Prostatite, cosa fare?

Gentili medici,
sono un ragazzo di 23 anni con sospetta prostatite. Rapidamente vi riassumo il mio caso:

- 2001: all'età di 17 anni caddì in bicicletta andando a colpire con un forza incredibile la prostata sul tubo centrale della mountain bike. Nell'impatto ebbi un'eiaculazione istantanea e successivamente una minzione con sangue (una soltanto). Dopo impacchi di ghiaccio e giorni di riposo il tutto sembrò apparantemente superato.
Al ritorno dalla vacanza mi sottoposi ad un'uroflussometria, la quale fornì risultati (pessimi) assimilabili a quelli di una persona di 80 anni, come getto e flusso. Il mio specialista in ogni caso mi tranquilizzò affermando che essendo io una persona molto emotiva, è possibile che posto di fronte al comando di urinare sia un po' bloccato emotivamente. Del resto giudicare se al di fuori della prova, il mio flusso fosse stato superiore o inferiore a quello pre-impatto in bici mi era assolutamente impossibile (prima dell'impatto a 17 anni, difficilmente uno controlla il suo flusso di urina). In ogni caso lo stesso specialista mi sottopose a ecografia andando ad escludere qualsiasi problema all'uretra e alla prostata. Consigliando
di ripetere l'uroflussometria con calma, per tranquillizzarmi ulteriormente.
Stupidamente, e ora lo sottolineo, a questa ulteriore flussometria non mi sottoposi, tranquillo dal buon esito dell'ecografia e rinfrancato dal mio buono stato di salute.

- 2001-2006: alcun disturbo nella sfera relativa all'apparato uro-genitale, a parte una eiaculazione precoce riscontrata dalla mia ragazza di allora, eiaculazione non comparabile con rapporti sessuli precedenti all'impatto in bici, data il non aver mai praticato rapporti sessuali completi precedentemente all'episodio della bici.

- estate 2006: svolgo un percorso di 1000 chilometri in 20 giorni su sterrato con la bicicletta. Al ritorno da tale avventura, presento, oltre che emorroidi (di cui già soffrivo in precedenza come tutta la mia famiglia) anche dolore tra scroto e cosce.

- autunno 2006: mi sottopogo ad una visita dallo specialista che mi vide nel 2001 per capire a cosa è dovuto tale dolore. Lo specialista nuovamente mi tranquilizza, in seguito a visita rettale, andando a pensare a quel dolore come a un dolore muscolare dei muscoli aduttori o di altri muscoli che ora non ricordo. In seguito alla visita, almeno apparantemente, mi sento benissimo per un paio di mesi.

- natale 2006: i giorni di Natale avverto un movimento del testicolo destro (anche molto veloce, ogni 5-6 secondi) in direzione alto-basso, sempre visibile nello scroto, movimento assolutamente non doloroso ma dal mio punto di vista preoccupante e anormale (non dormii un paio di notti).

- primavera 2007: nessun sintomo eccetto raramente (ogni 20 giorni?) il movimento del testicolo, in ogni caso mai accentuato come nell'episodio natalizio.

- maggio 2007: comparsa di senso di fastidio ai testicoli, pesantezza nel tratto del perineo, fastidio nel basso ventre. Nuovamente preoccupato mi sottopongo alla visita urologica ambulatoriale (il medico che avevo prima non svolge più visite in privato): il medico (di cui a dir il vero non ho particolare fiducia) dopo ispezione rettale considera una prostatite, probabilmente legata in qualche modo ad un possibile schiacciamento dell'uretra nell'episodio del 2001. Tale medico mi prescrive una nuova uroflussometria, una cistoscopia flessibile e uno spermiogramma.

- giugno 2007: fatta l'uroflussometria, nuovamente con esiti pessimi (simili al 2001) e con evidente residuo (200), attualmente attendo le ulteriori prove a cui devo venir sottoposto.
Se prima dell'uroflussometria i sintomi (senso di fastidio ai testicoli, pesantezza nel tratto del perineo, fastidio nel basso ventre,mal di schiena) assumevano il carattere di "fastidio", ora, apparentemente inspiegabilmente (forse maggiore stress, preoccupazione per il mio stato di salute) assumono talvolta, non sempre, il carattere di "dolore": questo in particolar modo con riferimento ad un dolore nel basso ventre (altezza vescica, ma leggermente più a sinistra, dalla parte del cuore per intenderci) verso la fine della minzione, associato ad una difficoltà nella minzione e a bruciore nella parte finale del pene.

