Adenocarcinoma della prostata ct2a gleason 6

Salve a tutti. Ho 78 anni e sono stato operato 3 anni fa per iperplasia prostatica benigna col metodo OLEP (col laser ad Olmio) presso il San Raffaele a Milano: il risultato è stato ottimo e sono passato da 4 necessità notturne di orinare praticamente a zero, con autonomia diurna di 7-8 ore (prima dell'intervento questa autonomia non superava l'ora o al massimo 2 ore !). Qualche mese fa, essendo il PSA passato da 0,92 appena dopo l'intervento (genn 2007) a 1,95 (marzo 2010) mi è stata fatta una biopsia ecoguidata che ha dato i seguenti risultati :
MATERIALE INVIATO:
A) agobiopsie prostatiche apice destro
B) margine laterale destro
C) base destra
D) base sinistra
E) margine laterale sinistro
F) apice sinistro
DIAGNOSI :
B) microfocolaio di adenocarcinoma della prostata, grado 6(3+3) di Gleason. La neoplasia coinvolge il 2% circa del tessuto prelevato dal margine laterale destro. Assenza di strato basale nel focolaio neoplastico (racemasi positivo) documentata anche con colorazione immunoistochimica per citocheratine ad alto peso molecolare e p63.
A)C)D)E)F) Tessuto prostatico indenne da neoplasia con aspetti iperplastici, aree di atrofia e flogosi cronica aspecifica.
Agobiopsie multiple.

Da questi risultati e dalla esplorazione rettale l'urologo (che aveva anche eseguito il precedente intervento sulla iperplasia prostatica) ha dedotto lo stadio cT2a Gleason 6 e, per individuare con maggior precisione la stadiazione effettiva al fine di valutare la via da seguire, mi prescritto :
TAC addome CMC ,RM endorettale della prostata ,Scintigrafia ossea total body
esami che ho regolarmente eseguito ed i cui risultati ho ricevuti proprio in questi giorni. Ovviamente non ho capito molto da quanto riportato nelle 3 diagnosi e qualche chiarimento lo dovrei avere nella prossima visita dall'urologo, la quale però sarà possibile solo fra circa un mese.
Ho letto da varie parti (ed anche su questo sito) che il tumore alla prostata può essere molto lento per cui qualche mese in più nell'inizio terapia non fa differenza, oppure può essere veloce per cui è meglio affrontarlo al più presto:
la mia domanda è: é possibile avere da questo staff di specialisti un anticipo di spiegazione per i comuni mortali di quanto detto nelle 3 diagnosi sopraelencate, ricopiandole ed inviadovele in una successiva comunicazione? è una cosa che si può fare, oppure intaserei con troppe righe questo sito?
Mi scuso se sono un po' troppo impaziente, ma vorrei anche essere un po' preparato quando dovrò affrontare fra un mese la decisione sulla via da seguire fra le varie oggi disponibili nel mio caso specifico (78 anni - discreto stato di salute - PSA 1,95 - attualmente assolutamente senza problemi di incontinenza - già qualche problema di funzionalità rettale per un intervento per prolasso del retto di circa 20 anni fa - recente apparsa di ernia inguinale sin,essendo già stato operato 13 anni fa di ernia inguinale dx).
Scusandomi per il disturbo, saluto cordialmente
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente in pratica lei ha un tumore alla prostata in uno stadio molto iniziale e con parametri di bassa agressività pertanto secondo tali parametri e secondo le linee guida lei può anche sottoporsi ad una blada terapia o solo ad una sorveglianza vigile

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Ringrazio innanzitutto per la sollecita risposta e per l'incoraggiante previsione per il futuro della mia patologia.
Io, purtroppo, sono un po' meno ottimista per 2 motivi:
- 1) l'urologo (che mi ha già felicemente operato 3 anni fa di iperplasia prostatica benigna), non appena ha preso visione dei risultati della biopsia(che vi ho già anticipato nella mia precedente) mi ha subito proposto di risolvere il problema con un intervento di asportazione radicale della prostata con un intervento di tipo robotico, ovviamente passate le settimane necessarie dopo la biopsia. Confesso di essere rimasto un po' disorientato perchè, fino a pochi minuti prima, non sapevo di avere un tumore alla prostata e tanto meno di dover subire un simile intervento. Per maggior tranquillità mi ha quindi prescritto (come ho già anticipato nella mia precedente) TAC addome CMC ,RM endorettale della prostata ,Scintigrafia ossea total body.
