Adenocarcinoma prostata

Faccio presente che mio padre ha 70 anni il psa-tmi è 21,28 e ha fatto la biopsia con il seguente risultato:adenocarcinoma prostatico di grado 4 (3+1) sec.gleason combinato presente nel 20% del campione zona periferica laterale apicale dx. Poi in altre 9 zone (es. zona periferica laterale media dx, ecc.ecc.) iperplasia fibro-mio-adenomatosa della prostata. poi nella zona periferica laterale apicale sx adenocarcinoma prostatico di grado 4 (3+1) sec. gleason combinato presenta nel 10% del campione. Poi nella zona apicale sestante dx adenocarcinoma prostatico di grado 4 (3+1) sec. gleason combinato presenta nel 40% del campione. La tac torace addom e pelvi e scintigrafia ossea total body sono ottime.Vorrei a questo punto un consiglio da voi esperti come dover intervenire a debellare questa malattia , considerando che il dottore che ha in cura mio padre gli ha detto di praticare radioterapie e parallelemente fare una cura di ormoni.Vorrei sapere se codesta terapia può essere efficace e se fare radioterapie e cura di ormoni parallele può causare coseguenze negative sullo stato di salute di mio padre. A questo punto aspetto vostre notizie ben dettaglite sul problema da me esposto. VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
dai referti da Lei riportato dovrebbe trattarsi di una stadiazione superiore al T2C e non sembra errata l'indicazione diagnostica.
La malattia neoplastica già di per se lentamente progressiva può essere debellata concretamente.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
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Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Ho letto che non sembra errata l'indicazione diagnostica fatta dal medico di mio padre, però a questo punto rimango perplesso perchè nella mia richiesta avevo chiesto una risposta più dettagliatamente e vorrei sapere anche quando tempo dureranno queste radioterapie e come saranno divise periodicamente. Mi scuso se posso sembrare insistente. Ringrazio vivamente
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore, da ciò che lei descrive si tratterebbe di una neoplasia prostatica a basso Gleason score, ma alto Psa con diffusione che interessa più zone della ghiandola. Apparentemente si tratterebbe di un tumore organo-confinato.
Se le condizioni generali di suo padre sono buone (cardiocircolatorie e respiratorie) personalmente suggerirei una chirurgia radicale della prostata piuttosto che la radioterapia. Dopo l'intervento di prostatectomia i controlli del psa orienterebbero verso una eventuale terapia ormonosoppressiva aggiuntiva. Tuttavia resta valida l'indicazione del suo urologo all'esecuzione della radioterapia in associazione a ormonoterapia.
Da urologi non possiamo risponderle circa la durata del ciclo di radio, perchè questa viene organizzata, gestita ed eseguita dai colleghi radioterapisti. Al giorno d'oggi la tecnica di radioterapia è molto migliorata anche in termini di sicurezza ed offre anche brillanti risultati.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Caro utente e cari colleghi,
si ripresenta il vivace dibattito scientifico tra prostatectomia radicale e RT. Ribadisco che, pur essendo la chirurgia immediata nell'ottenere l'asportazione chirurgica del tumore, diversi studi e l'esperienza di molti centri ci consentono di affermare che la radioterapia è sovrapponibile all'intervento chirurgico in termini di biochemical free survival. Inoltre l'indicazione ad una RT è rafforzata in pazienti non giovanissimi e in situazioni di rischio intermedio e alto di malattia. Un gleason così basso alla biopsia depone per una malattia localizzata intracapsulare, ma il PSA iniziale >10ng/ML e il fatto che sia un T2 ci porta a considerare la malattia sicuramente come un rischio intermedio. La radioterapia, a mio parere, risulta in queste condizioni la scelta più adatta. Associerei la terapia ormonale con bicalutamide per un minimo di 12 mesi dopo la RT. La radioterapia ha avuto una notevole crescita in termini di affidabilità ed efficacia nel radicalizzare la malattia prostatica localizzata. Inoltre esistono metodiche ancora più raffinate come la RT ad intensità modulata e la Tomoterapia che permettono di ottenere ottimi risultati anche in termini di riduzione ulteriore di effetti collaterali ad organi a rischio quali retto e vescica.
Cordiali Saluti

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
io , che ne dica il collega radiologo, che ovviamente porta acqua al suo mulino, consiglio sempre che le consìdizioni generali lo consentano un intervento chirugico e poi in base all'istologico definitivo valutare come proseguire.
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
http://www.prevemzioneprostata.com

