Ritenzione urinaria
Gentile Dottore,
a seguito di un episodio di emorroidi interne (durato circa 6 giorni) accompagnato da leggera febbre (mai superiore a 37,5) ho cominciato ad avere difficoltà ad urinare. Dapprima dovevo solo aspettare un pò per urinare ma poi durante la cura prescritta dal proctologo (pomata e daflon) giungo ad una ritenzione urinaria. Mi reco al pronto soccorso dove mi viene messo il catetere e dall'esplorazione rettale diagnosticata una infiammazione della prostata. Cura con antibiotico per 5 giorni. Dopo circa 4 giorni mi reco da altro Urologo il quale a seguito di indagine rettale e di ecografia della prostata mi dice che la prostata non è più infiammata e mi toglie il catetere fisso sostituito dall'autocatetere ogni 6 ore. La cura prevede Omnic, Oki e un blando antibiotico per una settimana. Non immagina il mio umore e la paura di non tornare spontaneamente ad urinare. Sto appuntando ogni volta che urino spontaneamente. La nuova cura è iniziata il 12 giugno. Il 13 giugno con grande gioia sono riuscito ad urinare spontaneamente per 2 volte (prima 400 ml e dopo 1 ora ho infilato il catetere e sono usciti circa 300 ml, poi spontaneamente altri 500 ml). Oggi 14 giugno non sono riuscito ad urinare spontaneamente ma solo grazie all'autocatetere. Nel frattempo la leggera febbre è passata. Le domande sono: era meglio il catetere fisso o l'attuale auto catetere per far si di non stressare e lasciar riposare la vescica? Se la cura dovesse essere efficace quando potrò tornare ad urinare spontaneamente? Quali altre indagini devo fare? Quanto tempo deve passare per escludere una causa urologica e indagare su altro? E' giusto dire che una proctosi ha determinato un’infiammazione della prostata che ha sua volta ha determinato ritenzione? Se cosi fosse curando le emorroidi e la prostata tutto dovrebbe tornare nella norma? Spero di aver dato un quadro esaustivo della situazione che mi trovo ad affrontare. Grazie
a seguito di un episodio di emorroidi interne (durato circa 6 giorni) accompagnato da leggera febbre (mai superiore a 37,5) ho cominciato ad avere difficoltà ad urinare. Dapprima dovevo solo aspettare un pò per urinare ma poi durante la cura prescritta dal proctologo (pomata e daflon) giungo ad una ritenzione urinaria. Mi reco al pronto soccorso dove mi viene messo il catetere e dall'esplorazione rettale diagnosticata una infiammazione della prostata. Cura con antibiotico per 5 giorni. Dopo circa 4 giorni mi reco da altro Urologo il quale a seguito di indagine rettale e di ecografia della prostata mi dice che la prostata non è più infiammata e mi toglie il catetere fisso sostituito dall'autocatetere ogni 6 ore. La cura prevede Omnic, Oki e un blando antibiotico per una settimana. Non immagina il mio umore e la paura di non tornare spontaneamente ad urinare. Sto appuntando ogni volta che urino spontaneamente. La nuova cura è iniziata il 12 giugno. Il 13 giugno con grande gioia sono riuscito ad urinare spontaneamente per 2 volte (prima 400 ml e dopo 1 ora ho infilato il catetere e sono usciti circa 300 ml, poi spontaneamente altri 500 ml). Oggi 14 giugno non sono riuscito ad urinare spontaneamente ma solo grazie all'autocatetere. Nel frattempo la leggera febbre è passata. Le domande sono: era meglio il catetere fisso o l'attuale auto catetere per far si di non stressare e lasciar riposare la vescica? Se la cura dovesse essere efficace quando potrò tornare ad urinare spontaneamente? Quali altre indagini devo fare? Quanto tempo deve passare per escludere una causa urologica e indagare su altro? E' giusto dire che una proctosi ha determinato un’infiammazione della prostata che ha sua volta ha determinato ritenzione? Se cosi fosse curando le emorroidi e la prostata tutto dovrebbe tornare nella norma? Spero di aver dato un quadro esaustivo della situazione che mi trovo ad affrontare. Grazie
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caro utente, personamlmente mi sento di tranquillizzarla sul fatto che tale ritenzione è dovuta all'infiammazione alla prostata, probabilmente legata all' irregolarità intestinale.
se ovviamnete questa situazione dovesse perdurare allora è consigliabile di sottoporsi ad un esame urodinamico
se ovviamnete questa situazione dovesse perdurare allora è consigliabile di sottoporsi ad un esame urodinamico
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.3k visite dal 14/06/2010.
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