Prostatite batterica da e.coli
Gentilissimi Dottori,
dal mese di settembre risulto affetto da prostatite batterica da e.coli.
Dalla spermiocoltura effettuata a settembre 2009 è risultata una carica batterica di 500.000 e.coli.
Vado dall'urologo, che mi prescrive CIPROXIN 500 mg due volte al dì per 2 settimane, IOVIS bustine una al dì per 2 settimane e TOPSTER supposte 1 volta al dì per 7 giorni.
Rifaccio la spermiocoltura e risultano 1.000.000 colonie di E.coli.
Vado da un altro urologo, che mi prescrive TAVANIC 500 mg una volta al dì per 4 settimane, PERMIXON una volta al dì per 2 mesi e RAMNOFIX per 15 giorni al mese.
Rifaccio la spermiocoltura e risultano 600.000 colonie di E.coli.
Ritorno dall'urologo, che alla visita rettale riscontra l'infiammazione della prostata e mi prescrive CIPROXIN 1000 mg a rilascio modificato per 3
settimane, TOPSTER supposte per 7 giorni, CIALIS 5 mg 2 volte alla settimana e
RAMNOFIX fermenti lattici.
A questo punto sono molto scoraggiato, temo che anche stavolta non risolverò definitivamente il problema.
Chiedo quindi se va bene la cura, se bastano 3 settimane e quali accorgimenti
alimentari devo prendere (faccio presente che evito rigorosamente cibi piccanti,
fritture, alcool, non fumo ma conduco una vita piuttosto sedentaria). Aggiungo anche che dall'antibiogramma il batterio risulta più sensibile a Ciprofloxacina, Fosfomicina e Ceftriaxone.
Preciso che non ho sintomi particolari (solo alcune leggere piccole fitte scrotali in particolare dopo l'eiaculazione) e che da mesi non ho più rapporti con mia moglie.
Attribuisco la prostatite a saltuari ma frequenti episodi di diarrea che ho avuto d'estate, disturbi che sono poi scomparsi dopo la prima terapia di Ciproxin 500 mg effettuata a settembre.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Distinti saluti.
dal mese di settembre risulto affetto da prostatite batterica da e.coli.
Dalla spermiocoltura effettuata a settembre 2009 è risultata una carica batterica di 500.000 e.coli.
Vado dall'urologo, che mi prescrive CIPROXIN 500 mg due volte al dì per 2 settimane, IOVIS bustine una al dì per 2 settimane e TOPSTER supposte 1 volta al dì per 7 giorni.
Rifaccio la spermiocoltura e risultano 1.000.000 colonie di E.coli.
Vado da un altro urologo, che mi prescrive TAVANIC 500 mg una volta al dì per 4 settimane, PERMIXON una volta al dì per 2 mesi e RAMNOFIX per 15 giorni al mese.
Rifaccio la spermiocoltura e risultano 600.000 colonie di E.coli.
Ritorno dall'urologo, che alla visita rettale riscontra l'infiammazione della prostata e mi prescrive CIPROXIN 1000 mg a rilascio modificato per 3
settimane, TOPSTER supposte per 7 giorni, CIALIS 5 mg 2 volte alla settimana e
RAMNOFIX fermenti lattici.
A questo punto sono molto scoraggiato, temo che anche stavolta non risolverò definitivamente il problema.
Chiedo quindi se va bene la cura, se bastano 3 settimane e quali accorgimenti
alimentari devo prendere (faccio presente che evito rigorosamente cibi piccanti,
fritture, alcool, non fumo ma conduco una vita piuttosto sedentaria). Aggiungo anche che dall'antibiogramma il batterio risulta più sensibile a Ciprofloxacina, Fosfomicina e Ceftriaxone.
Preciso che non ho sintomi particolari (solo alcune leggere piccole fitte scrotali in particolare dopo l'eiaculazione) e che da mesi non ho più rapporti con mia moglie.
