Grumo sottocutaneo e dolore inguino-scrotale dx
Premetto che sono un ragazzo di 26 anni e da 1 mi è stata asportata una cisti all'epididimo sx.
Da qualche settimana avverto i seguenti disturbi:
- presenza di un grumo sottocutaneo piccolissimo vicino lo scroto, nella parte dx, a metà tra testicolo e inguine;
- leggero bruciore e dolore nella zona inguine-scrotale dx e ai testicoli, sino alla zona addominale sopra il pene;
- leggero gonfiore e bruciore della zona centrale del pene;
- sperma di colore leggermente giallastro con presenza di un piccolo grumo di sangue (riscontrato 1 sola volta);
- dolore alla schiena nella zona lombare, sino al fianco sx (probabilmente causa sforzo);
Il medico di base (supponendo si trattasse di una punta d'ernia inguinale o varicocele) mi ha quindi invitato ad eseguire un'ecografia inguine-scrotale e questo è l'esito dell'esame:
- l'ecostruttura appare omogenea su tutto l'ambito bilateralmente
- nella norma entrambe le regioni epididimarie
- non apprezzabili ecstasie venose in sede funicolare
- non apprezzabili falde di idrocele
- regolare struttura e morfologia dei tessuti molli inguinali, non rilevabili anse intestinali erniarie
Il medico quindi, una volta esaminato l'esito dell'ecografia, ha deciso di mettermi a riposo per qualche giorno e di attendere qualche settimana prima di visionare nuovamente la zona.
Ad oggi, 5 giorni dopo, i sintomi persistono. Vi chiedo quindi se sia neccssario affrontare qualche altro esame.
Grazie per un'eventuale chiarimento.
Da qualche settimana avverto i seguenti disturbi:
- presenza di un grumo sottocutaneo piccolissimo vicino lo scroto, nella parte dx, a metà tra testicolo e inguine;
- leggero bruciore e dolore nella zona inguine-scrotale dx e ai testicoli, sino alla zona addominale sopra il pene;
- leggero gonfiore e bruciore della zona centrale del pene;
- sperma di colore leggermente giallastro con presenza di un piccolo grumo di sangue (riscontrato 1 sola volta);
- dolore alla schiena nella zona lombare, sino al fianco sx (probabilmente causa sforzo);
Il medico di base (supponendo si trattasse di una punta d'ernia inguinale o varicocele) mi ha quindi invitato ad eseguire un'ecografia inguine-scrotale e questo è l'esito dell'esame:
- l'ecostruttura appare omogenea su tutto l'ambito bilateralmente
- nella norma entrambe le regioni epididimarie
- non apprezzabili ecstasie venose in sede funicolare
- non apprezzabili falde di idrocele
- regolare struttura e morfologia dei tessuti molli inguinali, non rilevabili anse intestinali erniarie
Il medico quindi, una volta esaminato l'esito dell'ecografia, ha deciso di mettermi a riposo per qualche giorno e di attendere qualche settimana prima di visionare nuovamente la zona.
Ad oggi, 5 giorni dopo, i sintomi persistono. Vi chiedo quindi se sia neccssario affrontare qualche altro esame.
Grazie per un'eventuale chiarimento.
[#1]
Caro lettore,
dopo un intervento per cisti epididimiaria è normale avvertire qualche "strana" tumefazione nella regione sovrastante il testicolo operato ( esiti edematosi dell'intervento, piccole raccolte sieroematiche, linfonodi aumentati di volume....)
Si faccia vedere da colleghi che hanno effettuato l'intervento che sicuramente le potranno dare informazioni più corrette
Personalmente non mi sembrerebbero elementi "preoccupanti"
cari saluti
dopo un intervento per cisti epididimiaria è normale avvertire qualche "strana" tumefazione nella regione sovrastante il testicolo operato ( esiti edematosi dell'intervento, piccole raccolte sieroematiche, linfonodi aumentati di volume....)
Si faccia vedere da colleghi che hanno effettuato l'intervento che sicuramente le potranno dare informazioni più corrette
Personalmente non mi sembrerebbero elementi "preoccupanti"
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
La ringrazio per l'intervento Dr. Pozza.
