A questo punto l'urologo mi ha prescritto tac torace addom e pelvi e scintigrafia ossea total body
Faccio presente che mio padre ha 70 anni il psa-tmi è 21,28 e ha fatto la biopsia con il seguente risultato:adenocarcinoma prostatico di grado 4 (3+1) sec.gleason combinato presente nel 20% del campione zona periferica laterale apicale dx. Poi in altre 9 zone (es. zona periferica laterale media dx, ecc.ecc.) iperplasia fibro-mio-adenomatosa della prostata. poi nella zona periferica laterale apicale sx adenocarcinoma prostatico di grado 4 (3+1) sec. gleason combinato presenta nel 10% del campione. Poi nella zona apicale sestante dx adenocarcinoma prostatico di grado 4 (3+1) sec. gleason combinato presenta nel 40% del campione. A questo punto l'urologo mi ha prescritto tac torace addom e pelvi e scintigrafia ossea total body e sono in attesa di risposta. A questo punto vorrei chiedere a voi esperti come stanno realmente le cose per mio padre, se sono gravi, se è in pericolo, se è posibile eliminare questa malattia con radioterapia o intervenire chirurgicamente, insomma vorrei essere consigliato bene,naturalmente datemi un cosiglio considerando che le risposte della scintigrafia e della tac potrebbero risultare buone . Vi ringrazio affettuosamente un figlio in ansia
[#1]
Caro signore comprendo a pieno le sue ansie sulla problematica di suo padre che ha appena esposto.
Si tratta certamente di una situazione impegnativa, perchè nonostante il gleason score bioptico sia fortunatamente basso, il psa è piuttosto elevato e la malattia sembra localizzata a tutta la ghiandola prostatica.
La TC e la scintigrafia vi daranno altre informazioni circa una possibile estensione extracapsulare della malattia o circa localizzazioni linfonodali e/o scheletriche. C'è da augurarsi che questi 2 esami risultino negativi, in modo tala da poter organizzare in modo più sereno il giusto iter terapeutico.
Se le condizioni generali di suo padre sono buone il collega urologo che lo segue probabilmente suggerirà un intervento chirurgico di prostatectomia radicale che potrebbe essere sufficiente a debellare la malattia, posto che dopo l'intervento poi i controlli saranno comunque attenti e serrati col psa e con altri esami radiologici.
Se verrà intrapresa la via chirurgica ci sarà la possibilità di ottenere un esame istologico definitivo su tutto il pezzo operatorio, questo consentirà di chiarire definitivamente la vera entità della malattia (qausi sempre il gleason score della biopsia è sottostadiato rispetto al gleason score definitivo sul pezzo chirurgico). Solo dopo queste fasi l'urologo che lo segue potrà darvi indicazioni circa la necessità o meno di terapie aggiuntive.
Per quanto concerne le problematiche post-operatorie relative a queesto tipo di intervento sono fondamentalmente due:
1) impotenza e disfunzione erettile
2) transitoria incontinenza urinaria
Poi ovviamente come tutti gli interventi chirurgici addominali ci sono i comuni rischi peri e postoperatori, ovvero l'anestesia generale, il sanguinamento, il dolore, il rischio tromboembolico, ecc...ma si tratta comunque di tutte situazioni fortunatamente controllabili con adeguati e specifici presidi.
Auguro a suo padre buona fortuna e naturalmente cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
urologo- Napoli
Si tratta certamente di una situazione impegnativa, perchè nonostante il gleason score bioptico sia fortunatamente basso, il psa è piuttosto elevato e la malattia sembra localizzata a tutta la ghiandola prostatica.
La TC e la scintigrafia vi daranno altre informazioni circa una possibile estensione extracapsulare della malattia o circa localizzazioni linfonodali e/o scheletriche. C'è da augurarsi che questi 2 esami risultino negativi, in modo tala da poter organizzare in modo più sereno il giusto iter terapeutico.
Se le condizioni generali di suo padre sono buone il collega urologo che lo segue probabilmente suggerirà un intervento chirurgico di prostatectomia radicale che potrebbe essere sufficiente a debellare la malattia, posto che dopo l'intervento poi i controlli saranno comunque attenti e serrati col psa e con altri esami radiologici.
Se verrà intrapresa la via chirurgica ci sarà la possibilità di ottenere un esame istologico definitivo su tutto il pezzo operatorio, questo consentirà di chiarire definitivamente la vera entità della malattia (qausi sempre il gleason score della biopsia è sottostadiato rispetto al gleason score definitivo sul pezzo chirurgico). Solo dopo queste fasi l'urologo che lo segue potrà darvi indicazioni circa la necessità o meno di terapie aggiuntive.
Per quanto concerne le problematiche post-operatorie relative a queesto tipo di intervento sono fondamentalmente due:
1) impotenza e disfunzione erettile
2) transitoria incontinenza urinaria
Poi ovviamente come tutti gli interventi chirurgici addominali ci sono i comuni rischi peri e postoperatori, ovvero l'anestesia generale, il sanguinamento, il dolore, il rischio tromboembolico, ecc...ma si tratta comunque di tutte situazioni fortunatamente controllabili con adeguati e specifici presidi.
Auguro a suo padre buona fortuna e naturalmente cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
urologo- Napoli
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
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caro signore,
come detto dal collega se tac e scintigrafia risultano negativi, suo padre ha varie opzioni di terapia da seguire che possono cmq avere un buon impatto cuartivo.
come detto dal collega se tac e scintigrafia risultano negativi, suo padre ha varie opzioni di terapia da seguire che possono cmq avere un buon impatto cuartivo.
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 11/05/2007.
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