Attribuisco la prostatite a saltuari ma frequenti episodi di diarrea che ho avuto d'estate, disturbi che sono poi scomparsi dopo la prima terapia di Ciproxin 500 mg effettuata a settembre.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Distinti saluti.
[#1]
In caso di prostatite è utile mantenere una regolare attività sessuale ,eventualmente con il profilattico. E' sicuro di non contaminare il campione durante il suo ottenimento.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
[#2]
Utente
Grazie Dottore De Siati per la solerte risposta.
Faccio presente di prendere tutti gli accorgimenti igienici necessari e opportuni per l'esame e che non credo di contaminare il campione.
Avevo chiesto della durata della terapia antibiotica: bastano 3 settimane di CIPROXIN 1000 mg o devo prolungare la cura? Non vorrei fare l'ennesimo buco nell'acqua.
Poi, finora non ho effettuato ecografia transrettale: sarebbe utile?
Ho solo effettuato un'ecografia pelvica, da cui risulta prostata di normali dimensioni (DAP 28 mm; DT 38 mm) ad ecostruttura omogenea.
Infine, un'altra cosa: si guarisce definitivamente o devo rassegnarmi e convivere col problema?
Grazie ancora per la Vostra attenzione.
Distinti saluti
Faccio presente di prendere tutti gli accorgimenti igienici necessari e opportuni per l'esame e che non credo di contaminare il campione.
Avevo chiesto della durata della terapia antibiotica: bastano 3 settimane di CIPROXIN 1000 mg o devo prolungare la cura? Non vorrei fare l'ennesimo buco nell'acqua.
Poi, finora non ho effettuato ecografia transrettale: sarebbe utile?
Ho solo effettuato un'ecografia pelvica, da cui risulta prostata di normali dimensioni (DAP 28 mm; DT 38 mm) ad ecostruttura omogenea.
Infine, un'altra cosa: si guarisce definitivamente o devo rassegnarmi e convivere col problema?
Grazie ancora per la Vostra attenzione.
Distinti saluti
[#6]
Utente
Gentili Dottori,
dopo la cura di Ciproxin 1000 a rilascio modificato, ho avuto una remissione (temporanea) della prostatite. Ho infatti effettuato due spermiocolture (una a marzo e una ad aprile) che hanno dato esito negativo.
Due giorni fa, per scrupolo e maggiore sicurezza, ho effettuato un'ennesima spermiocoltura, dopo aver notato di avvertire leggere fitte ai testicoli in seguito all'eiaculazione e per i giorni successivi.
L'esito dell'esame purtroppo è stato nuovamente positivo, risultando una carica batterica di 700.000 e.coli.
Come potete immaginare, sono molto scoraggiato, soprattutto sulla possibilità di ottenere una guarigione definitiva.
Dall'antibiogramma risulta che il germe isolato è sensibile ai seguenti antibiotici:
- cefotaxime
- gentamicina
- netilmicina
- ceftriaxone
- fosfomicina
Ad altri antibiotici invece il germe risulta più o meno resistente.
Vi chiedo quindi che cosa devo fare adesso? Secondo voi è indicato il Rocefin (ceftriaxone)? Finora non l'ho mai fatto? E' ben tollerato? Quanto dovrebbe durare la terapia?
Vi informo che il mio intestino è regolare.
Non so più che fare. E' chiaro che mi rivolgerò al mio urologo di fiducia, ma adesso sono molto sconfortato.
Vi ringrazio per l'attenzione. Aspetto una Vostra risposta. Grazie.
Distinti saluti
dopo la cura di Ciproxin 1000 a rilascio modificato, ho avuto una remissione (temporanea) della prostatite. Ho infatti effettuato due spermiocolture (una a marzo e una ad aprile) che hanno dato esito negativo.
Due giorni fa, per scrupolo e maggiore sicurezza, ho effettuato un'ennesima spermiocoltura, dopo aver notato di avvertire leggere fitte ai testicoli in seguito all'eiaculazione e per i giorni successivi.
