Trattata su consiglio del medico di base con terapia antibiotica
Buongiorno, vi scrivo per sottopormi il mio caso: nel corso del 2009 ho avuto una prostatite di natura batterica (le analisi mostravano presenza di batteri nello sperma e nelle urine - premetto che mia moglie soffre di candida) trattata su consiglio del medico di base con terapia antibiotica. Ho anche eseguito un'ecografia della vescica e della prostata che ha mostrato una calcificazione sulla prostata, risultato della prostatite e un ingrossamento del 30% della ghiandola.
A seguito della terapia antibiotica le ultime analisi, datate circa settembre 2009 (spermiografia e analisi urine) non hanno mostrato la presenza di batteri. Per circa un mese dopo l'assunzione degli antibiotici non ho più avuto problemi.
I fastidi però si sono ripresentati (principalmente un dolore post eiaculazione situato ad altezza ombelico e - ciclicamente - disturbi quali difficoltà ad urinare ed erettili). A dicembre 2009 mi sono rivolto ad un urologo che mi ha diagnosticato una IPB con aumento di volume del 30% della ghiandola prostatica. L'analisi tattile della prostata non ha rilevato altre patologie. Mi è stato detto di tornare fra 6 mesi con un esame dei livelli di PSA nel sangue (da non fare subito perché l'analisti tattile ha alterato i valori di PSA) e di seguire una dieta "in bianco". Come terapia farmacologica, mi è stato detto di assumere una compressa di IPERTROFAN da 40 mg al giorno dopo il pasto. Ad oggi non vedo sostanziali miglioramenti, anzi, recentemente ho notato una piccola perdita di sangue (poche goccioline) di colore marrone scuro post eiaculazione. Essendo parecchio spaventato dalla cosa vorrei sapere se è il caso di fare altri controlli per escludere patologie più gravi (tumore della prostata). Infine, vi chiedo se è il caso di astenermi dall'attività sessuale dato che mi sembra che i sintomi sono concentrati i giorni dopo l'eiaculazione e tendono ad attenuarsi con il passare del tempo. Grazie.
A seguito della terapia antibiotica le ultime analisi, datate circa settembre 2009 (spermiografia e analisi urine) non hanno mostrato la presenza di batteri. Per circa un mese dopo l'assunzione degli antibiotici non ho più avuto problemi.
I fastidi però si sono ripresentati (principalmente un dolore post eiaculazione situato ad altezza ombelico e - ciclicamente - disturbi quali difficoltà ad urinare ed erettili). A dicembre 2009 mi sono rivolto ad un urologo che mi ha diagnosticato una IPB con aumento di volume del 30% della ghiandola prostatica. L'analisi tattile della prostata non ha rilevato altre patologie. Mi è stato detto di tornare fra 6 mesi con un esame dei livelli di PSA nel sangue (da non fare subito perché l'analisti tattile ha alterato i valori di PSA) e di seguire una dieta "in bianco". Come terapia farmacologica, mi è stato detto di assumere una compressa di IPERTROFAN da 40 mg al giorno dopo il pasto. Ad oggi non vedo sostanziali miglioramenti, anzi, recentemente ho notato una piccola perdita di sangue (poche goccioline) di colore marrone scuro post eiaculazione. Essendo parecchio spaventato dalla cosa vorrei sapere se è il caso di fare altri controlli per escludere patologie più gravi (tumore della prostata). Infine, vi chiedo se è il caso di astenermi dall'attività sessuale dato che mi sembra che i sintomi sono concentrati i giorni dopo l'eiaculazione e tendono ad attenuarsi con il passare del tempo. Grazie.
[#1]
caro utente per quanto rigurda il tumore alla prostata vista la sua età non ci sono preoccupoazioni, può cmq effettuare il dosaggio del psa per stare più tranquillo
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 01/03/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.