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Vorrei sottolineare prima di tutto al collega UROLOGO che non sono un radiologo ma un ONCOLOGO RADIOTERAPISTA, poichè si tratta di due specializzazioni completamente diverse, in quanto la RADIOTERAPIA ONCOLOGICA, prevede nozioni di diagnostica, ma è una branca clinica. Non è necessario fare altri commenti.
Cordiali Saluti
[#8]
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Salve, voglio dirle che mio padre ieri mattina è stato a visita radioterapista il quale oltre a fissargli la data del 31. luglio 2007 per le otto settimane di radioterapia gli ha prescritto il casodex da iniziare già da stamattina e terminare questa terapia per il giorno in cui inizierà la radioterapia. Vorrei chiderle se è questa la prassi e se dopo terminato la radioterapia sarà consigliabile continuare con il farmaco casodex. La ringrazio vivamente e mi scuso se posso darle in qualche modo fastidio. Cordiali saluti da un figlio preoccupato
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La prassi è comunque adeguata. IL casodex 150 mg se iniziato può essere continuato anche dopo l'RT, sulla durata le posso dire che dipende dal quadro di malattia iniziale e dal rischio di malattia extraprostatica. Nè parli con il collega radioterapista che la segue sapeintemente, lè darà sicuramente ulteriori ragguagli in merito.
Cordialità
[#10]
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Ormai le radioterapie che sta effettuando mio padre sono quasi alla fine, però nel controllo delle analisi urinocoltura eseguito su terreni selettivi: Agar cled, mac conkey, cetrimide, agar sabouraud. la successiva identificazione effettuata con sistema sceptor M.I.C. (BD) e l'esame microscopico hanno evidenziato: ESCHERICHIA COLI 500.000 CFU.
Vorrei sapere se questo batterio è dovuto alle radioterapie o al casodex 150, o chi sa cos'altro, comunque vorrei sapere se è preoccupante e come devo agire, considerate che che sto seguendo i vostri consigli dal primo giorno quindi termineremo insieme questo percorso Grazie e cordiali saluti
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La presenza di una urinocoltura positiva è comunissima, soprattutto verso la fine del trattamento di radioterapia. E' legata ad un verosimile danno transitorio delle radiazioni sulle mucose delle vie urinarie che, in tale condizione, possono favorire la maggiore proliferazione dei batteri presenti o transitanti nella vescica e nell'uretra.
E' sufficiente prescrivere un antibiotico specifico e, se concomitante anche una sintomatologia flogistico-irritativa(bruciore urinario, aumento della frequenza urinaria, ecc), un comune antinfiammatorio.
Comunque chieda agli oncologi radioterapisti che la seguono. Durante l'RT è garantito un controllo settimanale(max ogni 10gg) dei pazienti in corso di trattamento. Presciveranno in tale sede ciò che è necessario per il suo caso, dopo una attenta visione degli esami e del suo stato clinico.
Cordiali Saluti
dr.Filippo Alongi
[#12]
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
GENTILISSIMI DOTTORI, SONO TRASCORSI 4 MESI CHE NON COMUNICHIAMO, VOGLIO RICORDARVI CHE MIO PADRE DOPO AVER TERMINATO LE RADIOTERAPIE E' ATTUALMENTE IN TERAPIA CASODEX, DALLE ANALISI VA TUTTO BENE, L'UNICO PROBLEMA è CHE DIMENTICA LE COSE, LA MEMORIA LO PORTA A DIMENTICARE MOLTO FRETTOLOSAMENTE, NON SEMPRE MA COMUNQUE DI TANTO IN TANTO ; LA COSA CHE MI HA STUPITO MAGGIORMENTE è STATA FATTA QUEST'OGGI, AVEVAMO APPENA TERMINATI DI PRANZARE E MIO PADRE HA CHIESTO A MIA MADRE DI PORTARCI IL SECONDO PIATTO, AL CHE MIA MADRE GLI HA RISPOSTO CHE GIà L'AVEVA MANGIATO, E LUI NON RICORDAVA NEL MODO PIù ASSOLUTO DI AVERLO CONSUMATO. A QUESTO PUNTO MI SONO PREOCCUPATO E VORREI SAPERE DA VOI ESPERTI SE è IL CASO DI DOVER FARE QUALCOSA PER MIO PADRE, PERCHè IL FATTO CHE LUI DIMENTICASSE FACILMENTE ERA ED è UNA COSA CHE GIA ME NE ERO ACCORTO, PERò IL FATTO CHE LUI QUEST'OGGI HA CANCELLATO TOTALMENTE DALLA SUA MEMORIA DI AVER MANGIATO LA SECONDA PIETANZA...... QUESTO MI PREOCCUPA IN MODO PARTICOLARE, QUINDI SPERO CHE MI RISPONDIATE QUANDO PRIMA, CORDIALI SALUTI
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