Profilassi post coitale nella cistite ricorrente

Gentili dottori,

dalla mia precedente richiesta di consulto non è cambiato molto e mi ritrovo mensilmente la cistite, con forti bruciori alla minzione, nonostante massicce terapie antibiotiche (anche per via parenterale) e sempre previa effettuazione di antibiogramma, che mandano via il batterio (confermato con urinocoltura negativa) ma che non ne impediscono il ritorno qualche settimana dopo (massimo 4) a seguito sempre di un rapporto sessuale.

Avevo inizialmente rifiutato l’idea della profilassi post-coitale avanzata da un medico che ho consultato, ma mi trovo costretta a riprenderla in considerazione, visto che sono mesi che assumo comunque alte dosi di antibiotico i cui effetti cominciano a sentirsi (fastidi vaginali, lieve linfocitopenia).

Ora vorrei che mi chiariste i miei dubbi su tale approccio, perché nessuno riesce a rispondermi esaurientemente:

1) L’assunzione prolungata e continua, anche se a basse dosi, di antibiotici non peggiorerebbero il mio quadro immunitario? Oppure lo farebbero meno della cura occasionale e contingente di 7 gg ad ogni episodio? Quale tossicità presenta la terapia?
2) Anche se mi sottoponessi a questo regime per un anno, quante possibilità ci sono che al termine riacquisti la possibilità di avere rapporti sessuali liberi dalla copertura antibiotica senza che ritornino gli attacchi? Voglio dire, il meccanismo della cura agisce anche in termini di “guarigione” a lungo termine o solo di prevenzione e rischierei di doverlo fare a vita?
3) Un collega indicava in un precedente consulto l’utilizzo di un “antibiotici o di un comune batteriostatico”.. qual è la differenza fra i due in termini di efficacia ed effetti collaterali? Quali sono i farmaci consigliati e relative dosi?
4) Qualcuno ha mai sentito parlare o a sperimentato il D-Mannosio nella terapia della cistite batterica?

Ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
penso che prima di istaurare una terapia di così lungo termine , occorre una diagnosi.
Perchè il recidivare di infezioni postcoitali?
Un attento studio ginecologico con es batteriologici e non solo del secreto vaginale oltre a da ev colposcopie con ev colorazioni unitamente ad possibili cistoscopie con ev biopsie potrebbero forse rispondere a questa domanda.
Sinceramente l'uso di una profilassi antisettica o antibiotica postcoitale mi suona male e come dire che non si è capito la causa di tali reinfezioni.
Solo dopo avere capito passerei a possibili terapie.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Mallus,

non sa quanto suona male a me! Infatti due mesi fa, qando mi è stata proposta come unica soluzione, l'ho accantonata stizzita, ma il ripresentarsi inesorabile dell'infezione mi ha portato ad un'esasperazione tale da riconsiderarla.

Il problema è che non ho trovato medici che assecondino la mia esigenza di approfondimento. Il mio medico di base ritiene quasi fisiologico che il rapporto sessuale possa portare nelle donne IVU ricorrenti e liquida tutto con una mia predisposizione! Immagina il mio sconforto, vista anche la componente emotiva dovuta alla relazione con i rapporti.

In ogni caso mi sono rivolta ad un ginecologo che mi ha già detto di arrivare alla visita con gli esiti di un tampone vaginale.

Potrebbe chiarirmi quali potrebbero essere, nel mio caso, le cause di tali reinfezioni? Mi pare di capire che potrebbero essere di natura sia urologica che ginecologica.

Poichè nella città in cui attualmente risiedo non credo ci sia un buon centro o riferimento urologico, sarebbe utile un'eco vescica e reni, che è il massimo che potrei fare?

Grazie mille per l'attenzione. Vi terrò aggiornati con l'esito dell'urinocoltura e del tampone.
[#3]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
si sicuraemente può essere utile anche un ecografia ma questa rimane un esame isolato che non credo ,da solo, risolberà il problema.
Pare che abiti a Milano e dice che non esiste un buon centro dove essere seguita e allora chi abita a Linosa cosa dovrebbe fare.
Non si sconforti e prenda appuntamento in qualsiasi centro ospedaliero anche per una visita urologica.
Ne va meno anche della sua sessualità che è pur sempre una componente della nostra vita.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Genitle Dr. Mallus,

purtroppo attualmente, come ho indicato, non abito a Milano, ma avevo già pensato di recarmici appositamente per una visita specialistica.

Grazie ancora.
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