I rapporti ad uno ogni 2 giorni, gli stessi sintomi della cistite
Buongiorno,
da circa 1 anno ho rapporti senza preservativo per la ricerca di una gravidanza, che tarda ad arrivare per varicolecele appena operato del mio compagno. A partire dal 2° mese di rapporti non protetti ho iniziato ad avere, intorno al 17° giorno del ciclo, cioè al termine della settimana ovulatoria in cui concentro i rapporti ad uno ogni 2 giorni, gli stessi sintomi della cistite (di cui ho sofferto in passato ma causata da batteri, testimoniata da urinoculture positive) ma senza infezioni in atto (fatte diverse urinoculture con esito negativo e tampone vaginale con esito negativo, nonché eco addome completo x controllare che la vescica non avessi una conformazione tale da creare ristagni di urine). Ne ho parlato anche con la mia ginecologa la quale mi ha consigliato di utilizzare il gel Saugella, i fermenti Femelle e 1 pastiglia di Urotractin dopo i rapporti. Per alcuni mesi sono riuscita a prendere 1 sola pastiglia di Urotractin e solamente 1 volta al mese, verso il 17° giorno, quando inizavo a sentire il sopraggiungere dei sintomi. Non volevo esagerare con l'assunzione di medicinali non necessari. Con questa sola assunzione i sintomi passavano. Questo mese xrò sono già alla quarta pastiglia in quanto i sintomi sono stati + forti e permangono tuttora, a distanza di 3 giorni dalla loro comparsa. La domanda è la seguente: se il mio problema è riconducibile ad una cistite intersiziale (credo venga definita così), cioè non causata da batteri ma da azione meccanica, perché non ho avuto gli stessi problemi quando usavo il preservativo? Forse perché i rapporti erano meno ravvicinati? Esiste l'allergia da sperma? E' possibile che io debba passare la mia vita prendendo pastiglie tutti i mesi? Inoltre questa cosa mi sta distruggendo moralmente in quanto ho paura che l'assunzione di urotractin nei giorni di possibile impianto dell'ovulo possa causarne il mancato impianto. Devo chiedere al mio compagno di sottoporsi a qualche esame? Cordiali saluti.
da circa 1 anno ho rapporti senza preservativo per la ricerca di una gravidanza, che tarda ad arrivare per varicolecele appena operato del mio compagno. A partire dal 2° mese di rapporti non protetti ho iniziato ad avere, intorno al 17° giorno del ciclo, cioè al termine della settimana ovulatoria in cui concentro i rapporti ad uno ogni 2 giorni, gli stessi sintomi della cistite (di cui ho sofferto in passato ma causata da batteri, testimoniata da urinoculture positive) ma senza infezioni in atto (fatte diverse urinoculture con esito negativo e tampone vaginale con esito negativo, nonché eco addome completo x controllare che la vescica non avessi una conformazione tale da creare ristagni di urine). Ne ho parlato anche con la mia ginecologa la quale mi ha consigliato di utilizzare il gel Saugella, i fermenti Femelle e 1 pastiglia di Urotractin dopo i rapporti. Per alcuni mesi sono riuscita a prendere 1 sola pastiglia di Urotractin e solamente 1 volta al mese, verso il 17° giorno, quando inizavo a sentire il sopraggiungere dei sintomi. Non volevo esagerare con l'assunzione di medicinali non necessari. Con questa sola assunzione i sintomi passavano. Questo mese xrò sono già alla quarta pastiglia in quanto i sintomi sono stati + forti e permangono tuttora, a distanza di 3 giorni dalla loro comparsa. La domanda è la seguente: se il mio problema è riconducibile ad una cistite intersiziale (credo venga definita così), cioè non causata da batteri ma da azione meccanica, perché non ho avuto gli stessi problemi quando usavo il preservativo? Forse perché i rapporti erano meno ravvicinati? Esiste l'allergia da sperma? E' possibile che io debba passare la mia vita prendendo pastiglie tutti i mesi? Inoltre questa cosa mi sta distruggendo moralmente in quanto ho paura che l'assunzione di urotractin nei giorni di possibile impianto dell'ovulo possa causarne il mancato impianto. Devo chiedere al mio compagno di sottoporsi a qualche esame? Cordiali saluti.
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Faccia eseguire al partner una spermiocoltura , beva molta acqua ,urini subito dopo il rapporto sessuale e assuma dei succhi a base di mirtillo rosso.Ovviamente consulti un urologo per una valutazione diretta.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 07/06/2010.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.