L'esito dell'esame purtroppo è stato nuovamente positivo, risultando una carica batterica di 700.000 e.coli.
Come potete immaginare, sono molto scoraggiato, soprattutto sulla possibilità di ottenere una guarigione definitiva.
Dall'antibiogramma risulta che il germe isolato è sensibile ai seguenti antibiotici:
- cefotaxime
- gentamicina
- netilmicina
- ceftriaxone
- fosfomicina
Ad altri antibiotici invece il germe risulta più o meno resistente.
Vi chiedo quindi che cosa devo fare adesso? Secondo voi è indicato il Rocefin (ceftriaxone)? Finora non l'ho mai fatto? E' ben tollerato? Quanto dovrebbe durare la terapia?
Vi informo che il mio intestino è regolare.
Non so più che fare. E' chiaro che mi rivolgerò al mio urologo di fiducia, ma adesso sono molto sconfortato.
Vi ringrazio per l'attenzione. Aspetto una Vostra risposta. Grazie.
Distinti saluti
[#8]
Utente
Gentile Dott. De Siati,
la ringrazio per la risposta. Lei però sostiene che la prostatite tende a cronicizzarsi. Cosa vuol dire? Che non passerà mai più e dovrò rassegnarmi a cicli periodici di antibiotici?
Non ho ancora cominciato la terapia antibiotica, visto il fallimento delle precedenti. Sto prendendo Ramnofix fermenti lattici, una al giorno. A breve sarò visitato dall'urologo.
Volevo chiederle una cosa: che ne pensa di un'eventuale terapia con gentamicina (Gentalyn) fiale 80mg, 2 volte al giorno per 4 giorni. Può funzionare? Ho letto che è un farmaco altamente tossico (nefrotossico e ototossico), allo stato attuale rilevo di non avere problemi renali nè all'apparato uditivo.
La ringrazio ancora per la sua attenzione e aspetto una sua risposta.
Distinti saluti.
la ringrazio per la risposta. Lei però sostiene che la prostatite tende a cronicizzarsi. Cosa vuol dire? Che non passerà mai più e dovrò rassegnarmi a cicli periodici di antibiotici?
Non ho ancora cominciato la terapia antibiotica, visto il fallimento delle precedenti. Sto prendendo Ramnofix fermenti lattici, una al giorno. A breve sarò visitato dall'urologo.
Volevo chiederle una cosa: che ne pensa di un'eventuale terapia con gentamicina (Gentalyn) fiale 80mg, 2 volte al giorno per 4 giorni. Può funzionare? Ho letto che è un farmaco altamente tossico (nefrotossico e ototossico), allo stato attuale rilevo di non avere problemi renali nè all'apparato uditivo.
La ringrazio ancora per la sua attenzione e aspetto una sua risposta.
Distinti saluti.
[#9]
Credo che una terapia con gentamicina difficilmente riuscirà ed eradicare il germe, purtroppo come le dicevo la prostatite ,in alcuni casi, tende a cronicizare e l'accanirsi con gli antibiotici ha un effeto ,spesso, contrario.
Chieda consiglio al suo urologo poichè da questa sede ,mancanto il riscontro clinico diretto,non è possibile dire di più.
Cordiali saluti
Chieda consiglio al suo urologo poichè da questa sede ,mancanto il riscontro clinico diretto,non è possibile dire di più.
Cordiali saluti
[#10]
Utente
Grazie mille, Dott. De Siati, per la sua risposta.
Il consulto da me richiesto contiene comunque la mia storia clinica.
Visto che gli antibiotici possono addirittura avere un effetto contrario e considerata la sua esperienza nel campo, che cosa consiglia? Ci sono farmaci in alternativa ai tradizionali antibiotici che possono far regredire una prostatite batterica da e.coli?
Oltre ai fermenti lattici, che ho ripreso, che cosa consiglia di assumere?
Una prostatite batterica non curata con i comuni antibiotici a lungo andare è pericolosa per la salute del paziente?
