Dubbio intervento correttivo circoncisione

Salve cari dottori, sono un ragazzo di 20 anni e poco più di un mese fà (precisamente il 26 febbraio) sono stato operato di circoncisione parziale e frenulotomia. Ora qui inizia la mia narrazione: Sin dai primi giorni mi era stato prescritto di medicare con aureomicina e igiene quotidiana con fisian, chiaramente era presente un edema sotto la corona del glande anche se non di eccessive dimensioni, e fin qui ci può stare. A circa due settimane dall intervento i punti mi erano già caduti tutti, ma la cosa che mi preoccupava di più non era l edema post operatorio bensì la cicatrice, che risultava un pò "dura" al tatto. Credevo fosse comunque qualcosa di transitorio e che con qualche altro giorno magari la situazione si sarebbe potuta stabilizzare. Nel frattempo i controlli effettuati dal chirurgo che mi ha operato erano del tutto insoddisfacenti..Non faceva altro che ripetere che la situazione andava perfettamente, che era tutto normale ecc..Inoltre la cosa che mi dava parecchio fastidio era che quando gli sottoponevo i miei dubbi in merito all erezione ad esempio, a lui spuntava una sorta di sorrisino quasi come se si stupisse di un tale tipo di domande...un pò amareggiato quindi a distanza di 3 settimane dall intervento ho ripreso la masturbazione, e mi sono accorto che a pene non in erezione riesco totalmente a far scendere la pelle sotto il glande arrivando quasi fino alla base per intenderci, ma in erezione la cicatrice tende a salire, quasi bloccandosi sotto la corona del glande, si nota che il diametro del pene è sicuramente più grande di quello della cicatrice e quest ultima tende appunto a salire..Così qualche giorno fà ho deciso di andare da un urologo, nella speranza di ottenere una valutazione più obiettiva della precedente, risultato: la cicatrice è effettivamente troppo stretta e necessita di un intervento correttivo..Mi ha detto che sarebbe necessario apporre un taglio a V (scusatemi per la terminologia sicuramente non tecnica) nella cicatrice per tentare di allargarla. La mia domanda è: in cosa consiste effettivamente questo intervento? e poi, il problema si può effettivamente risolvere con questa soluzione? Perdonatemi se mi sono dilungato un pò troppo ma volevo fornirvi un quadro dettagliato il più possibile.. Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
se la sede di circoncisione è guarita con un anello cicatriziale ristretto, di massima è indicato il re-intervento. Non sono sicuro nemmeno io di cosa si intenda per incisione a "V"; è peraltro suo assoluto diritto farselo spiegare preoperatoriamente.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Caro dottore la ringrazio per la tempestività nella risposta. Da quanto ho capito, per incisione a V intende un incisione nella cicatrice nella parte più indurita ed una successiva ricucitura dalla forma appunto a V. In tal modo, mi sembra di aver capito, in erezione questa sorta di "V" tornerebbe ad uniformarsi con il resto della circonferenza dei punti, evitando così l effetto strozzatura. Piuttosto dottore, cosa intende esattamente lei per re-intervento? Si riferisce ad una circoncisione totale, o ad un altro tipo di intervento? Ringrazio anticipatamente
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Salve cari dottori, vorrei riaggiornarvi sulla mia situazione attuale se non crea troppo disturbo. Ieri mi sono sottoposto al famigerato intervento correttivo, che alla fin fine si è trattato di una nuova circoncisione sempre con un pò di pelle che ricopre il glande. L intervento è stato fatto sicuramente meglio rispetto la volta precedente, e non ho neppure dolori. L unica cosa è la comparsa di un edema in una zona un pò "curiosa": se ne è formato uno proprio in punta, per intenderci in prossimità del "buco" (scusate la terminologia non tecnica). Può essere normale la comparsa di un edema proprio lì? In attesa ri risposte, saluti!
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