La documentazione l'urologo consiglia intervento
Salve, mio padre (anni 57-provincia di Messina) il 14 dicembre 2009 è stato sottoposto a uretrocistoscopia documentante uretra anteriore regolare, uretra prostatica deformata da due lobi prostatici aumentati di volume, quadro vescicale caratterizzato dalla presenza di aree iperemiche e fortemente arrossate (ospedale S. Giovanni- Roma). Il risultato dell'esame istologico: frammenti multipli di parete vescicale come da TUR sede di carcinoma uroteliale papillare di alto grado sec. WHO/ISUP 2004 (G3) infiltrante il tessuto connettivo sub-epiteliale e con numerosissime figure di linfangioivasione, la scarsa tonaca muscolare presente nell'attuale prelievo è anch'essa sede di figure di invasione neoplastica vascolare. Frammenti multipli di prostata come da TUR sede di infiltrazione neoplastica da carcinoma uroteliale di alto grado con figure di angioinvasione. Risultato TAC: esame condotto con acquisizione volumetrica spirale sono state effettuate scansioni in condizione dibase e dopo la somministrazione del mezzo di contrasto in fase nefro pielografica, il fegato ha normali dimensioni e contorni non dilatazione delle vie biliari intra ed extra epatiche, normale morfologia della testa corpo e coda del pancreas, non lesioni focali in ambito splenico, regolare il surrene dx e sn, entrambi i reni sono in sede regolari per dimensioni e contorni, le cavità escretrici renali non sono dilatate, normale il calibro e il decorso degli ureteri lombari e pelvici, le pareti vescicali appaiono soffici e ben distensibile esenti da lesioni organiche, non tumefazioni patologiche nella loggia prostatica, in sede intra e retro peritoneale non si apprezzano immagini da riferire a linfonodi aumentati di volume. Questa è tutta la documentazione l'urologo consiglia intervento di cistectomia radicale e derivazione urinaria. Volevo chiedervi se l'esame istologico è attendibile al 100% e se quindi l'unica soluzione è tale intervento e se si in quale ospedale mi consigliate che mio padre venga sottoposto? Grazie mille
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cara signora sicuramente l'esame istologico è molto chiaro e non lascia dubbi o speculazioni pertanto in questo caso non posso che concordare con il collega nella scelta dell' intervento chirurgico
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
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Ex utente
La ringrazio per la risposta immediata...Quindi l'esame istologico è più attendibile della TAC. Volevo sapere inoltre se l'intervento è rischioso, quale è il miglior centro italiano e se dopo l'intervento dovrà essere sottoposto a chemio o radioterapia. Si può sperare in una guarigione completa? P.S. Ma visto che nella TAC non risulta nulla altrove potrebbe essere che ci siano altri focolai? Grazie!
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sicuramente l'esame istologico è più valido rispetto alla tc.
sicuramente è un intervento impegnativo e in genere viene eseguito in quasi tutti i reparti di urologia. per decidere cosa fare dopo l'intervento è necessario apsettare l'esame istologico sul pezzo operatorio.
sicuramente è un intervento impegnativo e in genere viene eseguito in quasi tutti i reparti di urologia. per decidere cosa fare dopo l'intervento è necessario apsettare l'esame istologico sul pezzo operatorio.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 30/01/2010.
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