Grazie ancora.
Distinti saluti.
Il consulto da me richiesto contiene comunque la mia storia clinica.
Visto che gli antibiotici possono addirittura avere un effetto contrario e considerata la sua esperienza nel campo, che cosa consiglia? Ci sono farmaci in alternativa ai tradizionali antibiotici che possono far regredire una prostatite batterica da e.coli?
Oltre ai fermenti lattici, che ho ripreso, che cosa consiglia di assumere?
Una prostatite batterica non curata con i comuni antibiotici a lungo andare è pericolosa per la salute del paziente?
Grazie ancora.
Distinti saluti.
[#12]
Utente
Gentilissimo Dott. De Siati,
ho effettuato visita dall'urologo (mi sono rivolto questa volta a un altro urologo di comprovata esperienza e professionalità), il quale ha messo in dubbio che si potesse trattare sia di prostatite batterica sia di prostatite cronica.
Ha ritenuto insufficiente la sola e unica spermiocoltura (il cui esito ha ritenuto poter essere inficiato da una contaminazione), sostenendo che una conferma ulteriore di un'eventuale positività si ottiene con lo spermiogramma, che nessuno finora mi aveva suggerito di effettuare (ne avevo fatti due, entrambi negativi, ma anteriori alla spermiocoltura positiva per e.coli), visto che dallo spermiogramma si valuta la presenza di leucociti e quindi di eventuali infezioni.
Quindi mi ha consigliato di effettuare spermiocoltura e spermiogramma, oltre che esame delle urine e urinocoltura. Mi ha anche consigliato terapia con PROXIZAL compresse, 1 alla sera per 30-60 giorni.
Dopo il colloquio mi ha visitato, effettuando visita rettale ed ecografia transrettale. Riporto l'esito dell'esame:
Esame obiettivo:
Non edemi declivi. Addome trattabile, Murphy negativo. Giordano negativo bilateralmente. Genitali esterni nella norma.
Esplorazione rettale:
Prostata di normale volumetria e consistenza, limiti netti uncinabile cranialmente, superficie liscia.
Ecografia prostatica transrettale:
Prostata, per quanto valutabile dalla metodica, di volume nei limiti (diametri: LL 49 mm, AP 33 mm; CC 25 mm), pari a circa 20 grammi.
Ecostruttura omogenea. Presenza di cisti da ritenzione intraparenchimale. Assenza di lobo medio protrundente in vescica. Collo vescicale indenne. Profilo capsulare nei limiti. Veschichette seminali nei limiti.
Cosa ne pensa di questo referto? Secondo il mio urologo le indagini finora effettuate, più la pressoché totale assenza di sintomi clinici evidenti, smentirebbero il quadro di una prostatite. E' d'accordo?
La ringrazio ancora per la pazienza, la disponibilità e la cortese attenzione.
Aspetto una sua risposta. Grazie.
Distinti saluti.
ho effettuato visita dall'urologo (mi sono rivolto questa volta a un altro urologo di comprovata esperienza e professionalità), il quale ha messo in dubbio che si potesse trattare sia di prostatite batterica sia di prostatite cronica.
Ha ritenuto insufficiente la sola e unica spermiocoltura (il cui esito ha ritenuto poter essere inficiato da una contaminazione), sostenendo che una conferma ulteriore di un'eventuale positività si ottiene con lo spermiogramma, che nessuno finora mi aveva suggerito di effettuare (ne avevo fatti due, entrambi negativi, ma anteriori alla spermiocoltura positiva per e.coli), visto che dallo spermiogramma si valuta la presenza di leucociti e quindi di eventuali infezioni.
Quindi mi ha consigliato di effettuare spermiocoltura e spermiogramma, oltre che esame delle urine e urinocoltura. Mi ha anche consigliato terapia con PROXIZAL compresse, 1 alla sera per 30-60 giorni.
