Adenocarcinoma della prostata.

Gentili dottori, il 26 gennaio u.s. mi sono sottoposto a biopsia prostatica con l'infelice esito che v'invio a piè di pagina. Premetto che il mio stato d'animo non è e non può essere dei migliori, ma neppure mi assilla più di tanto. Detto questo, ed approfittando della vostra competenza e disponibilità, vi chiedo cortesemente di dirmi come mi devo comportare. L'urologo mi ha consigliato un intervento a cielo aperto e non mi ha dato nessuna garanzia né per un'eventuale impotenza né per la conservazione dello sfintere e quanto altro, ma visto che quell'urologo è lo stesso che solo quattro mesi fa mi visitò e liquidò con "Prenda queste due pillole per quattro mesi e poi ci rivediamo", a mio parere non merita nessuna affidabilità. Per completezza d'informazione aggiungo che ho 67 anni, sono alto 173 cm, peso 84 ed a parte una CPAP che uso la notte per le apnee ed un'ipertensione sotto controllo, la mia salute può considerarsi buona. Sicuro di un vostro pronto e cortese riscontro alla presente, vi ringrazio e v'invio i miei più cordiali saluti.

DIAGNOSI

1. Lobo destro: adenocarcinoma infiltrante della prostata, score di Gleason 6 (3+3). La neoplasia è localizzata al lobo destro, interessa sei su sei frammenti, e rappresenta il 40% del tessuto prostatico esaminato.
Non si osserva infiltrazione neoplastica perineurale.
Non si osserva invasione vascolare neoplastica.

2. Lobo sinistro: tessuti prostatici con fibrosi e focolai di flogosi cronica.

P.S. In questo caso, se proprio devo operarmi, prima di farlo devo eseguire altri esami tipo lo studio spettroscopio con R.M.? E' consigliabile l'intervento con robot? Grazie! Enzo C.



[#1]
Dr. Giuseppe Dachille Urologo, Andrologo 421 10
Il robot è ormai la moda del momento.
Comunque è indicato l'intervento chirurgico
Ma anche una buona chirurgia a cielo aperto potrebbe dare degli ottimi risultati.

Dott Dachille Giuseppe
Urologia Monopoli

[#2]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Grazie dott. Dachille e grazie a tutta l'equipe di MedicItalia. Se non sono troppo scortese, desidero ulteriormente sapere quanto mi devo preoccupare del mio male, se vi sono possibilità di guarigione ed entro quanto tempo devo decidere di sottopormi all'intervento chirurgico. Grazie nuovamente e carissimi saluti a tutta l'equipe. Enzo C.

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Richiesta d'informazioni sull'equipe di MedicItalia.

Dando per scontato che ogni persona che si rivolge a MedicItalia è consapevole dell'utilità che il nobile servizio, offerto velocemente e gratuitamente a tanta gente bisognosa ed ansiosa di sapere cosa ne sarà della loro esistenza, penso sia il caso di chiedersi come e in che modo si ha l'obbligo di sostenere tutti quei bravi professionisti che dedicano buona parte del loro tempo libero al servizio di chi ha perso o sta per perdere la propria salute. Visto che per andare a fare una visita e chiedere un parere ad un medico, magari non all'altezza di risolverci il problema, occorre mettere le mani nel
portafoglio, ogni persona che decide di rivolgersi a MedicItalia, dovrebbe avere il buonsenso di versare una cifra simbolica di almeno trenta euro che probabilmente non basteranno neanche per pagare la luce che consuma il computer. A tale proposito, sarebbe cosa buona e giusta che MedicItalia s'impegnasse a pubblicare un numero di conto corrente sul quale tutti noi possiamo e dobbiamo contribuire con il nostro doveroso obolo.
Da parte mia, oltre a partecipare all'iniziativa, se MedicItalia non ha nulla in contrario, sono pronto a pubblicare questa iniziativa sul mio sito web www.robedamatti.net (70 mila visitatori circa). Enzo Cusmà.
[#3]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Se proprio non vuole operarsi si ricordi che per il tumore della prostata classificabile come a basso rischio (quale il suo) la RADIOTERAPIA ha la stessa efficacia(fino al 95% di controllo biochimico a 5anni) della chirurgia. Tale trattamento è consigliato oltre i 65 anni soprattutto se il paziente non opta per la chirurgia per rifiuto o per problemi legati ad altre patologie concomitanti.
LA RADIOTERAPIA infatti non la sottopone a rischi chirurgici, anestesiologici, rispetto all'intervento. Rispetto alla chirurgia inoltre impotenza e incontinenza sono disturbi molto più contenuti o addirirttura eliminabili con tecniche come IMRT e tomoterapia.
Chieda se vuole una visita anche dallo specialista oncologo in RADIOTERAPIA.
Cordialmente

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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