Dolore persistente a testicolo con varicocele
Gentili dottori,
Vi interpello nella speranza possiate darmi indicazioni, in quei tempi rapidi che per varie ragioni i normali canali medici non possono garantirmi, in merito all’acutizzarsi di un problema di varicocele.
Sono un giovane di 29 anni e diversi anni or sono mi è stato diagnosticato un varicocele al testicolo sinistro. L’indicazione al riguardo è stata chirurgica ma senza criteri di urgenza. Ho così deliberatamente (e colpevolmente) trascurato il problema nonostante il volume del varicocele sia negli anni decisamente aumentato. Proprio in considerazione delle accresciute dimensioni e dello sporadico presentarsi di casi di dolìa nell’area interessata, lo scorso anno mi sono aggiornato col medico curante che, pur confermando la prima diagnosi, mi ha vivamente consigliato un adeguato iter diagnostico e dunque l’intervento. Essendo però alle prese con un dottorato di ricerca che mi tiene abitualmente per molti mesi l’anno all’estero, ho deciso di risolvere la questione una volta terminato questo impegno accademico, ovvero il prossimo inverno.
Ora però, alla vigilia della partenza per un nuovo soggiorno fuori dell’Italia che si concluderà solo nel prossimo autunno, il dolore al testicolo si è ripresentato, improvviso e persistente, in forma piuttosto acuta ed accompagnato da una dolìa diffusa a tutta l’area inguinale – l’area a cui si estende il senso di pesantezza è insolitamente estesa. Come dicevo all’esordio, sono nell’impossibilità di ottenere un consulto medico attendibile prima della mia partenza che dovrebbe avvenire tra quattro giorni – non ci sono i tempi per richiedere una visita specialistica ed il mio medico è in ferie – e sono decisamente preoccupato per il perdurare del dolore. Posta l’indicazione chirurgica, ci sono cure palliative e “regole di vita” che possano momentaneamente ridurre e far rientrare l’infiammazione – perché di infiammazione immagino si tratti – e consentirmi di portare a termine impegni accademici da tempo programmati? In caso esistano, Vi sarei grato se poteste darmi indicazioni al riguardo: ghiaccio, farmaci, attività fisiche e sportive da sospendere, ecc. Da considerare che essendo allergico all’acetilsalecilico e soffrendo di esofagite da reflusso, tendo ad avere un rapporto “difficile” con gli antinfiammatori.
Scusandomi per la prolissità dell’intervento, Vi ringrazio fin d’ora per la celerità con cui vorrete rispondermi e Vi porgo i miei più cordiali saluti.
Vi interpello nella speranza possiate darmi indicazioni, in quei tempi rapidi che per varie ragioni i normali canali medici non possono garantirmi, in merito all’acutizzarsi di un problema di varicocele.
Sono un giovane di 29 anni e diversi anni or sono mi è stato diagnosticato un varicocele al testicolo sinistro. L’indicazione al riguardo è stata chirurgica ma senza criteri di urgenza. Ho così deliberatamente (e colpevolmente) trascurato il problema nonostante il volume del varicocele sia negli anni decisamente aumentato. Proprio in considerazione delle accresciute dimensioni e dello sporadico presentarsi di casi di dolìa nell’area interessata, lo scorso anno mi sono aggiornato col medico curante che, pur confermando la prima diagnosi, mi ha vivamente consigliato un adeguato iter diagnostico e dunque l’intervento. Essendo però alle prese con un dottorato di ricerca che mi tiene abitualmente per molti mesi l’anno all’estero, ho deciso di risolvere la questione una volta terminato questo impegno accademico, ovvero il prossimo inverno.
Ora però, alla vigilia della partenza per un nuovo soggiorno fuori dell’Italia che si concluderà solo nel prossimo autunno, il dolore al testicolo si è ripresentato, improvviso e persistente, in forma piuttosto acuta ed accompagnato da una dolìa diffusa a tutta l’area inguinale – l’area a cui si estende il senso di pesantezza è insolitamente estesa. Come dicevo all’esordio, sono nell’impossibilità di ottenere un consulto medico attendibile prima della mia partenza che dovrebbe avvenire tra quattro giorni – non ci sono i tempi per richiedere una visita specialistica ed il mio medico è in ferie – e sono decisamente preoccupato per il perdurare del dolore. Posta l’indicazione chirurgica, ci sono cure palliative e “regole di vita” che possano momentaneamente ridurre e far rientrare l’infiammazione – perché di infiammazione immagino si tratti – e consentirmi di portare a termine impegni accademici da tempo programmati? In caso esistano, Vi sarei grato se poteste darmi indicazioni al riguardo: ghiaccio, farmaci, attività fisiche e sportive da sospendere, ecc. Da considerare che essendo allergico all’acetilsalecilico e soffrendo di esofagite da reflusso, tendo ad avere un rapporto “difficile” con gli antinfiammatori.
Scusandomi per la prolissità dell’intervento, Vi ringrazio fin d’ora per la celerità con cui vorrete rispondermi e Vi porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Caro utente, il fatto che lei sia un paziente allergico all'acido acetil salicilico (ed altri FANS?) non rende agevole la situazione. Inoltre lei è sicuro che sia proprio il varicocele a determinare l'orchialgia....Quello che mi posso permettere di consigliare è una visita urologica, poi in base a questa si cercano i rimedi per tamponare una situazione clinica tutta da definire.
