Una buona erezione, che però viene persa non appena c'è una minima "distrazione", ovverosia se
Gentili Dottori, sono una Psicologa trentenne che necessita di un parere medico.
Il mio fidanzato ha 38 anni e spesso presenta problemi durante i rapporti sessuali.
Inizialmente ha sempre una buona erezione, che però viene persa non appena c'è una minima "distrazione", ovverosia se c'è un cambiamento di posizione o semplicemente se ci si allontana un istante per spogliarci... insomma, il più delle volte avviene al momento di iniziare l'atto della penetrazione vero e proprio, e un paio di volte è successo anche durante la penetrazione (concedetemelo: che tristezza!). Il vero problema, che io fatico a comprendere, è che gli permane comunque una forte eccitazione, e se ricomincio a toccarlo o se tenta di ricominciare il rapporto, raggiunge subito l'orgasmo (naturalmente non accade se il rapporto è "frettoloso", ossia se avviene da vestiti e in breve tempo... anche perché lui è comunque sempre piuttosto rapido nell'eiaculare).
Lui dice che non gli era mai capitato con nessuna, e che in parte pensa che potrebbe essere la stanchezza o il fatto che, mentre prima ha sempre avuto storie poco impegnative, con me si sente "pressato" dall'impegno che io rappresento, considerato che a fine anno andremo a convivere in attesa di costruire una famiglia.
Io non voglio assolutamente trascurare il fattore psicologico, per carità (è il mio lavoro!!!), ma vorrei comunque chiedervi se ci può essere qualcosa di fisiologico e cosa, e se un'adeguata indagine potrebbe far emergere problemi di qualsivoglia natura.
Grazie mille!!!
Il mio fidanzato ha 38 anni e spesso presenta problemi durante i rapporti sessuali.
Inizialmente ha sempre una buona erezione, che però viene persa non appena c'è una minima "distrazione", ovverosia se c'è un cambiamento di posizione o semplicemente se ci si allontana un istante per spogliarci... insomma, il più delle volte avviene al momento di iniziare l'atto della penetrazione vero e proprio, e un paio di volte è successo anche durante la penetrazione (concedetemelo: che tristezza!). Il vero problema, che io fatico a comprendere, è che gli permane comunque una forte eccitazione, e se ricomincio a toccarlo o se tenta di ricominciare il rapporto, raggiunge subito l'orgasmo (naturalmente non accade se il rapporto è "frettoloso", ossia se avviene da vestiti e in breve tempo... anche perché lui è comunque sempre piuttosto rapido nell'eiaculare).
Lui dice che non gli era mai capitato con nessuna, e che in parte pensa che potrebbe essere la stanchezza o il fatto che, mentre prima ha sempre avuto storie poco impegnative, con me si sente "pressato" dall'impegno che io rappresento, considerato che a fine anno andremo a convivere in attesa di costruire una famiglia.
Io non voglio assolutamente trascurare il fattore psicologico, per carità (è il mio lavoro!!!), ma vorrei comunque chiedervi se ci può essere qualcosa di fisiologico e cosa, e se un'adeguata indagine potrebbe far emergere problemi di qualsivoglia natura.
Grazie mille!!!
[#1]
Cara Signora Psicologa,sicuramente l'aspetto emotivo caratterizza il problema ma mi chiedo come mai Lei non riesca a convincere il Suo fidanzato (38 anni...) a richiedere una visita andrologica che quantomeno possa permettere un inquadramento metodologico che possa escludere una patologia e migliorare una funzione spontanea che,al momento,sembra virare verso l'angoscia...
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore, innanzitutto grazie per la risposta.
Purtroppo non sempre voi uomini siete sempre così facilmente convincibili a fare ciò che non volete, e il mio fidanzato è il classico tipo del "tutto a posto, vedrai che passa".
Ho chiesto un Vostro parere proprio per capire se un'indagine accurata a livello fisico potrebbe essere utile, e non invece peggiorare ancor di più la situazione investendo di importanza (e di "angoscia", come scrive lei) quella che potrebbe tranquillamente essere solo una transitoria fase di stanchezza o ansia per l'imminente trasloco.
