Npl testicolo dx
Buon giorno,
sono la madre di un ragazzo di 26 anni di Milano, sottoposto a Orchiectomia Dx in data 21/05/07.
Esito istologico su biopsia testicolare - orchiofunilectomia destra comprensa la vaginale + cute scroto circostante:
1-2 tumore germinale misto: carcinoma embrionale (40%) e seminoma (60%), con ampie aree di seminoma intratubolare, infiltrante la rete testis; necrosi presente pari al 40% della neoplasia. Non evidenza di invasione vascolare; vaginale, epididimo e funicolo indenni da neoplasia. Cute indenne.
Markers in data 21/05/07:
HCGBeta (metodo chemilumiscenza) <2.5 mUI/ml (<2.5)
ANT. CEA (metodo chemilumiscenza) 0,44 ng/ml (non fumatori <4)
AFP (metodo chemilumiscenza) 1,12 UI/ml (0.5 - 5.5)
LDH non effettuato
Ecografia addome in data 21/05/05:
Riassunto: fegato-coledoco e vie biliari- colecisti -pancreas - milza - reni - strato corticale- vescica - prostata - decorso e carico dell'aorta addominale: tutto nella norma. Non si evidenziano formazioni linfonodali con carattere patologico nelle regioni periarto-cavale ed iliache.
RX Torace in data 21/05/07:
Nulla da segnalare
Contattato successivamente uno specialista del Centro del Tumori al Testicolo dell'Ist. dei Tumori di Milano il quale, in base al profilo assegnato al caso (stadiazione 1A) ha proposto al ragazzo due differenti modalità di intevento, visto che le attuali probabilità del ragazzo di potersi considerare guarito corrispondono a circa il 70%:
1) monitoraggio: "vigile attesa" tramite esami specifici ad intervalli determinati - per tutta la durata della vita;
2) ulteriore stadiazione: tramite intervento di linfoadenectomia unilaterale metodo nerve-sparing entro la fine di Giugno seguita da TAC torace e markers per tutta la vita(la possibilità di depositare il seme del ragazzo prima del secondo intervento presso una Banca del seme di Milano è stato avanzata unicamente da me, in quanto lo specialista, in considerazione dell'elevato numero di interventi di linf. nerve-sparing effettuati dal suo centro con esito positivo, riteneva tale prassi una precauzione eccessiva - chiaramente non ha potuto dichiararsi contrario.(Due depositi già previsti per il 19 e 25/06/07).
La possibilità di ricorrere a chemioterapia al cisplatino è stata esclusa con enfasi dallo specialista e giustificata dall'attuale stadiazione del tumore (1A)che da un lato, renderebbe difficile stabilire a quanti cicli sottoporre il ragazzo (1 troppo poco? - 2 eccessivi?) e dall'altro, se utilizzata impropriamente, vanificherebbe l'eventuale possibilità di ricorrervi in futuro in caso di recidiva al polmone.
In merito all'utilizzo dello chemio lo specialista è stato da me molto sollecitato, in quanto essendomi in precedenza documentata anche sul sito www.startoncology.net, pur non riscontrando differenze di rilievo tra quanto da me letto e le due vie prospettatemi dallo specialista, ho ritenuto un diritto del ragazzo venire correttamente informato anche in relazione alla terza ipotesi (che qualora richiesta avrebbe comunque comportato la scelta di un diverso specialista, visto il rifiuto dell'attuale).
Esito Markers in data 06/06/2006:
LDH: 358 U/L (260-500)
HCGBeta <5 mLU/ml (<5)
AFP(metodo chemiluminiscenza) 1,96 ng/ml (0,00-15)-il valore precedente era inferiore 1,12
CEA (metodo chemiluminiscenza) 0,10 (0,00 -2,5)
Esito TAC (torace e addome) in data 12/06/07:
Esame eseguito in tecnica spirale prima e dopo i.e. di mdc organoiodato non ionico e somministrazione di Gastromiro diluito oer os.
In corrispondenza dei polmoni non si osservano localizzazioni parenchimali o pleuriche focolaio o diffuse in atto.
Non tumefazioni linfonodali mediastiniche.
In sede sottodiaframmatica il fegato, la milza, il pancreas, le ghiandole surrenali ed i reni risultano normali.
Lateralmente all'aorta sx, inferiormente ai vasi renali, si rileva un linfonodo del diametro massimo di circa 2 cm.
Non evidenti tumefazioni linfonodali a dx.
Non apprezzabili alterazioni delle strutture e degli organi dello scavo pelvico.
Per quanto attiene al testicolo sinistro da rilevare che in data 18/05/06 l'urologo al quale il ragazzo si era rivolto rilevava "orchialgia sin. con dolorabilità all'epididimo" e suggeriva spermiogramma e spermiocultura, risultati successivamente negativi.
Un ulteriore controllo in data 17/10/06 rilevava sempre al testicolo sin. ancora orchialgie e coliche spermatiche. Addome negativo e genitali esterni normali.
