Follow up prostatectomia

egregi dottori di medicitalia ho 53 anni e nel novembre del 2008 sono stato sottoposto a prostatectomia radicale.il referto post operatorio così conclude : Adenocarcinoma prostatico istotipo acinare scarsamente diffarenziato gleason 7 (3+4) pattern 4 a circa il 25% della neoplasia ,marker neuroendocrino negativo, la neoplasia è confinata alla prostata,interessante circa il 40% del lobo sinistro e il 10 % del lobo destro, dove è presente solo il pattern 3. Uretra prostatica indenne. Apice prostatico indenne. Vescicole seminali destra e sinistra indenni. Dotti deferenti destro e sinistro indenni. Margine perimetrale del pezzo operatorio (chinato) indenni. Restante parenchima : Occasionali focolai bilobari di PNHG. Stadiazione (pTNM 2002): pT2c .Dopo l'operazione non mi è stato prescritto di effettuare alcunchè (radioterapie ecc.) la continenza urinaria è stata sempre ottima e il PSA rilevato nell'arco dell'anno che è passato é stato del valore da 0,001 a 0,004 fisicamente stò bene a parte problemi di reflusso gastroesofageo. Ora voglio porvi due domande: 1) posso sperare di "essere uscito dal tunnel" ?
2) l'intervento è stato fatto col metodo classico (taglio verticale sull'addome) con il metodo DX sparring,però dal giorno della dimissione non ho mai avuto una erezione spontanea, non hanno fatt0 effetto farmaci come viagra o cialis ma solamente il caverjack con risultati abbastanza soddisfacenti (10 mg). Secondo voi potrò un domani avere erezioni spontanee ? anche perchè questo problema mi provoca senso di frustrazione non avendo MAI prima dell'intervento avuto alcun problema di questo genere . E' normale che a più di 1 anno dall'intervento io sia ancora sessualmente menomato ? Ci sono probabilmente state delle complicazioni che non mi sono state riferite e che anno inficiato la buona riuscita di questo DX sparring ? Ci sono metodi non invasivi (non doversi fare delle iniezioni nelle parti intime prima di avere un rapporto)per ottenere una buona erezione?
Di queste problematiche ne ho parlato con il mio urologo (che non è quello che mi ha operato) ma sempre in occasioni di visite di controllo molto veloci a causa delle lunghe code di pazienti all'ASL e quindi poco esaurienti. Con il medico che mi ha operato non ho mai più parlato e penso che dopo tanto tempo e tanti interventi non si ricordi neanche di come è andato il Mio.Sicuro che Voi mi potrete aiutare ringrazio anticipamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Caro lettore ,

da quello che ci scrive al suo primo quesito le rispondo che sembra proprio che il tunnel sia stato superato anche se queste problematiche devono essere sempre attentamente monitorate per alcuni anni dopo aver rimosso chirurgicamente il "problema".

Al secondo quesito invece le consiglio di recuperare, appena possibile, la cartella clinica dove è descritto sempre anche come è stato eseguito il suo intervento e poi la cosa più saggia è quella di ridiscutere con il suo chirurgo il suo attuale problema.

Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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