale,vescicale e scrotale.
Dall'eco renale si è visto che avevo il rene destro dilatato. A quel punto un urologo mi ha consigliato di eseguire tac basale e scintigrafia dinamica per sospetta patologia del giunto.
Esito TAC: tutto nella norma tranne che a dx si osserva idronefrosi di II grado, con diametro cranicaudale del bacinetto di 38 mm riferibile a patologia del giunto.
Esito Scintigrafia dinamica: Fase Corticale: rene dx in sede, di morfologia normale, con capacità di concentrazione lievemente inferiore rispetto al sx.
Fase escretoria: a dx la visualizzazione dei calici è più tardiva che a sx; pelvi dilatata, presente stasi calico-pielica che si riduce solo in minima parte nel corso dell'indagine e non subisce modificazioni con l'ortostatismo e la minzione. Persistendo stasi calicopielica dx è stato somministrato furosemide ev che non ha determinato riduzione della stasi che è rimasta pressochè invariata con la nuova posizione ortostatica dopo la fase diuretica.
Curve nefrologiche: rene sx ha normale fase parenchimale raggiunge Tmax a 4.2 min e il T50% a 6.6 min con attività residua pari a 11.21%. La curva del rene dx ha fase parechimale di ampiezza lievemente ridotta rispetto al sx, raggiunge il Tmax a 11.8 min dopo il quale decresce non raggiungendo il il T50% entro il termine dell'indagine con attività residua pari al 57.08%, attività che non subisce modificazioni con l'ortostatismo e la minzione. La curva nefrolografica sul rene dx dopo la somministrazione di diuretico assume un andamento plateau non raggiungendo il T50% entro il termine dell'indagine con attività residua pari al 94.78%, attività che non subisce variazioni con la nuova posizione ortostatica dopo la fase diuretica.
Il rene dx partecipa alla funzionalità renale globale al 56%
Il rene sx partecipa alla funzionalità renale globale al 44%
A questo punto l'urologo ha detto che mi vuole operare e eseguire una plastica del giunto renale dx.
Io ho 25 anni, sono nato così, non ho mai avuto nessun dolore in quella zona e mi sono accorto per caso di questo problema.
Il mio medico di famiglia dice che lui non si opererebbe al mio posto, piuttosto mi mi consiglia di tenermi sotto controllo, se le cose peggiorano allora si può poi operare. Dall'altra parte l'urologo spinge parecchio per operarmi anche in fretta perchè il rene dx non scarica.
Io non so cosa fare, sinceramente ho abbastanza paura di farmi operare perchè non vorrei poi sentire dolori in futuro. Certo sono consapevole che il mio rene dx ha dei problemi, ma so anche che in 25 anni non ho mai avuto il minimo dolore e non penso che dall'oggi al domani possa avere dei gravissimi problemi...Preferirei restare sotto controllo e chissà magari spostare in avanti, magari tra qualche anno, l'intervento... Cosa mi consigliate? Grazie per l'attenzione, Saluti
qualche mese fa ho avvertito un lieve bruciore a livello genitale, così il dottore mi ha detto di fare una ecografia renale,vescicale e scrotale.
Dall'eco renale si è visto che avevo il rene destro dilatato. A quel punto un urologo mi ha consigliato di eseguire tac basale e scintigrafia dinamica per sospetta patologia del giunto.
Esito TAC: tutto nella norma tranne che a dx si osserva idronefrosi di II grado, con diametro cranicaudale del bacinetto di 38 mm riferibile a patologia del giunto.
Esito Scintigrafia dinamica: Fase Corticale: rene dx in sede, di morfologia normale, con capacità di concentrazione lievemente inferiore rispetto al sx.
Fase escretoria: a dx la visualizzazione dei calici è più tardiva che a sx; pelvi dilatata, presente stasi calico-pielica che si riduce solo in minima parte nel corso dell'indagine e non subisce modificazioni con l'ortostatismo e la minzione. Persistendo stasi calicopielica dx è stato somministrato furosemide ev che non ha determinato riduzione della stasi che è rimasta pressochè invariata con la nuova posizione ortostatica dopo la fase diuretica.
