Adenocarcinoma prostatico, intervento o radioterapia?
Gent. dottore,
un anno fa a mio padre, 55 anni, gli è stato diagniosticato un adenocarcinoma alla prostata con gleason 10 (premetto che mio padre ha valori clinici tutti nella norma ad eccezione del psa che al momento è 11). dopo vari consulti abbiamo cominciato una terapia ormonale (BAT) con casodex e enantone, purtroppo solo i primi tre mesi di terapia hanno avuto successo facendo abbassare il psa, ma dopo questo ha ripreso a crescere raggiungendo il valore di 16. Nel fratempo di intesa con il nostr medico mio padre ha cominciato a fare piccole sedute di radioterapia per eliminare delle metastasi (qualche cm) al piccolo troncantere e alla colonna. Da circa tre mesi a questa parte mio padre ha cominciato la chemioterapia con taxotere ma anche questa volta l'andamento del psa, dopo una iniziale discesa da 16 a 6, è ripreso ad aumentare.
Secondo il nostro medico la prostata andrebbe asportata o al limite trattata con radioterapia.
Personalmente, non saprei cosa scegliere tra le due poiche so che una volta irradiata la prostata non puo essere piu oggetto di intervento chirurgico incaso di resistenza della stessa al trattamento radioterapico.
cosa mi suggerisce?
PS:dalle analisi risulta che il volume della prostata dall'inizio del trattamento a oggi si è ridotta del 20%
un anno fa a mio padre, 55 anni, gli è stato diagniosticato un adenocarcinoma alla prostata con gleason 10 (premetto che mio padre ha valori clinici tutti nella norma ad eccezione del psa che al momento è 11). dopo vari consulti abbiamo cominciato una terapia ormonale (BAT) con casodex e enantone, purtroppo solo i primi tre mesi di terapia hanno avuto successo facendo abbassare il psa, ma dopo questo ha ripreso a crescere raggiungendo il valore di 16. Nel fratempo di intesa con il nostr medico mio padre ha cominciato a fare piccole sedute di radioterapia per eliminare delle metastasi (qualche cm) al piccolo troncantere e alla colonna. Da circa tre mesi a questa parte mio padre ha cominciato la chemioterapia con taxotere ma anche questa volta l'andamento del psa, dopo una iniziale discesa da 16 a 6, è ripreso ad aumentare.
Secondo il nostro medico la prostata andrebbe asportata o al limite trattata con radioterapia.
Personalmente, non saprei cosa scegliere tra le due poiche so che una volta irradiata la prostata non puo essere piu oggetto di intervento chirurgico incaso di resistenza della stessa al trattamento radioterapico.
cosa mi suggerisce?
PS:dalle analisi risulta che il volume della prostata dall'inizio del trattamento a oggi si è ridotta del 20%
[#1]
Dare un consiglio così importante senza vedere il paziente o le sue analisi non è correto da un punto di vista deontologico ed umano anche perchè trattasi di una situazione delicata, in presenza di metastasi non è indicata una terapia chirurgica, mentre talvolta è indicata una radioterapia prostatica detta di "salvataggio" o una terapia di nuova generazione che si chiama HIFU. Tali decisione vanno prese davanti a specialisti esperti in grado di saperle dire quale delle tecniche permette di ottenere benefici con costi relativamente bassi per la salute del paziente. Sono a sua disposizione la saluto
Dr. LEONARDO DI GREGORIO
[#2]
Come radioterapista non vedo in questo caso indicazione alla radioterapia sulla prostata (stessa cosa per la chirurgia) sulla prostata in quanto non avrebbe alcun impatto sulla prognosi nè tantomeno sulla qualità di vita, anzi,quest'ultima potrebbe peggiorare. La risalita del PSA è legata alla metastatizzazione e quindi il suo controllo può essere solo ottenuto con terapia sistemica.
La radioterapia è in tali casi limitata (ed ha già avuto questo tipo di impiego) al trattamento di localizzazioni sintomatiche o asintomatiche (in questo caso solo se sono alterazioni ossee litiche situate in sedi scheletriche critiche a rischio di complicanze locali).
La radioterapia è in tali casi limitata (ed ha già avuto questo tipo di impiego) al trattamento di localizzazioni sintomatiche o asintomatiche (in questo caso solo se sono alterazioni ossee litiche situate in sedi scheletriche critiche a rischio di complicanze locali).
Dr. Salvino Marzano
[#3]
Concordo con il collega Marzano che mi ha preceduto.
La radioterapia in questa fase è indicata per le singole sedi di metastasi ossea dolenti o a rischio di frattura patologica.
E' vero anche che, vista l'età molto giovane del paziente(55 anni), se le sedi di malattia a distanza dovessero essere di nuovo controllate(STABILI), una RT sulla prostata, sebbene non sia lo standard, potrebbe anche rallentare la progressione del PSA e ridurre i sintomi locali da compressione tumorale intra-peri-prostatica.
E' importante comunque capire che si tratta di una malattia già multifocale, per la quale solo una terapia sistemica(chemio-ormonoterapia) può rappresentare lo standard.
Tutto il resto è opinabile ed è da valutare con i medici che vi seguono.
La radioterapia in questa fase è indicata per le singole sedi di metastasi ossea dolenti o a rischio di frattura patologica.
E' vero anche che, vista l'età molto giovane del paziente(55 anni), se le sedi di malattia a distanza dovessero essere di nuovo controllate(STABILI), una RT sulla prostata, sebbene non sia lo standard, potrebbe anche rallentare la progressione del PSA e ridurre i sintomi locali da compressione tumorale intra-peri-prostatica.
E' importante comunque capire che si tratta di una malattia già multifocale, per la quale solo una terapia sistemica(chemio-ormonoterapia) può rappresentare lo standard.
Tutto il resto è opinabile ed è da valutare con i medici che vi seguono.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10k visite dal 17/04/2010.
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