Mi hanno diagnosticato una prostata molto infiammata ma...
Gentili dottori di MEDICITALIA, ho 35 anni,
lo scorso novembre ho avuto la mia prima (e spero ultima) colica renale.
Dalla prima manifestazione dolorosa, all'espulsione del calcolo sono passati circa 25 giorni,
durante questo lungo periodo il dottore che mi aveva in cura mi ha consigliato di fare un uroflessometria dopo circa un mese dall' espulsione del calcolo;
perchè (almeno credo) dalle ecografie risultava una certa difficoltà a svuotare la vescica.
Tramite asl (con le sue lungaggini) riesco a prenotare l'uroflessometria il 13/2 e la visita urologica il 20/4.
la diagnosi dell'uroflessometria dice" il tracciato evidenzia lieve ostruzione del basso tratto urinario con l'utilizzo del muscolo torchio addominale".
L'urologo dopo una visita brevissima (in totale max 10min, transrettale direi istantanea), mi dice che ho la prostata "MOLTO INFIAMMATA" , dovuta all'alimentazione.
E senza voler vedere ecografie, esami del sangue, cistoscopia e urografia fatte nel periodo delle coliche renali, mi dice di limitare birra (che io bevo davvero pochissimo) e di limitare spezie e peperoncino (che invece uso quasi quotidianamente);
poi mi prescrive la seguente cura 6 giorni di ciproxin 500, 15 di topster 3 mg e 3 MESI di xatral, aggiungendo di "seguirla questa cura perchè sono conciato".
io sono confuso perchè a parte dei "FASTIDI" al rene sx, e anteriormente a circa 10 cm a sx dell' ombelico, entrambi molto molto lievi, ma quasi quotidiani, e il fatto che urino tante volte al giorno in piccole quantità (qualche volta il getto urinario esce "biforcuto") e qualche volta con la lieve sensazione di non essermi svuotato del tutto, non avverto fastidi "eclatanti" o dolori di sorta e se non fosse stato per l'indicazione del medico ai tempi delle coliche avrei minimizzato senza preoccuparmene.
Insomma non ho la percezione di avere qualcosa di serio e gli esami li ho fatti più per scrupolo e pensando centrassero con le coliche.
Ora invece ho un pò d'ansia e rimuginando, mi pongo alcune domande alle quali spero gentilmente possiate dare risposta.
La prostata infiammata vuol dire prostatite?
A quali rischi vado incontro se la cosa andasse avanti o se fosse trascurata?
Può l'urologo esserne certo senza ulteriori esami e dopo una visita così rapida ?
LE MIE QUOTIDIANE (ma ripeto leggerissime) FITTE AL RENE DIPENDONO DA QUESTO ?
DOPO QUANTO TEMPO PASSANO GLI EFFETTI COLLATERALI DELLO XATRAL IN SEGUITO AD UNA ASSUNZIONE COSI' PROTRATTA NEL TEMPO?
Può un assunzione così protratta nel tempo di xatral condizionare in maniera permanente la mia funzione erettile e la mia fertilità ?
Basterà evitare le spezie (e seguire la cura ovviamente) ?
o ci sono altri accorgimenti, di natura anche non alimentare, che devo seguire ?
Per favore ditemi qualcosa
lo scorso novembre ho avuto la mia prima (e spero ultima) colica renale.
Dalla prima manifestazione dolorosa, all'espulsione del calcolo sono passati circa 25 giorni,
durante questo lungo periodo il dottore che mi aveva in cura mi ha consigliato di fare un uroflessometria dopo circa un mese dall' espulsione del calcolo;
perchè (almeno credo) dalle ecografie risultava una certa difficoltà a svuotare la vescica.
Tramite asl (con le sue lungaggini) riesco a prenotare l'uroflessometria il 13/2 e la visita urologica il 20/4.
la diagnosi dell'uroflessometria dice" il tracciato evidenzia lieve ostruzione del basso tratto urinario con l'utilizzo del muscolo torchio addominale".
L'urologo dopo una visita brevissima (in totale max 10min, transrettale direi istantanea), mi dice che ho la prostata "MOLTO INFIAMMATA" , dovuta all'alimentazione.
E senza voler vedere ecografie, esami del sangue, cistoscopia e urografia fatte nel periodo delle coliche renali, mi dice di limitare birra (che io bevo davvero pochissimo) e di limitare spezie e peperoncino (che invece uso quasi quotidianamente);
poi mi prescrive la seguente cura 6 giorni di ciproxin 500, 15 di topster 3 mg e 3 MESI di xatral, aggiungendo di "seguirla questa cura perchè sono conciato".
io sono confuso perchè a parte dei "FASTIDI" al rene sx, e anteriormente a circa 10 cm a sx dell' ombelico, entrambi molto molto lievi, ma quasi quotidiani, e il fatto che urino tante volte al giorno in piccole quantità (qualche volta il getto urinario esce "biforcuto") e qualche volta con la lieve sensazione di non essermi svuotato del tutto, non avverto fastidi "eclatanti" o dolori di sorta e se non fosse stato per l'indicazione del medico ai tempi delle coliche avrei minimizzato senza preoccuparmene.
