(sospetta) prostatite da 7 anni

Salve,
sono un ragazzo di 25 anni che dall'età di 18 soffre i disturbi di quella che, seppur senza molta chiarezza, mi è stata diagnosticata come una prostatite.
Preciso che il solo e unico fastidio che ho sempre avuto è il senso di pesantezza sopra la vescica, in particolare la sera quando vado a letto, e il bisogno frequente di urinare (a volte facendone poche gocce) in certi periodi anche la notte. Nessun altro disturbo.
Purtroppo inizialmente ho trascurato il problema per molto tempo (circa 2 anni) pensando che fosse normale o qualcosa che guarisse col tempo. L'urologo da cui andai mi diagnosticò una prostatite curandomi con 30-40 giorni di bactrim e poi per altri 6 mesi con delle altre pillole (bassado se non sbaglio). I fastidi diminuirono (ma non sparirono) ma lui sosteneva che fossi guarito e che sentissi ancora i disturbi solo perchè "ci pensavo".
Dopo qualche tempo andai da un altro urologo, il quale mi confermò che la mia prostata sembra sana e che probabilmente il fastidio è dovuto ad una infiammazione del colon-retto che si trasferisce per contatto alla prostata. In effetti soffro spesso di colite o altri piccoli disturbi intestinali.
Nel tempo ho fatto un mare di esami (ecografie, analisi del sangue e urine, test di stamey, ecc..) sempre tutti negativi. Unico particolare la perenne renella nei reni (una volta anche un calcoletto di 2-3mm) che mi dicono potrebbe causare infiammazioni.
Al momento mi limito a bere tanto ed a tenere una dieta equilibrata anche se permangono i saltuari problemi intestinali e i fastidi alla vescica.

Cosa posso fare?
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente,
la prostatite è molto spesso un sintomo ma per guarire bisogna individuare la causa che dalla sua descrizione potrebbe essere l'irregolarità del intestino, le consiglio pertanto di regolarizzare l'intestino, avere una vita sessuale saggia, e vedrà che anche i fastidi alla vescica spariranno
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Attivo dal 2007 al 2022
Ex utente
Gentile dott.Quarto,
grazie della risposta. Per l'intestino faccio il possibile, evitando cibi piccanti, irritanti, ecc, e mangiando il più possibile cibi semplici e verdura (anche se la colite, se di natura nervosa, non è facile da tenere sotto controllo. Tra l'altro i disturbi alla vescica mi fanno sempre stare con l'ansia che col tempo possa degenerare in malattie più gravi ed il serpente si morde la coda.)
Quanto alla vita sessuale premetto che i disturbi sono sorti in precedenza della mia "prima volta", arrivata a 20 anni (nettamente in ritardo per i canoni di oggi). Comunque cosa si intende per "vita sessuale saggia" (giusto per capire)?

Grazie ancora.
[#3]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
E' un brutto guaio quello di andare dall'urologo che ha la soluzione rapida e quasi magica.
Continuità di cure con comunicazione costante con un unico urologo è sufficiente a venire a capo delle maggior numero di prostatiti.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#4]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Concordo pienamente col colelga Mallus. Si affidi ad un buon urologo nella sua zona e segua i suoi consigli e le sue prescrizioni, cercando di ridurre ansie improduttive.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#5]
Attivo dal 2007 al 2022
Ex utente
Ho letto in questi giorni, facendo delle ricerche su internet, il termine "prostatosi" che forse si addice meglio al tipo di patologia di cui soffro.
Sinceramente ho un po' perso la speranza di trovare una diagnosi certa ed una cura efficiente..
[#6]
Attivo dal 2007 al 2022
Ex utente
A distanza di molti anni vorrei inviare un aggiornamento della situazione, anche in virtù del fatto che alcuni utenti mi hanno recentemente contattato in privato, segno che il problema è più comune di quanto pensassi.
Incollo qui la risposta inviata. Spero di non aver scritto cose inesatte, eventualmente qualche medico mi correggerà:
"
Sebbene i fastidi che ben conosciamo vanno e vengono, posso dire di aver risolto il problema... ti spiego perchè: d'accordo col mio medico ho deciso di prendere di petto la questione effettuando un gran numero di esami e visite specialistiche (tra cui ecografia completa dell'addome, una infinità di analisi del sangue, visita proctologica, ecc).
Alla fine, quella risolutiva, si è rivelata una visita allergologica dalla quale sono emerse alcune intolleranze alimentari che mi causano una specie di sindrome del colon irritabile. Il meccanismo è semplice: la prostata è a contatto con la parte finale del colon (il colon retto), per cui una eventuale infiammazione del colon si trasmette, per contatto, alla prostata. Mi è stato spiegato che in giovane età è difficile che ci siano reali problemi alla prostata, ma spesso i problemi sono intestinali e l'infiammazione alla prostata è solo una conseguenza.
Nel mio caso sono le intolleranze alimentari, ma i problemi al colon possono derivare anche da cattive abitudini alimentari (mangiare male o di fretta), ansia e stress, ecc... All'inizio mi sembrava una spiegazione banale, ma in effetti regolando l'alimentazione sono praticamente rinato.
Questa è la mia esperienza... non so se il tuo caso sia lo stesso, ma vale la pena provarci anche perchè una alimentazione sana e uno stile di vita adeguato non possono che giovarti, a prescindere dalla prostata.
"
Prostatite

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