Indolenzimento perineale
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 25 anni e da ormai 5 mesi convivo con un problema.
Presento un dolore/indolenzimento soprattutto in zona perineale, che si sposta in altre zone come pene, pube (in prossimità dei condotti spermatici), ano e lombi.
In particolare il fastidio è più accentuato dopo l'eiaculazione, che, oltre a risultare dolorosa, avviene anche con notevole difficoltà e con minore fuoriuscita di sperma.
Avvisato subito il mio medico e dopo aver fatto una visita specialistica urologica, mi è stata diagnosticata una probabile uretro-prostatite.
Tuttavia, nel cercare le possibili cause dell'infezione (e la cura appropriata), non è emerso nulla di particolare. Mi spiego, sono stato sottoposto a: esami completi di sangue e urine, tampone uretrale, esame colturale dello sperma, esame colturale delle urine ed ecoprostata transrettale. Tutti risultati negativi.
Contemporaneamente (tenendo comunque conto di una settimana tra la fine di un ciclo di antibiotico e l'esame successivo) ho compiuto 3 cicli di antibiotici, uno di Prixar e due di Keraflox.
A questo punto il mio medico rimane dell'idea che si tratta di dolore pelvico cronico e che rimane poco da fare, se non aspettare che passi da solo.
Vorrei sapere la Vostra opinione a riguardo e consigli su cosa fare.
Grazie mille.
sono un ragazzo di 25 anni e da ormai 5 mesi convivo con un problema.
Presento un dolore/indolenzimento soprattutto in zona perineale, che si sposta in altre zone come pene, pube (in prossimità dei condotti spermatici), ano e lombi.
In particolare il fastidio è più accentuato dopo l'eiaculazione, che, oltre a risultare dolorosa, avviene anche con notevole difficoltà e con minore fuoriuscita di sperma.
Avvisato subito il mio medico e dopo aver fatto una visita specialistica urologica, mi è stata diagnosticata una probabile uretro-prostatite.
Tuttavia, nel cercare le possibili cause dell'infezione (e la cura appropriata), non è emerso nulla di particolare. Mi spiego, sono stato sottoposto a: esami completi di sangue e urine, tampone uretrale, esame colturale dello sperma, esame colturale delle urine ed ecoprostata transrettale. Tutti risultati negativi.
Contemporaneamente (tenendo comunque conto di una settimana tra la fine di un ciclo di antibiotico e l'esame successivo) ho compiuto 3 cicli di antibiotici, uno di Prixar e due di Keraflox.
A questo punto il mio medico rimane dell'idea che si tratta di dolore pelvico cronico e che rimane poco da fare, se non aspettare che passi da solo.
Vorrei sapere la Vostra opinione a riguardo e consigli su cosa fare.
Grazie mille.
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Dr. Pietro Augusto Mastrangelo
Urologo
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Caro signore, la cura della prostatite per noi urologi si affida spesso ad un approccio empirico soprattutto quando si tratta di prostatite abatterica.
In questi casi spesso è molto utile associare al trattamento farmacologico il cambiamento di stili di vita che possono favorire il processo infiammatorio; parlo in particolare di ridurre l' utilizzo di cibi speziati (in particolare il peperoncino) limitare l' uso della bicicletta e ridurre l' assunzione di alcolici (soprattutto la birra). Questi sono fattori molto comuni che influenzano negativamente lo stato infiammatorio della prostata. Inoltre è importante avere un' attività sessuale regolare.
Il suo urologo le saprà dare i giusti consigli al riguardo.
Cordiali saluti.
In questi casi spesso è molto utile associare al trattamento farmacologico il cambiamento di stili di vita che possono favorire il processo infiammatorio; parlo in particolare di ridurre l' utilizzo di cibi speziati (in particolare il peperoncino) limitare l' uso della bicicletta e ridurre l' assunzione di alcolici (soprattutto la birra). Questi sono fattori molto comuni che influenzano negativamente lo stato infiammatorio della prostata. Inoltre è importante avere un' attività sessuale regolare.
Il suo urologo le saprà dare i giusti consigli al riguardo.
Cordiali saluti.
Dr. Pietro A. Mastrangelo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 26/03/2010.
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