Insomma non ho la percezione di avere qualcosa di serio e gli esami li ho fatti più per scrupolo e pensando centrassero con le coliche.
Ora invece ho un pò d'ansia e rimuginando, mi pongo alcune domande alle quali spero gentilmente possiate dare risposta.
La prostata infiammata vuol dire prostatite?
A quali rischi vado incontro se la cosa andasse avanti o se fosse trascurata?
Può l'urologo esserne certo senza ulteriori esami e dopo una visita così rapida ?
LE MIE QUOTIDIANE (ma ripeto leggerissime) FITTE AL RENE DIPENDONO DA QUESTO ?
DOPO QUANTO TEMPO PASSANO GLI EFFETTI COLLATERALI DELLO XATRAL IN SEGUITO AD UNA ASSUNZIONE COSI' PROTRATTA NEL TEMPO?
Può un assunzione così protratta nel tempo di xatral condizionare in maniera permanente la mia funzione erettile e la mia fertilità ?
Basterà evitare le spezie (e seguire la cura ovviamente) ?
o ci sono altri accorgimenti, di natura anche non alimentare, che devo seguire ?
Per favore ditemi qualcosa
[#1]
Caro lettore ,
non ci faccia troppe domande che da questa postazione , senza avere sotto mano la sua vera e reale situazione clinica, solo risposte generali ed utili a tanti lettori possiamo darle e non indicazioni terapeutiche precise e personali.
Sull'alfa-litico che ha preso, lo Xatral, le possiamo dire che ha un emivita breve e che dopo 7 giorni, se ha avuto qualche effetto collaterale, questo scompare (se naturalmente legato solo all'assunzione del farmaco).
Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su eventuali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .
Un cordiale saluto.
non ci faccia troppe domande che da questa postazione , senza avere sotto mano la sua vera e reale situazione clinica, solo risposte generali ed utili a tanti lettori possiamo darle e non indicazioni terapeutiche precise e personali.
Sull'alfa-litico che ha preso, lo Xatral, le possiamo dire che ha un emivita breve e che dopo 7 giorni, se ha avuto qualche effetto collaterale, questo scompare (se naturalmente legato solo all'assunzione del farmaco).
Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su eventuali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
caro lettore,
indubbiamente l'aver avuto un calcolo renale potrebbe far nascere il sospetto che lei possa avere una situazione di microlitiasi renale che potrebbe determinare dolori , più o meno vaghi, e disturbi urinari assimilabili a patologie prostatiche.
fare diagnosi di "prostatite" con una semplice esplorazione rettale può essere possibile ( ci sono anche gli urologi "ultra"bravi ma, qualche volta, può essere una diagnosi di comodo fatta dallo specialista "pubblico" magari un po' frettolo)
Cerchi di rivolgersi ad una struttura ambulatoriale urologica ospedaliera. A Milano non mancano
cari saluti
indubbiamente l'aver avuto un calcolo renale potrebbe far nascere il sospetto che lei possa avere una situazione di microlitiasi renale che potrebbe determinare dolori , più o meno vaghi, e disturbi urinari assimilabili a patologie prostatiche.
fare diagnosi di "prostatite" con una semplice esplorazione rettale può essere possibile ( ci sono anche gli urologi "ultra"bravi ma, qualche volta, può essere una diagnosi di comodo fatta dallo specialista "pubblico" magari un po' frettolo)
Cerchi di rivolgersi ad una struttura ambulatoriale urologica ospedaliera. A Milano non mancano
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
caro lettore,
indubbiamente l'aver avuto un calcolo renale potrebbe far nascere il sospetto che lei possa avere una situazione di microlitiasi renale che potrebbe determinare dolori , più o meno vaghi, e disturbi urinari assimilabili a patologie prostatiche.
fare diagnosi di "prostatite" con una semplice esplorazione rettale può essere possibile ( ci sono anche gli urologi "ultra"bravi ma, qualche volta, può essere una diagnosi di comodo fatta dallo specialista "pubblico" magari un po' frettolo)
Cerchi di rivolgersi ad una struttura ambulatoriale urologica ospedaliera. A Milano non mancano
cari saluti
indubbiamente l'aver avuto un calcolo renale potrebbe far nascere il sospetto che lei possa avere una situazione di microlitiasi renale che potrebbe determinare dolori , più o meno vaghi, e disturbi urinari assimilabili a patologie prostatiche.
fare diagnosi di "prostatite" con una semplice esplorazione rettale può essere possibile ( ci sono anche gli urologi "ultra"bravi ma, qualche volta, può essere una diagnosi di comodo fatta dallo specialista "pubblico" magari un po' frettolo)
Cerchi di rivolgersi ad una struttura ambulatoriale urologica ospedaliera. A Milano non mancano
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 26/04/2010.
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