Dopo il colloquio mi ha visitato, effettuando visita rettale ed ecografia transrettale. Riporto l'esito dell'esame:
Esame obiettivo:
Non edemi declivi. Addome trattabile, Murphy negativo. Giordano negativo bilateralmente. Genitali esterni nella norma.
Esplorazione rettale:
Prostata di normale volumetria e consistenza, limiti netti uncinabile cranialmente, superficie liscia.
Ecografia prostatica transrettale:
Prostata, per quanto valutabile dalla metodica, di volume nei limiti (diametri: LL 49 mm, AP 33 mm; CC 25 mm), pari a circa 20 grammi.
Ecostruttura omogenea. Presenza di cisti da ritenzione intraparenchimale. Assenza di lobo medio protrundente in vescica. Collo vescicale indenne. Profilo capsulare nei limiti. Veschichette seminali nei limiti.
Cosa ne pensa di questo referto? Secondo il mio urologo le indagini finora effettuate, più la pressoché totale assenza di sintomi clinici evidenti, smentirebbero il quadro di una prostatite. E' d'accordo?
La ringrazio ancora per la pazienza, la disponibilità e la cortese attenzione.
Aspetto una sua risposta. Grazie.
Distinti saluti.
[#14]
Utente
Gentilissimo Dott. De Siati,
su consiglio dell'urologo ho effettuato spermiocoltura e spermiogramma, urinocoltura ed esami delle urine.
Dalla spermiocoltura, effettuata nello stesso laboratorio della precedente, risultano nuovamente 700.000 colonie di e.coli, mentre nello spermiogramma solo alcuni leucociti. L'urinocoltura, effettuata su due campioni (primo e secondo getto), ha dato esito negativo.
Considerati i dati a disposizione e l'assenza di sintomi clinici evidenti, l'urologo ritiene che sia molto probabile una contaminazione (o dall'ambiente esterno o nel laboratorio stesso); mi ha quindi suggerito di ripetere spermiocoltura e spermiogramma, questa volta però in un altro laboratorio.
Volevo chiederle se è d'accordo con quanto sostenuto dal mio urologo e se è vero che la presenza di alcuni leucociti nel liquido seminale, accompagnata dalla negatività dell'urinocoltura, sono la conferma che non c'è in atto un'infezione, quindi una prostatite batterica. Tra l'altro il mio urologo sostiene che se avessi una prostatite batterica avrei sintomi ben precisi (dolori, bruciori nella minzione o nell'eiaculazione, febbre, ecc.). Io non ho nulla di tutto questo.
La ringrazio per l'attenzione. Aspetto una sua risposta.
Distinti saluti.
su consiglio dell'urologo ho effettuato spermiocoltura e spermiogramma, urinocoltura ed esami delle urine.
Dalla spermiocoltura, effettuata nello stesso laboratorio della precedente, risultano nuovamente 700.000 colonie di e.coli, mentre nello spermiogramma solo alcuni leucociti. L'urinocoltura, effettuata su due campioni (primo e secondo getto), ha dato esito negativo.
Considerati i dati a disposizione e l'assenza di sintomi clinici evidenti, l'urologo ritiene che sia molto probabile una contaminazione (o dall'ambiente esterno o nel laboratorio stesso); mi ha quindi suggerito di ripetere spermiocoltura e spermiogramma, questa volta però in un altro laboratorio.
Volevo chiederle se è d'accordo con quanto sostenuto dal mio urologo e se è vero che la presenza di alcuni leucociti nel liquido seminale, accompagnata dalla negatività dell'urinocoltura, sono la conferma che non c'è in atto un'infezione, quindi una prostatite batterica. Tra l'altro il mio urologo sostiene che se avessi una prostatite batterica avrei sintomi ben precisi (dolori, bruciori nella minzione o nell'eiaculazione, febbre, ecc.). Io non ho nulla di tutto questo.
La ringrazio per l'attenzione. Aspetto una sua risposta.
Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 42k visite dal 10/02/2010.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.