Tutti gli episodi di fastidio e dolore che si sono verificati nell'arco del 2007, sono avvenuti in seguito a periodi di grande stress (tesi, lutti,esami), durante i quali invece i sintomi risultavano assenti (o forse non ci facevo caso?).

Partendo dal fatto che sono un persona estremamente ansiosa ed emotiva, volevo un vostro giudizio sulla situazione. In particolare se con gli elementi ora in possesso è da considerare corretta la strada della prostatite e strozzatura dell'uretra seguita dal medico (anche se mi rendo conto che gli elementi che vi invio non sono molti).
In secondo luogo, partendo dalla necessità di qualche farmaco per alleviare questo dolore nel basso ventre durante la minzione, considerato che se vi è questa strozzatura bene o male vi ho convissuto per 6 anni (comunque da risolvere in settembre) volevo il vostro parere sulla possibilità che io partecipi ad un lungo viaggio faticoso (zaino in spalla) nel periodo di luglio-agosto: se la prostatite, come mi sembra di aver capito è legata allo stress e alla preoccupazione, e considerato che nei periodi di massimo impegno (quando la mia testa è occupata altrove, tesi, esami, lutti che ho subito) il dolore non si presenta o risulta limitato, ho pensato che un viaggio, seppur stancante possa essere la possibilità, una volta accertata la prostatite e sottoposto alle cure del caso, per scollegare cervello e "prostata". Chiedo a voi conferma di ciò, andando a pregarvi di considerare eventuali peggioramenti (se questi risultano possibili) della situazione.
Concludo chiedendovi possibili sviluppi della prostatite ed eventuali operazioni per la risoluzione del problema della strozzatura dell'uretra.


Mi scuso per l'infinità di domande e per il mio gergo incompleto, elementare, ma svolgendo gli studi in ambito ingegneristico ed essendo di fretta, non ho potuto acquisire un lessico più completo e formale, necessario in queste situazioni.

Vi ringrazio di cuore, il vostro servizio di consulenza è davvero nobile.

Daniele

[#1]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Utente,
il suo lessico è più che buono e Lei ha esposto per bene e con correttezza tutta la sua storia clinica (anamnesi) ed i suoi disturbi.
A mio parere bisogna subito chiarire che una eventuale stenosi
("restringimento" del lume dell'uretra)post-traumatica è cosa
completamente diversa dalla infiammazione della prostata (prostatite).
Quindi la prima cosa è chiarire se vi è una stenosi dell'uretra ed in che
punto essa è localizzata e che caratteristiche abbia. Solo in questa maniera si potrà decidere se
è necessario fare qualcosa e cosa in particolare.
L'infiammazione della prostata va seguita, invece, con le giuste indagini periodiche
(ecografie, spermiocolture etc. etc.) con cicli di terapia diversa
da caso a caso. Il mio consiglio è quello di trovare un medico
che le dia fiducia e con il quale possa istaurarsi un rapporto di
reciproca stima ed affidarsi a lui. Un consiglio mi sento di
darle: evitare, se possibile, un uso frequente e prolungato
della bicicletta. Per quanto riguarda la sua vacanza non ci sono
controindicazioni.
Cordiali saluti

Dr. A. GIAMBERSIO
www.ambulatoriodiandrologia.it

[#2]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore ,
ma quali sono i valori dell'uroflussometria registrata da lei ,anche recentemente, fatta ? E che fine ha fatto l'indicazione ad una valutazione uretrocistoscopica (cistoscopia flessibile)?
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#3]
Dr. Andrea Scardigli Urologo, Andrologo 8
Gentile Utente, a 23 anni un residuo postminzionale così abbondante non è certamente normale!!! sono d' accordo sulla genesi anche "psicogena" dei sintomi, ma qualche cosa di organico ci deve essere (probabilmente una stenosi uretrale postraumatica)che può anche causare una prostatite da reflusso; a mio avviso dovrebbe eseguire un' esame uretrocistografico minzionale o retrogrado per documentare (o escludere) l' ev stenosi e poi impostare una terapia di conseguenza, che potrebbe anche essere operativa ( uretroscopia con ev uretrotomia). Cordiali saluti e auguri.

