Orchifunicolectomia per cisti al didimo
Gentili Dottori,
circa un mese fà, nel corso di una visita andrologica privata mi è stato diagnosticato un nodulo al testicolo destro. La successiva ecografia ha così concluso: "Didimi di volume normale; al terzo medio del didimo destro formazione nodulare solida disomogenea di 17x19 mm, che giunge a contatto con l'albuginea, che necessita di tipizzazione bioptica. Non versamento in cavità genitale". Ho successivamente consultato altri due medici: il primo ha categoricamente escluso la biopsia con ago, da eseguire invece chirurgicamente con l' eventuale estrazione del testicolo in caso di nodulo tumorale o di semplice dubbio; il secondo ha confermato la procedura e ha diagnosticato con quasi assoluta certezza la lesione come tumorale, sulla base dell' ecografia e della semlice palpazione, mettendomi al corrente delle successive terapie da compiere (chemioterapia, radioterapia). Rassegnato al mio destino, mi è stato asportato il testicolo e mi è stata inserita una protesi. Dopo una settimana dall'intervento è giunta la diagnosi istologica: "CISTI EPIDERMOIDE DELL'EPIDIDIMO. La lesione in esame è localizzata nel didimo, circondata da tubuli seminiferi nella norma. E' cistica, monoconcamerata e bordata da epitelio squamoso maturo stratificato con strato granuloso e contiene abbondante materiale cheratinico lamellare. Non sono presenti nella parete della cisti gli annessi cutanei. Nella norma il restante parenchima, l'epididimo ed il funicolo." Rinfrancato per la diagnosi, ho cominciato in seguito a maturare l' idea di aver perso un testicolo per una cisti. La mia domanda: Non era possibile compiere altri esami per tipizzare la lesione prima di estirpare il prezioso testicolo? In sede di intervento, individuata come cisti, non si poteva semplicemente richiudere? E se fosse stato possibile individuare la natura cistica della lesione, come avrebbe dovuto essere trattata (tenuta sotto controllo, eliminata tagliando il testicolo, o quant'altro)?
La mia domanda è posta per verificare se è stata seguita la corretta prassi medica, oppure si è seguito un ragionamento del tipo "...per non sbagliare, togliamo tutto". Perchè, se è vero che si vive tranquillamente con un testicolo solo, è anche vero che non ho mai sentito nessuno lamentarsi che due testicoli sono troppi.
Grazie di cuore.
circa un mese fà, nel corso di una visita andrologica privata mi è stato diagnosticato un nodulo al testicolo destro. La successiva ecografia ha così concluso: "Didimi di volume normale; al terzo medio del didimo destro formazione nodulare solida disomogenea di 17x19 mm, che giunge a contatto con l'albuginea, che necessita di tipizzazione bioptica. Non versamento in cavità genitale". Ho successivamente consultato altri due medici: il primo ha categoricamente escluso la biopsia con ago, da eseguire invece chirurgicamente con l' eventuale estrazione del testicolo in caso di nodulo tumorale o di semplice dubbio; il secondo ha confermato la procedura e ha diagnosticato con quasi assoluta certezza la lesione come tumorale, sulla base dell' ecografia e della semlice palpazione, mettendomi al corrente delle successive terapie da compiere (chemioterapia, radioterapia). Rassegnato al mio destino, mi è stato asportato il testicolo e mi è stata inserita una protesi. Dopo una settimana dall'intervento è giunta la diagnosi istologica: "CISTI EPIDERMOIDE DELL'EPIDIDIMO. La lesione in esame è localizzata nel didimo, circondata da tubuli seminiferi nella norma. E' cistica, monoconcamerata e bordata da epitelio squamoso maturo stratificato con strato granuloso e contiene abbondante materiale cheratinico lamellare. Non sono presenti nella parete della cisti gli annessi cutanei. Nella norma il restante parenchima, l'epididimo ed il funicolo." Rinfrancato per la diagnosi, ho cominciato in seguito a maturare l' idea di aver perso un testicolo per una cisti. La mia domanda: Non era possibile compiere altri esami per tipizzare la lesione prima di estirpare il prezioso testicolo? In sede di intervento, individuata come cisti, non si poteva semplicemente richiudere? E se fosse stato possibile individuare la natura cistica della lesione, come avrebbe dovuto essere trattata (tenuta sotto controllo, eliminata tagliando il testicolo, o quant'altro)?
La mia domanda è posta per verificare se è stata seguita la corretta prassi medica, oppure si è seguito un ragionamento del tipo "...per non sbagliare, togliamo tutto". Perchè, se è vero che si vive tranquillamente con un testicolo solo, è anche vero che non ho mai sentito nessuno lamentarsi che due testicoli sono troppi.
Grazie di cuore.
[#1]
Gentile lettore,
sono molto contento per lei che si sia trattato di una lesione benigna.
