Psa post prostatectomia + radioterapia
Buongiorno, illustrissimi Dottori, scrivo perché sono in ansia per mio padre.
71 anni, novembre scorso è stato sottoposto su consiglio dell’urologo & dell’oncologo a una prostatectomia radicale + linfonodi a cielo aperto dall’esito di pT3aNOMX, Gleason 7 (4+3) bilaterale con focale estensione extraprostatica, margine di resezione liberi, vescicole libere, tutti i linfonodi estratti (15) liberi da localizzazione metastatica.
Nonostante un po’di problemi per la cicatrizzazione della ferita (mio papà è diabetico), l’intervento non ha avuto grandi effetti collaterali ed anche l’incontinenza gli è durata meno di un paio di mesi.
A due mesi dall’intervento e quindi a gennaio 2010 il suo PSA era di 0,06.
Qui lo specialista propone un ciclo di radioterapia, dicendo che in questi casi è consigliata a completamento della cura.
Il babbo si fa 33 sedute dalla dose complessiva di 6600 cGy, erogati in frazionamento convenzionale e devo ammettere, anche qui affronta molto bene e se la cava con qualche episodio di dissenteria.
La terapia finisce a metà aprile e proprio settimana scorsa negli esami di routine si scopre un PSA di 0,09.
Torniamo dallo stesso urologo per un parere e gli prescrive Enantone 11,25 1 fiala da fare ogni 3 mesi perché, dice lui, il PSA in rialzo non è di buon auspicio e “potrebbe” esserci ancora qualche molecola tumorale in circolo.
Premetto che mio padre prima dell’intervento fece TAC + SCINTI ed erano tutte erano negative.
Ora sono un po’ preoccupata per questo nuovo –piano di cura-, che per quanto ho letto e saputo è l’ultima strategia d’attacco per tenere a bada questo male.
E’ giusto dopo una prostatectomia radicale+ radioterapia intraprendere subito una cura ormonale?
Secondo voi, gentilissimi Dottori Specialisti, dalla diagnosi di mio padre è normale passare all’Enantone?
Grazie dell’ascolto e se mi vorrete rispondere, sono davvero con il morale al ribasso.
Buon lavoro,
71 anni, novembre scorso è stato sottoposto su consiglio dell’urologo & dell’oncologo a una prostatectomia radicale + linfonodi a cielo aperto dall’esito di pT3aNOMX, Gleason 7 (4+3) bilaterale con focale estensione extraprostatica, margine di resezione liberi, vescicole libere, tutti i linfonodi estratti (15) liberi da localizzazione metastatica.
Nonostante un po’di problemi per la cicatrizzazione della ferita (mio papà è diabetico), l’intervento non ha avuto grandi effetti collaterali ed anche l’incontinenza gli è durata meno di un paio di mesi.
A due mesi dall’intervento e quindi a gennaio 2010 il suo PSA era di 0,06.
Qui lo specialista propone un ciclo di radioterapia, dicendo che in questi casi è consigliata a completamento della cura.
Il babbo si fa 33 sedute dalla dose complessiva di 6600 cGy, erogati in frazionamento convenzionale e devo ammettere, anche qui affronta molto bene e se la cava con qualche episodio di dissenteria.
La terapia finisce a metà aprile e proprio settimana scorsa negli esami di routine si scopre un PSA di 0,09.
Torniamo dallo stesso urologo per un parere e gli prescrive Enantone 11,25 1 fiala da fare ogni 3 mesi perché, dice lui, il PSA in rialzo non è di buon auspicio e “potrebbe” esserci ancora qualche molecola tumorale in circolo.
Premetto che mio padre prima dell’intervento fece TAC + SCINTI ed erano tutte erano negative.
Ora sono un po’ preoccupata per questo nuovo –piano di cura-, che per quanto ho letto e saputo è l’ultima strategia d’attacco per tenere a bada questo male.
E’ giusto dopo una prostatectomia radicale+ radioterapia intraprendere subito una cura ormonale?
Secondo voi, gentilissimi Dottori Specialisti, dalla diagnosi di mio padre è normale passare all’Enantone?
Grazie dell’ascolto e se mi vorrete rispondere, sono davvero con il morale al ribasso.
Buon lavoro,
[#1]
Gentile Signora,
sono in accordo con i colleghi per quanto riguarda la gestione del tumore alla prostata di suo padre nella iniziale indicazione alla prostatectomia radicale con successiva radioterapia dopo il risultato dell'esame istologico che ha documentato la presenza di invasione extraprostatica.
Attualmente il valore di PSA risulta essere 0,09 ng/ml. E' vero , risulta un pochino più elevato del precedente 0,06 ng/ml ma dobbiamo tenere conto di 2 fattori.
1) il calo del PSA dopo radioterapia può avvenire dopo molti mesi dalla fine della terapia contrariamente a quello che avviene dopo l'intervento chirurgico;
2) trattasi comunque di valori estremamente ridotti .
Detto questo, nel rispetto completo di tutte le possibili opinioni, devo dire che per quanto mi riguarda io terrei monitorato il PSA nel tempo.
Cordiali saluti
sono in accordo con i colleghi per quanto riguarda la gestione del tumore alla prostata di suo padre nella iniziale indicazione alla prostatectomia radicale con successiva radioterapia dopo il risultato dell'esame istologico che ha documentato la presenza di invasione extraprostatica.
Attualmente il valore di PSA risulta essere 0,09 ng/ml. E' vero , risulta un pochino più elevato del precedente 0,06 ng/ml ma dobbiamo tenere conto di 2 fattori.
1) il calo del PSA dopo radioterapia può avvenire dopo molti mesi dalla fine della terapia contrariamente a quello che avviene dopo l'intervento chirurgico;
2) trattasi comunque di valori estremamente ridotti .
Detto questo, nel rispetto completo di tutte le possibili opinioni, devo dire che per quanto mi riguarda io terrei monitorato il PSA nel tempo.
Cordiali saluti
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#2]
Utente
La ringrazio davvero per la risposta Dr. Seveso, mi ha rasserenato, anche se pure il nostro medico di famiglia proprio l'altro ieri ha -caldamente- consigliato di seguire la terapia prescritta dall'urologo (Enantone).
Credo che la soluzione migliore sia monitorare il PSA ogni 2/3 mesi, come Lei suggerisce, e magari intervenire quando verrà superato (spero il + tardi possibile) il valore di 0,20 ng.
Grazie ancora per il prezioso consulto e sopratutto per il lavoro grandioso che Lei e gli altri Specialisti svolgete sulla rete!
Credo che la soluzione migliore sia monitorare il PSA ogni 2/3 mesi, come Lei suggerisce, e magari intervenire quando verrà superato (spero il + tardi possibile) il valore di 0,20 ng.
Grazie ancora per il prezioso consulto e sopratutto per il lavoro grandioso che Lei e gli altri Specialisti svolgete sulla rete!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 28/05/2010.
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