Stenosi - uretrotomia

Buongiorno,
sono un ragazzo di 22 anni, ho avuto ed ho diversi problemi all'uretra. Cerco di spiegare meglio il tutto, raccontando il percorso che ho seguito.

Nel 2006, a seguito di sintomi come fatica e bruciore durante la minzione, eseguo i seguenti esami: Uroflussometria, Cistouretrografia minzionale e retrograda, Ecografia vescicale. Da questi esami viene evidenziata una stenosi uretrale bulbare, sclerosi del collo vescicale, e discreto residuo post minzionale.
Subisco una Uretrotomia, resto 7 giorni con il catetere e l'urologo mi prescrive Tavanic e Zantac (per 7 giorni); e dopo aver rimosso il catetere Urbason (per 10 giorni) e Xatral (per 3 mesi).
Qualche mese dopo l'intervento, l'urologo mi fa delle dilatazioni. Chiedo scusa, non ricordo esattamente il termine medico, ma si trattava di un tubo di gomma introdotto nell'uretra con l'aiuto di un lubrificante. Ed ulteriori Uroflussometrie dimostrano gli esiti positivi dell'operazione.

Nel 2007 i problemi si ripropongono esattamente come l'anno precedente. Rieseguo gli stessi esami, che danno gli stessi risultati. Dunque mi opero nuovamente, solo che stavolta tengo il catetere per 15 giorni, con la prescrizione degli stessi medicinali riportati sopra, e il dottore non mi fa le dilatazioni fatte l'anno prima perché mi spiega che la recidiva potrebbe essere stata causata proprio dall'introduzione di quel tubo dopo l'intervento. Insomma, mi fa capire che "era meglio se non andavamo a dare fastidio all'uretra".

Sto bene per 3 anni, periodo durante il quale non ho più i sintomi iniziali, noto solo una progressiva diminuzione del flusso dell'urina nei giorni immediatamente successivi alla rimozione del catetere. Ma credo fosse normale.
Oggi, in realtà, cominciano a ripresentarsi i soliti sintomi che avevo nel 2006, forse meno problematici (per ora), con l'aggiunta di lievi dolori muscolari (?) all'altezza della vescica.

Dunque vengo alle mie domande e la richiesta del vostro validissimo aiuto.

- Mi hanno spiegato più volte che la stenosi è molto facilmente recidivante, ma secondo il vostro parere i due interventi e le relative terapie a cui sono stato sottoposto, sono stati adeguati?

- L'urologo mi aveva detto che se si fosse ripresentato il problema per la terza volta, avremmo dovuto optare per un intervento differente, cioè volto a rimuovere l'intero segmento di uretra coinvolto nella stenosi: che tipo di intervento sarebbe? Lo trovate opportuno?

- In fine, la domanda più importante, non ho citato la struttura pubblica in cui ho eseguito tali interventi per chiedervi un parere su qual è la migliore struttura a Roma per questo tipo di patologie. Sapreste consigliarmi un ospedale specifico nella capitale?

Ringrazio anticipatamente per la disponibilità e la professionalità che offrite.
Cordialmente
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente come le hanno detto la stenosi dell' uretra è una patologia ad alta recidiva e le terapia miniinvasive consistono appunto nella uretrotomia endoscopica, se però si ripresenta tale problema può essere indicata una terapia di tipo chirurgico, personalmente non conosco centri a Roma, però le posso consigliare il Prof Enzo Palminteri ad Arezzo, esperto di patologia dell' uretra

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie mille per la risposta Dott. Quarto, effettivamente mi avevano parlato di un centro specializzato ad Arezzo.
Grazie molte,
a presto.
[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

al di la del caro amico Enzo Palminteri, a Roma una buona chirurgia dell'uretra può essere fatta dal dottor Ferdinandi della Urologia del sant'Eugenio
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org