Francesca
Purtroppo non sempre voi uomini siete sempre così facilmente convincibili a fare ciò che non volete, e il mio fidanzato è il classico tipo del "tutto a posto, vedrai che passa".
Ho chiesto un Vostro parere proprio per capire se un'indagine accurata a livello fisico potrebbe essere utile, e non invece peggiorare ancor di più la situazione investendo di importanza (e di "angoscia", come scrive lei) quella che potrebbe tranquillamente essere solo una transitoria fase di stanchezza o ansia per l'imminente trasloco.
Francesca
[#3]
Cara Sig.ra Francesca,conosco abbastanza bene gli uomini per intuire
l'atteggiamento del Suo fidanzato...Purtroppo o Lei assume un atteggiamento "attendistico",puntando sulla transitorietà del sintoma,o,altrimenti,in vista di una futura convivenza,con il pretesto di un (indispensabile) controllo seminale (se pensate di avere un figlio),lo "trascina con l'inganno" da uno Specialista con il quale sarà più facile instaurare un eventuale programma diagnostico-terapeutico.Ritengo che il problema psicologico possa essere quantificato solo se si é certi che non vi siano problemi funzionali od organici.Non credo sia il caso di consigliare via web alcun esame diagnostico che creerebbe solo falsi allarmi e futili certezze.
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
l'atteggiamento del Suo fidanzato...Purtroppo o Lei assume un atteggiamento "attendistico",puntando sulla transitorietà del sintoma,o,altrimenti,in vista di una futura convivenza,con il pretesto di un (indispensabile) controllo seminale (se pensate di avere un figlio),lo "trascina con l'inganno" da uno Specialista con il quale sarà più facile instaurare un eventuale programma diagnostico-terapeutico.Ritengo che il problema psicologico possa essere quantificato solo se si é certi che non vi siano problemi funzionali od organici.Non credo sia il caso di consigliare via web alcun esame diagnostico che creerebbe solo falsi allarmi e futili certezze.
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
[#4]
Cara signora io invece non consiglio nessun inganno o stratagemma. Gli parli francamente del suo disagio e gli prospetti la situazione futura. In fondo la sincerità funziona sempre e alla fine vedrà che lui stesso vorrà andare a consultare un urologo.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#5]
Ex utente
Cari dottori, grazie mille!
Ho parlato del problema anche ieri col mio ginecologo, con cui avevo fissato una visita di routine, e abbiamo trovato l'accettabile soluzione di attendere le vacanze (partiremo fra meno di un mese e avremo entrambi un mese di stacco dal lavoro) per vedere se il disturbo persiste anche in un clima completamente diverso rispetto a quello quotidiano.
Di sicuro al nostro ritorno gli proporrò comunque una visita di controllo, sottolineandogli che, come noi donne ci sottoponiamo in maniera cadenzata a controlli dal Ginecologo, così sarebbe utile fare per gli uomini con un Andrologo/Urologo per preservare la propria salute!
Ho parlato del problema anche ieri col mio ginecologo, con cui avevo fissato una visita di routine, e abbiamo trovato l'accettabile soluzione di attendere le vacanze (partiremo fra meno di un mese e avremo entrambi un mese di stacco dal lavoro) per vedere se il disturbo persiste anche in un clima completamente diverso rispetto a quello quotidiano.
Di sicuro al nostro ritorno gli proporrò comunque una visita di controllo, sottolineandogli che, come noi donne ci sottoponiamo in maniera cadenzata a controlli dal Ginecologo, così sarebbe utile fare per gli uomini con un Andrologo/Urologo per preservare la propria salute!
[#7]
Cara collega psicologa,
direi che il suo atteggiamento in questo momento è saggio e corretto. Comunque , se il problema dovesse mantenersi o ripresentarsi, diventerà categorica una attenta valutazione andrologica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
direi che il suo atteggiamento in questo momento è saggio e corretto. Comunque , se il problema dovesse mantenersi o ripresentarsi, diventerà categorica una attenta valutazione andrologica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 21.5k visite dal 28/06/2007.
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