In effetti anche il mio medico di base è dello stesso parere, anche se in effetti la zona operata è quella sx (i dolori e il "grumo" sono sulla destra) e la tumefazione appare estranea al testicolo e allo scroto. Il piccolo intervento è stato eseguito bensì 14 mesi fa.
L'unica cosa che mi preoccupa è questa sorta di bruciore e formicolio tra inguine e pene e nella parte centrale stessa del pene (con leggero gonfiore), sintomi che si presentano dopo uno sforzo fisico o dopo savriate ore lavorative. La presenza del grumo di sangue nello sperma e relativo colore giallognolo (sempre secondo il medico) non dovrebbero e non potrebbero rappresentare per forza una patologia.
Vedrò dunque di contattare l'urologo che mi ha operato, così da capire se ci sia effettivo bisogno di ulteriori analisi a riguardo.
In effetti anche il mio medico di base è dello stesso parere, anche se in effetti la zona operata è quella sx (i dolori e il "grumo" sono sulla destra) e la tumefazione appare estranea al testicolo e allo scroto. Il piccolo intervento è stato eseguito bensì 14 mesi fa.
L'unica cosa che mi preoccupa è questa sorta di bruciore e formicolio tra inguine e pene e nella parte centrale stessa del pene (con leggero gonfiore), sintomi che si presentano dopo uno sforzo fisico o dopo savriate ore lavorative. La presenza del grumo di sangue nello sperma e relativo colore giallognolo (sempre secondo il medico) non dovrebbero e non potrebbero rappresentare per forza una patologia.
Vedrò dunque di contattare l'urologo che mi ha operato, così da capire se ci sia effettivo bisogno di ulteriori analisi a riguardo.
[#3]
Utente
Scusatemi se intervengo nuovamente.
La formazione "grumosa" sembrava sparita, quando dopo aver eiaculato è riapparsa (o meglio, si sente molto meglio al tatto e appare leggermente più estesa).
L'urologo non ha potuto valutare visivamente o semplicemente "tastando", data la presenza di grasso nella zona (sono in sovrappeso).
La tumefazioe appare più o meno in questa zona: vedi didascalia ---> http://img515.imageshack.us/img515/9984/fedecontentedit10503348.jpg
Ho prenotato una nuova visita urologica, ma ahimè dovrò attendere ben 13 giorni.
Considerando l'esito dell'ecografia e quanto descritto sopra, dovrei preoccuparmi per un eventuale VARICOCELE e andare domani al pronto soccorso, oppure posso restare tranquillo e attendere la visita con l'urologo?
Attendo eventuali pareri a proposito.
Grazie.
La formazione "grumosa" sembrava sparita, quando dopo aver eiaculato è riapparsa (o meglio, si sente molto meglio al tatto e appare leggermente più estesa).
L'urologo non ha potuto valutare visivamente o semplicemente "tastando", data la presenza di grasso nella zona (sono in sovrappeso).
La tumefazioe appare più o meno in questa zona: vedi didascalia ---> http://img515.imageshack.us/img515/9984/fedecontentedit10503348.jpg
Ho prenotato una nuova visita urologica, ma ahimè dovrò attendere ben 13 giorni.
Considerando l'esito dell'ecografia e quanto descritto sopra, dovrei preoccuparmi per un eventuale VARICOCELE e andare domani al pronto soccorso, oppure posso restare tranquillo e attendere la visita con l'urologo?
Attendo eventuali pareri a proposito.
Grazie.
[#4]
Utente
Aggiorno il consulto.
4 gg fa mi è stato prescritto il farmaco CHIMONO 400mg (1 al dì x 10gg), assunto regolarmente secondo indicazione. Il medico di base me l'ha prescritto senza alcun accertamento (no esame urine ecc...), solo esame ecografico alla mano e cercando di esaminare al meglio le mie indicazioni. Mi è stata quindi "diagnosticata" una PROSTATITE ACUTA, che probabilmente mi porto avanti da qualche tempo. La presenza di grumo di sangue e liquido "gelatinoso" giallognolo nello sperma ne sono probabilmente sintomi.