[#4]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi del tutto condivisibili i consigli espressi dai Colleghi GIAMBERSIO e SCARDIGLI nei loro commenti al Suo quesito. Mi associo alle loro indicazioni ed ai loro suggerimenti.
Affettuosi auguri per tutto
Cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#5]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo nell'indicazione ad eseguire un'uretrocistografia per valutare un eventuale stenosi uretrale o una scarsa apertura del collo vescicale entrambe sequenze di una prostatite

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#6]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
le ipotesi patogenetiche del Collega SCARDIGLI mi sembrano, fra tutte, quelle più plausibili.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore ,
se comunque desidera avere un nostro parere più mirato dovrebbe indicarci,se li ha, i parametri uroflussometrici di come svuota la vescica e ,se ha seguito le indicazioni del collega che l'ha visitata, che esiti ha dato l'uretrocistoscopia?
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

[#8]
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Ringrazio di cuore tutti i medici per l'interessamento al mio caso.
Nel corso della prossima settimana avrò teoricamente tutte le risposte alle prove svolte. Una volta a conoscenza vi terrò informati.

Ancora grazie

Daniele
[#9]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
attendiamo di conoscere la valutazione che di questi accertamenti strumentali Le darà il Suo Specialista di fiducia. Il nostro parere viene dopo.
Auguri per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#10]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
si attendiamo le sue risposte
[#11]
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gentili medici,
finalmente ho ottenuto tutte le risposte agli esami effettuati. Questo insieme di prove lunedì 16 verranno sottoposte all'attenzione del mio specialista.
Le prove effettuate sono state:

- UROFLUSSOMETRIA
- ESAME COLTURALE CAMPIONI APPARATO GENITALE + BATTERI ANTIBIOGRAMMA DA COLTURA (M.I.C)
- CISTOSCOPIA TRANSURETRALE

Partendo dall'ultima che ha fornito indicazioni rilevanti, ecco i risultati:


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- CISTOSCOPIA TRANSURETRALE

ANAMNESI: Sospetta stenosi uretrale post-traumatica

DESCRIZIONE: Agevole introduzione dello strumento fino in uretra prevescicale. In tale sede si apprezza ipertono del collo che, comunque, non ostacola l'introduzione dello strumento. Osti uretrali in sede, regolari. Mucosa vescicale indenne.
Somministrati 400 mg di norfloxacina dopo l'esame; da ripetere questa sera a domicilio. Riferisce intolleranza ai salicilati.

CONSIGLI: Rivalutazione ambulatoriale dallo specialista di fiducia


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- UROFLUSSOMETRIA

FLUSSO MAX: 9.6 ml/s
VOLUME ESPULSO: 344 ml
TEMPO DI SVUOTAMENTO: 76 s
TEMPO DI FLUSSO: 74 s
FLUSSO MEDIO: 4.6 ml/s
TEMPO DI RAGGIUNGIMENTO DEL FLUSSO MAX: 67 s
URINA RESIDUA: 280 ml

(n.b. la sola prova del residuo è stata ripetuta con minzione a casa e sono stati rilevati 75 cc di residuo postminzionale, in un'altra giornata)

CONCLUSIONI: Flusso urinario ad andamento oscillante-intermittante, di entità gravemente ridotta, con importante ritardo nel raggiungimento del picco di flusso massimo, e aumento della durata globale del flusso; abbondante residuo postminzionale (280 ml), ben al di sopra dei limiti considerati tollerabili.


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- ESAME COLTURALE CAMPIONI APPARATO GENITALE + BATTERI ANTIBIOGRAMMA DA COLTURA (M.I.C)

TIPO DI ESAME: Spermicoltura

MICRORGANISMO #1: Enterobacter aerogenes (entaer)in notevole quantità

MICRORGANISMO #2: Enterococcus faecium (strfac) in notevole quantità


Legenda: S Sensibile, I Intermedio, R Resistente, + Antibiotico dedotto


Antibiotics entaer(1) strfac(2)

