Tampone uretrale, stafilococchi e dolore persistente

Buonasera,
ho 29 anni e per esporre il mio quesito devo fare un passo indietro e descrivere la mia situazione da circa 3 mesi.
Verso la metà di febbraio ho cominciato ad avere un forte dolore al fianco destro, altezza fegato, simile a quando dopo una corsa può far male la milza. Il dolore si irradiava fino al testicolo e a volte mi dava sensazione di nausea. Ho pensato fosse appendicite ma non lo è, varicocele (ma dopo ecocolordoppler è risultato non esserlo).

Mi sono rivolto:
- al pronto soccorso: mi hanno detto che presumibilmente era un'infezione urinaria (mi bruciava anche un po' il pene, ma NON all'atto della minzione), -> antibiotico per 6 giorni che non è servito a nulla
- mi sono rivolto ad uno specialista (urologo/andrologo, che mi segue tuttora) che mi ha diagnosticato una prostatite -> antibiotico (levoxacin) per 14 gg. Il dolore è passato.
- qualche giorno prima del nuovo controllo dal suddetto medico, il dolore è tornato; ho eseguito tampone uretrale e il risultato è presenza di "numerose colonie di stafilococco aureo" -> nuovo ciclo di 10 gg antibiotici, stavolta di Bactrim forte.

Ecco le mie domande:

1) domani è l'ultimo dei 10 giorni di antibiotico, ma il dolore c'è ancora e non passa, può succedere? Cosa devo fare?
2) è normale che gli stafilococchi aurei diano questi disturbi forti, per un tempo così prolungato e che siano difficili da debellare?

Sono seriamente preoccupato.
Grazie per l'aiuto e scusate se mi sono dilungato ma credo che per avere una risposta chiara si debba essere chiari.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore,

una infiammazione delle vie uro-seminali danno queste problematiche e questi sintomi, i quali tendono ad essere complessi e di difficile risoluzione.

Comunque, se desidera avere più informazioni dettagliate su questi temi, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
caro lettore,

la presenza di germi patogeni delle vie urinarie va eliminata con gli opportuni antibiotici.
Il disagio creato dalla infezione può perdurare anche dopo la eliminazione-scomparsa di tali germi.
Gli stafilococchi sono ubiquitari e qualche piccola traccia non è espressione di infezione
Continui a farsi seguire dal suo specialista
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Utente
Utente
Grazie mille per le cortesi risposte, sono più tranquillo: la persistenza dei sintomi e la loro forte intensità anche dopo diversi cicli (di altrettanto diversi) antibiotici mi aveva spaventato...

Un saluto cordiale
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore ,

comunque, se lo desidera, ci tenga informati sugli eventuali e futuri sviluppi del suo problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Sarò lieto di farlo. Nuovamente grazie per tutta la disponibilità.
[#6]
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi scrivo nuovamente perché alla mia cartella clinica si è aggiunto un nuovo, spiacevole, tassello.

Come ho scritto nel primo post, ho terminato il (terzo) ciclo di antibiotici per tentare di debellare lo stafilococco aureo e i dolori che mi provocava.
Due giorni fa però, a tre dalla fine del ciclo la situazione è peggiorata: dolori molto forti al fianco destro che si irradiavano all'inguine e al testicolo, fortissimo senso di nausea, mal di schiena, di spalle e testa.
Il giorno dopo, cioè ieri, dopo una notte completamente insonne non sono andato a lavorare ma dal mio medico che mi ha prescritto, oltre ad un nuovo esame di urinocoltura ed esami del sangue, un'ecografia addominale.

Quest'ultima sono riuscito a farla miracolosamente ieri mattina, a meno di 24 ore dalla richiesta. Vorrei riportare l'esito per chiedere un parere:

"Il fegato è morfovolumetricamente nei limiti ed ha ecostruttura omogenea, indenne da lesioni focali. Le vie biliari intra edextra epatiche e la vena porta non sono dilatate.
La colecisti è regolarmente distesa e contiene numerosi piccoli calcoli che misurano 3-4 mm ciascuno.
Il pancreas è nei limiti per dimensioni e struttura.
La milza ha dimensioni lievemente superiori alla media con diametro bipolare superiore a 13 cm ed ecostruttura omogenea.I reni sono morfologicamente regolari, con corticale di spessore conservato e distribuzione degli echi pielovascolari normale; in sede medio-renale destra si osserva una incrostazione caliciale (2 mm), non dilatazioni idronefrotiche.
L'aorta addominale ha calibro e decorso regolari.
La vescica è normalmente distesa, ha contorni netti ed è priva di echi patologici endoluminali.
La prostata, esaminata per via sovrapubica, è morfologicamente normale, misura diametri 37 x 25 x 19 mm ed ha confini netti."

Il medico che mi ha effettuato l'esame mi ha detto che il dolore e la nausea possono essere dovuti ai piccoli calcoli alla cistifellea, anche se l'infezione da stafilococco rimane.
Ora non riesco più a capire cosa ha causato cosa: sembra che l'infezione da stafilococco sia salita fino al rene provocando l'incrostazione... ma i calcoli cosa c'entrano?

Ecco le mie perplessità principali:

- I dolori che ho dal fianco all'inguine a cosa sono dovuti? Ai calcoli o all'infezione?
- Come dovrei procedere? Mi ha detto il medico dell'ecografia che per sciogliere i calcoli, visto che sono piccoli, esiste un preparato. E' corretto? E' efficace? O devo ricorrere alla chirurgia?
- E per quanto riguarda l'incrostazione al rene?
- cosa significa milza di dimensioni superiori alla media? Cosa comporta?

Scusate per la lunghezza del post, ho cercato di essere il più sintetico possibile ma le variabili sono tante.
Grazie come sempre moltissimo per la pazienza che sempre dimostrate.

Un saluto cordiale.
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

non si faccia domande e soprattutto non ci chieda chiarimenti terapeutici perchè, da questa postazione, senza poter fare una valutazione clinica in diretta, nulla le possiamo proporre.

A questo punto risenta il suo medico curante e poi a ruota bisogna sentire un esperto urologo ed anche un esperto gastroenterologo.

Un cordiale saluto.
[#8]
Utente
Utente
Grazie in ogni caso per la disponibilitaà, avevo già in previsione di recarmi quest'oggi dal mio medico curante.

Un saluto cordiale
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore ,

se lo desidera, comunque ci tenga informati sugli eventuali sviluppi del suo problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.