Alla luce di tutto quanto sopra, pur non nutrendo alcun dubbio sulla professionalità dello specialista dal quale è in cura il ragazzo e del quale rilevo semmai una discutibile "unicità di pensiero", laddove mai come in questo campo tutto è in evoluzione (grazie a Dio)e quindi soggetto a verifiche, sono a richiedervi un vostro punto di vista ed una valutazione in merito all'esito della TAC in relazione al linfonodo di sinistra.
Ringrazio dell'attenzione e mi scuso per la lunga esposizione.
Cordiali saluti
Una mamma
Richiesta tac addominale completa e tac toracica con contrasto + ripetizione markers.
sono la madre di un ragazzo di 26 anni di Milano, sottoposto a Orchiectomia Dx in data 21/05/07.
Esito istologico su biopsia testicolare - orchiofunilectomia destra comprensa la vaginale + cute scroto circostante:
1-2 tumore germinale misto: carcinoma embrionale (40%) e seminoma (60%), con ampie aree di seminoma intratubolare, infiltrante la rete testis; necrosi presente pari al 40% della neoplasia. Non evidenza di invasione vascolare; vaginale, epididimo e funicolo indenni da neoplasia. Cute indenne.
Markers in data 21/05/07:
HCGBeta (metodo chemilumiscenza) <2.5 mUI/ml (<2.5)
ANT. CEA (metodo chemilumiscenza) 0,44 ng/ml (non fumatori <4)
AFP (metodo chemilumiscenza) 1,12 UI/ml (0.5 - 5.5)
LDH non effettuato
Ecografia addome in data 21/05/05:
Riassunto: fegato-coledoco e vie biliari- colecisti -pancreas - milza - reni - strato corticale- vescica - prostata - decorso e carico dell'aorta addominale: tutto nella norma. Non si evidenziano formazioni linfonodali con carattere patologico nelle regioni periarto-cavale ed iliache.
RX Torace in data 21/05/07:
Nulla da segnalare
Contattato successivamente uno specialista del Centro del Tumori al Testicolo dell'Ist. dei Tumori di Milano il quale, in base al profilo assegnato al caso (stadiazione 1A) ha proposto al ragazzo due differenti modalità di intevento, visto che le attuali probabilità del ragazzo di potersi considerare guarito corrispondono a circa il 70%:
1) monitoraggio: "vigile attesa" tramite esami specifici ad intervalli determinati - per tutta la durata della vita;
2) ulteriore stadiazione: tramite intervento di linfoadenectomia unilaterale metodo nerve-sparing entro la fine di Giugno seguita da TAC torace e markers per tutta la vita(la possibilità di depositare il seme del ragazzo prima del secondo intervento presso una Banca del seme di Milano è stato avanzata unicamente da me, in quanto lo specialista, in considerazione dell'elevato numero di interventi di linf. nerve-sparing effettuati dal suo centro con esito positivo, riteneva tale prassi una precauzione eccessiva - chiaramente non ha potuto dichiararsi contrario.(Due depositi già previsti per il 19 e 25/06/07).
La possibilità di ricorrere a chemioterapia al cisplatino è stata esclusa con enfasi dallo specialista e giustificata dall'attuale stadiazione del tumore (1A)che da un lato, renderebbe difficile stabilire a quanti cicli sottoporre il ragazzo (1 troppo poco? - 2 eccessivi?) e dall'altro, se utilizzata impropriamente, vanificherebbe l'eventuale possibilità di ricorrervi in futuro in caso di recidiva al polmone.
In merito all'utilizzo dello chemio lo specialista è stato da me molto sollecitato, in quanto essendomi in precedenza documentata anche sul sito www.startoncology.net, pur non riscontrando differenze di rilievo tra quanto da me letto e le due vie prospettatemi dallo specialista, ho ritenuto un diritto del ragazzo venire correttamente informato anche in relazione alla terza ipotesi (che qualora richiesta avrebbe comunque comportato la scelta di un diverso specialista, visto il rifiuto dell'attuale).
Esito Markers in data 06/06/2006:
LDH: 358 U/L (260-500)
HCGBeta <5 mLU/ml (<5)
AFP(metodo chemiluminiscenza) 1,96 ng/ml (0,00-15)-il valore precedente era inferiore 1,12
CEA (metodo chemiluminiscenza) 0,10 (0,00 -2,5)
Esito TAC (torace e addome) in data 12/06/07:
Esame eseguito in tecnica spirale prima e dopo i.e. di mdc organoiodato non ionico e somministrazione di Gastromiro diluito oer os.
In corrispondenza dei polmoni non si osservano localizzazioni parenchimali o pleuriche focolaio o diffuse in atto.
Non tumefazioni linfonodali mediastiniche.
In sede sottodiaframmatica il fegato, la milza, il pancreas, le ghiandole surrenali ed i reni risultano normali.
Lateralmente all'aorta sx, inferiormente ai vasi renali, si rileva un linfonodo del diametro massimo di circa 2 cm.