Amikacina 16 S(1)
Amoxicillina/A. CLAv. 16 R(1)
+Amoxicillina/A. CLAv. S(2)
Ampicillina >=32 R(1) <=2 S(2)
Ampicillina/sulbacta <=2 S(2)
+CEFACLOR R(1) R(2)
Cefazolina >=64 R(1)
Cefepime >=64 R(1)
Cefotaxime >=64 R(1)
+Cefotaxime R(2)
Cefoxitina >=64 R(1)
Ceftazidime 16 I(1)
+Ceftriaxone R(2)
Cefuroxime - Acetil >=64 R(2)
Cefuroxime - Sodio >=64 R(2)
Ciprofloxacina >=4 R(1) 1 S(2)
Clindamycin >=8 R(2)
Eritromicina 4 I(2)
Gentamicina >=16 R(1)
Imipenem <=1 S(1) <=1 S(2)
Netilmicina >=32 R(1)
Penicillina G 2 S(2)
Piperacillina >=128 R(1)
Piperacillina/tazoba 8 S(1)
Tiecoplanina <=0.5 S(2)
Tetraciclina >=16 R(1) <=1 S(2)
Trimetoprim/Sulfam. >=320 R(1) <=10 R(2)
Vancomycin <=1 S(2)
Levofloxacin 1 S(2)
Gentamicin High Leve SYN-S S(2)
Kanamycin High Level SYN-S S(2)
Streptomicin High Le SYN-S S(2)
Chinupristin/Dalfopr 1 S(2)
+Ceftibuten I(1)
Linezolid 2 S(2)
Moxifloxacin <=0.25 S(2)

--------------------------------------

Note varie:

Il medico specialista, sul quale ho acquisito maggior fiducia, era lo stesso che mi ha sottoposto alla visita generale e mi ha prescritto queste tre prove.
In due parole mi ha detto che la cistoscopia uretrale (per la quale ho provato un dolore infernale) ha evidenziato un collo della vescica più stretto del normale (questo è indipendente dal trauma avuto in bicicletta ed invece può essere una caratteristica dalla nascita che ora ha deciso di dare dei sintomi fastidiosi, fermo restando che probabilmente da sempre ho avuto un flusso urinario di questo tipo, che però rappresentava il "mio normale"). Da questo collo più stretto, a suo parere, deriva tutto quanto, ovvero: i valori della flussometria non particolarmente incoraggianti, i dolori nel basso ventre, i dolori dei muscoli vescicali dovuti allo sforzo che compio nella minzione, la prostatite (credo nella mia ignoranza riscontrata dalla presenza dei due batteri nella spermicoltura, della quale non ho capito nullo con riferimento alla lunga lista di antibiotici) e i vari movimenti e doloretti dei testicoli di cui avevo scritto nella mia prima relazione dei fatti.
Da notare però che queste conseguenza lui le ha tirate dalla sola cistoscopia e dal tocco della prostata a mano, infatti non ha ancora avuto modo di vedere le altre due prove di cui detto (le vede lunedì).
Infine, lo specialista ritiene che l'intera faccenda è risolvibile con un intervento con lo scopo di portare il collo vescicale alla situazione normale.
Nel periodo di tempo precendente all'intervento, lo specialista mi ha parlato della possibilità di assumere dei farmaci in grado di alleviare i dolori in ambito vescicale, ma con l'importante conseguenza di causare nel 30% dei casi un'eiaculazione retrattiva (?), ovvero da quanto ho capito, eiculazioni senza fuoriuscita di sperma che si porta eventualmente in vescica: questa considerazione vi prego di prenderla con le molle essendomi stata data in una situazione in cui ero ancora "sottoshock" per la cistoscopia e pertanto può essere che io abbia capito le cose in maniera distorta. In ogni caso chiedo a voi di confermare o meno questa possibilità di eiculazione retrattiva, che in ogni caso (a detta dello specialista) cessa al momento della cessazione della assunzione del farmaco detto.
In ogni caso essendo questi dolori attualmente quasi assenti, comunque sempre sopportabili (almeno finora), ho deciso di vagliare questa possibilità di farmaco lunedì alla visita con il medico e di capire bene le controindicazioni di questi farmaci, essendo io ora un giovane 23enne parecchio scapestrato ma comunque intenzionato a fare qualche figlio fra 10 anni.
Mi scuso già da ora per la mole imponente di dati inviatovi, ma non essendo del campo non sono in grado di valutare se un dato è più o meno significativo (spero di aver ricopiato correttamente i dati dell'antibiogramma).
Vi ringrazio per la disponibilità, per l'aiuto e per i consigli che gentilmente mi dispenserete.
A presto

Daniele





























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