Curve nefrologiche: rene sx ha normale fase parenchimale raggiunge Tmax a 4.2 min e il T50% a 6.6 min con attività residua pari a 11.21%. La curva del rene dx ha fase parechimale di ampiezza lievemente ridotta rispetto al sx, raggiunge il Tmax a 11.8 min dopo il quale decresce non raggiungendo il il T50% entro il termine dell'indagine con attività residua pari al 57.08%, attività che non subisce modificazioni con l'ortostatismo e la minzione. La curva nefrolografica sul rene dx dopo la somministrazione di diuretico assume un andamento plateau non raggiungendo il T50% entro il termine dell'indagine con attività residua pari al 94.78%, attività che non subisce variazioni con la nuova posizione ortostatica dopo la fase diuretica.
Il rene dx partecipa alla funzionalità renale globale al 56%
Il rene sx partecipa alla funzionalità renale globale al 44%
A questo punto l'urologo ha detto che mi vuole operare e eseguire una plastica del giunto renale dx.
Io ho 25 anni, sono nato così, non ho mai avuto nessun dolore in quella zona e mi sono accorto per caso di questo problema.
Il mio medico di famiglia dice che lui non si opererebbe al mio posto, piuttosto mi mi consiglia di tenermi sotto controllo, se le cose peggiorano allora si può poi operare. Dall'altra parte l'urologo spinge parecchio per operarmi anche in fretta perchè il rene dx non scarica.
Io non so cosa fare, sinceramente ho abbastanza paura di farmi operare perchè non vorrei poi sentire dolori in futuro. Certo sono consapevole che il mio rene dx ha dei problemi, ma so anche che in 25 anni non ho mai avuto il minimo dolore e non penso che dall'oggi al domani possa avere dei gravissimi problemi...Preferirei restare sotto controllo e chissà magari spostare in avanti, magari tra qualche anno, l'intervento... Cosa mi consigliate? Grazie per l'attenzione, Saluti
[#1]
Gentile lettore,
non c'è un'indicazione ad un intervento di plastica correttiva urgente ma la mancanza di disturbi non vuol dire che non possono in futuro subbentrare problemi ulteriori a livello renale, ad esempio problematiche infiammatorie, che possono poi scatenare invece ulteriori problemi nefrologici peggiorativi della sua attuale situazione clinica complessiva.
Risenta ora il suo urologo ed il suo medico curante ma, senza inutili furie, deve essere comunque programmato un intervento chirurgico correttivo.
Un cordiale saluto.
non c'è un'indicazione ad un intervento di plastica correttiva urgente ma la mancanza di disturbi non vuol dire che non possono in futuro subbentrare problemi ulteriori a livello renale, ad esempio problematiche infiammatorie, che possono poi scatenare invece ulteriori problemi nefrologici peggiorativi della sua attuale situazione clinica complessiva.
Risenta ora il suo urologo ed il suo medico curante ma, senza inutili furie, deve essere comunque programmato un intervento chirurgico correttivo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Grazie Dr. Beretta per la sua risposta.
Volevo sapere se per non urgente intende un arco di tempo anche di magari un anno o meno... il mio urologo vorrebbe operarmi già a settembre...
Una domanda: mi è stato detto che verrò operato con il metodo "Anderson" (non so se si scriva così).
L'operazione è una cosa tranquilla? Ci possono essere dei rischi? Grazie per l'attenzione, saluti
Volevo sapere se per non urgente intende un arco di tempo anche di magari un anno o meno... il mio urologo vorrebbe operarmi già a settembre...
Una domanda: mi è stato detto che verrò operato con il metodo "Anderson" (non so se si scriva così).
L'operazione è una cosa tranquilla? Ci possono essere dei rischi? Grazie per l'attenzione, saluti
[#3]
Gentile signore
la tencica di Anderson - Heynes è una delle più utilizzate par il trattamento della sindrome del giunto pieloureterale. In poche parole, consiste nell'asportazione della parte ristretta del giunto e nella anastomosi della parte residua di pelvi renale con l'uretere.
L'indicazione all'intervento mi sembra correttissima. L'urgenza non c'è ma aspettare comporta comunque il rischio di un peggioramento della funzione del rene interessato.
Cordiali saluti
la tencica di Anderson - Heynes è una delle più utilizzate par il trattamento della sindrome del giunto pieloureterale. In poche parole, consiste nell'asportazione della parte ristretta del giunto e nella anastomosi della parte residua di pelvi renale con l'uretere.
L'indicazione all'intervento mi sembra correttissima. L'urgenza non c'è ma aspettare comporta comunque il rischio di un peggioramento della funzione del rene interessato.
Cordiali saluti
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.2k visite dal 23/07/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.