- 2) inoltre, dalla lettura delle 3 diagnosi, da profano (io sono solo un vecchio ingegnere in pensione ed ho poca confidenza con le terminologie mediche) mi sono un po' preoccupato per quanto riguarda la sicurezza che il tumore sia rimasto confinato nella prostata in quanto, per es. la TAC, riferendosi alla vescica, segnala "una immagine di falcatura sottocentmetrica che potrebbe essere solo conseguenza di un riempimento non completo del lume in quella porzione, ma non si esclude un reale difetto di riempimento da protrusione interna che merita di essere verificato"
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Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Ringrazio innanzitutto per la sollecita risposta e per l'incoraggiante previsione per il futuro della mia patologia.
Io, purtroppo, sono un po' meno ottimista per 2 motivi:
- 1) l'urologo (che mi ha già felicemente operato 3 anni fa di iperplasia prostatica benigna), non appena ha preso visione dei risultati della biopsia(che vi ho già anticipato nella mia precedente) mi ha subito proposto di risolvere il problema con l'asportazione radicale della prostata con un intervento di tipo robotico, ovviamente passate le settimane necessarie dopo la biopsia. Confesso di essere rimasto un po' disorientato perchè, fino a pochi minuti prima, non sapevo di avere un tumore alla prostata e tanto meno di dover subire un simile intervento. Per maggior tranquillità mi ha quindi prescritto (come ho già anticipato nella mia precedente) TAC addome CMC ,RM endorettale della prostata ,Scintigrafia ossea total body.
- 2) inoltre, dalla lettura delle 3 diagnosi, da profano (io sono solo un vecchio ingegnere in pensione ed ho poca dimestichezza con le terminologie mediche) mi sono un po' preoccupato per quanto riguarda la sicurezza che il tumore sia rimasto confinato nella prostata in quanto, per es. la TAC, riferendosi alla vescica, segnala "una immagine di falcatura sottocentmetrica che potrebbe essere solo conseguenza di un riempimento non completo del lume in quella porzione, ma non si esclude un reale difetto di riempimento da protrusione interna che merita di essere verificato"
Ovviamente non pretendo di aver capito il significato corretto ed è questo il motivo per cui avevo richiesto nella mia precedente se era possibile avere dei chiarimenti sulle 3 diagnosi, riportandole su questo sito: non avendo avuto conferma in tal senso, ovviamente non mi permetto di trascriverle.
Rimango però con i dubbi e soprattutto non mi sento preparato a prendere una importante decisione fra circa un mese (in occasione della visita dall'urologo), soprattutto avendo imparato su questo stesso sito che se non c'è la certezza di un confinamento del tumore nella prostata è assurdo procedere ad una sua eliminazione radicale, anche ammesso che questa sia la strada consigliabile nel mio caso specifico.
Mi scuso se mi sono un po' dilungato e saluto cordialmente tutto lo Staff.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
gentile utente ovviamente il suo urologo ha più dati di me avendola visita, però i consigli che io le ho dato sono quelli tratti dai protocolli intenazionali e come prima cosa le dico che a 78 anni non si opera più il tumore alla prostata, specie se di basso grado come il suo
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Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Ringrazio sempre per la sollecitudine delle risposte.
Volevo solo precisare alcuni particolari che forse possono chiarire meglio la mia situazione clinica: la motivazione più importante per cui il mio urologo ha prospettato l'asportazione radicale della prostata è stata che, dato "l'ottimo stato di salute generale si prevede una aspettativa di vita di almeno 10-15 anni" e quindi con l'eliminazione della prostata si risolverebbe il problema in modo definitivo; mi è stato anche assicurato che, nel caso di riscontro di sconfinamento del tumore dalla prostata alle zone confinanti che emergesse dalla biopsia post-intervento, si risolverebbe il problema con opportune irradiazioni.
Il motivo della mia richiesta allo Staff degli specialisti di poter avere chiarimenti sulle 3 diagnosi (TAC addome CMC ,RM endorettale della prostata ,Scintigrafia ossea total body) era proprio quello di capire se da dette diagnosi è possibile dedurre un eventuale sconfinamento del tumore: in tal caso, in occasione della prossima visita in cui si dovrà prendere una decisione, mi sentirei più motivato ad escludere l'asportazione radicale della prostata, passando direttamente alla terapia mediante irradiazioni mirate, dato che dovrei comunque farle anche dopo l'intervento chirurgico (anche se da questo stesso sito ho appreso che sia l'asportazione chirurgica che l'irradiazione comportano una significativa percentuale di effetti collaterali pesanti anche per la mia età, come per es. l'incontinenza, che ora non ho).
Rinnovo pertanto la mia suddetta richiesta allo Staff per poter affrontare con più dati di giudizio la prossima decisione sulla scelta da fare.
Ringraziando, saluto cordialmente.