Non evidenti tumefazioni linfonodali a dx.
Non apprezzabili alterazioni delle strutture e degli organi dello scavo pelvico.
Per quanto attiene al testicolo sinistro da rilevare che in data 18/05/06 l'urologo al quale il ragazzo si era rivolto rilevava "orchialgia sin. con dolorabilità all'epididimo" e suggeriva spermiogramma e spermiocultura, risultati successivamente negativi.
Un ulteriore controllo in data 17/10/06 rilevava sempre al testicolo sin. ancora orchialgie e coliche spermatiche. Addome negativo e genitali esterni normali.
Alla luce di tutto quanto sopra, pur non nutrendo alcun dubbio sulla professionalità dello specialista dal quale è in cura il ragazzo e del quale rilevo semmai una discutibile "unicità di pensiero", laddove mai come in questo campo tutto è in evoluzione (grazie a Dio)e quindi soggetto a verifiche, sono a richiedervi un vostro punto di vista ed una valutazione in merito all'esito della TAC in relazione al linfonodo di sinistra.
Ringrazio dell'attenzione e mi scuso per la lunga esposizione.
Cordiali saluti
Una mamma
Richiesta tac addominale completa e tac toracica con contrasto + ripetizione markers.
[#1]
Cara signora comprendo a pieno la sua grande ansia in merito al problema che è peraltro di enorme impegno clinico e chirurgico. >Ritengo pertanto che sia inutile un consulto telematico, se non per una mera questione di supporto umano a lei e a tutta la vostra famiglia. I medici colleghi del san raffaele sono eccellenti clinici e chirurghi ed hanno la idonea competenza e grande esperienza proprio in questo campo per cui il mio consiglio è unicamente quello di seguire le loro indicazioni molto scrupolosamente.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Ex utente
Egr. Dott. Marsala,
La ringrazio comunque per avere preso in considerazione il nostro problema, pur senza avere direttamente né confermato, né smentito il percorso prospettato. Solo per precisione confermo che il centro ospedaliero di riferimento è l'Ist. dei Tumori di Milano, da considerarsi chiaramente centro di efficienza tanto quanto il S. Raffaele, da Lei menzionato.
La saluto con cordialità
La ringrazio comunque per avere preso in considerazione il nostro problema, pur senza avere direttamente né confermato, né smentito il percorso prospettato. Solo per precisione confermo che il centro ospedaliero di riferimento è l'Ist. dei Tumori di Milano, da considerarsi chiaramente centro di efficienza tanto quanto il S. Raffaele, da Lei menzionato.
La saluto con cordialità
[#3]
sono daccordo con il collega del INT di Milano,; gli stessi colleghi dell'INT sono coloro che forse hanno la più grande esperienza in Italia sulla cura dei tumori dei testicoli e sono opinion leader su tale argomento
si fidi di loro
si fidi di loro
dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com
[#4]
Ex utente
Egr. Dott. Benedetto,
ringrazio anche Lei per il tempo che ci ha dedicato ben consci delle opportunità che derivano dall'abitare a Milano e del poterci avvalere di servizi qualificati offerti da strutture di rilievo.
Di contro è proprio la consuetudine a tale fattispecie che ci spinge al confronto, che ritengo comunque sempre positivo, in considerazione anche delle due opposte scuole di pensiero, europea ed americana, che dimostrano quanto in materia non vi siano certezze assolute, bensì dati statistici che dovrebbero dimostrare la validità di un metodo rispetto all'altro.
Cordiali saluti.
ringrazio anche Lei per il tempo che ci ha dedicato ben consci delle opportunità che derivano dall'abitare a Milano e del poterci avvalere di servizi qualificati offerti da strutture di rilievo.
Di contro è proprio la consuetudine a tale fattispecie che ci spinge al confronto, che ritengo comunque sempre positivo, in considerazione anche delle due opposte scuole di pensiero, europea ed americana, che dimostrano quanto in materia non vi siano certezze assolute, bensì dati statistici che dovrebbero dimostrare la validità di un metodo rispetto all'altro.
Cordiali saluti.
[#5]
Carissima Signora,
confermando la grandissima esperienza dei colleghi dell'INT,esprimo solo che, a mio parere, "potrebbe"forse essere utile una FDGPET totalbody, per caratterizzare dal punto di vista metabolico, la adenopatia mediastinica di dubbie caratteristiche al mediastino di sinistra, date le dimensioni superiori a quelle "ritenute" non sopette.
Cordiali Saluti
confermando la grandissima esperienza dei colleghi dell'INT,esprimo solo che, a mio parere, "potrebbe"forse essere utile una FDGPET totalbody, per caratterizzare dal punto di vista metabolico, la adenopatia mediastinica di dubbie caratteristiche al mediastino di sinistra, date le dimensioni superiori a quelle "ritenute" non sopette.
Cordiali Saluti
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.6k visite dal 17/06/2007.
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