Ritengo che quanto sia stato fatto nel suo caso sia stato corretto: per età e per descrizione ecografica il suo caso andava interpretato come neoplasia testicolare; nel caso lo fosse effettivamente stato, un agoaspirato preoperatorio o manovre intraoperatorie diverse da quelle che ha subito sarebbero state a elevato rischio di diffusione del tumore.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
sono molto contento per lei che si sia trattato di una lesione benigna.
Ritengo che quanto sia stato fatto nel suo caso sia stato corretto: per età e per descrizione ecografica il suo caso andava interpretato come neoplasia testicolare; nel caso lo fosse effettivamente stato, un agoaspirato preoperatorio o manovre intraoperatorie diverse da quelle che ha subito sarebbero state a elevato rischio di diffusione del tumore.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Gentile lettore,
confermo ,in linea di massima ,le osservazioni fatte dal collega Pescatori e sicuramente l'esplorazione chirurgica è stata la scelta clinica più corretta. Quello che mi lascia un pò perplesso è che , in questi casi, è possibile anche procedere ad una valutazione bioptica estemporanea, intraoperatoria che ci può dare in molti casi la certezza della natura della lesione incontrata e quindi comportarsi di conseguenza durante l'atto operatorio. E' probabile che nel suo caso il reperto istologico intraoperatorio non era chiaro, "sicuro" o la lesione più "estesa" e quindi i colleghi hanno deciso di asportare il testicolo. Potrebbe essere utile avere tutta la descrizione istologica precisa del testicolo asportato. Una "cisti epidermoide dell'epididimo" localizzata nel didimo non è così frequente.
Le consiglio , a questo punto, di ricontattare il chirurgo che l'ha operata e chiedere anche a lui i chiarimenti del suo caso.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
confermo ,in linea di massima ,le osservazioni fatte dal collega Pescatori e sicuramente l'esplorazione chirurgica è stata la scelta clinica più corretta. Quello che mi lascia un pò perplesso è che , in questi casi, è possibile anche procedere ad una valutazione bioptica estemporanea, intraoperatoria che ci può dare in molti casi la certezza della natura della lesione incontrata e quindi comportarsi di conseguenza durante l'atto operatorio. E' probabile che nel suo caso il reperto istologico intraoperatorio non era chiaro, "sicuro" o la lesione più "estesa" e quindi i colleghi hanno deciso di asportare il testicolo. Potrebbe essere utile avere tutta la descrizione istologica precisa del testicolo asportato. Una "cisti epidermoide dell'epididimo" localizzata nel didimo non è così frequente.
Le consiglio , a questo punto, di ricontattare il chirurgo che l'ha operata e chiedere anche a lui i chiarimenti del suo caso.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#3]
Utente
Anzitutto ringrazio il Dr. Pescatori e il Dr. Beretta per la cortese risposta.
Se può essere utile, riporto in seguito la descrizione istologica del testicolo asportato:
MATERIALE ESAMINATO E NOTIZIE CLINICHE
TESTICOLO DESTRO
Testicolo con cordone spermatico di cm 7, per complessivi gr.45.
Il testicolo di cm 6x4x3 mostra al taglio neoformazione nodulare intraparenchimale biancastra ben delimitata cistica, di cm. 2 di asse maggiore. Indenne l' epididimo.
A1--A5 = neoformazione
A6 = random didimo ed epididimo
A7 = funicolo
NP1 = altro prelievo sulla lesione, esaminata in toto.
NOTIZIE CLINICHE: K testicolo. Markers negativi.
Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.
Cordialità.
Se può essere utile, riporto in seguito la descrizione istologica del testicolo asportato:
MATERIALE ESAMINATO E NOTIZIE CLINICHE
TESTICOLO DESTRO
Testicolo con cordone spermatico di cm 7, per complessivi gr.45.
Il testicolo di cm 6x4x3 mostra al taglio neoformazione nodulare intraparenchimale biancastra ben delimitata cistica, di cm. 2 di asse maggiore. Indenne l' epididimo.
A1--A5 = neoformazione
A6 = random didimo ed epididimo
A7 = funicolo
NP1 = altro prelievo sulla lesione, esaminata in toto.
NOTIZIE CLINICHE: K testicolo. Markers negativi.
Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.
Cordialità.
[#4]
Gent.le utente,
se i suoi dubbi sono sull'operato sappia che mi sarei comportato ugualmente e inoltre per sua informazione precisa non c'era e non c'è accertamento ulteriore sicuro se non quello che è stato fatto.
E tutto ciò non per deontologia medica ma perchè pura verità.
Capisco tuttavia i suoi dubbi per l'immagine negativa che la stampa da tutti i giorni.
Cordiali saluti
se i suoi dubbi sono sull'operato sappia che mi sarei comportato ugualmente e inoltre per sua informazione precisa non c'era e non c'è accertamento ulteriore sicuro se non quello che è stato fatto.
E tutto ciò non per deontologia medica ma perchè pura verità.
Capisco tuttavia i suoi dubbi per l'immagine negativa che la stampa da tutti i giorni.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.4k visite dal 27/06/2007.
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