[#6]
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Mi scuso se ritorno ancora sullo stesso argomento,ma forse non ho capito bene come funzionano i consulti su questo forum.Sì perchè ho chiesto più volte non una diagnosi od una stadiazione del mio caso specifico,ma semplicemente un aiuto al chiarimento (in termini adatti per uno non addetto ai lavori)di quanto riportato nelle diagnosi di esami fatti, con il solo scopo di non rischiare(nel prossimo incontro determinante col mio urologo) di rifiutare una soluzione che invece gli esami consigliano, o di accettare una soluzione che è invece poco compatibile con gli stessi.Ho poi pensato che non posso avere dei chiarimenti se prima non faccio conoscere le cose da chiarire e perciò mi sono deciso a trascrivere qui di seguito le varie diagnosi sperando che qualche esperto sia così gentile da chiarirmi il loro significato essenziale (ho messo fra "virgolette" le frasi meno comprensibili o più importanti) .
TAC ADDOME CMC:
QD:stadiazione k prostata.Esame eseguito prima e dopo somministrazione ev di mdc.Non lesioni focali epatiche.Non dilatazione vie biliari.Reni in sede.Regolare eliminazione del mdc bilateralmente.Non linfonodi di aspetto patologico.Prostata disomogenea,dimensionalmente nei limiti di norma.Vescica modicamente distesa,indenne da patologici ispessimenti di parete;"nella sua porzione opacizzata dal mdc,a destra,si osserva subito lateralmenteallo sbocco mearale dell'uretere una immagine di falcatura sottocentmetrica che si accompagna a un aspetto paradivercolare della porzione ancora più laterale:l'immagine potrebbe essere solo conseguenza di un riempimento non completo del lume in quella porzione,ma non si esclude un reale difetto di riempimento da protrusione interna che merita di essere verificato endoscopicamente.Non lesioni focali ossee".
RM PROSTATICA CON BOBINA ENDORETTALE:
RM prostata per stadiazione in neoplasia prostatica.L'esame è stato eseguito prima e dopo somministrazione dinamica di mezzo di contrasto paramagnetico endovena.Lo studio della loggia prostatica è stato condottocon bobina endorettale.Prostata di dimensioni ridotte (diametro traverso massimo 38mm)in esiti chirurgici di adenomectomia,con ampia loggia uretrale."Il parenchima prostatico residuo evidenzia disomogeneità del segnale nelle immagini T2,in verosimili esiti di pregressi episodi flogistici.A carico della porzione periferica della ghiandola,in corrispondenza del terzo inferiore del lobo dx,si evidenzia area pseudonodulare di potenziamento nella fase precoce dello studio post contrastografico dinamico,del diametro di 10mm,da riferire alla nota patologia eteroplastica.Area di analoghe caratteristiche di potenziamento post contrastografico si evidenzia a livello del terzo inferiore del lobo sn,del diametro di circa 8mm,di verosimile analogo significato".Conservato il profilo posteriore della ghiandola.Lievemente "ectasica" ma con intensità del segnale conservata la vescicola seminale sn. A dx la vescicola seminale risulta compressa e dislocata posteriormente da formazione pseudonodulare del diametro di 35mm,situata in corispondenzadell'angolo vescicolo-vescicale,e che determina salienza della parete postero laterale dx della vescica,giungendo in prossimità del tratto distale dell'uretere prevescicale omolaterale,che non presenta tuttavia significativa dilatazione a monte."La formazione descritta dimostra nelle immagini RM aspetto disomogeneo per la coesistenza di aree emorragiche e aree solide,con debole potenziamento post contrastografico". Tale formazione,per quanto di non univoca interpretazione(formazione cistica complessa paravescicolare?),risultava tuttavia già descritta in precedenti controlli ecografici.Non sono evidenti significative adenopatie retroperitoneali.
SCINTIGRAFIA OSSEA TOTAL BODY :
Completamento di stadiazione di adenoma prostatico.L'esame è stato effetuato con scansioni Total body in proiezione anteriore e posteriore."Si rilevano focali iperaccumuli del radiofarmaco in corrisondenza dei capi ossei delle articolazioni maggiori degli arti ed irregolarità di distribuzione nel rachide in toto,di natura artrosico-degenerativa".Normale la distribuzione dell'indicatore nei rimanenti segmentiossei esaminati.
Ho così concluso la trascrizione dell'esito dei 3 esami:se ho sbagliato a proporne l'interpretazione perchè questo non rientra nei regolamenti del forum, sono tranquillo perchè ovviamente lo Staff può sempre cancellare tutto quanto.
Ovviamente spero proprio di no ed attendo fiducioso una risposta che mi aiuti a capirci qualcosa.
Ringraziando comunque dell'attenzione, porgo cordiali saluti.
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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