I controlli successivi come cistoscopia, ecografia
Gentili Medici,
ho 48 anni e a giugno 2007 ho subìto un intervento di resezione vescicale di un papilloma con seguente diagnosi: carcinoma di basso grado non infiltrante. Da allora eseguo con regolarità i controlli successivi come cistoscopia, ecografia e esame citologico su 3 campioni sempre con esiti negativi. L'ultimo esame citologico ritirato la settimana scorsa riporta una risposta un pò diversa dal solito: Rare cellule uroteliali con alterazioni da riferire ad una natura reattivo-riparativa. Sul fondo numerose cellule di sfaldamento delle vie genitali e colonie batteriche.
In attesa di parlare con l'urologo che mi ha in cura (sempre un pò difficile da reperire) gradirei avere un Vostro parere e sapere se l'ecografia renale e vescicale prenotata per fine anno 2010 (dicembre) è da anticipare o meno...
Ringrazio anticipatamente
Carla
ho 48 anni e a giugno 2007 ho subìto un intervento di resezione vescicale di un papilloma con seguente diagnosi: carcinoma di basso grado non infiltrante. Da allora eseguo con regolarità i controlli successivi come cistoscopia, ecografia e esame citologico su 3 campioni sempre con esiti negativi. L'ultimo esame citologico ritirato la settimana scorsa riporta una risposta un pò diversa dal solito: Rare cellule uroteliali con alterazioni da riferire ad una natura reattivo-riparativa. Sul fondo numerose cellule di sfaldamento delle vie genitali e colonie batteriche.
In attesa di parlare con l'urologo che mi ha in cura (sempre un pò difficile da reperire) gradirei avere un Vostro parere e sapere se l'ecografia renale e vescicale prenotata per fine anno 2010 (dicembre) è da anticipare o meno...
Ringrazio anticipatamente
Carla
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 10/05/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su HPV - Human Papilloma Virus
Papillomavirus (HPV): diagnosi, screening, prevenzione e tutto quello che devi sapere sul principale fattore di rischio del tumore del collo dell'utero.