Cordiali saluti
Dott. G.L. Giliberto
Cordiali saluti
Dott. G.L. Giliberto
Dott. G.L. Giliberto
[#2]
Caro lettore,
anch'io mi associo alle considerazioni fatte dal collega Giliberto.
C'è questo varicocele ma perchè proprio ora si è scatenato il problema con le caratteristiche da lei descritte? In questi casi quando vi è un dolore testicolare "improvviso e persistente, in forma piuttosto acuta ed accompagnato da una dolìa diffusa a tutta l’area inguinale......", senza una valutazione clinica diretta, è bene non "pasticciare" con medicine od indicazioni date "a distanza" . Non perda altro tempo e trovi il modo di consultare almeno il suo medico di medicina generale.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.androlgiamedica.com
anch'io mi associo alle considerazioni fatte dal collega Giliberto.
C'è questo varicocele ma perchè proprio ora si è scatenato il problema con le caratteristiche da lei descritte? In questi casi quando vi è un dolore testicolare "improvviso e persistente, in forma piuttosto acuta ed accompagnato da una dolìa diffusa a tutta l’area inguinale......", senza una valutazione clinica diretta, è bene non "pasticciare" con medicine od indicazioni date "a distanza" . Non perda altro tempo e trovi il modo di consultare almeno il suo medico di medicina generale.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.androlgiamedica.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#3]
Xaro utente,
mi associo alle indicazioni dei colleghi.
Se non altro, può utilizzare un sospensorio.L'eventaule esito positivo esito di tale suggerrimento non la deve però distogliere dalla necessità di una visita.
In bocca al lupo anche per i suoi studi!
mi associo alle indicazioni dei colleghi.
Se non altro, può utilizzare un sospensorio.L'eventaule esito positivo esito di tale suggerrimento non la deve però distogliere dalla necessità di una visita.
In bocca al lupo anche per i suoi studi!
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#4]
Gentile Utente,
purtroppo l'errore di superficialità, di cui Lei non è assolutamente responsabile, è stato fatto al momento dell'indicazione chirurgica al trattamento del varicocele. Quando in presenza di un varicocele si emette l'indicazione alla correzione...siamo già al "livello di guardia".
Dire ad un paziente..."stai tranquillo...devi operarti di varicocelectomia...ma fai l'intervento quando ti pare o ti va"...è una contraddizione in termini. O Lei NON deve davvero essere operato...o il Collega che si esprime così ...NON sa quello di cui parla.
Al momento attuale, visti tutti i Suoi problemi, occorre giocoforza rinviare il tutto al momento del Suo rientro in Italia. Di certo esistono farmaci antiflogistici e flebo-protettori che potrebbero non rientrare nella categoria di sostanze cui Lei è intollerante. Di certo esistono tutta una serie di accorgimenti e di abitudini di vita da seguire per evitare l'aggravarsi dei segni e sintomi clinici di un varicocele...ma noi non sappiamo e nemmeno Lei può sapere la diagnosi alla base dei Suoi disturbi. E quindi comprenderà come in assenza di una diagnosi sia davvero inutile discutere di tutto questo
So che non era questa la risposta che Lei si attendeva dal Forum, ma Le assicuro che è la sola davvero corretta professionalmente.
Lei deve sottoporsi ad una visita di controllo, o in Italia o all'estero.
Davvero affettuosi auguri per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
purtroppo l'errore di superficialità, di cui Lei non è assolutamente responsabile, è stato fatto al momento dell'indicazione chirurgica al trattamento del varicocele. Quando in presenza di un varicocele si emette l'indicazione alla correzione...siamo già al "livello di guardia".
Dire ad un paziente..."stai tranquillo...devi operarti di varicocelectomia...ma fai l'intervento quando ti pare o ti va"...è una contraddizione in termini. O Lei NON deve davvero essere operato...o il Collega che si esprime così ...NON sa quello di cui parla.
Al momento attuale, visti tutti i Suoi problemi, occorre giocoforza rinviare il tutto al momento del Suo rientro in Italia. Di certo esistono farmaci antiflogistici e flebo-protettori che potrebbero non rientrare nella categoria di sostanze cui Lei è intollerante. Di certo esistono tutta una serie di accorgimenti e di abitudini di vita da seguire per evitare l'aggravarsi dei segni e sintomi clinici di un varicocele...ma noi non sappiamo e nemmeno Lei può sapere la diagnosi alla base dei Suoi disturbi. E quindi comprenderà come in assenza di una diagnosi sia davvero inutile discutere di tutto questo
So che non era questa la risposta che Lei si attendeva dal Forum, ma Le assicuro che è la sola davvero corretta professionalmente.
Lei deve sottoporsi ad una visita di controllo, o in Italia o all'estero.
Davvero affettuosi auguri per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 20.1k visite dal 27/06/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cure palliative
Cosa sono le cure palliative? Una raccolta di video-pillole sui farmaci palliativi e la cura del dolore nei malati terminali.