Da circa 2gg ho notato difficoltà erettili e presenza di macchie rosse (una quasi blu/viola vicino all'orifizio) sulla pelle del glande, che appaiono dopo l'orgasmo, quando il pene si rilassa e torna flaccido. Scompaiono dopo 10 min circa.
Ancora più preoccupante, una sorta di formicolio al pene e pube.
Il pene, oltre che presentare formicolio, BRUCIA leggermente e sembra INDURITO (anche se flaccido) nella parte centrale e bassa. Mi crea moderato dolore a maneggiarlo e non risponde come prima alle sollecitazioni.
Mi sono recato quindi oggi al Pronto Soccorso, dove mi è stata diagnosticata (proprio come dal medico) una probabile prostatite acuta.
Sono stati eseguiti test urine e del sangue, sfalsati però dall'assunzione dell'antibiotico.
Sono stato sottoposto ad ecodoppler scroto/testicolare e tutto sembra in ordine, proprio come da esame svolto mertedì scorso.
L'urologo ahimè non era presente a quell'ora e quindi non ha potuto visitarmi.
Vi chiedo quindi se mi devo preoccupare per i sintomi che riscontro nella zona pene/pube:
- formicolio e leggero bruciore
- bassa risposta agli stimoli
- rigidità della parte interna del pene (da flaccido), con dolore alla palpazione
Potrebbero questi sintomi essere comunque legati all'infiammazione prostatica e delle vie urinarie in corso?
Non mi è mai capitato sino ad oggi di provare questa sensazione di formicolio e "insensibilità" del pene. Di solito ho una veloce reazione agli stimoli e ogni mattina mi alzo con un'erezione, non riscontrata negli ultimi 2 giorni.
Sono leggermente preoccupato...
Vi ringrazio anticipatamente per eventuali interventi.
4 gg fa mi è stato prescritto il farmaco CHIMONO 400mg (1 al dì x 10gg), assunto regolarmente secondo indicazione. Il medico di base me l'ha prescritto senza alcun accertamento (no esame urine ecc...), solo esame ecografico alla mano e cercando di esaminare al meglio le mie indicazioni. Mi è stata quindi "diagnosticata" una PROSTATITE ACUTA, che probabilmente mi porto avanti da qualche tempo. La presenza di grumo di sangue e liquido "gelatinoso" giallognolo nello sperma ne sono probabilmente sintomi.
Da circa 2gg ho notato difficoltà erettili e presenza di macchie rosse (una quasi blu/viola vicino all'orifizio) sulla pelle del glande, che appaiono dopo l'orgasmo, quando il pene si rilassa e torna flaccido. Scompaiono dopo 10 min circa.
Ancora più preoccupante, una sorta di formicolio al pene e pube.
Il pene, oltre che presentare formicolio, BRUCIA leggermente e sembra INDURITO (anche se flaccido) nella parte centrale e bassa. Mi crea moderato dolore a maneggiarlo e non risponde come prima alle sollecitazioni.
Mi sono recato quindi oggi al Pronto Soccorso, dove mi è stata diagnosticata (proprio come dal medico) una probabile prostatite acuta.
Sono stati eseguiti test urine e del sangue, sfalsati però dall'assunzione dell'antibiotico.
Sono stato sottoposto ad ecodoppler scroto/testicolare e tutto sembra in ordine, proprio come da esame svolto mertedì scorso.
L'urologo ahimè non era presente a quell'ora e quindi non ha potuto visitarmi.
Vi chiedo quindi se mi devo preoccupare per i sintomi che riscontro nella zona pene/pube:
- formicolio e leggero bruciore
- bassa risposta agli stimoli
- rigidità della parte interna del pene (da flaccido), con dolore alla palpazione
Potrebbero questi sintomi essere comunque legati all'infiammazione prostatica e delle vie urinarie in corso?
Non mi è mai capitato sino ad oggi di provare questa sensazione di formicolio e "insensibilità" del pene. Di solito ho una veloce reazione agli stimoli e ogni mattina mi alzo con un'erezione, non riscontrata negli ultimi 2 giorni.
Sono leggermente preoccupato...
Vi ringrazio anticipatamente per eventuali interventi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.4k visite dal 15/04/2010.
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